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Meteocafè - Cambiamenti Climatici: è vero che non ci sono più le mezze stagioni?



marvel [ Ven 05 Ott, 2012 15:45 ]
Oggetto: Re: [LUNGO TERMINE] Prime SERIE PIOGGE Verso Metà Ottobre?
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
E' già, la memoria è corta...
ma non è solo una questione di memoria ma anche di definizione della normalità.
Chi l'ha detto che la normalità siano i treni di perturbazioni atlantiche senza sosta?
E' da sempre così?
La natura, come anche la circolazione atmosferica (lo dice la stessa parola circolazione), è fatta di ciclicità.
Abbiate pazienza e rivivrete quelle situazioni umidissime, con zonale senza sosta, e piedi in ammollo per stagioni intere.
Il problema dell'appassionato di meteorologia è che non riesce ad essere obiettivo e distaccato, e spesso utilizza come unico riferimento la propria esperienza, il vissuto, che per lui rappresenta la normalità... consultando spasmodicamente le medie e le statistiche di riferimento, come se la natura dovesse ubbidire a quelle "regole".

Io da ragazzino mi ricordo che ad ottobre stavo al mare, prendevo il sole, pescavo e nuotavo, pioveva raramente.
Poi, successivamente, ho dovuto fare i conti con degli ottobre che nulla avevano a che fare con quelle esperienze, anzi, misuravano record pluviometrici (superiori alle "medie"), poi ciclo dopo ciclo, ho cominciato a capire il sistema climatico e le sue ciclicità... ma non solo grazie all'esperienza personale, ma anche a quella di persone che masticano la materia da una vita, che hanno studiato e che si sono specializzate sulla meteorologia che è la loro professione. Persone che si sono fatte la stessa identica opinione che mi sono fatto io, non per simpatia, ma perché i dati scientifici oggettivi parlano chiaro e non possono farti sbagliare come chi si basa sui propri ricordi o sulla passione.

Non scaldatevi troppo.


A corollario di quanto detto allego il grafico dell'andamento di uno degli indici più rappresentativi della tipologia di circolazione sul nostro continente, la NAO:

season.jfm.nao

season.jfm.ao

La ciclicità dell'Oscillazione Nord Atlantica è multidecadale, anni ed anni di NAO negativa si alternano ad altrettanti (quasi) anni con NAO positiva.

Ricordando che la NAO positiva è favorevole a potenti flussi atlantici sull'Europa, mentre quella negativa è legata a scambi meridiani e continentalità, questo si accorda benissimo con l'esperienza di un quarantenne che nella prima parte della sua vita (anni '70) ha vissuto un clima dominato da NAO negativa (quale quello di questi ultimi anni) , con autunni nebbiosi e relativamente più secchi, inverni freddi e anche nevosi, estati spesso molto calde,
poi ha vissuto anni di NAO positiva con autunni, e a volte anche inverni, molto umidi e miti ed estati anche caldo-umide.
Ora siamo da capo.
I numerosi inverni degli anni ’90, privi di emozioni nevose (salvo eccezioni) e con temperature sopra media, sono stati provocati dall'anomala espansione dell’Anticiclone delle Azzorre, situazione classica di NAO positiva.
Espansione che, spesso e volentieri, sopraggiungeva in inverno inoltrato, in risposta alla naturale spinta verticale discendente (cella di Ferrel) operata dall'approfondimento stagionale del VP stesso ad opera del raffreddamento in sede polare che, quindi, nelle fasi iniziali, in autunno, concedeva un abbassamento della fascia di flusso atlantico fin sul Mediterraneo.
Al contrario, un valore negativo dell’indice (<0.5) (quasi sempre accompagnata da una AO negativa) si traduce in un minor vigore del Vortice islandese, a cui fa da rimbalzo un minor spessore dell’alta pressione delle Azzorre: ciò pone le basi per frequenti scambi meridiani, e per la discesa di correnti artiche in direzione dell’Italia.

fig1-nao1

Ma, sorvolando su questi riscontri esperienziali empirici, i dati scientifici parlano chiaro sulla ciclicità... senza lasciare adito a nessun catastrofismo, non sta succedendo nulla di anormale.




PS( supponente io? Queste cose non le dico io, non le dicono giornalisti alla ricerca di scoop, non le dicono scienziati collegati all'industria green o al carrozzone mediatico collegato al global warming-catastrofico (che ormai produce miliardi di dollari all'anno), ma lo dicono professori universitari, scienziati, professionisti del settore serissimi, gente che non ha interessi di sorta, se non l'amore per la scienza e per la ricerca. Cose che sono basate sui dati reali e non sulle simulazioni processate dai modelli climatici tanto costosi quanto, ormai è dimostrato, fallaci)


tramontana [ Ven 05 Ott, 2012 16:04 ]
Oggetto: Re: [LUNGO TERMINE] Prime SERIE PIOGGE Verso Metà Ottobre?
a me sinceramente non risulta che con NAO negativa si prediligono gli scambi meridiani ma mi risulta invece che ci sia poca interazione fra il ciclone islandese semipermanente e l'azzorriano,con flusso zonale..poi cmq la nao o la ao da sole non fanno testo per stabilire se un andamento climatico sia cambiato o meno..infatti come si legge qui..in presenza di NAO positivo si verificano in estate ondate di caldo in mediterraneo per l'espansione del gobbo..quest'anno l'estate e'trascorsa con NAO quasi sempre negativo invece..ed e'stata una stagione dominata d in lungo e in largo ugualmente dal gobbo
nao_sprd2_1349445817_209957
http://www.meteocarmignano.it/wxnao.php

CHIUDO QUI DA PARTE MIA GLI OT


alias64 [ Ven 05 Ott, 2012 19:24 ]
Oggetto: AaRe: Prime SERIE PIOGGE Verso Metà Ottobre?
La importante e rispettarci a vicenda e non essere arroganti.cosa che da parte di qualcuno non è avvenuta..marvel a solo scritto quella che la scienza dice in questi casi..poi ognuno è libero di crederci o no .mi scuso per l off Topic..e sono convinto che la pioggia tornerà ha stufarci...molto presto...


burjan [ Ven 05 Ott, 2012 19:44 ]
Oggetto: Re: [LUNGO TERMINE] Prime SERIE PIOGGE Verso Metà Ottobre?
Inutile dire che quoto totalmente quanto sostenuto da Zerogradi.
Misuriamo i fenomeni col metro dell'uomo, e non delle glaciazioni: il blocco dell'Atlantico è dal punto di vista umano una vera sciagura, e sarebbe ora che chi gestisce la risorsa acqua e programma il territorio se ne renda conto. Smettendo di fare strade, facendo dighe e doppie reti idriche.
Sul tempo dell'era post-piccola età glaciale abbiamo costruito la civiltà occidentale.
Dal 1835 l'Umbria non aveva mai visto anni con 400 mm. di piogge, come il 2011.
Prendere atto della situazione non significa accettare per forza le teorie sull'AGW.


zerogradi [ Ven 05 Ott, 2012 19:56 ]
Oggetto: Re: [LUNGO TERMINE] Prime SERIE PIOGGE Verso Metà Ottobre?
burjan ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Inutile dire che quoto totalmente quanto sostenuto da Zerogradi.
Misuriamo i fenomeni col metro dell'uomo, e non delle glaciazioni: il blocco dell'Atlantico è dal punto di vista umano una vera sciagura, e sarebbe ora che chi gestisce la risorsa acqua e programma il territorio se ne renda conto. Smettendo di fare strade, facendo dighe e doppie reti idriche.
Sul tempo dell'era post-piccola età glaciale abbiamo costruito la civiltà occidentale.
Dal 1835 l'Umbria non aveva mai visto anni con 400 mm. di piogge, come il 2011.
Prendere atto della situazione non significa accettare per forza le teorie sull'AGW.


Finalmente qualcuno che riporta dei dati...
La ciclicità climatica non c'entra assolutamente nulla, quantomeno quella della Nao.
Qui si sta osservando qualcosa di mai accaduto a memoria d'uomo, che quindi esula totalmente dalla normale ciclicitá decadale degli indici teleconnettivi...
Ma quello che non riesco a concepire è il voler per forza ripirtare tutto alla normalità climatica.


prometeo [ Ven 05 Ott, 2012 21:27 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Ragazza è inutile sta a discutere
come dire di destra o di sinistra o tifa juve o milan
i dati dell' ultimo secolo sesposerebbero più per il no
mentre leggendo dei testi storici si nota che anche prima del 1700 la normalità non era affatto la regola


zerogradi [ Ven 05 Ott, 2012 21:58 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
I testi storici lasciano il tempo che trovano, perchè spesso venivano scritte le eccezioni e non la norma...


tramontana [ Ven 05 Ott, 2012 23:32 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
vi posto alcuni articoli che ho trovato in rete e che potrebbero fare un po di chiarezza..spero.condivido in pieno queste analisi,specialmente dove si fa riferimento anche qui al maggiore avvento degli scambi meridiani,rispetto al flusso zonale..e andando molto indietro nel tempo,come gia'accennai una volta,non dobbiamo dimenticare che i ghiacci polari quasi non esistevano,e le vigne erano presenti anche a latitudini dove oggi crescono i licheni..ma non vi svelo piu'di tanto..se volete sapere leggete e di lato avete altri articoli interessanti
http://www.marcobonatti.it/nuovo/scienza/freddo0606.php
http://www.marcobonatti.it/nuovo/sc..._climatiche.php


marvel [ Sab 06 Ott, 2012 00:26 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Condivido pienamente quanto scritto nei 2 articoli che hai linkato... la gente ormai è abituata a credere che il clima debba essere costante, invece vive di ciclicità, tra cui quelle che ho evidenziato anche io, di periodo differente che vanno incrociandosi continuamente, sommando o sottraendo gli effetti. Anormale è pretendere che, anno dopo anno, decennio dopo decennio, secolo dopo secolo, le stagioni si comportino sempre allo stesso modo, in poche parole che faccia sempre lo stesso "tempo".
La meteorologia moderna ti insegna che pensarla così è un grave errore.



skufagniz [ Sab 06 Ott, 2012 01:28 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Condivido pienamente quanto scritto nei 2 articoli che hai linkato... la gente ormai è abituata a credere che il clima debba essere costante, invece vive di ciclicità, tra cui quelle che ho evidenziato anche io, di periodo differente che vanno incrociandosi continuamente, sommando o sottraendo gli effetti. Anormale è pretendere che, anno dopo anno, decennio dopo decennio, secolo dopo secolo, le stagioni si comportino sempre allo stesso modo, in poche parole che faccia sempre lo stesso "tempo".
La meteorologia moderna ti insegna che pensarla così è un grave errore.



mi trovi come spesso succede molto d'accordo...



zerogradi [ Sab 06 Ott, 2012 07:50 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Condivido pienamente quanto scritto nei 2 articoli che hai linkato... la gente ormai è abituata a credere che il clima debba essere costante, invece vive di ciclicità, tra cui quelle che ho evidenziato anche io, di periodo differente che vanno incrociandosi continuamente, sommando o sottraendo gli effetti. Anormale è pretendere che, anno dopo anno, decennio dopo decennio, secolo dopo secolo, le stagioni si comportino sempre allo stesso modo, in poche parole che faccia sempre lo stesso "tempo".
La meteorologia moderna ti insegna che pensarla così è un grave errore.



É no...hai iniziato sostenendo che quanto accade negli ultimi anni in Europa, e cioè la totale assenza di correnti atlantiche, è normale...
Che da ragazzo andavi al mare in ottobre, che succedeva anche negli anni 80 quindi...cosa assolutamente nn vera.
Ora inizi a parlare di secoli...beh, facile così. Che il clima cambia lo sanno anche i sassi, che quanto accaduto ora sia successo magari 1000 o 2000 anni fa è assolutamente possibile...ma qui si critica il fatto che da almeno un secolo, dati alla mano, non accade.
E che tutto è successo repentinamente, con forza e impeto.
Quello che stiamo vivendo non appartiene alla climatologia dell ultimo secolo, e ne va preso atto! Dire che tutto è normale perchè il clima varia è troppo semplicistico e comodo.
Questo tuo discorso venne già fuori quando parlammo della nevosità drasticamente calata in Appennino negli ultimi anni. Cercasti di riportare tutto alla norma...dicendo che succedeva anche un tempo, quando eri piccolo...e tutti controbatterono che non era affatto vero quanto sostenevi, bensì che in Appennino nevica realmente di meno ora, e nemmeno poco! Ci fu una sorta di rivoluzione popolare, con foto, dati etc sulle precipitazioni nevose in Appennino.
Io credo che la memoria corta, qui dentro, non ce l'abbiamo noi...ma qualcun'altro.
La tua insistenza nel voler per forza confutare o il riscaldamento globale, o la variazione di circolazione atmosferica, o l'assenza di precipitazioni, o cmq tutto quanto di anormale è assolutamente non imparziale ed evidente. Non hai mai postato uno studio che avalli la causa antropica tra i motivi del riscaldamento globale, e ce ne sono di autorevolissimi. E perché? Non sei tu stesso a dire che la scienza non sa che pesci prendere ora? Quindi perché non dare voce a tutti ma solo a quello che ti fa comodo? Non mi piace questo modo di affrontare le teorie...con il paraocchi...


stefc [ Sab 06 Ott, 2012 09:18 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Condivido pienamente quanto scritto nei 2 articoli che hai linkato... la gente ormai è abituata a credere che il clima debba essere costante, invece vive di ciclicità, tra cui quelle che ho evidenziato anche io, di periodo differente che vanno incrociandosi continuamente, sommando o sottraendo gli effetti. Anormale è pretendere che, anno dopo anno, decennio dopo decennio, secolo dopo secolo, le stagioni si comportino sempre allo stesso modo, in poche parole che faccia sempre lo stesso "tempo".
La meteorologia moderna ti insegna che pensarla così è un grave errore.



É no...hai iniziato sostenendo che quanto accade negli ultimi anni in Europa, e cioè la totale assenza di correnti atlantiche, è normale...
Che da ragazzo andavi al mare in ottobre, che succedeva anche negli anni 80 quindi...cosa assolutamente nn vera.
Ora inizi a parlare di secoli...beh, facile così. Che il clima cambia lo sanno anche i sassi, che quanto accaduto ora sia successo magari 1000 o 2000 anni fa è assolutamente possibile...ma qui si critica il fatto che da almeno un secolo, dati alla mano, non accade.
E che tutto è successo repentinamente, con forza e impeto.
Quello che stiamo vivendo non appartiene alla climatologia dell ultimo secolo, e ne va preso atto! Dire che tutto è normale perchè il clima varia è troppo semplicistico e comodo.
Questo tuo discorso venne già fuori quando parlammo della nevosità drasticamente calata in Appennino negli ultimi anni. Cercasti di riportare tutto alla norma...dicendo che succedeva anche un tempo, quando eri piccolo...e tutti controbatterono che non era affatto vero quanto sostenevi, bensì che in Appennino nevica realmente di meno ora, e nemmeno poco! Ci fu una sorta di rivoluzione popolare, con foto, dati etc sulle precipitazioni nevose in Appennino.
Io credo che la memoria corta, qui dentro, non ce l'abbiamo noi...ma qualcun'altro.
La tua insistenza nel voler per forza confutare o il riscaldamento globale, o la variazione di circolazione atmosferica, o l'assenza di precipitazioni, o cmq tutto quanto di anormale è assolutamente non imparziale ed evidente. Non hai mai postato uno studio che avalli la causa antropica tra i motivi del riscaldamento globale, e ce ne sono di autorevolissimi. E perché? Non sei tu stesso a dire che la scienza non sa che pesci prendere ora? Quindi perché non dare voce a tutti ma solo a quello che ti fa comodo? Non mi piace questo modo di affrontare le teorie...con il paraocchi...


.....che bello assistere ad un continuo dialogo tra sordi......
E' evidente che ci siano due ordini di pensiero completamente opposti, anche se con molti punti in comune (o facce della stessa medaglia, se preferite).
Io propongo una cosa:
ognuno di voi due faccia un elenco di tutte le motivazioni a sostegno della propria tesi (senza che altri utenti si intromettano in mezzo), lasciando all'altro per ognuna di esse lo spazio di replica, per esempio:

A)
Zerogradi
"Il riscaldamento globale irreversibile in atto è testimoniato dal repentino e costante arretramento dei ghiacciai alpini dell'ultimo decennio"
Marvel
"No, non c'è niente che provi l'irreversibilità del fenomeno o la sua anomalia rispetto al passato, e prendere i ghiacciai alpini come prova non è sufficiente per questi motivi: ................."

e così via su altri punti specifici........

Così chi legge interessato, alla fine forse ci capisce qualcosa di più e gli altri evitano di fare il tifo per l'uno o per l'altro......
Provateci, potrebbe venir fuori qualcosa di molto e più interessante........



natan [ Sab 06 Ott, 2012 09:53 ]
Oggetto: Re: [LUNGO TERMINE] Prime SERIE PIOGGE Verso Metà Ottobre?
burjan ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Inutile dire che quoto totalmente quanto sostenuto da Zerogradi.
Misuriamo i fenomeni col metro dell'uomo, e non delle glaciazioni: il blocco dell'Atlantico è dal punto di vista umano una vera sciagura, e sarebbe ora che chi gestisce la risorsa acqua e programma il territorio se ne renda conto. Smettendo di fare strade, facendo dighe e doppie reti idriche.
Sul tempo dell'era post-piccola età glaciale abbiamo costruito la civiltà occidentale.
Dal 1835 l'Umbria non aveva mai visto anni con 400 mm. di piogge, come il 2011.
Prendere atto della situazione non significa accettare per forza le teorie sull'AGW.


Giusto giusto..sono d'accordo, è assolutamente importante contestualizzare e rapportarci ai "nostri anni", anche perchè il tipo di impatto che hanno fasi siccitose su un tessuto economico e demografico come il nostro non sono paragonabili con il secolo scorso.
Bisogna spingere culturalmente e politicamente verso il risparmio idrico.

Altro spunto di discussione sul tema pro/contro AGW serristi/non serristi: visto che alcuni parlano di "industria green" in termini negativi. Io posso anche essere d'accordo nel dire che: ancora c'è molta incertezza, i modelli sono imprecisi , ancora non sappiamo se l'attività antropica sia la causa, ecc. ecc.
Ma dico anche meno male che il messaggio di massa sia: "l'uomo sta distruggendo il pianeta", perchè è grazie a questo "messaggio", sebbene non provato scentificamente, che si stà facendo qualche piccolo passo avanti nella difesa dell'ambiente, nel risparmio energetico, nell'uso di meno fonti fossili per la produzione energetica.
Detto in altri termini, è guisto utilizzare un approccio prudenziale. Intanto iniziamo ad emettere meno gas serra, a fare automobili che fanno 30 con un litro, poi preoccupiamoci di sapere con certezza se l'effetto serra umano è la causa del riscaldamento globale o meno.

Che ne pensate?


mausnow [ Sab 06 Ott, 2012 10:13 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Condivido pienamente quanto scritto nei 2 articoli che hai linkato... la gente ormai è abituata a credere che il clima debba essere costante, invece vive di ciclicità, tra cui quelle che ho evidenziato anche io, di periodo differente che vanno incrociandosi continuamente, sommando o sottraendo gli effetti. Anormale è pretendere che, anno dopo anno, decennio dopo decennio, secolo dopo secolo, le stagioni si comportino sempre allo stesso modo, in poche parole che faccia sempre lo stesso "tempo".
La meteorologia moderna ti insegna che pensarla così è un grave errore.



É no...hai iniziato sostenendo che quanto accade negli ultimi anni in Europa, e cioè la totale assenza di correnti atlantiche, è normale...
Che da ragazzo andavi al mare in ottobre, che succedeva anche negli anni 80 quindi...cosa assolutamente nn vera.
Ora inizi a parlare di secoli...beh, facile così. Che il clima cambia lo sanno anche i sassi, che quanto accaduto ora sia successo magari 1000 o 2000 anni fa è assolutamente possibile...ma qui si critica il fatto che da almeno un secolo, dati alla mano, non accade.
E che tutto è successo repentinamente, con forza e impeto.
Quello che stiamo vivendo non appartiene alla climatologia dell ultimo secolo, e ne va preso atto! Dire che tutto è normale perchè il clima varia è troppo semplicistico e comodo.
Questo tuo discorso venne già fuori quando parlammo della nevosità drasticamente calata in Appennino negli ultimi anni. Cercasti di riportare tutto alla norma...dicendo che succedeva anche un tempo, quando eri piccolo...e tutti controbatterono che non era affatto vero quanto sostenevi, bensì che in Appennino nevica realmente di meno ora, e nemmeno poco! Ci fu una sorta di rivoluzione popolare, con foto, dati etc sulle precipitazioni nevose in Appennino.Io credo che la memoria corta, qui dentro, non ce l'abbiamo noi...ma qualcun'altro.
La tua insistenza nel voler per forza confutare o il riscaldamento globale, o la variazione di circolazione atmosferica, o l'assenza di precipitazioni, o cmq tutto quanto di anormale è assolutamente non imparziale ed evidente. Non hai mai postato uno studio che avalli la causa antropica tra i motivi del riscaldamento globale, e ce ne sono di autorevolissimi. E perché? Non sei tu stesso a dire che la scienza non sa che pesci prendere ora? Quindi perché non dare voce a tutti ma solo a quello che ti fa comodo? Non mi piace questo modo di affrontare le teorie...con il paraocchi...


TUTTI???... No, no, no. Mi dispiace ma qui proprio non ci siamo!!
Vado in Appennino da una vita, inverni compresi, sono socio CAI da circa 30 anni, cita pure chi vuoi ma sicuramente io NON sono tra quelli che hanno fatto un'affermazione del genere.
Di inverni con neve bella e abbondante (atlantica!!!) finora ne avrò visti al massimo 3 o 4, mentre invernate di neve insulsa, ventata, crostosa e inconsistente l'ho viste spessissimo e pure in tempi non sospetti, persino nei mitici anni '70.
(anzi sai che ti dico? tutto il rispetto, ma per me chi sostiene il contrario non è un profondo conoscitore dei nostri monti. Dalla LAGA in giù è tutto un altro discorso)
Tanto per parlà di un montarozzo vicino, ma in realtà mi riferisco anche all'intera catena sibillina, ho un solo ricordo del Subasio coperto fino in cima da muri di neve atlantica (era il 1974-75, o 75-76) e peraltro muri simili l'ho visti solo quest'anno, il 2012... tanto pè parla', appunto...

Certo la situazione è brutta e io sono il primo a dirlo... e sposo in primis l'esortazione di Luisito nel dover correre ai ripari... ma che prima fossero tutte rose e fiori, no, eh!


Plutodik64 [ Sab 06 Ott, 2012 10:45 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Se mi posso permettere di intervenire in questo interessante dibattito vorrei aggiungere un concetto di base. Nessuno, e sottolineo NESSUNOpotra mai avere ragione, semplicemente perchè è un fenomeno talmente vasto e "personalizzabile" da non lasciare adito ad alcuna certezza.
L'unica cosa vera, a parer mio, è che anche se situazioni di siccità simili od addirittura maggiori si sono avute in passato vi è un piccolissimo particolare: la crescita della popolazione mondiale. Ed è proprio li che ci giochiamo tutto. Se vogliamo fare una foto del microcosmo, guardando il nostro piccolissimo orticello potremmo dire che la riserva idrica X, che serviva 50 anni fà a soddisfare i bisogni di n persone con esigenze y, oggi (anche a parità di piovosità) deve coprire i fabbisogni idrici di n*2 persone con esigenze y*5.
Ed ovviamente questo, a parità di risorse, è impossibile.
A voi trarne le giuste conclusioni.
Grazie.


marvel [ Sab 06 Ott, 2012 11:18 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
mausnow ha scritto: [Visualizza Messaggio]
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Condivido pienamente quanto scritto nei 2 articoli che hai linkato... la gente ormai è abituata a credere che il clima debba essere costante, invece vive di ciclicità, tra cui quelle che ho evidenziato anche io, di periodo differente che vanno incrociandosi continuamente, sommando o sottraendo gli effetti. Anormale è pretendere che, anno dopo anno, decennio dopo decennio, secolo dopo secolo, le stagioni si comportino sempre allo stesso modo, in poche parole che faccia sempre lo stesso "tempo".
La meteorologia moderna ti insegna che pensarla così è un grave errore.



É no...hai iniziato sostenendo che quanto accade negli ultimi anni in Europa, e cioè la totale assenza di correnti atlantiche, è normale...
Che da ragazzo andavi al mare in ottobre, che succedeva anche negli anni 80 quindi...cosa assolutamente nn vera.
Ora inizi a parlare di secoli...beh, facile così. Che il clima cambia lo sanno anche i sassi, che quanto accaduto ora sia successo magari 1000 o 2000 anni fa è assolutamente possibile...ma qui si critica il fatto che da almeno un secolo, dati alla mano, non accade.
E che tutto è successo repentinamente, con forza e impeto.
Quello che stiamo vivendo non appartiene alla climatologia dell ultimo secolo, e ne va preso atto! Dire che tutto è normale perchè il clima varia è troppo semplicistico e comodo.
Questo tuo discorso venne già fuori quando parlammo della nevosità drasticamente calata in Appennino negli ultimi anni. Cercasti di riportare tutto alla norma...dicendo che succedeva anche un tempo, quando eri piccolo...e tutti controbatterono che non era affatto vero quanto sostenevi, bensì che in Appennino nevica realmente di meno ora, e nemmeno poco! Ci fu una sorta di rivoluzione popolare, con foto, dati etc sulle precipitazioni nevose in Appennino.Io credo che la memoria corta, qui dentro, non ce l'abbiamo noi...ma qualcun'altro.
La tua insistenza nel voler per forza confutare o il riscaldamento globale, o la variazione di circolazione atmosferica, o l'assenza di precipitazioni, o cmq tutto quanto di anormale è assolutamente non imparziale ed evidente. Non hai mai postato uno studio che avalli la causa antropica tra i motivi del riscaldamento globale, e ce ne sono di autorevolissimi. E perché? Non sei tu stesso a dire che la scienza non sa che pesci prendere ora? Quindi perché non dare voce a tutti ma solo a quello che ti fa comodo? Non mi piace questo modo di affrontare le teorie...con il paraocchi...


TUTTI???... No, no, no. Mi dispiace ma qui proprio non ci siamo!!
Vado in Appennino da una vita, inverni compresi, sono socio CAI da circa 30 anni, cita pure chi vuoi ma sicuramente io NON sono tra quelli che hanno fatto un'affermazione del genere.
Di inverni con neve bella e abbondante (atlantica!!!) finora ne avrò visti al massimo 3 o 4, mentre invernate di neve insulsa, ventata, crostosa e inconsistente l'ho viste spessissimo e pure in tempi non sospetti, persino nei mitici anni '70.
(anzi sai che ti dico? tutto il rispetto, ma per me chi sostiene il contrario non è un profondo conoscitore dei nostri monti. Dalla LAGA in giù è tutto un altro discorso)
Tanto per parlà di un montarozzo vicino, ma in realtà mi riferisco anche all'intera catena sibillina, ho un solo ricordo del Subasio coperto fino in cima da muri di neve atlantica (era il 1974-75, o 75-76) e peraltro muri simili l'ho visti solo quest'anno, il 2012... tanto pè parla', appunto...

Certo la situazione è brutta e io sono il primo a dirlo... e sposo in primis l'esortazione di Luisito nel dover correre ai ripari... ma che prima fossero tutte rose e fiori, no, eh!


Ecco, appunto, non ci sarebbe da aggiungere altro... la memoria è un fattore altamente volubile.

Mausnow, pensa anche io ricordo bene quegli anni, avevo casa sui Sibillini da poco e la frequentavo molti fine settimana all'anno, per anni... e già negli anni '70 ci si chiedeva se non fosse stato un azzardo costruire gli impianti da scii su questa parte dell'Appennino...

Il mito del "bel clima di un tempo" è simile a quello del "buon selvaggio", andata molto di moda tra gli anni '70 ed '80. Credere che un tempo fosse tutto ok e che oggi è tutto cambiato, che andiamo rapidamente verso il disastro, è tipico anche dei nostri giorni.
Credere che i nostri nonni abbiano vissuto "il vero clima dell'Europa", quello "giusto", è come pensare che gli indiani d'America fossero pacifici e rispettosi dell'ambiente, un modello da seguire (sono essi stessi stati capaci di deforestare un continente intero, appiccando incendi a non finire) per fare spazio alle praterie che attiravano e facevano proliferare le mandrie di bisonti, ed essi stessi hanno sterminato le tribù indigene che popolavano il continente prima di loro... per non parlare delle continue e sanguinose guerre "freatricide" tra di loro).
Manca l'obiettività e soprattutto la conoscenza.

Lo ha spiegato molto bene il blogger linkato da tramontana, che le stesse medie di riferimento sono state prese a partire dagli anni '60, perché solo da allora si avevano dati sufficienti per tentare questo approccio statistico al clima, mentre c'era troppa incertezza, per scarsa attendibilità e rappresentatività, sui dati precedenti.
E, guarda caso, oggi si pensa che non potesse esserci periodo meno rappresentativo da cui partire, dato che gli anni successivi ai'60, hanno mostrato subito sintomi di forte discontinuità dal periodo iniziale.

Il "tempo" non si ripete mai allo stesso modo, la variabilità è propria dell'elemento atmosferico che risponde caoticamente alle oscillazioni di migliaia di variabili.
In tutto ciò è però possibile riscontrare delle ciclicità, una delle quali ho evidenziato nelle pagine indietro, ossia quella della circolazione atmosferica sull'Europa (testimoniata dall'andamento degli indici NAO-AO) e che ha dimostrato avere periodo 30-40ennale, ciclicità sulla quale si stanno concentrando molti degli ultimi studi avviati sul tema e che ritrova molti parallelismi nella periodicità delle dinamiche di circolazione e stagionalità osservate.

Certo, questa è solo una delle numerose armoniche, molte delle quali interdipendenti, che plasmano il nostro clima, e che agiscono con periodicità diverse che si incrociano di continuo, tali da amplificare o attenuare gli effetti dell'una o dell'altra.

I modi di dire "le stagioni non sono più quelle di una volta" o "cose del genere non si ricordano a memoria d'uomo", sono una costante nella storia dell'uomo, e in particolare dell'Europa, se ne trovano abbondantemente fin dall'antica Grecia, poi in epoca romana, medievale e rinascimentale, fino ai nostri giorni!
Persino sui papiri egiziani si parla di variazioni senza precedenti, siccità epocali mai verificatesi prima, o di fenomeni alluvionali disastrosi, e si parla di tanti altri fenomeni considerati, già all'epoca, un segno premonitore di un cambiamento catastrofico.
Insomma, come spiegano sociologi e psicologi, è nella natura umana ed ora, più che mai, grazie al circo mediatico che tutto storpia e tutto esalta, siamo in un momento in cui è praticamente impossibile contrastare la percezione della catastrofe imminente.

Basti pensare alla facilità con cui si stanno diffondendo le profezie apocalittiche (più abbondanti che nel Medioevo).

Grazie a Stefc per il tentativo, ma credo sia inutile quando non c'è la volontà di ragionare sui dati oggettivi e soprattutto si da tutto per opinabile.

Concordo pure su quanto detto da Plutodik64 e Luisito, quello che fa la differenza è l'antropizzazione del territorio e non tanto la variazione climatica o l'impatto antropico sul clima.
50 anni fa un periodo siccitoso aveva un impatto limitato, oggi è preoccupante.
50 anni fa la mancanza di neve sull'Appennino era benedetta da chi viveva su quelle lande, per tutta una serie di difficoltà in meno da affrontare, oggi incide pesantemente sulla, relativamente debole, industria degli sport invernali dell'Appennino.



PS(lavori autorevolissimi che avallino la causalità antropica al GW? Onestamente non ne vedo se, per autorevolissimi, intendiamo studi e ricerche basate su dati reali, prove tangibili che accertino la responsabilità antropica. Esistono solo e soltanto ipotesi modellistiche che tentano di ricostruire (non riuscendoci) una simulazione del sistema climatico. Purtroppo queste simulazioni vengono sbandierate come prove, ma sono più simili a dei videogames che alla realtà ed hanno sbagliato di continuo... ma purtroppo vengono utilizzate impropriamente come oracoli.
In realtà non esiste nessuna "smoking gun" dell'AGW (lo dicono professori, ricercatori, professionisti del settore), anzi, più avanti si va con gli studi sul passato e più si riescono a scorgere, nei meandri dei dati disponibili, periodi del tutto assimilabili a quello odierno, con oscillazioni termiche uguali se non superiori in periodi brevi.
Il problema è che quando si ha a che fare con i bias, la normalizzazione adoperata, che tende a livellare tutto, è quasi sempre imposta dalla stessa natura dei sistemi di rilevamento dati utilizzati. Andare a scorgere variazioni termiche paragonabili a quella odierna (0,6°C) in periodi così ristretti, di poche decine di anni, è come cercare un ago in un pagliaio. E' perfino più facile trovare eventi ancor più estremi, perché lasciano tracce più profonde.
E' un po' come in archeologia, quando si cerca di localizzare le città antiche, ormai sepolte sotto i sedimenti che nel tempo le hanno sotterrate, livellando ogni cosa... quello che si riesce a scorgere a primo acchito è solo qualche pietra, ma poi, scavando bene, viene alla luce ben altro.

Così nella climatologia, più si affinano le tecniche e maggiori sono questo tipo di scoperte. )


zerogradi [ Sab 06 Ott, 2012 12:19 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
quindi quanto sta accadendo in questi anni è tutto normale. Se i maggiori fisici dell'atmosfera mondiali sono preoccupati per il nostro imminente futuro non conta nulla, perché è normale. È normale il caldo, è normale in secco, è normale tutto.
Ahh, ora sto più tranquillo. Grazie a voi.


Poranese457 [ Sab 06 Ott, 2012 12:22 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Trovateme la soluzione per sterminare tutte ste mosche vi prego!!!!!


marvel [ Sab 06 Ott, 2012 12:30 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Poranese457 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Trovateme la soluzione per sterminare tutte ste mosche vi prego!!!!!


Tranquillo, ci penserà l'imminente catastrofe climatica a sterminarle!


rob [ Sab 06 Ott, 2012 12:54 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Qualunque sia la soluzione c'è da dire che non ci si annoia mai a leggervi!!Per le mosche c'è poco da fà Leo....


mausnow [ Sab 06 Ott, 2012 12:59 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
quindi quanto sta accadendo in questi anni è tutto normale. Se i maggiori fisici dell'atmosfera mondiali sono preoccupati per il nostro imminente futuro non conta nulla, perché è normale. È normale il caldo, è normale in secco, è normale tutto.
Ahh, ora sto più tranquillo. Grazie a voi.


Forse non mi sono spiegato bene. Di normale non c'è nulla, anzi, e chissà se è mai esistito "il normale".
Ora certo che siamo nella M, ma in realtà ci stavamo pure prima... nella M
E sembrava meno appariscente, perché?
Perché quello che è drasticamente cambiato sono i consumi, a mio avviso, per i quali non siamo adeguatamente attrezzati per fronteggiarli con questo regime precipitativo. Ed è un problema da affrontare subito!


mausnow [ Sab 06 Ott, 2012 14:39 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
marvel ha scritto: 
Ecco, appunto, non ci sarebbe da aggiungere altro... la memoria è un fattore altamente volubile.

Mausnow, pensa anche io ricordo bene quegli anni, avevo casa sui Sibillini da poco e la frequentavo molti fine settimana all'anno, per anni... e già negli anni '70 ci si chiedeva se non fosse stato un azzardo costruire gli impianti da scii su questa parte dell'Appennino...

Il mito del "bel clima di un tempo" è simile a quello del "buon selvaggio", andata molto di moda tra gli anni '70 ed '80. Credere che un tempo fosse tutto ok e che oggi è tutto cambiato, che andiamo rapidamente verso il disastro, è tipico anche dei nostri giorni.
Credere che i nostri nonni abbiano vissuto "il vero clima dell'Europa", quello "giusto", è come pensare che gli indiani d'America fossero pacifici e rispettosi dell'ambiente, un modello da seguire (sono essi stessi stati capaci di deforestare un continente intero, appiccando incendi a non finire) per fare spazio alle praterie che attiravano e facevano proliferare le mandrie di bisonti, ed essi stessi hanno sterminato le tribù indigene che popolavano il continente prima di loro... per non parlare delle continue e sanguinose guerre "freatricide" tra di loro).
Manca l'obiettività e soprattutto la conoscenza.

Lo ha spiegato molto bene il blogger linkato da tramontana, che le stesse medie di riferimento sono state prese a partire dagli anni '60, perché solo da allora si avevano dati sufficienti per tentare questo approccio statistico al clima, mentre c'era troppa incertezza, per scarsa attendibilità e rappresentatività, sui dati precedenti.
E, guarda caso, oggi si pensa che non potesse esserci periodo meno rappresentativo da cui partire, dato che gli anni successivi ai'60, hanno mostrato subito sintomi di forte discontinuità dal periodo iniziale.

Il "tempo" non si ripete mai allo stesso modo, la variabilità è propria dell'elemento atmosferico che risponde caoticamente alle oscillazioni di migliaia di variabili.
In tutto ciò è però possibile riscontrare delle ciclicità, una delle quali ho evidenziato nelle pagine indietro, ossia quella della circolazione atmosferica sull'Europa (testimoniata dall'andamento degli indici NAO-AO) e che ha dimostrato avere periodo 30-40ennale, ciclicità sulla quale si stanno concentrando molti degli ultimi studi avviati sul tema e che ritrova molti parallelismi nella periodicità delle dinamiche di circolazione e stagionalità osservate.

Certo, questa è solo una delle numerose armoniche, molte delle quali interdipendenti, che plasmano il nostro clima, e che agiscono con periodicità diverse che si incrociano di continuo, tali da amplificare o attenuare gli effetti dell'una o dell'altra.

I modi di dire "le stagioni non sono più quelle di una volta" o "cose del genere non si ricordano a memoria d'uomo", sono una costante nella storia dell'uomo, e in particolare dell'Europa, se ne trovano abbondantemente fin dall'antica Grecia, poi in epoca romana, medievale e rinascimentale, fino ai nostri giorni!
Persino sui papiri egiziani si parla di variazioni senza precedenti, siccità epocali mai verificatesi prima, o di fenomeni alluvionali disastrosi, e si parla di tanti altri fenomeni considerati, già all'epoca, un segno premonitore di un cambiamento catastrofico.
Insomma, come spiegano sociologi e psicologi, è nella natura umana ed ora, più che mai, grazie al circo mediatico che tutto storpia e tutto esalta, siamo in un momento in cui è praticamente impossibile contrastare la percezione della catastrofe imminente.

Basti pensare alla facilità con cui si stanno diffondendo le profezie apocalittiche (più abbondanti che nel Medioevo).

Grazie a Stefc per il tentativo, ma credo sia inutile quando non c'è la volontà di ragionare sui dati oggettivi e soprattutto si da tutto per opinabile.

Concordo pure su quanto detto da Plutodik64 e Luisito, quello che fa la differenza è l'antropizzazione del territorio e non tanto la variazione climatica o l'impatto antropico sul clima.
50 anni fa un periodo siccitoso aveva un impatto limitato, oggi è preoccupante.
50 anni fa la mancanza di neve sull'Appennino era benedetta da chi viveva su quelle lande, per tutta una serie di difficoltà in meno da affrontare, oggi incide pesantemente sulla, relativamente debole, industria degli sport invernali dell'Appennino.


PS(lavori autorevolissimi che avallino la causalità antropica al GW? Onestamente non ne vedo se, per autorevolissimi, intendiamo studi e ricerche basate su dati reali, prove tangibili che accertino la responsabilità antropica. Esistono solo e soltanto ipotesi modellistiche che tentano di ricostruire (non riuscendoci) una simulazione del sistema climatico. Purtroppo queste simulazioni vengono sbandierate come prove, ma sono più simili a dei videogames che alla realtà ed hanno sbagliato di continuo... ma purtroppo vengono utilizzate impropriamente come oracoli.
In realtà non esiste nessuna "smoking gun" dell'AGW (lo dicono professori, ricercatori, professionisti del settore), anzi, più avanti si va con gli studi sul passato e più si riescono a scorgere, nei meandri dei dati disponibili, periodi del tutto assimilabili a quello odierno, con oscillazioni termiche uguali se non superiori in periodi brevi.
Il problema è che quando si ha a che fare con i bias, la normalizzazione adoperata, che tende a livellare tutto, è quasi sempre imposta dalla stessa natura dei sistemi di rilevamento dati utilizzati. Andare a scorgere variazioni termiche paragonabili a quella odierna (0,6°C) in periodi così ristretti, di poche decine di anni, è come cercare un ago in un pagliaio. E' perfino più facile trovare eventi ancor più estremi, perché lasciano tracce più profonde.
E' un po' come in archeologia, quando si cerca di localizzare le città antiche, ormai sepolte sotto i sedimenti che nel tempo le hanno sotterrate, livellando ogni cosa... quello che si riesce a scorgere a primo acchito è solo qualche pietra, ma poi, scavando bene, viene alla luce ben altro.

Così nella climatologia, più si affinano le tecniche e maggiori sono questo tipo di scoperte. )


Quoto in pieno!... Comunque, ho evidenziato il passaggio che mi pare più importante, similmente a come aveva fatto notare anche Plutodik64, perché bisogna porre rimedio a questa situazione e le falde sono in esaurimento!
Riciclo acque piovane e acque chiare, sdoppiamento rete idrica (potabile / non potabile), controlli sui pozzi, riparazione della rete colabrodo, e probabilmente qualche bacino in più... fatto come Cristo comanda... cisterne casalinghe... etc etc etc
Tutte cose che sicuramente non guasterebberero neppure col ritorno di un "normale" regime pluviometrico da Atlantico basso (che prima o poi ritornerà , ci butto la crania )

Per i Sibillini, cito un episodio, partendo dal Gran Sasso : nel 1989 a fine giugno traversammo il Corno Grande salendo per la Direttissima e scendendo per Prati di Tivo. Scendendo, appunto, trovammo un fracasso di neve indurita fino ben oltre il Franchetti e fu drammatico e pericoloso traversare il Passo del Cannone dove già qualcuno nel corso degli anni, ahimè, ci ha lasciato le penne (piantammo le corde legate alle piccozze conficcate nella neve e ricordo che dovetti gradinare per fare le tracce).
Insomma, Gran Sasso stracolmo di neve praticamente a luglio. E i Sibillini? L'estate successiva, 1990, i laghi di Pilato erano totalmente seccati.
Ho detto tutto.
I Sibillini sono generalmente montagne disgraziate, anche negli stupendi anni 70.


prometeo [ Sab 06 Ott, 2012 15:42 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Rispondendo al Leo....
qui c'è una zanzara che mi sta facendo
Purtroppo siamo finiti sullo scontro e non se ne esce, nessuno è disposto a smussare un idea
per trovare un equo e giusto compromesso

Lo scorso anno facemmo una ricerca per conto di Umbra acqua si vide che nel computo dei 100 anni le precipitazioni su Perugia sono state identiche sai nel 1° cinquantennio, che nel 2°
Pero', c'è sempre il pero' le anomalie, suddividendo il tutto per decenni si amplificavano, con divergenze anche marcate
Il prolema semmai è un altro, siamo sicuri che l'utilizzo dell'acqua sia uguale a 50 anni fa?
Qui concludo


Plutodik64 [ Sab 06 Ott, 2012 15:51 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
prometeo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il prolbema semmai è un altro, siamo sicuri che l'utilizzo dell'acqua sia uguale a 50 anni fa?
Qui concludo


Ribatto ulteriormente ciò che ho scritto più sopra....

Non ha senso fare paragoni con "i bei tempi che furono" semplicemente perchè la terra non è un pianeta nè piatto nè fermo nè stabile, ma in continua evoluzione. Vulcani, terremoti, maremoti ci insegnano che è improponibile pensare che la climatologia sia ogni anno uguale a se stessa. Ripeto, il problema è che se prima dovevano bere e lavarsi(poco) in 100, adesso lo fanno in 100.000 usando enormemente di più le risorse idriche. Ma queste non sono aumentate di 1.000 volte!!!!
Il problema è tutto lì, a parer mio.


zerogradi [ Sab 06 Ott, 2012 16:21 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Plutodik64 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
prometeo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il prolbema semmai è un altro, siamo sicuri che l'utilizzo dell'acqua sia uguale a 50 anni fa?
Qui concludo


Ribatto ulteriormente ciò che ho scritto più sopra....

Non ha senso fare paragoni con "i bei tempi che furono" semplicemente perchè la terra non è un pianeta nè piatto nè fermo nè stabile, ma in continua evoluzione. Vulcani, terremoti, maremoti ci insegnano che è improponibile pensare che la climatologia sia ogni anno uguale a se stessa. Ripeto, il problema è che se prima dovevano bere e lavarsi(poco) in 100, adesso lo fanno in 100.000 usando enormemente di più le risorse idriche. Ma queste non sono aumentate di 1.000 volte!!!!
Il problema è tutto lì, a parer mio.


Le falde stanno a monte!!! Qui si sono seccate sorgenti che portano acqua da sempre...da piú di un secolo...
Il consumo non c' entra( aggravala situazione semmai)...piove proprio di menoooo!!! Siete duri è...


tramontana [ Sab 06 Ott, 2012 16:49 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
sinceramente non so se effettivamente piove di meno o di piu'..qui piu'o meno gli 800mm di media sono quasi sempre rispettati(spiccano nell'ultimo decennio un anno chiuso con 560mm e un altro con 1200mm)ma so che quando prende la piega di non piovere non c'e'verso di modificarla..e quando prende quella opposta non c'e' verso di farlo smettere..ad esempio..il settembre appena trascorso qui con oltre 120mm e'stato uno dei settembre piu'piovosi da quando faccio misurazioni..pero'erano 4mesi che non cadeva una goccia d'acqua.alla fine penso che le piogge siano mal distribuite e soprattutto mal concentrate..se vuole e'in grado su zone anche ampie di far 200mm in una settimana,per poi magari il nulla per 3mesi..questo vuol dire che dopo 1mese si ripresenta la siccita'..ma se questi 200mm fossero spalmati su periodi di tempo piu'lunghi,il fenomeno sarebbe molto meno vistoso


Fili [ Sab 06 Ott, 2012 18:25 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Poranese457 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Trovateme la soluzione per sterminare tutte ste mosche vi prego!!!!!


hai provato a lavarti?


prometeo [ Sab 06 Ott, 2012 19:52 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Plutodik64 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
prometeo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il prolbema semmai è un altro, siamo sicuri che l'utilizzo dell'acqua sia uguale a 50 anni fa?
Qui concludo


Ribatto ulteriormente ciò che ho scritto più sopra....

Non ha senso fare paragoni con "i bei tempi che furono" semplicemente perchè la terra non è un pianeta nè piatto nè fermo nè stabile, ma in continua evoluzione. Vulcani, terremoti, maremoti ci insegnano che è improponibile pensare che la climatologia sia ogni anno uguale a se stessa. Ripeto, il problema è che se prima dovevano bere e lavarsi(poco) in 100, adesso lo fanno in 100.000 usando enormemente di più le risorse idriche. Ma queste non sono aumentate di 1.000 volte!!!!
Il problema è tutto lì, a parer mio.


Le falde stanno a monte!!! Qui si sono seccate sorgenti che portano acqua da sempre...da piú di un secolo...
Il consumo non c' entra( aggravala situazione semmai)...piove proprio di menoooo!!! Siete duri è...

Allora diamo la colpa ai terremoti....


mausnow [ Dom 07 Ott, 2012 01:12 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Che piova di meno ormai lo sanno anche i sassi.
Che poi questo riguardi maggiormente l'area centronord-tirrenica è altrettanto evidente.
Che infatti non sia un problema generalizzato poichè esistono aree come la Sicilia che stanno notevolmente beneficiando di questa situazione è ugualmente chiaro.
Che poi il tutto si accanisca specie contro la valle de lu centru de lu munnu è ormai pleonastico.

Dunque? C'è una soluzione immediata per riportare sollievo alla verde, pardon, marrone Umbria che a quanto pare è a rischio desertificazione se le correnti umide non gli arrivano secondo una precisa inclinazione? No. Neppure se da domani bloccassimo tutte le emissioni dei gas serra del pianeta (vulcani compresi però )

Piove di meno, punto e basta. Possiamo discutere per decenni sul perché, e difficilmente ne verremo a capo. L'unica cosa certa è che si sono modificati gli aspetti barici, da una maggiore ondulazione delle correnti e pressocché stop della zonalità... e se tutto ciò dipende dal fatto che c'è maggiore calore, non sono in grado di capirne il motivo, anche se indicherei come primo imputato il Sole... ma non per il calore diretto.

Possiamo solo agire nel piccolo, e pertanto haivoglia se il consumo c'entra!! Cribbio, è l'unica cosa che possiamo fare!... oltre che aspettare!... che altro???


zerogradi [ Dom 07 Ott, 2012 10:34 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
mausnow ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Che piova di meno ormai lo sanno anche i sassi.
Che poi questo riguardi maggiormente l'area centronord-tirrenica è altrettanto evidente.
Che infatti non sia un problema generalizzato poichè esistono aree come la Sicilia che stanno notevolmente beneficiando di questa situazione è ugualmente chiaro.
Che poi il tutto si accanisca specie contro la valle de lu centru de lu munnu è ormai pleonastico.

Dunque? C'è una soluzione immediata per riportare sollievo alla verde, pardon, marrone Umbria che a quanto pare è a rischio desertificazione se le correnti umide non gli arrivano secondo una precisa inclinazione? No. Neppure se da domani bloccassimo tutte le emissioni dei gas serra del pianeta (vulcani compresi però )

Piove di meno, punto e basta. Possiamo discutere per decenni sul perché, e difficilmente ne verremo a capo. L'unica cosa certa è che si sono modificati gli aspetti barici, da una maggiore ondulazione delle correnti e pressocché stop della zonalità... e se tutto ciò dipende dal fatto che c'è maggiore calore, non sono in grado di capirne il motivo, anche se indicherei come primo imputato il Sole... ma non per il calore diretto.

Possiamo solo agire nel piccolo, e pertanto haivoglia se il consumo c'entra!! Cribbio, è l'unica cosa che possiamo fare!... oltre che aspettare!... che altro???


Perdonami, ma qui fino a ieri qualcuno sosteneva che tutto questo era accaduto già qualche decinadi anni fa... Che era una situazionenormale, e invece non è vero.
Siamo passati dal normale, accadeva 20 anni fa, al normale, accadeva anche in epoche passate...


stefc [ Dom 07 Ott, 2012 12:04 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]


Perdonami, ma qui fino a ieri qualcuno sosteneva che tutto questo era accaduto già qualche decinadi anni fa... Che era una situazionenormale, e invece non è vero.
Siamo passati dal normale, accadeva 20 anni fa, al normale, accadeva anche in epoche passate...

......scusa, ma da quello che ho capito io leggendo i post degli ultimi mesi/anni a riguardo, e' che molti cercano di dire in tutti i modi che il clima da 100000000 avanti Cristo ad oggi non e' mai stato costante e quindi, le alterazioni degli ultimi ventanni possono essere considerate comunque una normalità fino a prova contraria, prova che nessuno al mondo e' stato in grado di produrre finora ad eccezione dei soliti indizi visibili a tutti.......mentre a leggere te, sembra che il clima fosse uguale fino a due decenni fa (e questo non e' vero) e che poi il repentino e netto cambio climatico attuale sia un fenomeno senza precedenti (e non e' vero nemmeno questo, se non altro perché nessuno può portare alcuna prova dal passato e trapassato remoto del nostro pianeta). Ti incavoli perché hai la sensazione che gli altri facciano finta di non vedere gli effetti e problematiche attuali, quando invece cercano solo di dare spiegazioni oggettive che ovviamente non possono che prescindere anche dal passato......Nel dubbio, nessuno qui dentro vuole deliberatamente continuare ad affumicare ed inquinare il mondo fino a che non avrà la prova che il problema climatico deriva da questo, il problema e' che chi conta ha altri interessi e non ci rinuncerà mai......Possiamo cominciare noi dal basso
(che in realtà lo stiamo già facendo parlandone non solo nel nostro piccolo) sperando di dare un segnale
positivo.......


zerogradi [ Dom 07 Ott, 2012 15:26 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
stefc ha scritto: [Visualizza Messaggio]
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]


Perdonami, ma qui fino a ieri qualcuno sosteneva che tutto questo era accaduto già qualche decinadi anni fa... Che era una situazionenormale, e invece non è vero.
Siamo passati dal normale, accadeva 20 anni fa, al normale, accadeva anche in epoche passate...

......scusa, ma da quello che ho capito io leggendo i post degli ultimi mesi/anni a riguardo, e' che molti cercano di dire in tutti i modi che il clima da 100000000 avanti Cristo ad oggi non e' mai stato costante e quindi, le alterazioni degli ultimi ventanni possono essere considerate comunque una normalità fino a prova contraria, prova che nessuno al mondo e' stato in grado di produrre finora ad eccezione dei soliti indizi visibili a tutti.......mentre a leggere te, sembra che il clima fosse uguale fino a due decenni fa (e questo non e' vero) e che poi il repentino e netto cambio climatico attuale sia un fenomeno senza precedenti (e non e' vero nemmeno questo, se non altro perché nessuno può portare alcuna prova dal passato e trapassato remoto del nostro pianeta). Ti incavoli perché hai la sensazione che gli altri facciano finta di non vedere gli effetti e problematiche attuali, quando invece cercano solo di dare spiegazioni oggettive che ovviamente non possono che prescindere anche dal passato......Nel dubbio, nessuno qui dentro vuole deliberatamente continuare ad affumicare ed inquinare il mondo fino a che non avrà la prova che il problema climatico deriva da questo, il problema e' che chi conta ha altri interessi e non ci rinuncerà mai......Possiamo cominciare noi dal basso
(che in realtà lo stiamo già facendo parlandone non solo nel nostro piccolo) sperando di dare un segnale o
positivo.......


Hai capito male.

Che il clima sia variabile lo sa anche il mio gatto.
Io sostengo soltanto che il clima stia cambiando in maniera anomala, velocissima (davvero troppo veloce), e che non è assolutamente vero che ci troviamo davanti a situazioni già viste negli anni 70...perchè non è così...(mentre a inizio topic mi si controbatteva proprio questo...!!!). Avete scritto che questa è una situazione giá vista 20 o 30 anni fa, ma dove?!!? È per questo che mi sono alterato...


marvel [ Dom 07 Ott, 2012 15:43 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Vabbè, allora i dati sono carta straccia.
L'andamento ciclico è una pura invenzione (e pensare che la natura è piena di ciclicità in ogni dove...)

La piovosità media (normalizzata su più anni, com'è prassi fare) non è cambiata o non l'ha fatto più di tanto.

Nessuno dice che non siano cambiate le dinamiche di circolazione e la tipologia di precipitazioni (meno regolari e più intense) ma, come dimostrano le osservazioni multidecadali, questo è già successo.

Ad essere cambiate sono le condizioni di antropizzazione del territorio, l'urbanizzazione, la cementificazione, l'ampliamento delle aree coltivate ed urbanizzate (isole di calore), non ultima la mentalità della gente che un tempo era molto meno suscettibile, influenzabile e drammatica di adesso.
Negli anni abbiamo assistito a molte variazioni, io ricordo gli anni '70-'80 con inverni freddi e con frequenti episodi nevosi fino quote basse, poi sono arrivati i '90 con inverni umidi, miti e piovosi... e guarda che è stata una variazione repentina (oltre che deludente, io il clima atlantico, proprio per questo, manco lo sopporto), almeno tanto quanto il passaggio dagli anni '50 ai '60 o ai '70-'80...
Le variazioni repentine ci sono sempre state! Ma prima della "bomba mediatica sul clima" la gente se ne faceva una ragione e semplicemente correva ai ripari, sapeva che "il tempo fa quello che vuole lui".
Ora è sempre emergenza, e non certo per l'inasprimento del clima, e piuttosto che premunirsi e prevenire si parla di emergenza.
Adesso ad ogni acquazzone si grida al diluvio, adesso ad ogni nevicata si blocca tutto, adesso se l'estate fa caldo e non piove è la desertificazione, e se piove troppo è la tropicalizzazione...

NO, è semplicemente la natura, come sempre ha fatto e come sempre farà.

Variazioni ce ne sono sempre state e sempre ce ne saranno, graduali o improvvise, lievi o importanti... è normale che faccia così.
Pensare che tutto debba restare uguale ad un dato periodo (a voi piacerebbero gli "atlantici" anni '90), è sbagliato e genera l'equivoco che è alla base del catastrofismo climatico antropocentrico.
Ripeto, basta studiarsi la storia del clima per capire quanto esso sia variabile e quanto lo sia stato e quanto lo sarà ancora... senza mai ripetersi esattamente uguale, anche se spesso simile, di ciclo in ciclo.

Se nessuno ci avesse mai detto che le T sono aumentate globalmente di 0,4 o 0,6 °C, che è in atto uno "sconvolgimento climatico senza precedenti", nessuno avrebbe fatto drammi o si sarebbe stupito più di tanto delle oscillazioni del nostro clima e della variabilità del tempo.

PS(nessuno ha detto che questi anni debbano essere come gli anni '70, il che sarebbe impossibile, proprio per il semplice fatto che le ciclicità non si ripresentano mai proprio identiche, per la compartecipazione di differenti oscillazioni climatiche (come è stato più volte sottolineato), e quindi il "tempo" non si ripete mai proprio uguale.
Ma il clima varia ciclicamente, da decenni, secoli e millenni (e molto di più), e questa cosa non me la sono inventata io, ma è naturale e la conoscono tutti gli scienziati (fanno finta di non saperlo i modellisti padri delle simulazioni multimiliardarie, i ricercatori bisognosi di fondi per mandare avanti i loro splendidi laboratori (Al Gore e il suo nobel "dato sull'intenzione"), il carrozzone del catastrofismo climatico... nonostante che i +2°C previsti dai modelli siano ancora ben lontani dalla realtà).


tramontana [ Dom 07 Ott, 2012 16:54 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
una cosa non condivido Marvel..gli anni 80/90,i piu'caldi dell'ultimo secolo,proponevano si inverni nel complesso miti,pero'su umidi e piovosi atlantici ho dei serissimi dubbi..ci sono in archivio previsioni di quegli anni di Baroni e Caroselli,che parlavano di grave siccita'nell'87..uno degli inverni meno piovosi in assoluto89/90e cosi' via..riporto inoltre una delle situazioni tipiche del cuore degli inverni di quegli anni..maestoso dominio anticiclonico,molto ricorrente e perseverante per lunghi periodi..ora non e'che non si verifica piu',ma e'meno incisiva e meno frequente
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marvel [ Dom 07 Ott, 2012 17:41 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
tramontana ha scritto: [Visualizza Messaggio]
una cosa non condivido Marvel..gli anni 80/90,i piu'caldi dell'ultimo secolo,proponevano si inverni nel complesso miti,pero'su umidi e piovosi atlantici ho dei serissimi dubbi..ci sono in archivio previsioni di quegli anni di Baroni e Caroselli,che parlavano di grave siccita'nell'87..uno degli inverni meno piovosi in assoluto89/90e cosi' via..riporto inoltre una delle situazioni tipiche del cuore degli inverni di quegli anni..maestoso dominio anticiclonico,molto ricorrente e perseverante per lunghi periodi..ora non e'che non si verifica piu',ma e'meno incisiva e meno frequente



Chiaro, come sempre avrei dovuto specificare: salvo eccezioni.
Ma comunque parlavo di anni '90... non 87 o 89...
Quando si parla di clima è già difficile fare una generalizzazione decadale, cercando di descrivere il "carattere" di un decennio, ma questo non significa affatto che tutti gli anni di quel periodo si siano comportati in quel modo... è un semplice, a volte azzardato, tentativo postumo di semplificazione di un qualcosa che, sono il primo a dirlo, non è facilmente inquadrabile in caratteristiche annuali paragonabili.
La variabilità è tale da rendere difficili perfino queste semplificazioni, figurati andare a tracciare una linea separatrice tra un prima normale ed un dopo anormale..


mausnow [ Lun 08 Ott, 2012 00:41 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Bene, ma allora quella repentinità di cui si diceva e che fortemente rimarcava Zerogradi, da cosa diamine dipende? Può esistere una spiegazione logica?
Come fa una "miccia", qualunque essa sia, a causare questa continua situazione a noi sfavorevole?
Ma soprattutto: 'sta miccia chi la innesta? L'inquinamento? Una congiunzione sfavorevole di oscillazioni? Irregolarità della tropopausa? Il campo magnetico terrestre azzerato? Il sole che dorme? La frequenza di Schumann? Haarp?...
Sono aperto a tutte le ipotesi, istintivamente però mi verrebbe da escludere il fattore umano, proprio perché l'inquinamento avviene con gradualità... a meno che a qualche vulcano venga in mente di farci uno scherzetto (a proposito: il magma del Vesuvio è salito a 5 km... magari sarebbe da dedicarci un topic), con immissione massiccia di CO2 in una sola botta...
Ma, come detto, propenderei più per altre ipotesi, e mi piacerebbe conoscere l'altrui opinione.


skufagniz [ Lun 08 Ott, 2012 01:21 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Cambiamento climatico repentino? Repubblica.it ci legge...

http://www.repubblica.it/ambiente/2...33/?ref=HRERO-1

vagli a spiegare che la fine del mondo è vicina....



zerogradi [ Lun 08 Ott, 2012 07:35 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
mausnow ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Bene, ma allora quella repentinità di cui si diceva e che fortemente rimarcava Zerogradi, da cosa diamine dipende? Può esistere una spiegazione logica?
Come fa una "miccia", qualunque essa sia, a causare questa continua situazione a noi sfavorevole?
Ma soprattutto: 'sta miccia chi la innesta? L'inquinamento? Una congiunzione sfavorevole di oscillazioni? Irregolarità della tropopausa? Il campo magnetico terrestre azzerato? Il sole che dorme? La frequenza di Schumann? Haarp?...
Sono aperto a tutte le ipotesi, istintivamente però mi verrebbe da escludere il fattore umano, proprio perché l'inquinamento avviene con gradualità... a meno che a qualche vulcano venga in mente di farci uno scherzetto (a proposito: il magma del Vesuvio è salito a 5 km... magari sarebbe da dedicarci un topic), con immissione massiccia di CO2 in una sola botta...
Ma, come detto, propenderei più per altre ipotesi, e mi piacerebbe conoscere l'altrui opinione.


Quali siano le cause è difficilissimo da stabilire, non a caso migliaia di studiosi si stanno adoperando in tal senso.
Io sono dell'opinione che l'uomo, negli ultimi 50-60 anni, ci abbia messo del suo.
Oltre al noto inquinamento, la devastazione di interi ecosistemi, i disboscamenti incontrollati, una sciagura senza limite...

Tornando ai giorni nostri, ci sono le analisi delle sorgenti umbre dal dopoguerra ad oggi che parlano da sole. Mai così esigua la portata come nel 2012. Questo, ricordi fallaci o meno, significa una cosa sola. Dal dopoguerra ad oggi non è mai piovuto così poco (qui i consumi non c'entrano...). Saranno pochi 60 anni di rilevazioni, ma se uniamo l'impennata delle temperature degli ultimi 10 anni su scala mondiale e la drastica variazione della circolazione atmosfetica, permettete che mi preoccupi un pochino di questa marcata anomalia...??!
Che sia successo anche 1000-2000 o un milione di anni fa non lo so...ma non lo sa nessuno. Sostenere che il clima è variabile per giustificare tutto ciò mi pare riduttivo, tutto qua.
Facendo ciò si esclude ogni variabile esterna al sistema clima...e chi lo dice che il clima sia in grado di controbilanciare le emissioni dei gas serra?! Nessuno...
Secondo me è un grave, gravissimo errore. Servono studi, non serve nè allarmismo, ma nè, d'altro canto, "un forzato normalismo"...
Permettetemi questa parola che spiega più di altre cosa non sopporto.


Plutodik64 [ Lun 08 Ott, 2012 08:53 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Dal dopoguerra ad oggi non è mai piovuto così poco (qui i consumi non c'entrano...).


I consumi non c'entrano?
Ma vogliamo scherzare?
Vuoi farmi credere che 60 anni fà il consumo idrico era uguale a quello odierno?
Se vuoi avere ragiore x forza allora ok! siamo d'accordo.


zerogradi [ Lun 08 Ott, 2012 09:00 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Plutodik64 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Dal dopoguerra ad oggi non è mai piovuto così poco (qui i consumi non c'entrano...). [quote user="zerogradi" post="271553

I consumi non c'entrano?
Ma vogliamo scherzare?
Vuoi farmi credere che 60 anni fà il consumo idrico era uguale a quello odierno?
Se vuoi avere ragiore x forza allora ok! siamo d'accordo.


Ma tu leggi ciò che scrivo...???

Ho scritto che la portata delle SORGENTI non è mai stata così bassa! Credi che le persone vadano a riempire il bicchiere dentro la montagna????

Le sorgenti stanno a monte di ogni consumo!
E' palese che il problema nella catena di approviggionamento idrico intervenga più in basso, per via dell'aumento del consumo avutosi nel passare degli anni, ma qui si parla di ciò che sta a monte di tutto.
E la quantità di acqua potabile per l'approviggionamento idrico è calata sensibilmente dal dopoguerra ad oggi.
Questo perchè piove di meno, non certo perchè si consuma più acqua. Quello è un problema ulteriore, non certo la causa perchè piove di meno...


and1966 [ Lun 08 Ott, 2012 09:15 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Plutodik64 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Dal dopoguerra ad oggi non è mai piovuto così poco (qui i consumi non c'entrano...). [quote user="zerogradi" post="271553

I consumi non c'entrano?
Ma vogliamo scherzare?
Vuoi farmi credere che 60 anni fà il consumo idrico era uguale a quello odierno?
Se vuoi avere ragiore x forza allora ok! siamo d'accordo.


Ma tu leggi ciò che scrivo...???

Ho scritto che la portata delle SORGENTI non è mai stata così bassa! Credi che le persone vadano a riempire il bicchiere dentro la montagna????

Le sorgenti stanno a monte di ogni consumo!
E' palese che il problema nella catena di approviggionamento idrico intervenga più in basso, per via dell'aumento del consumo avutosi nel passare degli anni, ma qui si parla di ciò che sta a monte di tutto.
E la quantità di acqua potabile per l'approviggionamento idrico è calata sensibilmente dal dopoguerra ad oggi.
Questo perchè piove di meno, non certo perchè si consuma più acqua. Quello è un problema ulteriore, non certo la causa perchè piove di meno...


Qui mi sento in parte di smentirti, perché se é vero che le sorgenti alte (e non tutte, basta pensare ad esempio alla Scirca) non risentono di prelievi, e fondano la loro vita esclusivamente sull' andamento stagionale, vi sono le falde idriche semiprofonde e profonde di media a bassa pianura che invece pagano dazio, eccome. E di conseguenza i torrenti, ed anche fiumi, nelle quali esse vanno ad affiorare.

Mi spiego meglio citando il caso della mia zona d' origine, la piana eugubina, dove finché c'erano i pochi pozzi "storici" di quelle che eravamo le famiglie contadine del luogo, c' era acqua per tutti ed i torrenti che drenavano la vallata restavano comunque attivi anche ad agosto, anche in annate dure come il 1983 et similia. Dopodiché è venuta l' epoca del pozzo selvaggio, fatto pure per garantire flussi d' acqua all' irrigazione dei campi e, udite udite, alle piscine private (!!!!), e non solo i torrenti hanno cominciato a soffrire già a maggio/giugno, per poi prosciugarsi ai primi di luglio, ma gli stessi pozzi storici hanno cominciato ad asciugarsi .....


zerogradi [ Lun 08 Ott, 2012 09:44 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
and1966 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Plutodik64 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Dal dopoguerra ad oggi non è mai piovuto così poco (qui i consumi non c'entrano...). [quote user="zerogradi" post="271553

I consumi non c'entrano?
Ma vogliamo scherzare?
Vuoi farmi credere che 60 anni fà il consumo idrico era uguale a quello odierno?
Se vuoi avere ragiore x forza allora ok! siamo d'accordo.


Ma tu leggi ciò che scrivo...???

Ho scritto che la portata delle SORGENTI non è mai stata così bassa! Credi che le persone vadano a riempire il bicchiere dentro la montagna????

Le sorgenti stanno a monte di ogni consumo!
E' palese che il problema nella catena di approviggionamento idrico intervenga più in basso, per via dell'aumento del consumo avutosi nel passare degli anni, ma qui si parla di ciò che sta a monte di tutto.
E la quantità di acqua potabile per l'approviggionamento idrico è calata sensibilmente dal dopoguerra ad oggi.
Questo perchè piove di meno, non certo perchè si consuma più acqua. Quello è un problema ulteriore, non certo la causa perchè piove di meno...


Qui mi sento in parte di smentirti, perché se é vero che le sorgenti alte (e non tutte, basta pensare ad esempio alla Scirca) non risentono di prelievi, e fondano la loro vita esclusivamente sull' andamento stagionale, vi sono le falde idriche semiprofonde e profonde di media a bassa pianura che invece pagano dazio, eccome. E di conseguenza i torrenti, ed anche fiumi, nelle quali esse vanno ad affiorare.

Mi spiego meglio citando il caso della mia zona d' origine, la piana eugubina, dove finché c'erano i pochi pozzi "storici" di quelle che eravamo le famiglie contadine del luogo, c' era acqua per tutti ed i torrenti che drenavano la vallata restavano comunque attivi anche ad agosto, anche in annate dure come il 1983 et similia. Dopodiché è venuta l' epoca del pozzo selvaggio, fatto pure per garantire flussi d' acqua all' irrigazione dei campi e, udite udite, alle piscine private (!!!!), e non solo i torrenti hanno cominciato a soffrire già a maggio/giugno, per poi prosciugarsi ai primi di luglio, ma gli stessi pozzi storici hanno cominciato ad asciugarsi .....


Io parlavo di sorgenti montane And


prometeo [ Lun 08 Ott, 2012 10:28 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Forse a questo punto parlando di sorgenti montane va fatta una ulteriore distinzione delle precipitazioni:
nel lungo periodo a parità di precipitazioni quelle nevose sono diminuite e qui sono d'accordo in più mettiamoci la maggiore quantità di pioggia nello stesso tempo.
Aspetti non certo favorevoli alla ricarica delle sorgenti montane


and1966 [ Lun 08 Ott, 2012 11:48 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Io parlavo di sorgenti montane And


Ah, ok. Scusa .... ...

comunque, fra queste, la Scirca soffre ....


mausnow [ Lun 08 Ott, 2012 13:29 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
prometeo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Forse a questo punto parlando di sorgenti montane va fatta una ulteriore distinzione delle precipitazioni:
nel lungo periodo a parità di precipitazioni quelle nevose sono diminuite e qui sono d'accordo in più mettiamoci la maggiore quantità di pioggia nello stesso tempo.
Aspetti non certo favorevoli alla ricarica delle sorgenti montane


Esatto, questo mi sembra un aspetto fondamentale
Meno neve in alto, per gli Appennini centrali, vuol dire poco Atlantico freddo (mentre con le irruzioni da est le cime vengono immediatamente spolverate).
Ricordo una Vettorata un 3 o 4 marzo dei primi anni '80 con la cima sommersa da circa 6 m. di neve... per merito della furia di correnti atlantiche, non certo per le incursioni dell'orso.
Meno neve in generale sui versanti italiani delle Alpi (specie le occidentali) vuol dire poco Atlantico basso e poco scirocco.
Insomma, altro che plantigrado russo: manca la voce dell'oceano, per le cime alte...

Che il trend cominci già dal dopoguerra mi pare invece un po' più azzardato. Durante gli anni '70 una considerazione di questo tipo difficilmente sarebbe venuta in mente a qualcuno, con le sorgenti che pompavano, i nevai che si attardavano fino a stagione molto inoltrata e i ruscelletti che canticchiavano...

Comunque, a 'sto punto speriamo che quanto postato da skufagniz possa essere di buon auspicio... anche se ci credo poco, sembra una sparata giornalistica... anche perché è proprio per causa di quelle acque fredde che abbiamo avuto l'estate che abbiamo avuto...


marvel [ Lun 08 Ott, 2012 16:06 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Visto che è stata data ancora un'informazione errata, voglio ricordare che negli ultimi 10 anni NON c'è stata nessuna impennata delle temperature globali (a riprova ci sono i dati NASA, dati NOAA, dati IPCC, dati di tutti, satellitari e non!!).

Tra l'altro, anche nel passato prossimo, le temperature non sono salite mai linearmente, come fa notare anche Mausnow, negli anni '70 sono diminuite rispetto agli anni precedenti, producendo un'avanzata, seppur temporanea, degli stessi ghiacciai montani, altro sintomo della variabilità climatica e di elevata sensibilità glaciale!
Gli stessi ghiacciai montani sono molto reattivi e sintomatici di minime variazioni di temperatura e circolazione.

Il calo termico degli anni '70, che sarà stato mediamente di -0,1 o -0,2 °C rispetto al decennio precedente, fu in grado di produrre una crescita dei ghiacciai montani europei (e non solo), con abbassamento notevole della quota delle nevi perenni.
Il successivo rialzo termico, fino all'attuale +0,6 °C rispetto alle famose medie trentennali, ha chiaramente rialzato la quota e, nonostante la temperatura abbia smesso di aumentare (dati certi, nonostante le isola di calore), i ghiacciai sono ormai immersi in una quota non più adatta alla loro esistenza ed è ovvio che continuino a fondersi e questo non rappresenta certo una sorpresa, né è sintomo di un aumento ulteriore delle temperature.
I ghiacciai continueranno a reagire, fondendosi o riformandosi, ancora ed ancora, in relazione ad oscillazioni termiche e precipitative, come hanno sempre fatto innumerevoli volte anche in passato!

Io dico solo che in giro c'è una gran voglia di fare "gli apocalittici"... ma tranquilli, siete in buona compagnia, ora c'è anche una trasmissione dedicata a "voi" su Sky.

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marvel [ Lun 08 Ott, 2012 16:32 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
mausnow ha scritto: [Visualizza Messaggio]
prometeo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Forse a questo punto parlando di sorgenti montane va fatta una ulteriore distinzione delle precipitazioni:
nel lungo periodo a parità di precipitazioni quelle nevose sono diminuite e qui sono d'accordo in più mettiamoci la maggiore quantità di pioggia nello stesso tempo.
Aspetti non certo favorevoli alla ricarica delle sorgenti montane


Esatto, questo mi sembra un aspetto fondamentale
Meno neve in alto, per gli Appennini centrali, vuol dire poco Atlantico freddo (mentre con le irruzioni da est le cime vengono immediatamente spolverate).
Ricordo una Vettorata un 3 o 4 marzo dei primi anni '80 con la cima sommersa da circa 6 m. di neve... per merito della furia di correnti atlantiche, non certo per le incursioni dell'orso.
Meno neve in generale sui versanti italiani delle Alpi (specie le occidentali) vuol dire poco Atlantico basso e poco scirocco.
Insomma, altro che plantigrado russo: manca la voce dell'oceano, per le cime alte...

Che il trend cominci già dal dopoguerra mi pare invece un po' più azzardato. Durante gli anni '70 una considerazione di questo tipo difficilmente sarebbe venuta in mente a qualcuno, con le sorgenti che pompavano, i nevai che si attardavano fino a stagione molto inoltrata e i ruscelletti che canticchiavano...

Comunque, a 'sto punto speriamo che quanto postato da skufagniz possa essere di buon auspicio... anche se ci credo poco, sembra una sparata giornalistica... anche perché è proprio per causa di quelle acque fredde che abbiamo avuto l'estate che abbiamo avuto...


L'articolo in questione fa riferimento ad una ricerca di qualche anno fa ( http://www.agu.org/pubs/crossref/2009/2009GL038777.shtml ) che aveva messo in relazione l'AMO con la variazione di circolazione atmosferica ed oceanica Artica ed atlantica.

In poche parole, come detto anche all'inizio della discussione in merito alla calotta polare artica, la presenza di una fase di riscaldamento delle acque superficiali atlantiche (nordatlantiche), sembrerebbe essere in grado di produrre un effetto forzante importante sulla circolazione emisferica, in particolare sull'Artico e sull'Europa.
L'oscillazione delle temperature superficiali AMO ha essa stessa una periodicità multidecadale (più decadi), e da quando si fanno misurazioni sono state misurate le seguenti fasi:

- periodo di riscaldamento tra il 1910 e il 1940 (più rapido di quanto non lo sia stato quello più recente)
- periodo di raffreddamento del trentennio 1940-1970 (altrettanto importante in intensità)
- periodo di riscaldamento tra il 1970 e il 2008...

... ora dovremmo essere prossimi ad una nuova inversione, verso un raffreddamento, con effetti importanti sulla circolazione atmosferica artica ed europea (vedi collegamenti con quanto da me scritto sulla ciclicità AO e NAO).

Molto curioso, e guarda caso anche calzante, è che la ricerca mette anche in evidenza il fatto che l’amplificazione della più recente fase di riscaldamento in area polare, si sia manifestata maggiorata di 2/3 rispetto al resto del globo ( maggiorazione di cui si parla sempre, tra quanto, in proporzione, si scaldi di più il Polo rispetto a quanto si scaldi il Pianeta in generale), sia stata valida solo per l’episodio di riscaldamento più recente.

Infatti i dati fanno notare come nel periodo 1910-1940, invece, l’Artico si sia scaldato di ben 5,9 volte di più del resto del Pianeta, e non di solo di 2/3, come misurato nella fase attuale.

Ma la relazione in fasi di raffreddamento è ancor più sconvolgente: il rapporto tra il tasso di raffreddamento dell’Artico rispetto al Pianeta nel periodo 1940-1970 è stato pari a 9.0!

Ciò significa che l’amplificazione è molto maggiore per gli eventi di raffreddamento rispetto a quelli di riscaldamento.

NB: fase di riscaldamento da cavo d'onda a cresta (dal min al max), fase di raffreddamento da cresta d'onda al cavo(dal max al min)
image004



marvel [ Mar 09 Ott, 2012 19:04 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
Toh, oggi so' arrivati anche quelli de Le Scienze.

Abbastanza precisi su metà dei contenuti, cioè sulla correlazione stretta tra AMO e caratteristiche circolatorie (ripeto, l'archivio dati NAO ed AO ne sono a testimonianza) e, quindi, climatiche dell'Europa... Peccato che, come prassi da periodico allineato al main stream, qual'è, omettano buona parte della ricerca, di cui invece io ho parlato anche sopra, in cui vengono sottolineate le misure di questa correlazione e l'andamento ed il periodo degli ultimi cicli.
Mi domando perché, ma la risposta è più che ovvia... avrebbero dovuto dire che i dati mostrano che il ciclo di riscaldamento europeo è agli sgoccioli... cosa poco "politically correct" nei confronti di troppa "gente influente".

09 ottobre 2012
Se l'Europa si riscalda la colpa è dell'Atlantico

Estati miti e umide al nord, torride e secche al sud: è il trend climatico che si è instaurato in Europa da vent'anni a questa parte, e di cui uno studio dimostra adesso la correlazione con una fase di riscaldamento nell'oscillazione delle temperature dell'Oceano Atlantico del Nord. Queste oscillazioni, dal caldo anomalo al freddo anomalo, risalgono a molto indietro nel tempo e seguono cicli che durano svariati decenni. Di conseguenza, finché il trend delle temperature dell'Atlantico non si invertirà, è molto probabile che il clima dell'Europa continui a riscaldarsi (red)

Il cambiamento climatico anche alle nostre latitudini è ormai un fatto assodato, sotto gli occhi di tutti, o almeno di chi per ragioni anagrafiche ha un po’ di memoria di come ci si riparava dal freddo vent'anni fa. Ma quali sono i meccanismi che lo determinano?

Un nuovo studio pubblicato su "Nature Geoscience", analizzando il cambiamento climatico verificatosi in Europa negli anni novanta, ha scoperto che l'instaurarsi di cicli di estati miti e umide nelle zone settentrionali e di estati estremamente calde e secche in quelle meridionali è correlato a una fase di riscaldamento nell'oscillazione delle temperature dell'Oceano Atlantico del Nord.

E non è tutto: i dati sembrano confermare che questo collegamento è molto stretto, il che significa che finché l'andamento delle temperature dell'Atlantico non si invertirà, andando verso una fase di raffreddamento, è molto probabile che il clima dell'Europa continui a riscaldarsi anche in futuro.

Come spiegano Rowan Sutton e Buwen Dong, autori dello studio, le temperature superficiali dell'Atlantico settentrionale hanno cicli di variazioni multidecennali, secondo uno schema denominato AMO (da Atlantic Multidecadal Oscillation). Le misurazioni strumentali mostrano che, rispetto alla temperatura media del resto degli oceani del pianeta, quella dell'Atlantico Settentrionale è oscillata passando da fasi di riscaldamento anomalo a fasi di raffreddamento altrettanto anomalo, ciascuna delle quali è durata diversi decenni. Le registrazioni paleoclimatiche, inoltre, indicano che queste variazioni si estendono molto indietro nel passato.

Nelle simulazioni dei modelli climatici, le variazioni di tipo AMO sono strettamente correlate alle variazioni nella circolazione invertita dell'Atlantico meridionale (AMOC). Quali siano i fattori esterni che controllano il manifestarsi di queste variazioni è tutt'ora oggetto di studio, ma nella loro ricerca, Sutton e Dong si sono concentrati sull'impatto dell'AMOC invece che sulle sue cause.

I modelli climatici infatti mostrano che le variazioni dell'AMOC possono avere un'influenza significativa in molte regioni, tra cui Nord Africa, Sud America, Asia Meridionale ed Europa. In particolare sono stati analizzati i dati climatici derivati dalle osservazioni per studiare i collegamenti tra le temperature dell’Oceano Atlantico e il clima europeo. Si è così scoperto che negli anni novanta il clima europeo è cambiato in misura significativa in estate e, in modo meno comprensibile, anche in primavera e in autunno.

Questo cambiamento è coinciso con un sostanziale riscaldamento dell’Oceano Atlantico del Nord, associato a uno schema documentato di oscillazioni multidecennali nella temperatura dell’Atlantico. Sulla base di questi dati, gli autori ipotizzano che il cambiamento climatico sia avvenuto quindi in risposta al riscaldamento dell'oceano.


http://www.lescienze.it/news/2012/1...antico-1294715/


zerogradi [ Mer 10 Ott, 2012 10:28 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]


Il cambiamento climatico anche alle nostre latitudini è ormai un fatto assodato, sotto gli occhi di tutti, o almeno di chi per ragioni anagrafiche ha un po’ di memoria di come ci si riparava dal freddo vent'anni fa.


Almeno lo scrivono anche loro...


marvel [ Mer 10 Ott, 2012 14:16 ]
Oggetto: Re: Non Esistono Più Le Mezze Stagioni?
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]


Il cambiamento climatico anche alle nostre latitudini è ormai un fatto assodato, sotto gli occhi di tutti, o almeno di chi per ragioni anagrafiche ha un po’ di memoria di come ci si riparava dal freddo vent'anni fa.


Almeno lo scrivono anche loro...


E certo, ma dopo parla di ciclicità...




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