E poi l'Appennino settentrionale è IDENTICO a quelllo centrale, non cambia nulla.
Be', non direi proprio. Io sono un super-ultra-mega-stra-iperappassionato di neve fin da quando ero piccolo per cui mio padre, sin da quando ero appena in grado di stare in piedi, già mi portava tutti i sabati e tutte le domeniche che ha creato Iddio a slittare con il bob, prima, e a sciare, poi. Ebbene: negli anni '70, sotto Natale, oltre i 1000 metri la neve c'era sempre ed era sufficiente per slittate favolose. Ovviamente non sto parlando dei Sibillini, ma dell'appennino umbro-marchigiano settentrionale (M.S.Vicino, Cucco, Nerone etc.): non so come fosse la situazione là, ma credo che neve ce ne fosse. Negli anni Ottanta, invece, da inizio dicembre si tentava spesso di andare o a Frontignano o più spesso ancora a Castelsantangelo sul Nera (monte Prata): lì, in pratica, il canalone l'ho scavato io scendendo con gli sci...
Confermo quanto detto da Marvel: a dicembre la neve non c'era sempre. Sotto Natale sì, quasi sempre, ma spesso non era sufficiente per sciare. Un paio di anni, ricordo, che ce n'era a bizzeffe (se non erro nell'86 e nell'88). A gennaio, invece, già da prima dell'Epifania, le cose miglioravano sempre e non ricordo mai d'aver fatto un viaggio a vuoto. La cosa entusiasmante era la persistenza del manto nevoso: a Frontignano, un anno, a metà aprile, ho avuto una leggera ustione della retina perché ero senza occhiali da sole (due settimane al buio, senza scuola!). Negli anni '70, non di rado ho slittato con il bob a maggio inoltrato, alle pendici del San Vicino.
Quindi, la neve arrivava sempre un po' in ritardo, ma d'inverno e primavera c 'era sempre. Ora non c'è più una situazione così regolare...
