Non son d'accordo su un punto: se il termometro scende a -1, per definizione si ha una gelata (in teoria basterebbe anche -0.1°). Per parlare di gelata non devono per forza registrarsi temperature di molti gradi al di sotto dello zero.
Gelata e brinata son due fenomeni diversi, che tra l'altro non si escludono tra di loro. Una gelata si ha semplicemente quando il termometro scende al di sotto degli 0° C., mentre una brinata può ad esempio aversi anche a temperature leggermenti superiori allo zero (per perdita di calore del corpo in cui si posa) a patto che ci sia un elelvato tasso di ur.
Si possono però avere brinate anche con temperature estremamente basse. In inverno capita spesso di assistere a brinate con -6/-7 C.
La brina in se non è quasi mai dannosa alle piante se si forma con temperature prossime agli 0° C., tant'è vero che alcune colture vengono preventivamente ricoperte di ghiaccio in previsione di forti gelate (vedi meli del Trentino), perchè all'interno mantengono temperature di 0° C., non dannose alla pianta.
I vegetali temono solstanzialmente le temperature al di sotto dello zero, e non la brina.
Sulla prima frase che hai citato ti posso passare il termine di gelata ad una temperatura di -1°, ma consentimi di dire che non è una gelata vera e propria.
Sul resto sono d'accordo, compreso il processo di nebulizzazione di cui hai parlato ovvero bagnare le piante con acqua nebulizzata, vale a dire goccie finissime, in modo che formi uno strato di ghiaccio che preventivamente protegga le piante dalle basse temperature.
Nella situazione attuale e futura non mi auspicherei una brinata con -6° o -7° sottozero per la vegetazione!!!
Credo che le piante non ringrazierebebro :lol: