Proprio su "Le Scienze" di questo mese è uscito un articolo che evidenzia come gli indici NAO e AO siano di grande aiuto per prevedere gli inverni su Europa e USA.
In particolare insieme ai dati delle anomalie termiche oceaniche, come l'ENSO, ma anche quelle dell'Artico.
Viene evidenziato come la riduzione dei ghiacci artici di questi anni abbia provocato un inatteso fenomeno di feedback, in cui maggiore calore a disposizione e di umidità (proveniente dal'oceano) produca una riduzione meno estrema della pressione in sede artica, con conseguente minor gradiente barico rispetto alle basse latitudini, e quindi con riduzione dell'AO, tendente quindi ad entrare in fase negativa (Vortice Polare debole/getto polare mento teso). Questo fenomeno innescherebbe una reazione anche sulla NAO, tendente essa stessa ad entrare in fase negativa.
(interessante anche in questo studio, come in altri, il dubbio amletico sulla natura dell'oscillazione della NAO, da alcuni considerata strettamente legata all'AO, tanto da definirla una sua espressione, altri invece la considerano a se stante... e in effetti non sempre in sintonia con essa)
NAO ed AO che sappiamo essere fondamentali nella riduzione della spinta del getto polare e nell'aumento ed amplificazione delle onde di Rossby, che a loro volta sono cardini fondamentali da cui traggono origine le azioni di coupling tropo-stratosferiche (insieme al disturno Aleutinico/Wave1) e l'innesco di riscaldamenti stratosferici, con importanti rimbalzi di influenza/feedback verso il basso durante la stagione invernale.
Negli ultimi anni, con gran sorpresa dei climatologi, gli inverni sono andati via via inasprendosi, con fenomeni ed invasioni di aria fredda particolarmente crude su Europa e USA, in netta controtendenza rispetto ai 2 decenni precedenti.
Viene evidenziata anche la poca affidabilità di modelli deterministici o stagionali, sul lungo (VLR), rispetto al successo di questi metodi previsionali! :roll:
Insomma, questo è un campo aperto di ricerca, forse è la frontiera della ricerca meteo-climatica attuale, ogni anno e dopo ogni stagione si trovano nuovi tasselli da inserire in un contesto che sta facendo salire l'importanza degli indici e dei fenomeni che seguiamo, ormai da 8 anni su questo forum, (almeno 10 anni in totale), in questo tipo di discussioni.
:ok:
PS(vi è anche una breve descrizione che spiega le anomale condizioni dell'inverno 2011/2012, in sintesi un'interazione di AO e NAO negative con la Nina)