Linea Meteo
Meteocafè - NEVE A QUOTE COLLINARI - I come e i perchè!!!
zerogradi [ Mer 26 Nov, 2008 10:15 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Comunque il richiamo caldo qui c'è stato eccome...la notte il vento ha danneggiato molte piante, ed in mattinata la pioggia è caduta sino ai 1400 metri di quota. Dopo una temporanea schiarita con temperatura di 8° C in città (!!!) si poteva notare l'Appennino quasi completamente privo di neve se non nelle vette piu alte.
Per il resto sono d'accordo con voi per le sacche di aria fredda.
:bye:
Concordo pienamente ed aggiungo che secondo me non si è trattato di aria fredda che è riuscita a stazionare sopra l'appennino (alle 14 lungo la Valnerina pioveva fino alle cime dei monti e lungo la statale c'erano 4/5 gradi, quindi il richiamo caldo aveva lavorato bene) quanto di sacche d'ara fredda che sono "rientrate" da ovest/sudovest, tant'è che, in zona Cascia - Monteleone di Spoleto, la trasformazione da piogga a neve,con un calo di almeno 4 gradi, è risalita appunto da SW (ho percorso il tragitto, trovando pioggia con 5 gradi a Cascia e neve a Monteleone, dopo mezz'ora, tornando indietro ho trovato neve anche a Cascia e lungo tutta la valnerina).
Anche secondo me...
Infatti Porano aveva +3 quando qui avevamo 8...e poco dopo siamo crollati a quasi 0° con neve.
tifernate [ Mer 26 Nov, 2008 11:00 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
......secondo me i motivi sono i seguenti:
- aria fredda stazionante alle quote medio alte per l'anticipata formazione del minimo sull'alto Tirreno e quindi breve fase ventosa. Un'impostazioni simile a quando ci sono nevicate da cuscinetto in Altotevere e dalle altre parti piove.
- secondo e forse ancor più importante motivo è la tipologia delle nubi e della precipitazione. Erano nubi cumuliformi ben sviluppate e rovesci, da fronte freddo, fatto sta che la neve è caduta a larghe falde od in mezzo a goccioloni di medio grandi dimensioni. I rovesci a goccioloni o meglio a fiocconi hanno fatto scendere di quota l'aria fredda e l'omotermia (chiaramente presente e ben visibile anche dalle mappe meteotitano).
:bye:
marvel [ Mer 26 Nov, 2008 11:07 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Io confermo l'ipotesi delle sacche d'aria che, per forza di cosa, nella fase di avvezione calda sono rimaste "annidate" nella zona appenninica.
Questo non vuol dire che le prime zone ad essere state interessate dal calo termico siano state quelle delle valli appenniniche meridionali (vedi Valnerina). Infatti l'espansione ad ovest dell'aria fredda è iniziata dal momento in cui la spinta mite è cessata. Ma come sappiamo la spinta mite non è calata in modo uniforme, probabilmente, anzi direi sicuramente, le ultime zone ad essere state abbandonate dal richiamo caldo sono state proprio quelle dell'umbria meridionale.
Intanto le zone dove il vento era già cessato (umbria settentronale, nordorientale e anche occidentale) hanno cominciato a risentire della discesa delle sacche fredde.
Come è noto la parte sottovento della catena appenninica può trattenere molta aria fredda, questa dal momento in cui la spinta mite cessa, tende a rifluire verso le aree occidentali, in presenza di una spinta settentrionale o orientale (debole).
I valichi del nord-est sono l'ingresso ideale per le sacche fredde (e non solo), ma anche la Valle Umbra può essere una buona zona di reflusso per le caratteristiche orografiche che ne fanno un vero bacino contenitivo.
Molto più difficile invece è l'ingresso in Valnerina, dove la presenza dei Sibillini costituisce un ostacolo molto consistente e l'aria tende ad aggrarli dovendo incontrare molte resistenze.
Nemmeno la teoria della tramontana spiega bene gli episodi del poranese, visto che la stessa tramontana avrebbe dovuto interessare prima l'Umbria settentrionale...
Dando uno sguardo alle carte è facile notare, invece, che la disposizione delle correnti è stata favorevole all'accumulo di aria fredda dapprima sui versanti orientali appenninici e nelle zone interne appenniniche, poi alla lenta risalita delle sacche fredde verso nord, poi ad una rotazione, complice il calo del flusso mite e l'attivasi di una debole tramontana, che hanno fatto rientrare ad ovest le sacche fredde (molto più profique di una tramontana spinta).
In parole povere si è creata una vera e propria occlusione con ariamite relegata alle quote elevate, aria fredda umida nei bassi strati (sacche di aria fredda) e tramontana debole.
Le sacche di aria fredda sono indispensabili per spiegare l'accaduto, e non è sufficiente pensare al freddo accumulato al suolo, infatti zone come lo spoletino prima sono state spazzate da un sud-ovest teso (credo che a Terni non sia stato così teso), con rialzo termico deciso, poi improvvisamente c'è stato il calo termico.
Tali sacche si sono necessariamente trattenute in zona appenninica (più probabile sulle valli sottovento e nel serbatoio abruzzese-laziale, oltre che marchigiano) per risalire lentamente verso nord e poi rientrare ad ovest nei punti più favorevoli.
E' già successo e risuccederà ancora. 8))
:bye:
marvel [ Mer 26 Nov, 2008 11:16 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
......secondo me i motivi sono i seguenti:
- aria fredda stazionante alle quote medio alte per l'anticipata formazione del minimo sull'alto Tirreno e quindi breve fase ventosa. Un'impostazioni simile a quando ci sono nevicate da cuscinetto in Altotevere e dalle altre parti piove.
- secondo e forse ancor più importante motivo è la tipologia delle nubi e della precipitazione. Erano nubi cumuliformi ben sviluppate e rovesci, da fronte freddo, fatto sta che la neve è caduta a larghe falde od in mezzo a goccioloni di medio grandi dimensioni. I rovesci a goccioloni o meglio a fiocconi hanno fatto scendere di quota l'aria fredda e l'omotermia (chiaramente presente e ben visibile anche dalle mappe meteotitano).
:bye:
No Fabio, tale tesi non regge, in altre occasioni sarebbe stata plausibile ma in questa no.
Infatti in caso di rovesciamento di aria fredda durante i fenomeni precipitativi, il calo si verifica ancor di più ad 850Hpa, e in questo caso non c'è stato.
Inoltre le nubi erano si ben sviluppate, ma era palese la stratificazione dei vari livelli atmosferici, con nubi basse, medie e alte, sintomo dell'assenza di flussi ascendenti (tipici dei cumuli).
Ne tantomeno è entrata franca la trmontana che avrebbe prodotto un calo sensibile dell'umidità.
Non c'è stato un fronte in grado di formarli ma si è trattato proprio della formazione di un fronte occluso con sovrapposizione di livelli atmosferici con caratteristiche termiche differenti e contenuti di umidità differenti anche se sempre elevati. (forse nell'alta umbria l'aria si è "asciugata prima" risentendo maggiormente della tramontana e meno dlle sacche frede umide)
L'aria fredda ed umida che prima era stata spazzata dalle correnti miti sulle nostre aree, poi è ritornata nel momento in cui il flusso mite è cessato.
E' chiaro che il minimo alto tirrenico abbia favorito questa situazione agendo con una tempistica tale da far rientrare sulla nostra regione il freddo che aveva resistito poco oltre i nostri confini. :ok:
Non vedo altre spiegazioni plausibili. :bye:
DragonIce [ Mer 26 Nov, 2008 11:33 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
invece qualcuno mi spiega perchè a foligno è nevicato cumulando fin sotto i 300 metri mentre a bettona a 350 mt nn si è andati oltre i fiocchi fradicissimi in mezzo alla pioggia nonostante i 350 mt? troppa distanza dall'appennino?
zerogradi [ Mer 26 Nov, 2008 11:49 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
invece qualcuno mi spiega perchè a foligno è nevicato cumulando fin sotto i 300 metri mentre a bettona a 350 mt nn si è andati oltre i fiocchi fradicissimi in mezzo alla pioggia nonostante i 350 mt? troppa distanza dall'appennino?
E' quello che abbiamo cercato di spiegare finora... :mrgreen:
stinfne [ Mer 26 Nov, 2008 11:52 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
...poi ad una rotazione, complice il calo del flusso mite e l'attivasi di una debole tramontana, che hanno fatto rientrare ad ovest le sacche fredde (molto più profique di una tramontana spinta)....
Questo spiega il fatto che su Spoletino e Valnerina il calo termico e la trasformazione della pioggia in neve sia risalita da O/SW.
Ciao e grazie veramente tanto per queste chicche di alta meteorlogia!!
:ok:
Stefano
mondosasha [ Mer 26 Nov, 2008 11:54 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Domanda: E' possibile che a 1500 mt nevichi, più in basso cada pioggia e poi trovando una temperatura sottozero si trasformi di nuovo in neve?
marvel [ Mer 26 Nov, 2008 12:21 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Domanda: E' possibile che a 1500 mt nevichi, più in basso cada pioggia e poi trovando una temperatura sottozero si trasformi di nuovo in neve?
Sulla stessa verticale è impossibile, al massimo cade pioggia ghiacciata. Dipende molto dal valore delle temperature, se le differenze sono minime può nevicare fino al suolo (neve più pesante ma asciutta), se le differenze sono notevoli e il tragitto con T positive è lungo e/o con T abbastanza elevate la pioggia è quasi sicura fino al suolo... dove se le T sono molto basse la pioggia (sopraffusa) si trasforma in ghiaccio a contatto con il suolo... fenomeno pericolosissimo.
A volte però, se c'è vento lungo la colonna d'aria le cose possono andare diversamente e a distanza di poche centinaia di metri (magari scendendo da una montagna con l'auto) si possono avere diverse situazioni che vanno dalla neve fino al suolo alla pioggia, ed apparentemente può sembrare che avvenga quanto da te descritto... ma non è così.
:bye:
Poranese457 [ Mer 26 Nov, 2008 12:25 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Domanda: E' possibile che a 1500 mt nevichi, più in basso cada pioggia e poi trovando una temperatura sottozero si trasformi di nuovo in neve?
La sparo:
E' esattamente quanto successo lunedì mattina presto quanto alla mia partenza da Porano (ore 6.40) c'erano 3.2°C e, seppur in un contesto di cielo coperto quindi anti-inversione, ho poi trovato qui in ufficio una temp +1.2°C con pioggia ghiacciata che precipitava.
Secondo me è un fenomeno che per avvenire deve esser frutto di una tempistica perfetta: lunghe giornate con temperature basse e discreta inversione termica, un rapidissimo aumento delle nubi non associato a ventilazione al suolo.
In questo caso potrebbero verificarsi le condizioni che dici te, freddo in quota per il normale gradiente termico, meno freddo alle quote medie per l'assenza di inversione, e molto freddo in baso dove l'inversione non viene spazzata dal vento e quindi si possono creare dei movimenti d'aria particolari in grado di far avvenire il fenomeno da te descritto!
Poranese457 [ Mer 26 Nov, 2008 12:26 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Domanda: E' possibile che a 1500 mt nevichi, più in basso cada pioggia e poi trovando una temperatura sottozero si trasformi di nuovo in neve?
Sulla stessa verticale è impossibile, al massimo cade pioggia ghiacciata.
La sparo:
E' esattamente quanto successo lunedì mattina presto quanto alla mia partenza da Porano (ore 6.40) c'erano 3.2°C e, seppur in un contesto di cielo coperto quindi anti-inversione, ho poi trovato qui in ufficio una temp +1.2°C con pioggia ghiacciata che precipitava.
E non ci siamo messi d'accordo, ve lo giuro :inchino: :inchino: :inchino:
zerogradi [ Mer 26 Nov, 2008 12:30 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Domanda: E' possibile che a 1500 mt nevichi, più in basso cada pioggia e poi trovando una temperatura sottozero si trasformi di nuovo in neve?
La sparo:
E' esattamente quanto successo lunedì mattina presto quanto alla mia partenza da Porano (ore 6.40) c'erano 3.2°C e, seppur in un contesto di cielo coperto quindi anti-inversione, ho poi trovato qui in ufficio una temp +1.2°C con pioggia ghiacciata che precipitava.
Secondo me è un fenomeno che per avvenire deve esser frutto di una tempistica perfetta: lunghe giornate con temperature basse e discreta inversione termica, un rapidissimo aumento delle nubi non associato a ventilazione al suolo.
In questo caso potrebbero verificarsi le condizioni che dici te, freddo in quota per il normale gradiente termico, meno freddo alle quote medie per l'assenza di inversione, e molto freddo in baso dove l'inversione non viene spazzata dal vento e quindi si possono creare dei movimenti d'aria particolari in grado di far avvenire il fenomeno da te descritto!
Che si ritrasformi in neve dopo la fusuone in pioggia è impossibile...fisicamente impossibile. I fiocchi di neve sono aggregati di cristalli che si sono formati nelle nuvole direttamente dalla condensazione del vapore, quindi è impossibile che si formino di nuovo nella colonna di aria sottostante una volta fusi.
Se più in basso si incontra uno strato di aria fredda può formarsi il gelicidio(acqua che gela immediatamente a contatto col suolo) o la classica pioggia ghiacciata, molto più dura del fiocco di neve.
Poranese457 [ Mer 26 Nov, 2008 12:55 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Si Ale, ovviamente hai più che ragione...
Infatti poi ho parlato di pioggia ghiacciata :ok: :ok:
prometeo [ Mer 26 Nov, 2008 13:44 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
A perugia il limite è stato a 450m zona montebagnolo-montelaguardia, meglio a ridosso del tezio e per novembre è grasso che cola... come speravo ora si attivano delle correnti perturbate prettamente autunnali foriere di precipitazioni abbondanti,( ricordiamo che il trasimeno acora è sotto 150 o giù di li).
Tale situazione, complice anche la neve caduta a quote basse può secondo me creare delle situazioni da tenere sotto controllo per i corsi d'acqua anche in prospettiva di una settimana che difficilmente vedrà un deciso miglioramento.
Sul futuro remoto ;) detto con il beneficio dell'inventario, si vede da più modelli la formazione di anticicloni in sede nord-europea, voglio ricordare che qualsiasi ondata di gelo più o meno intensa che abbia investito l'italia è partita da tali configurazioni ;) poi il seguito è tutta un altra cosa..... :urted:
DragonIce [ Mer 26 Nov, 2008 16:09 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
questo è quello che feci prima della nevicata di dicembre 2007..
e venerdì scorso l'ho fatto di nuovo..
i ringraziamenti con calma eh.. :mrgreen:
tifernate [ Mer 26 Nov, 2008 17:13 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
......secondo me i motivi sono i seguenti:
- aria fredda stazionante alle quote medio alte per l'anticipata formazione del minimo sull'alto Tirreno e quindi breve fase ventosa. Un'impostazioni simile a quando ci sono nevicate da cuscinetto in Altotevere e dalle altre parti piove.
- secondo e forse ancor più importante motivo è la tipologia delle nubi e della precipitazione. Erano nubi cumuliformi ben sviluppate e rovesci, da fronte freddo, fatto sta che la neve è caduta a larghe falde od in mezzo a goccioloni di medio grandi dimensioni. I rovesci a goccioloni o meglio a fiocconi hanno fatto scendere di quota l'aria fredda e l'omotermia (chiaramente presente e ben visibile anche dalle mappe meteotitano).
:bye:
No Fabio, tale tesi non regge, in altre occasioni sarebbe stata plausibile ma in questa no.
Infatti in caso di rovesciamento di aria fredda durante i fenomeni precipitativi, il calo si verifica ancor di più ad 850Hpa, e in questo caso non c'è stato.
Inoltre le nubi erano si ben sviluppate, ma era palese la stratificazione dei vari livelli atmosferici, con nubi basse, medie e alte, sintomo dell'assenza di flussi ascendenti (tipici dei cumuli).
Ne tantomeno è entrata franca la trmontana che avrebbe prodotto un calo sensibile dell'umidità.
Non c'è stato un fronte in grado di formarli ma si è trattato proprio della formazione di un fronte occluso con sovrapposizione di livelli atmosferici con caratteristiche termiche differenti e contenuti di umidità differenti anche se sempre elevati. (forse nell'alta umbria l'aria si è "asciugata prima" risentendo maggiormente della tramontana e meno dlle sacche frede umide)
L'aria fredda ed umida che prima era stata spazzata dalle correnti miti sulle nostre aree, poi è ritornata nel momento in cui il flusso mite è cessato.
E' chiaro che il minimo alto tirrenico abbia favorito questa situazione agendo con una tempistica tale da far rientrare sulla nostra regione il freddo che aveva resistito poco oltre i nostri confini. :ok:
Non vedo altre spiegazioni plausibili. :bye:
Ribadisco il mio pensiero.
1°) il calo c'è stato, infatti dai +1°/+2°C che dovevano esserci ad esempio a M.Nerone (1290 m) durante le precipitazioni più intense la temperatura è scesa a -1°C, ma questo discorso è relativo se si considera una colonna d'aria in omotermia.
2°) la formazione dei CB sul mar Tirreno ed in spostamento verso est è ben visibile dall'animazione satellitare, ne parlava anche Lorenzo catania su meteonetwork.
3°) nessun fronte occluso, ma semplicemente fronte freddo. Tra l'altro la cosa è confermata dalle carte sinottiche e dai vari articoli sul web come ad esempio questo:
http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=19115
Saluti! :bye:
tifernate [ Mer 26 Nov, 2008 17:21 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Domanda: E' possibile che a 1500 mt nevichi, più in basso cada pioggia e poi trovando una temperatura sottozero si trasformi di nuovo in neve?
Sulla stessa verticale è impossibile, al massimo cade pioggia ghiacciata. Dipende molto dal valore delle temperature, se le differenze sono minime può nevicare fino al suolo (neve più pesante ma asciutta), se le differenze sono notevoli e il tragitto con T positive è lungo e/o con T abbastanza elevate la pioggia è quasi sicura fino al suolo... dove se le T sono molto basse la pioggia (sopraffusa) si trasforma in ghiaccio a contatto con il suolo... fenomeno pericolosissimo.
A volte però, se c'è vento lungo la colonna d'aria le cose possono andare diversamente e a distanza di poche centinaia di metri (magari scendendo da una montagna con l'auto) si possono avere diverse situazioni che vanno dalla neve fino al suolo alla pioggia, ed apparentemente può sembrare che avvenga quanto da te descritto... ma non è così.
:bye:
E' accaduto anche qui nel gennaio 2004 che nevicasse a 3-500 m e piovesse a 7-800 m ma come dice giustamente Marvel non accade sulla stessa verticale dove al massimo ci può essere un principio di fusione ed un successivo ricongelamento ma avremmo molto probabilmente gragnuola o simili. :bye:
Marco376 [ Mer 26 Nov, 2008 21:24 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
E' accaduto anche qui nel gennaio 2004 che nevicasse a 3-500 m e piovesse a 7-800 m ma come dice giustamente
:love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love:
Badia Petroia
:love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love:
marvel [ Mer 26 Nov, 2008 22:13 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Fabio scusa, ma da quando ti fidi ciecamente delle analisi del MTG e dai loro scarabocchi? :lol:
(tra laltro il fronte caldo è fin troppo semplificato e fuori area)
Non credi che, almeno per le nostre zone siamo meglio noi? (Stesso discorso per il MNW) 8))
A parte tutto l'occlusione ancora doveva formarsi in quella foto... come vedi infatti il fronte freddo, che andava molto più spedito di quello caldo, sta ruotando intorno al minimo, mentre il fronte caldo, molto più lento, è praticamente stazionario.
Il fronte caldo aveva già rallentato la sua risalita e procedeva trasversalmente, fino a stazionare praticamnte sul Veneto e Friuli (dove sappiamo aver portato molte nevicate anche a bassa quota grazie al cuscino freddo preesistente) fino all'Umbria.
L'occlusione (come è normale che accada in questi casi) è nata dallo scorrimento del fronte freddo sotto a quello caldo, che nel frattempo aveva iniziato una rotazine intorno al minimo, richiamando le sacche di aria fredda dall'Appennino, cioè da est.
La piccola occlusione (poco più lunga della larghezza della nostra regione...fin su parte della toscana centro-settentrionale, disposta in orizzontale) è poi scesa molto molto lentamente, isolandosi dai 2 fronti e portando i fenomeni duraturi che abbiamo visto.
Probabilmente quella foto e la relativa analisi sono delle 12 GMT mentre, come sai, i fenomeni nevosi sono iniziati successivamente... ma poco dopo.
L'occlusione spiega diverse cose, oltre a quelle già evideziate negli altri messaggi, e cioè:
la neve ad iniziare da zone dell'Umbria occidentale, l'improvviso calo termico sullo spoletino e valle umbra (e nevicate annesse) senza prevalenza di tramontana, la persistenza delle precipitazioni sull'area dello spoletino (Umbria meridionle), il ritardo delle nevicate sulla Valnerina... e la mancanza di venti settentrionali (tramontana), e i temporali reclusi al mare tirreno e alle regioni più meridionali. Anche il mancato calo termico alle quote superiori (1 grado è un po' pochino per il passaggio tra fronte caldo a quello freddo ;) ) ed infine l'omotermia (tipica in caso di occlusioni). :ok:
Senza l'occlusione, inoltre, le precipitazioni sarebbero cessate rapidamente (fronte freddo) e anche il tasso di umidità sarebbe sceso con venti settentrionali.
:ok:
tifernate [ Mer 26 Nov, 2008 23:10 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
il riferimento al MTG o a MNW era per la circolazione atmosferica generale anche perchè il discorso di fronti estesi per centinaia se non migliaia di km non è circoscrivibile alle nostre zone. Le precipitazioni nevose sono iniziate poco dopo le 11 in Alta Valtiberina e nel primo pomeriggio nel resto dell'Umbria. Tra l'altro la neve sull'Umbria occidentale partendo da nord è proprio classica dell'entrata di aria fredda legta ad fronte freddo. Da E o NE non poteva giungere niente con un minimo tra alto Tirreno e pianura padana, le correnti sono al massimo nord occidentali ma sicuramente non orientali. In allegato un'animazione satellitare che rende abbastanza idea di quanto sostengo. Comunque può anche essere che stiamo tutti sbagliando ed hai ragione tu. :wink:
marvel [ Mer 26 Nov, 2008 23:47 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
il riferimento al MTG o a MNW era per la circolazione atmosferica generale anche perchè il discorso di fronti estesi per centinaia se non migliaia di km non è circoscrivibile alle nostre zone. Le precipitazioni nevose sono iniziate poco dopo le 11 in Alta Valtiberina e nel primo pomeriggio nel resto dell'Umbria. Tra l'altro la neve sull'Umbria occidentale partendo da nord è proprio classica dell'entrata di aria fredda legta ad fronte freddo. Da E o NE non poteva giungere niente con un minimo tra alto Tirreno e pianura padana, le correnti sono al massimo nord occidentali ma sicuramente non orientali. In allegato un'animazione satellitare che rende abbastanza idea di quanto sostengo. Comunque può anche essere che stiamo tutti sbagliando ed hai ragione tu. :wink:
A me sembra proprio illogico il tuo ragionamento.
1) io non ho detto che tutti state sbagliando ma semplicemente che l'analisi fatta era precedente agli eventi di cui si parla (per la nostra regione).
2) spiegami perchè con un minimo in quella posizione e un fronte caldo semistazionario, un fronte freddo in arrivo non possa generare un'occlusione, seppur piccola e localizzata (fenomeno molto frequente tra l'altro).
3) come spiegato da molti, Fabio, sia le precipitazioni che il calo termico netto solo nei bassi strati e senza tramontana, sono molto più adatti all'opzione occlusione che al fronte freddo. 8))
4) dall'ultima foto che hai postato, non a caso, si nota il fronte freddo allineato con ciò che rimane del fronte caldo...senza soluzione di continuità... questo dimostra l'elevata probabilità che nella linea di confine tra i 2 fronti si sia prodotta la sovrapposizione con lo sviluppo di una piccola, quanto incisiva, occlusione.
5) ma da quanto in qua l'aria da E o NE non entra con un minimo sull'alto tirreno??? Allora la bora scura genovese che roba è??? :lol:
PS(il minimo che ha disegnato MTG era alto tirreno... ma non certo padano)
Vabbè, buona notte. :bye:
Icestorm [ Gio 27 Nov, 2008 00:44 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Comunque era occlusione, su questo non ci piove..anzi ci è piovuto..eccome! E anche nevicato! ************
Un fronte freddo da solo non avrebbe potuto mai portare tutto quel diamine di precipitazioni e sarebbe scivolato via molto più veloce se non fosse stato "ostacolato" dal fronte caldo dapprima poco più avanzato, poi raggiunto, formando così il fronte occluso semi-stazionario che ha portato ore ed ore di precipitazioni...
Poranese457 [ Gio 27 Nov, 2008 08:04 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Oddio quanto mi sento ingorante a leggere sti discorsi...
Scusate la domandina stupida eh... cioè io mi devo impegnare moltissimo per capire quello che scrivete e alla fine ci riesco... però... se si fosse trattato di precipitazioni da fronte freddo non avremmo dovuto avere dei venti continui ed intensi da N ad anticipare le precipitazioni??? Non mi pare che ci siano stati... o comunque non sono stati tali da giustificare un ingresso deciso di aria fredda..
E poi, sempre in caso di fronte freddo, non dovevamo avere temporali?????
Grazie a tutti e scusate le "eventuali" (come Beningni e Troisi :D ) boiate dette :inchino:
tifernate [ Gio 27 Nov, 2008 09:43 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
A me sembra proprio illogico il tuo ragionamento.
1) io non ho detto che tutti state sbagliando ma semplicemente che l'analisi fatta era precedente agli eventi di cui si parla (per la nostra regione).
2) spiegami perchè con un minimo in quella posizione e un fronte caldo semistazionario, un fronte freddo in arrivo non possa generare un'occlusione, seppur piccola e localizzata (fenomeno molto frequente tra l'altro).
3) come spiegato da molti, Fabio, sia le precipitazioni che il calo termico netto solo nei bassi strati e senza tramontana, sono molto più adatti all'opzione occlusione che al fronte freddo. 8))
4) dall'ultima foto che hai postato, non a caso, si nota il fronte freddo allineato con ciò che rimane del fronte caldo...senza soluzione di continuità... questo dimostra l'elevata probabilità che nella linea di confine tra i 2 fronti si sia prodotta la sovrapposizione con lo sviluppo di una piccola, quanto incisiva, occlusione.
5) ma da quanto in qua l'aria da E o NE non entra con un minimo sull'alto tirreno??? Allora la bora scura genovese che roba è??? :lol:
PS(il minimo che ha disegnato MTG era alto tirreno... ma non certo padano)
Vabbè, buona notte. :bye:
1) hai detto che hanno sbagliato anche a fare la mappa che, se guardi l'animazione che ho postato, è riferita all'ora di pranzo mica alla prima mattinata.
2) piccola e localizzata è possibilissima ma qui le precipitazioni nevose a bassa quota hanno preso buona parte del centro Italia, almeno da Romagna e casentino fino al ternano, pesarese e fabrianese ed in seguito precipitazioni e calo termico anche in Abruzzo.
3) Il maggior calo nei bassistrati (si aprla di 2° o 3°C in più, non maggiore) è proprio dovuto al fronte freddo ed alle precipitazioni.
4) il fronte caldo è molto più orientale. Se la tua teoria sull'occlusione spiegata anche con le precipitazioni sull'Umbria occidentale fosse giusta significherebbe che l'occusione in quell'immagine è almeno sulla Toscana se non sopra il mar Tirreno e quindi il raggiungimento del fronte caldo da parte di quello freddo sarebbe avvenuta ancor più ad ovest.
5) La bora scura genovese è prorio genovese e non c'entra niente con l'Umbria. Con un minimo sul mar ligure l'aria da E/NE sull'Umbria non entra di certo fa come ti pare.
Rispondendo anche a Marco, non ci sono state ore ed ore di precipitazioni nevose a bassa quota, ma almeno nel perugino solo pochi rovesci limitati nel tempo.......e questi insieme al rapido calo termico è tipico dell'arrivo di un fronte freddo e di recipitazioni da nubi cumuliformi (p.s. mica tutte le nubi cumuliformi poi producono temporali e fulmini specie se si sono formati già da un po' sopra il mare e non su terraferma)
Ciao
stinfne [ Gio 27 Nov, 2008 11:22 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Non so se puo' servire alla causa di questa INTERESSANTISSIMA discussione, ma quel giorno, mentre ero a Monteleone di Spoleto, ad inizio nevicata, si sono uditi 2 tuoni (tant'è che ho commentato con una persona del luogo quanto per me fosse raro sentire tuonare sotto una nevicata, mentre lui mi diceva che lassù è fatto abbastanza comune...).
Comunque complimenti e grazie ad entrambi... questo secondo me è il sale di un forum meteo!! :ok: :ok: :inchino: :inchino:
marvel [ Gio 27 Nov, 2008 11:35 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Fabio, interstardisciti quanto vuoi, ma l'occlusione c'è stata, come ci sono state abbondanti precipitazioni soprattutto sull'Umbria maridionale con caratteristiche inconfondibili di un'occlusiove che ha tagliato l'Umbria trasversalmente ed è scesa molto lentamente (anche parte di Toscana ed Abruzzo ne sono state interessate).
Altra storia per l'Appennino settentrionale che anche con il fronte caldo ha avuto la neve per il cuscino padano.
Su Perugia e dalle tue parti le nevicate a bassa quota poco durature sono stare causate dal fatto che l'occlusione era piú meridionale (mi dispiace), ma il fronte freddo "puro" non c'entra nulla!
Fronte freddo che invece ha agito indisturbato sul Tirreno e piú a sud, dove infatti ha causato temporali.
Guarda, poi, se ci fossi stato ed avessi visto il tipo di nuvolositá, le nubi, foschie ecc, saresti stato sicuro dell'occlusione anche tu.
ciao
Icestorm [ Gio 27 Nov, 2008 11:53 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Oddio quanto mi sento ingorante a leggere sti discorsi...
Scusate la domandina stupida eh... cioè io mi devo impegnare moltissimo per capire quello che scrivete e alla fine ci riesco... però... se si fosse trattato di precipitazioni da fronte freddo non avremmo dovuto avere dei venti continui ed intensi da N ad anticipare le precipitazioni??? Non mi pare che ci siano stati... o comunque non sono stati tali da giustificare un ingresso deciso di aria fredda..
E poi, sempre in caso di fronte freddo, non dovevamo avere temporali?????
Grazie a tutti e scusate le "eventuali" (come Beningni e Troisi :D ) boiate dette :inchino:
Parlando di un generico fronte freddo in se e per se, esso non è detto che arrivi per forza da nord apportando quindi regime di correnti settentrionali
in concomitanza e dopo l'ingresso dello stesso, non prima. In genere proviene da dove c'è disponibilità di masse d'aria fredda in arrivo verso le nostre zone, quindi nell'80% dei casi lo vediamo scorrere giù da nord, ma c'è quel 10% di volte che entra da ovest e quel 5% da est per dire...stavolta è stato il caso di un fronte caldo passato al primo mattino su di noi, qualche ora dopo (un paio), il fronte freddo Tirrenico si è affacciato da ovest interessandoci pian piano tutti...
Nel pomeriggio, la fase più avanzata del sistema, è stata rappresentata da una occlusione, il fronte caldo passato su di noi in mattinata non è riuscito a traslare normalmente verso est, bensì si è esteso verso il Triveneto non abbandonando ancora però le nostre regioni, si è solamente diciamo allungato dagli ipotetici 150 km della mattinata ai 500 del pomeriggio continuando ad interessare noi stessi.
E' qui che l'occlusione è venuta a formarsi, il fronte freddo occidentale giunto ormai sull'umbria nel primo pomeriggio si è infilato sotto il fronte caldo come un cuneo (aria fredda più densa di quella calda quindi più pesante quindi si incunea al di sotto) generando tutte quelle precipitazioni semistazionarie per diverse ore su tutto il nostro territorio.
A quel punto con l'occlusione creata di venti poco ci si capisce, tante sono le variabili in gioco ma secondo ciò che ho osservato al suolo ed in quota posso dire che secondo me, nel letto di correnti occidentali alle quote medie che ha trasportato tutta la struttura depressionaria verso l'Italia, al suolo si è avuta componente meridionale fin verso le 11 circa (richiamo caldo prefrontale e post-frontale), ore 11-13 correnti nord-occidentali in coincidenza del passaggio del fronte freddo (supportato dalle nevicate in atto dapprima in alta valtiberina e orvietano che poi a taglio col passare delle ore hanno agito traslando verso ovest-sudovest coinvolgendo folignate prima, spoletino poi e Sibillini in ultimo), con l'occlusione infine debole alito orientale.
Io l'ho vista così insomma è utile scambiarsi idee :ok:
marvel [ Gio 27 Nov, 2008 12:13 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
si Marco, hai descritto benissimo quello che ho visto anche io e, secondo me, non ci sono altre soluzioni.
ciao
zerogradi [ Gio 27 Nov, 2008 12:24 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Comunque le nubi cumulformi c'erano...qui 2 tuoni si sono sentiti.
Icestorm [ Gio 27 Nov, 2008 12:26 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
si Marco, hai descritto benissimo quello che ho visto anche io e, secondo me, non ci sono altre soluzioni.
ciao
Avendo un pochino più di tempo stamattina, ho oppurtunamente creato un supporto grafico sul quale poter ragionare..
Fortunatamente 36h prima dell'evento mi sono salvato la sinottica dei fronti di Ukmo...ebbene nei colori originali che già conoscete la situazione un passo prima dell'evento è mostrata, nei colori che ho introdotto le nostre supposizioni..
Cercate di supportare l'immagine sopra con le parole della discussione riportate fin qui e penso si possa ben capire e comprendere ciò che si cerca di interpretare..
Ribadendone i concetti principali, fronte caldo in "estensione", non in movimento, in estensione alle regioni dell'Italia nord-orientale rimanendo imperniata nel contempo attorno al minimo depressionario presente su Italia centrale.
Di conseguenza
sciabolata frontale fredda tirrenica che pure essa non corre via verso est, ma risale verso nord essendo vincolata al minimo di bassa pressione, andando sulle nostre zone ad incunearsi al di sotto del
Fcaldo creando la tanto decantata
Occlusione..
Nel suo lento incedere poi, la depressione ormai in fase di senilità è avanzata verso le zone orientali coinvolgendo anche l'area prettamente Appenninica, fin li rimasta al di fuori dei giochi nevosi...
Mammamia che fatica! :lol: ;) :bye:
andrea75 [ Gio 27 Nov, 2008 12:28 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Grandi ragazzi! CHE TOPIC!!!! :inchino:
Considerando poi chi l'ha aperto.............. mi ci vien da ridere! :D
Icestorm [ Gio 27 Nov, 2008 12:29 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Comunque le nubi cumulformi c'erano...qui 2 tuoni si sono sentiti.
Certamente c'erano...ne ho sentiti un paio anche qui.. ma questo non implica di certo che non sia avvenuta l'occlusione, anzi è proprio per questo forse che si sono uditi i tuoni, proprio nel momento in cui la fredda massa d'aria del Ffreddo si è sottoposta a quella originariamente più calda del Fcaldo, i contrasti sono temporaneamente accentuati apportando forti e continue piogge, con isolate manifestazioni temporalesche
zerogradi [ Gio 27 Nov, 2008 12:39 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Comunque le nubi cumulformi c'erano...qui 2 tuoni si sono sentiti.
Certamente c'erano...ne ho sentiti un paio anche qui.. ma questo non implica di certo che non sia avvenuta l'occlusione, anzi è proprio per questo forse che si sono uditi i tuoni, proprio nel momento in cui la fredda massa d'aria del Ffreddo si è sottoposta a quella originariamente più calda del Fcaldo, i contrasti sono temporaneamente accentuati apportando forti e continue piogge, con isolate manifestazioni temporalesche
Certo, non volevo dire questo. Mi era parso che era stato scritto che le nubi non erano cumuliformi, ma in realtà lo erano eccome.
tifernate [ Gio 27 Nov, 2008 13:03 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
...questa carta in allegato è presa dall'archivio UKMO Bracknell, è reale e non previsionale. E' riferita alle ore 00 tra lunedì e martedì quindi circa 8-10 ore dopo l'evento. Non si nota nessuna occlusione a meno che non si sia creata e poi ridistrutta nel pomeriggio. Addirittura qui è evidente la lieve retrogressione del sistema depressionario, fronte freddo incluso tanto che qui in serata è tornata la pioggerella da fronte caldo.....
Comunque chiudo qui se non non finiamo più di rimpallarci i dettagli per sostenere le proprie tesi ;) :bye:
Poranese457 [ Gio 27 Nov, 2008 13:03 ]
Oggetto: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI - I come e i perchè!!!
Si infatti, meraviglioso topic veramente!
Gli ho modificato il titolo, così si capisce veramente di cosa si sta parlando :ok: :ok: :ok:
Grazie a tutti :inchino: