secondo me fine novembre e inizio dicembre è segnato da un hp su tutta l europa occidentale
Una lettura attenta (non facile) degli spaghi di AO e NAO è estremamente utile a capire la possibile tendenza, la sua natura e le probabilità dell'una o dell'altra evoluzione, cosa che sui modelli non è leggibile... almeno che uno non si guardi tutti i "run perturbati" emisferici. Oppure tutti gli spaghi locali almeno dall'Europa fino al Polo...
Innanzituto ricordiamo che questi due indici sono estrapolati dalle mappe a base GFS00..quindi loro stessi non influenzano le mappe, anzi, accade l'esatto contrario, sono mutevoli come ogni run gfs...specie nel lungo periodo.
Detto questo, ricordiamo anche che ogni spago Nao e ogni spago Ao interpretano ogni cluster GFS, e non solo... c'è un fatto determinante: potrebbero risultare simili anche con configurazioni diamteralmente opposte...perchè si tratta di differenziali pressori al suolo.
Come stabilisci a priori la tendenza meteo da un fascio di spaghi simile???
Non la definisci se non guardi anche i modelli...
E' molto meglio, secondo me, guardare i modelli, e quindi gli spaghi della pressione al suolo unitamente a quelli delle quote 500 e 850 Hpa delle zone di interesse.
Secondo me questi indici sono molto più utili per il loro andamento storico, più che per quello previsto e futuro...che cambia ogni 24 ore...
La scoperta dell'acqua calda...!
Credo che qui siano tutti a conoscenza del fatto che sono i modelli matematici a formulare le proiezioni meteorologiche... che si tratti di carte lam, gm, spaghi, indici teleconnettivi, ecc ... è chiaro che le varie grandezze non escono dal cilindro di un mago!
Guardare solo i modelli, oltre ad essere estremamente limitativo, è anche piuttosto semplice... basta un minimo di esperienza, e sa leggere le carte di previsione modellistiche anche gente che non è a conoscenza del significato delle stesse.
Quanti tra noi hanno iniziato a cercare di leggere e capire i modelli non avendo neanche la minima idea di che cosa rappresentassero realmente?
Semplicemente per associazione di colori e di disegni ed un minimo di esperienza si intuiva che cosa sarebbe accaduto...
Solo in seguito, normalmente, molti si mettono a studiare per capire la fisica dell'atmosfera, mentre altri continuano ad andare avanti per semplici analogie e con l'esperienza imparano anche a collegare rapidamente le conseguenze di quei grafici, e spesso iniziando ad evitare e sminuire ciò che non sanno interpretare, semplicemente perché non hanno approfondito abbastanza.
A questo punto si potrebbe anche dire che sia inutile guardare le carte, tanto esistono già le mappe di previsione generate e compilate automaticamente...
Ma sappiamo tutti che le cose non sono così semplici e a che se uno vuole capire "che cosa bolle in pentola" (magari oltre ai 4-5 giorni) bisogna imparare a leggere i vari indici che non è vero che siano così sibillini, infatti NAO ed AO vanno sempre letti in modo comparativo, magari dando uno sguardo anche alle ensamble gfs e ad altri indici come NAM, l'andamento delle onde di flusso planetario e, quindi, l'individuazione di possibili blocking, ecc.
Quello che i modelli non ti dicono direttamente, come le probabilità di evoluzione dell'una o dell'altra configurazione/tendenza, te lo puoi ricavare in questo modo... e così fa chi lo fa per mestiere.
Meteorologi professionisti che conosco e con cui sono in contatto mi confermano quanto detto sopra ed in altri interventi:
se vuoi essere un bravo meteorologo devi saper interpretare tutti i modelli e i grafici generati dagli stessi, a tutte le quote (proprio tutte) e, con l'esperienza, capire eventuali criticità ed incertezze modellistiche. Tutto questo è possibile solo se si conosce bene la materia.