Perdonami ma tu hai scritto " se devo scegliere tra un 1996 anonimo con una sola cartuccia buona, preferisco 1000 volte il periodo attuale"... I gusti sono soggettivi ma probabilmente scrivi così perché tu il 96 non lo hai vissuto: nelle periferie delle città della Valle Umbra trovavi accumuli di 50 cm. È un mio pensiero ma questi valori chissà quando li vedrai tu a Beroide... Voglio dire che per noi quello è un evento raro, x cui non si possono fare raffronti con eventi storici, se non esaltandoli. Il periodo attuale (fin qui) è molto piovoso, nevoso a quote medio-alte e ben venga ma si è visto già più volte. Cosa racconterai ai tuoi figli tra 15 anni? Che c'era un anno in cui pioveva pioveva pioveva e che oltre i 1500 m c'era un metro di neve? Io racconterei che c'era un anno in cui, x tre giorni senza sosta, ci furono vere tormente di neve in pianura, con stalattiti, gente che schiava da fondo in città e temperature fino a -11 in pianura. Il 1996 è come l'estate 2003, la prima realmente rovente e appartengono alla storia meteo. Devono essere intoccabili e venire tramandati alle generazioni future, senza se e senza ma. Restiamo in attesa di un inverno più freddo, le possibilità ci sono. Nulla di personale Frasnow, ti leggo sempre.
io purtroppo ero a sciare sulle Dolomiti (sereno e fino a -30° in valle

, lo ricordo benissimo) ma ciò che mi raccontava mia nonna era epico: clima siberiano, -5° di giorno, stalattiti alle grondaie, scaccianeve ovunque. Poi la grande nevicata del 30/12 da scorrimento, 20-30cm. Mai vista e con tempi di ritorno pluridecennali.
Il tutto nella settimana tra Natale e Capodanno.
Quoto in tutto e per tutto il tuo intervento, per una cosa del genere sacrificherei non uno, ma due inverni
