Marvel, voi siete professionisti da cui posso solo imparare. Però toglimi qualche dubbio: sei sicuro che il rapporto non c'è mai stato?
Quante imbiancate ricordo negli anni Novanta nei quartieri nord! Tramontana violenta e bufere di neve. A fine eventi, guardando i Martani dalla città, il bianco si spingeva ben al di sotto degli uliveti, fino ad ammantare i tetti! Tutto questo è un esempio per dire che la maledizione mi sembra essere cominciata negli anni 2000. Sono "finite" le nuvole da nord, tu lo sai il perché di questa rottura netta con una cosa così abitudinaria del passato? E la maledizione di cui parlo è fatta anche di temperature, mai pronte per la neve: circa 150.000 abitanti popolano ormai la Conca, le fabbriche non si contano più e ho l'impressione che l'isola di calore sia aumentata molto. Anche la nebbia negli ultimi 10 anni ha fatto un grosso passo indietro ed è molto più rara (sintomo che qualcosa sta cambiando? Mah).
Concludo precisando che faccio riferimento agli ultimi 15 anni, prima non lo so. E questi 15 anni non li vedo "lineari": si va peggiorando. Perché aldilà delle vecchie "sfuriate" da nord ricordo anche nevicate "blande" (senza vento) da ovest o sud-ovest. Magari, a volte, senza attecchire. Ma vedevamo bei fiocconi. Oggi non più.

Come puoi immaginare l'isola di calore urbana c'entra ben poco con la diminuzione delle sfuriate da nord, quelle che ti portavano le imbiancate su tutta la fascia pedemontana dei Martani (le stesse che portano neve a Spoleto da stau).
Infatti la tracimazione dello stau dai martani è un fenomeno molto localizzato che comunque non considero di grande rilievo, se non per quella precisa zona.
Non sono quelle certo le "vere nevicate" di cui si parlava.
Comunque pur essendo un fenomeno molto localizzato, in realtà la sua latitanza è strettamente collegata ad un cambiamento di circolazione generale (e qui Terni e le sue industrie c'entrano ben poco) che ha ridotto notevolmente le irruzioni da nord e da NE (chiedilo agli adriatici, ma anche agli spoletini, folignati, eugubini, ecc).
L'isola di calore cittadina può sicuramente influire nei fenomeni di ristagno di aria fredda, come l'ultimo appena vissuto, in cui a parità di quota (bassa, bassissima, solo 110-130 m slm), appena fuori città la neve ricopriva tutto, dentro, anche se provava ad accumulare, in pochi minuti era già fusa.
Per quanto riguarda la diminuzione delle nebbie, anche questo fenomeno è calato in molte altre zone dell'Umbria, ed oltre ad essere un fattore generalizzato (da quanto è che non abbiamo più un HP serio in inverno?) la spiegazione più ovvia è quella dell'urbanizzazione con sottrazione di aree coltivate per costruire aree industriali, cementificando ed asfaltando. Ma soprattutto al sotterramento delle innumerevoli formette e canali che prima raggiungevano qualsiasi angolo della conca.
Ora, là dove ce ne sono ancora, è possibile trovare ancora la nebbia, vedi zona maratta bassa andando verso Narni Scalo (quella ancora poco industrializzata), mi capita di passarci spesso e lì la nebbia la fa ancora da padrona, ma è sempre più circoscritta.
Quindi non è possibile generalizzare, ogni variazione "climatica" ha spesso una sua precisa e particolare motivazione, a volte puramente localizzata, altre generale.
