
Baroni numerava tutte le perturbazioni nelle sue mappe, e le sinottiche europee attuali ricordano molto ciò che era più frequente ai suoi tempi.
Il tempo e il clima mutano in continuazione, lo hanno sempre fatto e continueranno a farlo, che ci piaccia o no, ma il nostro era e rimane un clima eccelso, unico al mondo.
Siamo noi, compreso il sottoscritto, ad essere troppo nostalgici

Sul fatto che il nostro fosse un clima eccelso convengo. Ma che ormai le estati siano piuttosto frequentemente troppo calde rispetto a prima e che l'estate mediterranea mite sia piuttosto fuorimoda, con anomalie davvero estreme nella tarda primavera e in estate è un dato di fatto, ormai già dalla scorsa decade e ancora di più in questa. Abbiamo avuto 2012, 2015 e 2017 con estati davvero super, troppo frequenti per parlare di una coincidenza o di una fluttuazione.
Per quanto riguarda questo mese di marzo invece, grazie alla dislocazione delle figure bariche che costituiscono la coda dello stratwarming di febbraio, la dinamicità fresca e piovosissima pare un dato di fatto. Meno male visto l'anno precedente.
Abbiamo avuto anche diverse estati piovose e fresche... comunque non credo neanche io che siano coincidenze, forse mi sono espresso male; volevo semplicemente dire che, nonostante l'inequivocabile mutazione degli schemi barici che mediamente ci interessano, e che non ci portano quasi più fasi che consideriamo normali, come le estati azzorriane o gli autunni atlantici, il nostro rimane un clima godibilissimo, figlio del posizionamento geografico della nostra penisola, il quale ci regalerà sempre e comunque rare e brevi fasi estreme, in un verso o nell'altro.
Tra l'altro a mio parere il GW sta vivendo i suoi apici in questi anni, credo che le temperature torneranno a scendere anche sensibilmente nei prossimi decenni, ma questo lo sapremo con certezza solo quando lo vedremo.
Poi se ci pensiamo bene ed andiamo a studiare i meccanismi del clima vedremo chiaramente che non esiste una "normalità", esistono fasi più o meno lunghe che si espletano con schemi barici più o meno frequenti in un dato momento della storia. Ci sono delle "macro costanti" sinottiche nei vari settori del globo, ma che, in un continuo ciclo, mutano attraverso gli anni il modo nel quale vanno ad influire sulle "micro aree". Determinati schemi barici possono per anni o decenni interessare un territorio, e magari anche riproporsi in fasi diverse, e da li ci viene di chiamarli "normali", ma è altrettanto normale avere, in altre fasi della storia, altri schemi barici.
