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Meteocafè - LA STRATOSFERA...
zerogradi [ Sab 07 Gen, 2012 21:02 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
...dai su, oramai vanno praticamente di pari passo. Vedi i modelli serali di oggi. Due giorni fa, desplacement previsto dalle strato...stessa emissione gfs zonale sparato. Siamo molto molto avanti rispetto a qualche stagione fa. Anche perché i centri di calcolo principali, gfs e ecmwf, hanno dei propri modelli stratosferici, che è impensabile credere che navighino da soli e non siano strettamente legati al corrispettivo modello troposferico.
In ogni caso...speriamo che vedano giusto oggi... :):)
marvel [ Dom 08 Gen, 2012 10:41 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
sostenere che modelli stratosferici e troposferici vadano di pari passo è al tempo stesso una fregnaccia e una generalizzazione estema che dimostra l'assoluta estraneità all'argomento da parte di chi lo afferma.
Innanzi tutto le carte a 100 hpa sono al confine tra i 2 livelli (tropopausa) ed è ovvio che non possano essere che simili a quelle direttamente sottostanti, ma esse non rappresentano la stratosfera, sono solo una piccola frazione, la punta dell'iceberg. E tutti i livelli superiori? Le relazioni di reciproca influenza tropo-statosferica si manifestano e si sviluppano tutte sui livelli superiori alla tropopausa... Ed è proprio li che i modelli non sono ancora stati dimensionati bene per la previsione, anche perché l'interazione di coupling o comunque di influenza avviene in modalità completamente diverse da quelle troposferiche.
gunn [ Dom 08 Gen, 2012 16:13 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
dire e sostenere che modelli stratosferici e troposferici vadano di pari passo è al tempo stesso una fregnaccia e una generalizzazione estema che dimostra l'assoluta estraneità all'argomento da parte di chi lo aferma.
Innanzi tutto le carte a 100hpa sono al confine tra i 2 livelli (tropopausa) ed è ovvio che non possano essere che simili a quelle sottostanti, ma esse non rappresentano la stratosfera, sono solo la punta dell'iceberg. E tutti i livelli superiori? Le relazioni di reciproca influenza tropo-statosferica si manifestano e sviluppano tute su livelli superopiori alla tropopausa... Ed è proprio li che i modelli non sono ancora stati dimensionati bene per la previsione.
marvelb domenica come vedi l'evoluzione da meta' mese in poi?
gubbiomet [ Lun 09 Gen, 2012 16:53 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
Intanto ecco l'ultimo bollettino di Guido Guidi:
Analisi stratosferica e degli indici teleconnettivi
08/01/2012
La situazione stratosferica nei piani compresi tra 1 e 5 hPa, ed in parte fino alla quota barica di 10hPa, vede un graduale seppur non incisivo ricompattamento del VPS, dovuto all’attenuazione dei flussi di calore che hanno dato avvio al primo minor warming stagionale. Il riscaldamento stratosferico ultimatosi nella precedente settimana, riconducibile in parte allo stazionamento dell’onda convettiva equatoriale rilevabile dalla MJO (Madden Julian Oscillation) nelle fasi 3 e 4, va muovendosi verso est inibendo la convezione nella zona dell’oceano Indiano per trasferirla nella zona del Pacifico centrale.
Le previsioni dell’OLR pongono una graduale seppur debole intensificazione della convezione in area africana tra il 6 e il 10 gennaio raggiungendo il culmine attorno al periodo 16-20 gennaio. E’ dunque lecito attendersi una maggior frequenza della MJO nelle fasi 8 e 1 ma con debole magnitudo. L’attuale fase 6, avviatasi a fine dicembre, favorirà nei prossimi giorni dei parziali blocchi atlantici dovuti all’espansione meridiana dell’anticlone delle Azzorre i cui tilting verso est, causati da una vivace circolazione zonale alle alte latitudini atlantiche, attiveranno richiami d’aria fredda continentale con maggiore interessamento delle regioni meridionali italiane. Ai modelli deterministici (che iniziano a segnalare questa evoluzione) la relativa disamina delle traiettorie dei flussi.
La struttura stratosferica ha iniziato già da metà dicembre scorso un complesso mutamento che in questa fase ha principalmente interessato i piani alti mantenendo condizioni di elevata zonalità dalla quota isobarica di 30hPa verso il basso. L’assenza di corrispondenza verticale della stratosfera sta comportando delle notevoli torsioni tra i vari livelli. La QBO a 50hPa in graduale fase negativa tende a facilitare la propagazione delle Gravity Waves equatoriali verso la stratosfera depositandovi momento orientale con buona propagazione dei flussi di calore e con una ripresa del trasporto di ozono in area polare così come evidenziato dai vettori dell’EP-Flux, dall’Heat Flux e dalla mappa di concentrazione di ozono totale.
L’attività convettiva in interessamento della zona africana faciliterà la nascita di un altro anticiclone stratosferico in zona asiatica centrale attorno alla fine della prima decade di gennaio, il quale, congiuntamente alla presenza dell’anticiclone delle Aleutine provocherà lo schiacciamento del VPS alla quota isobarica di 10hPa in parziale coinvolgimento della quota isobarica di 30hPa con un netto rallentamento della circolazione zonale. L’asse maggiore di questa figura ellittica andrà a disporsi tra la Siberia orientale e il Labrador.
Alla quota isobarica di 1hPa, dopo il predetto parziale ricompattamento del VPS, dopo l’8 gennaio si assisterà ad un consistente indebolimento del vortice, a causa del nascente anticiclone in zona asiatica, in successivo notevole rinforzo a quella quota e spostamento verso la zona polare. La circolazione zonale alla latitudine di 60°N attorno alla metà del mese sarà sostituita da una sostenuta circolazione antizonale.
Così come già evidenziato nel precedente outlook e a seguito di quanto qui descritto, a partire dalla fine della prima decade di gennaio prenderà avvio un nuovo riscaldamento stratosferico in zona siberiana con nuovo Minor Warming che a partire dalla metà del mese si ritiene possa estendersi anche in area polare. Le conseguenze successive in area stratosferica andranno monitorate in quanto le modifiche previste di fase ENSO negativa tra le zone 4 e 3, la fase negativa della QBO e la bassa attività geomagnetica potrebbero portare ad un Warming di tipo Major nella seconda metà di gennaio.
Il rallentamento previsto del VPS provocherà un graduale rallentamento del VPT con una netta riconfigurazione del pattern circolatorio emisferico. L’indice AO è previsto in deciso calo con particolare riferimento all’ultima decade di gennaio. Il mese di febbraio è atteso proseguire con una fase mediamente negativa della AO come rilevabile dalla nostra mappa di prognosi delle anomalie del geopotenziale alla quota isobarica di 500hPa. E’ probabile inoltre una fase piuttosto negativa dell’indice AO tra il 10 e il 20 febbraio.
L’istaurarsi di tale pattern circolatorio favorirà una seconda parte invernale con anomalie termiche negative e maggiori probabilità di precipitazioni anche se a oggi e in questa trattazione l’evoluzione specifica è di difficile prognosi e rende necessario rimandandare gli approfondimenti alla valutazione degli output dei modelli deterministici.
Con tale configurazione è lecito attendersi l’instaurarsi di condizioni favorevoli a blocchi atlantici alla circolazione zonale alle medio-alte latitudini favorendo un cedimento dei geopotenziali nell’Europa meridionale e mediterranea.
********************************
Importante!
Com avrete notato, questo Outlook si è arricchito di un nuovo contenuto proprietario, ovvero non proveniente dalle consuete o più note fonti di informazione, la mappa delle anomalie del Geopotenziale alla quota barica di 500hPa. C’è un motivo. La mappa è frutto di una ricerca che CIMAT sta portando avanti da parecchio tempo, e che consiste nella messa a punto di un Modello Previsionale Lineare Multiregressivo (pdf), di natura assolutamente sperimentale.
L’approccio è inevitabilmente numerico (per plottare qualcosa servono numeri!) ma i contenuti concettuali sono del tutto empirici. Come leggerete nel pdf segnalato e in una più completa spiegazione che pubblicheremo quando avremo sperimentato il livello di confidenza di questo approccio, alla base di tutto ci sono anni e anni di osservazione del comportamento del sistema e degli indici di teleconnessione, nella fattispecie utilizzati come predittori.
Senza alcuna pretesa di far concorrenza a ben altri sistemi di prognosi di lungo periodo, con ben altra disponibilità di risorse disponibili, quel che si vuol fare è in linea con quanto descritto già due anni fa in occasione delle pubblicazione del primo Outlook: guardare il sistema nel suo insieme come un complesso di dinamiche che scaturiscono in una molteplicità di situazioni possibili ma di volta in volta irripetibili, di cui gli indici teleconnettivi non sono la causa, ma segnalatori di meccanismi. La nostra pietra filosofale sono quei meccanismi, la mappa pubblicata è il risultato dei primi passi.
Da un punto di vista strettamente valutativo, intendiamo condividere con la comunità dei lettori e con tutti quanti vorranno farlo il test di questi primi output, con l’unico scopo di affinarne la qualità. Per adesso, e con non poca titubanza, ci limitiamo a constatare che, fuori da ogni possibile range dei modelli numerici troposferici, per non parlare di quelli stagionali che continuano a vedere pattern completamente differenti, l’evoluzione che si comincia ad intravedere è quella di cui si era parlato già nel nostro primo bollettino del mese di dicembre e nel successivo (Outlook 20/12/2011 pdf).
A questo punto, e con molta meno titubanza, direi sia il caso di sottolineare che nelle nostre valutazioni, l’imminente nuova fase invernale, potrebbe assumere caratteristiche di consistente anomalia termica in negativo e precipitativa in positivo, con chances di entrare in competizione con inverni di cui ormai si comincia a perdere la memoria.
Staremo a vedere, e l’uso del plurale non è affatto casuale!
marvel [ Lun 09 Gen, 2012 17:01 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
Intanto ecco l'ultimo bollettino di Guido Guidi:
Analisi stratosferica e degli indici teleconnettivi
08/01/2012
La situazione stratosferica nei piani compresi tra 1 e 5 hPa, ed in parte fino alla quota barica di 10hPa, vede un graduale seppur non incisivo ricompattamento del VPS, dovuto all’attenuazione dei flussi di calore che hanno dato avvio al primo minor warming stagionale. Il riscaldamento stratosferico ultimatosi nella precedente settimana, riconducibile in parte allo stazionamento dell’onda convettiva equatoriale rilevabile dalla MJO (Madden Julian Oscillation) nelle fasi 3 e 4, va muovendosi verso est inibendo la convezione nella zona dell’oceano Indiano per trasferirla nella zona del Pacifico centrale.
Le previsioni dell’OLR pongono una graduale seppur debole intensificazione della convezione in area africana tra il 6 e il 10 gennaio raggiungendo il culmine attorno al periodo 16-20 gennaio. E’ dunque lecito attendersi una maggior frequenza della MJO nelle fasi 8 e 1 ma con debole magnitudo. L’attuale fase 6, avviatasi a fine dicembre, favorirà nei prossimi giorni dei parziali blocchi atlantici dovuti all’espansione meridiana dell’anticlone delle Azzorre i cui tilting verso est, causati da una vivace circolazione zonale alle alte latitudini atlantiche, attiveranno richiami d’aria fredda continentale con maggiore interessamento delle regioni meridionali italiane. Ai modelli deterministici (che iniziano a segnalare questa evoluzione) la relativa disamina delle traiettorie dei flussi.
La struttura stratosferica ha iniziato già da metà dicembre scorso un complesso mutamento che in questa fase ha principalmente interessato i piani alti mantenendo condizioni di elevata zonalità dalla quota isobarica di 30hPa verso il basso. L’assenza di corrispondenza verticale della stratosfera sta comportando delle notevoli torsioni tra i vari livelli. La QBO a 50hPa in graduale fase negativa tende a facilitare la propagazione delle Gravity Waves equatoriali verso la stratosfera depositandovi momento orientale con buona propagazione dei flussi di calore e con una ripresa del trasporto di ozono in area polare così come evidenziato dai vettori dell’EP-Flux, dall’Heat Flux e dalla mappa di concentrazione di ozono totale.
L’attività convettiva in interessamento della zona africana faciliterà la nascita di un altro anticiclone stratosferico in zona asiatica centrale attorno alla fine della prima decade di gennaio, il quale, congiuntamente alla presenza dell’anticiclone delle Aleutine provocherà lo schiacciamento del VPS alla quota isobarica di 10hPa in parziale coinvolgimento della quota isobarica di 30hPa con un netto rallentamento della circolazione zonale. L’asse maggiore di questa figura ellittica andrà a disporsi tra la Siberia orientale e il Labrador.
Alla quota isobarica di 1hPa, dopo il predetto parziale ricompattamento del VPS, dopo l’8 gennaio si assisterà ad un consistente indebolimento del vortice, a causa del nascente anticiclone in zona asiatica, in successivo notevole rinforzo a quella quota e spostamento verso la zona polare. La circolazione zonale alla latitudine di 60°N attorno alla metà del mese sarà sostituita da una sostenuta circolazione antizonale.
Così come già evidenziato nel precedente outlook e a seguito di quanto qui descritto, a partire dalla fine della prima decade di gennaio prenderà avvio un nuovo riscaldamento stratosferico in zona siberiana con nuovo Minor Warming che a partire dalla metà del mese si ritiene possa estendersi anche in area polare. Le conseguenze successive in area stratosferica andranno monitorate in quanto le modifiche previste di fase ENSO negativa tra le zone 4 e 3, la fase negativa della QBO e la bassa attività geomagnetica potrebbero portare ad un Warming di tipo Major nella seconda metà di gennaio.
Il rallentamento previsto del VPS provocherà un graduale rallentamento del VPT con una netta riconfigurazione del pattern circolatorio emisferico. L’indice AO è previsto in deciso calo con particolare riferimento all’ultima decade di gennaio. Il mese di febbraio è atteso proseguire con una fase mediamente negativa della AO come rilevabile dalla nostra mappa di prognosi delle anomalie del geopotenziale alla quota isobarica di 500hPa. E’ probabile inoltre una fase piuttosto negativa dell’indice AO tra il 10 e il 20 febbraio.
L’istaurarsi di tale pattern circolatorio favorirà una seconda parte invernale con anomalie termiche negative e maggiori probabilità di precipitazioni anche se a oggi e in questa trattazione l’evoluzione specifica è di difficile prognosi e rende necessario rimandandare gli approfondimenti alla valutazione degli output dei modelli deterministici.
Con tale configurazione è lecito attendersi l’instaurarsi di condizioni favorevoli a blocchi atlantici alla circolazione zonale alle medio-alte latitudini favorendo un cedimento dei geopotenziali nell’Europa meridionale e mediterranea.
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Importante!
Com avrete notato, questo Outlook si è arricchito di un nuovo contenuto proprietario, ovvero non proveniente dalle consuete o più note fonti di informazione, la mappa delle anomalie del Geopotenziale alla quota barica di 500hPa. C’è un motivo. La mappa è frutto di una ricerca che CIMAT sta portando avanti da parecchio tempo, e che consiste nella messa a punto di un Modello Previsionale Lineare Multiregressivo (pdf), di natura assolutamente sperimentale.
L’approccio è inevitabilmente numerico (per plottare qualcosa servono numeri!) ma i contenuti concettuali sono del tutto empirici. Come leggerete nel pdf segnalato e in una più completa spiegazione che pubblicheremo quando avremo sperimentato il livello di confidenza di questo approccio, alla base di tutto ci sono anni e anni di osservazione del comportamento del sistema e degli indici di teleconnessione, nella fattispecie utilizzati come predittori.
Senza alcuna pretesa di far concorrenza a ben altri sistemi di prognosi di lungo periodo, con ben altra disponibilità di risorse disponibili, quel che si vuol fare è in linea con quanto descritto già due anni fa in occasione delle pubblicazione del primo Outlook: guardare il sistema nel suo insieme come un complesso di dinamiche che scaturiscono in una molteplicità di situazioni possibili ma di volta in volta irripetibili, di cui gli indici teleconnettivi non sono la causa, ma segnalatori di meccanismi. La nostra pietra filosofale sono quei meccanismi, la mappa pubblicata è il risultato dei primi passi.
Da un punto di vista strettamente valutativo, intendiamo condividere con la comunità dei lettori e con tutti quanti vorranno farlo il test di questi primi output, con l’unico scopo di affinarne la qualità. Per adesso, e con non poca titubanza, ci limitiamo a constatare che, fuori da ogni possibile range dei modelli numerici troposferici, per non parlare di quelli stagionali che continuano a vedere pattern completamente differenti, l’evoluzione che si comincia ad intravedere è quella di cui si era parlato già nel nostro primo bollettino del mese di dicembre e nel successivo (Outlook 20/12/2011 pdf).
A questo punto, e con molta meno titubanza, direi sia il caso di sottolineare che nelle nostre valutazioni, l’imminente nuova fase invernale, potrebbe assumere caratteristiche di consistente anomalia termica in negativo e precipitativa in positivo, con chances di entrare in competizione con inverni di cui ormai si comincia a perdere la memoria.
Staremo a vedere, e l’uso del plurale non è affatto casuale!
E' si, parlavo proprio di questo...

gubbiomet [ Mer 11 Gen, 2012 12:36 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
Intanto il Sig. Rossi di MTNW toglie molte speranze....
Massi facce sapè..
Seconda parte di gennaio. Osservazioni, Analisi e Prospettive.
Pubblicato il 11/01/2012
Un significativo riscaldamento sulla stratosfera polare che è previsto in accordo ai due principali modelli, sui piani più alti della stratosfera, è capace di invertire sia il gradiente termico che la media zonale del venti a 60°N. L’alta del nord Pacifico, o Aleutinica associata alla wave 1, si sostituirà al vortice polare che guadagna l’arcipelago canadese.
Attualmente il nucleo freddo a 10 hPa è posizionato sui 60°N e 2.5°W con core di massima vorticità collocato più a nord est (75°N, 48°E). Il 18 gennaio il nucleo freddo perderà 10° di latitudine e si sposterà di ben 20° verso ovest, collocandosi in pieno Est Atlantico, ad ovest dell’Irlanda. Le maggiori incertezze riguardano invece il core di massima vorticità che è visto attualmente sganciarsi da quello termico per rimanere a latitudini del Mar Baltico.
Dunque siamo in presenza di un Minor Warming con Displacement del VPS su Est Atlantico/Scandinavia.
Figura 1. Temperature a 10 hPa secondo GFS 0Z del 11 gennaio
Figura 2. Temperature e altezze del geopotenziale a 10 hPa secondo ECMWF 12Z del 10 gennaio
Da notare la differenza tra le posizioni dei nuclei freddi alle varie quote isobariche il 18 gennaio: a 1 hPa sull’Arcipelago Canadese, a 10 hPa Est Atlantico mentre in basso a 100 hPa l’inerzia termica per il freddo accumulato soprattutto intorno ai 30 hPa (-8° sulla media di dicembre sul Polo Nord) in questo inizio invernale non permette al momento al core termico di scendere sotto il Mar Bianco (area Barents).
Dunque un colpo di maglio destrorso, tenendo a mente un avvitamento che entra in un foro in senso antiorario. Al netto della mancata discesa a latitudini temperate del nucleo freddo al limite della tropopausa e del nucleo di massima vorticità a 10 hPa, si sarebbe andati incontro ad un obiettivo mediterraneo di tutto rilievo.
Ma questa disposizione vagamente baroclina della struttura, pur non permettendo un allentamento troppo vistoso della tensione zonale foriero sul settore Atlantico di un’elevazione poco pronunciata (e forse anche duratura oltre il 60°N) dell’azzorriana associata alla wave 2, fa si che i massimi di vorticità positiva in troposfera si allentino sopra l’area groenlandese e si scindano verso l’area russo-siberiana.
Figura 3. Temperature a 100 hPa secondo ECMWF 12Z del 10 gennaio
Un ramo del getto polare interesserà la parte orientale della Groenlandia. Per esempio, il long range deterministico allude ad un debole canale di aria calda che mette in collegamento le due wave oceaniche in area SCAND/Nova Zemljia.
Considerando anche che l’effetto Baldwin-Dunkerton, vero deus ex machina delle analisi long-range e stagionali dell’inverno 2001-12 e relativo allo stratcooling del 20-25 novembre scorso volge al termine, fasi più neutrali dell’AO sono da attendersi. Il che significa incremento del wavenumber zonale cioè ondulazioni più pronunciate. La disposizione delle SSTA atlantiche, positive su una fascia temperata, non permette di catturare il getto troppo in basso. E questo evita un pericoloso slancio dell’indice Est Atlantico (EA+).
Figura 4. SSTA atlantiche del 7 gennaio
Come queste dinamiche si possano riflettere sui regimi del tempo in Europa e sul Mediterraneo ?
Il dato di fatto della stagione è il blocco basso-azzorriano. Per quanto detto e per le forzanti in ordine alla MJO non è possibile attendersi in questo mese un’elevazione troppo marcata di questo blocco. Ma una importante modifica intercorre sull’oscillazione dei venti troposferici: la GWO inizia a marcare territori o stages Nino-like dissociandosi dalla fase attuale di ENSO. Un maggiore forcing atteso dalla wave 1 con maggiore tendenza ad intrudere l’area artica dovrebbe permettere al getto un’uscita dal Nord America tale da ricollocare un po’ più verso ovest il blocco azzorriano, leggermente più centrato in Atlantico.
Figura 5. Global Wind Oscillation. Fasi Nina-like e Nino-like con momento angolare, rispettivamente, positivo (5-8) e negativo (1-4) (e variazione del momento angolare, rispettivamente, negativa e positiva)
Il secondo dato di fatto è la mancanza di innevamento sull’Europa orientale che la possiamo vedere collegata ad un deficit dei ghiacci artici in artico europeo (ma non altrove). Questo fatto non prelude certamente ad uno stazionamento troppo occidentale e/o troppo duraturo dell’aria fredda continentale. Associando questo fatto alla debole scissione del vortice polare in due rami, canadese e russo, ed un ricollocamento meno invadente dell’alta oceanica si assisterebbe dapprima ad una irruzione di aria fredda dai Balcani seguita all’interazione di una saccatura nord-atlantica con l’aria continentale stagnante più ad est, su Russia e Mar Nero. A più riprese il long range deterministico ci propone questa soluzione.
In conclusione non si dovrebbe andare incontro ad un cambiamento particolarmente sostanziale del tempo considerando che dopo la grande irruzione fredda dell’Epifania l’inverno sta facendo il suo dovere sulle regioni basso adriatiche e soprattutto sulla Puglia. Ma comunque confermando l’outlook del Comitato Tecnico-Scientifico l’inverno volgerà verso la sua parte più dinamica.
Andrea Rossi
zerogradi [ Mer 11 Gen, 2012 12:46 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
In conclusione non si dovrebbe andare incontro ad un cambiamento particolarmente sostanziale del tempo considerando che dopo la grande irruzione fredda dell’Epifania l’inverno sta facendo il suo dovere sulle regioni basso adriatiche e soprattutto sulla Puglia. Ma comunque confermando l’outlook del Comitato Tecnico-Scientifico l’inverno volgerà verso la sua parte più dinamica....
Digli che si sparasse...!!
E' cambiata radicalmente la circolazione atmosferica MONDIALE e questo dice che non succede niente...!!

gubbiomet [ Mer 11 Gen, 2012 13:41 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
snow96 [ Mer 11 Gen, 2012 13:43 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
l’inverno sta facendo il suo dovere sulle regioni basso adriatiche e soprattutto sulla Puglia.
Andrea Rossi
Ah ah ah ah ah!!!! E quando faceva 2 metri di neve a Pescopennataro o a Capracotta cos'erano? Gli straordinari? Diciamo piuttosto che l'inverno, in alcune zone non s'è presentato proprio al lavoro e in qualcun'altra sta a scaldà la sedia ...

Fili [ Gio 12 Gen, 2012 18:45 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
and1966 [ Gio 12 Gen, 2012 19:02 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
Fili [ Ven 13 Gen, 2012 17:28 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
snow96 [ Ven 13 Gen, 2012 17:44 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
Una bottarella l'ha presa, ma si ricompatta. Dobbiamo concentrarci di più sulle sorgenti energetiche che tengono in piedi queste figure bariche. VP forte, Azzorre debole. Perché? Da almeno 3 anni è così. Perché? Boh ...
marvel [ Ven 13 Gen, 2012 19:20 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
Finché non parte un vero impulso in grado di provocare un Major... con i minor gli effetti saranno limitati... Alcune premesse fanno pensare che arriverà un Major, ma non v'è certezza...

moetia [ Ven 13 Gen, 2012 19:27 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
marvel [ Ven 13 Gen, 2012 19:31 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
Toh, chi si rivede!

moetia [ Ven 13 Gen, 2012 19:40 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
Cari Marvel e cari tutti voi ....nell'ombra forse ma ci sono sempre stata

come potrei fare senza i vostri commenti...

.poi di questo periodo ho dovuto fare il mio lavoro al quotidiano, ma anche altro con una opportunità lavorativa di mesi per ufficio stampa con Fukushima quindi lavoravo anche la notte.....ora abbiamo finito ma continuo con un gruppo di ragazzi su un blog(veramente se ne occupano loro che sono fisici

e io cerco di mio articoli qui e li, che fanno il punto della centrale...se qualche d'uno fosse interessato al lavoro serissimio e aggiornato che fanno ditemelo che vi oriento sul loro blog ...
detto questo quando approda generale inverno mi faccio paura da sola isolata nella capitale nellamia casa di "carton gesso" degna di quella di uno dei tre porcellini

pensate che ora che fuori fa 8 gradi dentro casa mia ne fanno 17 al massimo..pensate con le bombe fredde che spesso prevvedete

mi suicidio direttamente

e voi??? tutto bene a quanto pare ???

andrea75 [ Ven 13 Gen, 2012 19:46 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
Anche noi siamo un pezzo avanti se è per questo!

Pigimeteo [ Ven 13 Gen, 2012 19:49 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
snow96 [ Ven 13 Gen, 2012 20:11 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
Fukushima quindi lavoravo anche la notte.....ora abbiamo finito ma continuo con un gruppo di ragazzi su un blog(veramente se ne occupano loro che sono fisici

e io cerco di mio articoli qui e li, che fanno il punto della centrale...se qualche d'uno fosse interessato al lavoro serissimio e aggiornato che fanno ditemelo che vi oriento sul loro blog ...
Ero iscritto a un gruppo su FB, figlio della Reuters, dopo che aveva interrotto gli aggiornamenti. Ci sei anche te?
Per il resto, sta tranquilla che il freddo non pare voler arrivare ...

moetia [ Ven 13 Gen, 2012 20:37 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?

no Snow....non so chi siano ....sei tu vero il fisico del gruppo??? (ricordo che tra voi uno c'e) questo pure è su FB ed è questo :
https://www.facebook.com/unicolab Antonio (toto) creatore del blog è un fisico bravissimo e il lavoro colossale sul Giappone è di squadra....se entri in forum blog fatti riconoscere

poi capirai chi sono io

snow96 [ Sab 14 Gen, 2012 11:56 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?

no Snow....non so chi siano ....sei tu vero il fisico del gruppo??? (ricordo che tra voi uno c'e) questo pure è su FB ed è questo :
https://www.facebook.com/unicolab Antonio (toto) creatore del blog è un fisico bravissimo e il lavoro colossale sul Giappone è di squadra....se entri in forum blog fatti riconoscere

poi capirai chi sono io

No, non sono io. Io tra l'altro leggevo soltanto, forse ho postato una volta ... ora vado a vedere ...

gunn [ Mar 17 Gen, 2012 15:59 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?

no Snow....non so chi siano ....sei tu vero il fisico del gruppo??? (ricordo che tra voi uno c'e) questo pure è su FB ed è questo :
https://www.facebook.com/unicolab Antonio (toto) creatore del blog è un fisico bravissimo e il lavoro colossale sul Giappone è di squadra....se entri in forum blog fatti riconoscere

poi capirai chi sono io

No, non sono io. Io tra l'altro leggevo soltanto, forse ho postato una volta ... ora vado a vedere ...

per Marvel e tutti voi..
che ne dite compattamento del vp e fine dei giochi?
snow96 [ Mar 17 Gen, 2012 16:03 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?

no Snow....non so chi siano ....sei tu vero il fisico del gruppo??? (ricordo che tra voi uno c'e) questo pure è su FB ed è questo :
https://www.facebook.com/unicolab Antonio (toto) creatore del blog è un fisico bravissimo e il lavoro colossale sul Giappone è di squadra....se entri in forum blog fatti riconoscere

poi capirai chi sono io

No, non sono io. Io tra l'altro leggevo soltanto, forse ho postato una volta ... ora vado a vedere ...

per Marvel e tutti voi..
che ne dite compattamento del vp e fine dei giochi?
Il VP può fare qualsiasi cosa, anche implodere. Tanto non ci porta vantaggio.

marvel [ Gio 26 Gen, 2012 19:49 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
L'impulso stratosferico attualmente in atto dai 10HPA in su, si sta rivelando più potente del previsto.
Non solo, ora ne viene prevista la propagazione fino ai 30HPa.
Tale situazione produrrebbe una tenaglia di HP in grado di spremere il VPS-VP verso l'Europa, con split e lobo minore in direzione opposta.
Come sapete il VP è una depressione in quota, quindi dovrebbe riuscire a scorrere sopra all'HP termica russa, scivolando verso sw...

snow4ever [ Gio 26 Gen, 2012 19:50 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
and1966 [ Gio 26 Gen, 2012 19:52 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
L'impulso stratosferico attualmente in atto dai 10HPA in su, si sta rivelando più potente del previsto.
Non solo, ora ne viene prevista la propagazione fino ai 30HPa.
Tale situazione produrrebbe una tenaglia di HP in grado di spremere il VPS-VP verso l'Europa, con split e lobo minore in direzione opposta.
Come sapete il VP è una depressione in quota, quindi dovrebbe riuscire a scorrere sopra all'HP termica russa, scivolando verso sw...

Detta con l' occhio dell' ignorantone ....... carico da 11 sul prosieguo della già "delicata" situazione in fieri a livello tropo ?

marvel [ Gio 26 Gen, 2012 19:52 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
No, anzi, questo post è un'avvertimento.
Infatti sappiamo quanto i GM interpretino male i dati stratosferici, quindi prevedo ancora elevatissimi rischi...

marvel [ Gio 26 Gen, 2012 19:56 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
L'impulso stratosferico attualmente in atto dai 10HPA in su, si sta rivelando più potente del previsto.
Non solo, ora ne viene prevista la propagazione fino ai 30HPa.
Tale situazione produrrebbe una tenaglia di HP in grado di spremere il VPS-VP verso l'Europa, con split e lobo minore in direzione opposta.
Come sapete il VP è una depressione in quota, quindi dovrebbe riuscire a scorrere sopra all'HP termica russa, scivolando verso sw...

Detta con l' occhio dell' ignorantone ....... carico da 11 sul prosieguo della già "delicata" situazione in fieri a livello tropo ?

No, non ci siamo capiti, il run gfs12 e quello di ecmwf 12 sono proprio il risultato di questo potenziamento dell'impulso. Segue che, tante volte questo si interrompesse o riducesse, o non espandesse, avremmo dei cambiamenti repentini anche sui GM Tropo.
Fermo restando che ancora c'è grande incertezza nell'interpretare gli alti livelli e tradurne le conseguenze sui livelli più bassi.
Speriamo bene...

snow4ever [ Gio 26 Gen, 2012 19:58 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
No, anzi, questo post è un'avvertimento.
Infatti sappiamo quanto i GM interpretino male i dati stratosferici, quindi prevedo ancora elevatissimi rischi...

beh i GM interpretano male i dati stratosferici e di conseguenza con situazioni analoghe a quella attuale hanno un'incertezza imbarazzante, cambiando visione ogni 6h....i rischi si riferiscono a cocenti delusioni o a run "farlocchi" che potrebbero ritrattare il tutto?

marvel [ Gio 26 Gen, 2012 19:59 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
No, anzi, questo post è un'avvertimento.
Infatti sappiamo quanto i GM interpretino male i dati stratosferici, quindi prevedo ancora elevatissimi rischi...

beh i GM interpretano male i dati stratosferici e di conseguenza con situazioni analoghe a quella attuale hanno un'incertezza imbarazzante, cambiando visione ogni 6h....i rischi si riferiscono a cocenti delusioni o a run "farlocchi" che potrebbero ritrattare il tutto?

il rischio c'è...

marvel [ Gio 26 Gen, 2012 20:08 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
Chissà che su questo improvvisa ulteriore variazione delle T stratosferiche non ci sia lo zampino del potente solarflare che ci ha colpiti...?
http://www.nasa.gov/mission_pages/s...12312-M8.7.html
Nonostante ciò il ciclo solare 24 rischia di diventare il più debole degli ultimi 300 anni.
I solarflare, infatti, sono normali, ne avvengono mediamente 10 a ciclo, la particolarità di quello esploso 2 giorni fa è che era diretto proprio sulla direzione del nostro pianeta.
marvel [ Ven 27 Gen, 2012 09:58 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
VORTICE POLARE ... EUROPEO: un evento molto raro!
Dalle ultime carte sembrerebbe proprio che il VP voglia prendersi una lunga vacanza per visitare l'Europa.
Il VP verrebbe letteralmente sfrattato da casa sua, a tutti i livelli atmosferici, ad opera di un vastissimo HP aleutinico ulteriormente potenziato dagli ultimi impulsi caldi stratosferici (tutt'ora ancora in azione)
a 10HPa
a 30 HPa
Molto interessante, anche didatticamente, la sovrapposizione delle carte stratosferiche su quelle troposferiche che rende ancor più evidente la natura del vortice freddo in quota (VP) che ci interesserà.
Infatti si tratterà del VP , depressione in quota, alta pressione termica al suolo, in questo caso sull'Europa nord-orientale (proprio come è solitamente a casa sua, sul polo).
Situazione davvero interessante.
PS(proiezioni a lunghissima gittata proporrebbero una reiterazione di questa dinamica per almeno 2 settimane!!

marvel [ Ven 27 Gen, 2012 10:08 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
and1966 [ Ven 27 Gen, 2012 10:13 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA...
Splendida nota, Massi !

Ricca Gubbio [ Ven 27 Gen, 2012 15:36 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA...
Frasnow [ Ven 27 Gen, 2012 15:39 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA... SEGNALI DI CAMBIAMENTO?
marvel [ Sab 04 Feb, 2012 15:11 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA...
Anche io, distratto dai fenomeni "terreni", solo ora mi sono aggiornato sull'evoluzione stratosferica che parla di SPLIT stratosferico a 30HPa (la quota più importante quando si parla di coupling con la troposfera), il bello è che lo split polare, su un VP già molto provato ed adagiato tra Canada, Europa e Russia, subirà un forcing a tenaglia dall'HP tra Alaska e Aleutine e dall'HP Atlantico che porterà un HP a ponte sul Polo, in grado di imprimere una nuova e corposa spinta antizonale al Nucleo siberiano...
Possibili conseguenze:
1) flusso zonale bloccato fino a data da destinarsi (probabilmente non prima della fine di febbraio)
2) reiterazione del flusso freddo continentale sull'Europa, con facile e probabile matrimonio tra HP atlantico proteso verso nord e l'HP termico russo (Ponte di Voejkov)
3) nuovo ed incisiva componente di spinta siberiana tra 10 gg o poco più.
Ma senza spingerci a fare previsioni tanto ardite, "accontentiamoci" della mancanza del flusso zonale e, eventualmente, della possibilità di fantasticare su un apporto umido generato da un basso atlantico in interazione con l'aria gelida continentale.

snow4ever [ Sab 04 Feb, 2012 15:31 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA...
tra l'altro massi permettimi di puntualizzare una cosa, ossia che nel caso in cui rimanessimo sotto correnti orientali (come sembra dopo giovedì), usufruiremmo di tantissima aria gelida nei bassi strati accumulatasi in questi giorni che, in caso di cielo sereno, porterebbe la temperatura a bassissimi livelli, anche nell'ipotesi in cui avessimo termiche positive o leggermente negative a 850hpa....
marvel [ Sab 04 Feb, 2012 15:56 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA...
tra l'altro massi permettimi di puntualizzare una cosa, ossia che nel caso in cui rimanessimo sotto correnti orientali (come sembra dopo giovedì), usufruiremmo di tantissima aria gelida nei bassi strati accumulatasi in questi giorni che, in caso di cielo sereno, porterebbe la temperatura a bassissimi livelli, anche nell'ipotesi in cui avessimo termiche positive o leggermente negative a 850hpa....
Tu fa' che restino almeno leggermente negative...

marvel [ Dom 05 Feb, 2012 22:03 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA...
Oggi le stratosferiche sono A P O C A L I T T I C H E ! ! !
Una sequenza senza fine di collasso del VP sull'Europa (peggio di come ci è collassato addosso finora (ricordo che tutto il peggioramento attuale è avvenuto grazie ad un allungamento del VP fin sopra il Mediterraneo. Una saccatura che, oltre ad aver bloccato il flusso zonale, ha attratto da est l'aria fredda facente capo all'HP termico russo-siberiano più vasto e freddo degli ultimi decenni!
Insomma, le proiezioni sia sul breve che sul lungo non danno tregua con una sinergia a tutte le quote, split del VP che collassa dalla Scandinavia/Siberia verso l'Europa!
A 100HPa:
Ora
a 48h
96h
144h ... sembra che si stia allentando la presa...
Ma sul lungo un attacco inaudito!!
240h
Confermato dalle analisi in quota e dal modello europeo!
Proiezioni ancor più estreme sul lunghissimo (oltre metà mese/20 del mese)!

nordest [ Dom 05 Feb, 2012 22:28 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA...

Buonasera Marvel sono una persona che legge molto sui forum e il tempo di lettura mi ha dato la possibilità di riconoscere le persone preparate con previsioni che poi si sono puntualmente verificate.
Ritengo MARVEL tra i piu' preparati in circolazione su internet e mi farebbe piacere se trovasse il tempo per leggere una discussione aperta da Filippo Casciani (Cloover) sul suo sito "argomento la nascita di un alta termica in Europa a pochi passi dall'italia. Cloover mi sembra estasiato o impaurito per quello che vede. Sarebbe veramente qualcosa di grosso, grosso.
sarei felice di avere un parere da Lei.
La ringrazio vivamente
nevone_87 [ Dom 05 Feb, 2012 22:28 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA...
primavera a giugno

aliante2 [ Lun 06 Feb, 2012 16:50 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA...
Oggi le stratosferiche sono A P O C A L I T T I C H E ! ! !
Una sequenza senza fine di collasso del VP sull'Europa (peggio di come ci è collassato addosso finora (ricordo che tutto il peggioramento attuale è avvenuto grazie ad un allungamento del VP fin sopra il Mediterraneo. Una saccatura che, oltre ad aver bloccato il flusso zonale, ha attratto da est l'aria fredda facente capo all'HP termico russo-siberiano più vasto e freddo degli ultimi decenni!
Insomma, le proiezioni sia sul breve che sul lungo non danno tregua con una sinergia a tutte le quote, split del VP che collassa dalla Scandinavia/Siberia verso l'Europa!
[...]
Confermato dalle analisi in quota e dal modello europeo!
Proiezioni ancor più estreme sul lunghissimo (oltre metà mese/20 del mese)!

Incredibile ciò che sta accadendo, inoltre avrai visto anche il sole, magnetogramma piatto, attività tornata wery low level, direi sono tutte tracce che portano il pianeta verso un global cooling, altro che riscaldamento antropogenico, sempre un piacere leggerti, a presto

Poranese457 [ Lun 06 Feb, 2012 16:58 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA...
Incredibile ciò che sta accadendo, inoltre avrai visto anche il sole, magnetogramma piatto, attività tornata wery low level, direi sono tutte tracce che portano il pianeta verso un global cooling, altro che riscaldamento antropogenico, sempre un piacere leggerti, a presto

Grande Stefano, bentornato tra noi!

marvel [ Lun 06 Feb, 2012 22:06 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA...
Ed ora il pensiero dell'amico Guido Guidi... inutile dirvi che lo condivido appieno anche io:
Sudden Warming 2012, in arrivo il sapore di mare
Solo sapore di mare però, per quello di sale meglio aspettare. Girando per le frenetiche discussioni nei forum di meteorologia, oppure per le fitte cronache della stampa, il ritornello è sempre lo stesso: aria artica continentale. Bene, vi è piaciuta? La prossima sarà al sapore di mare, ma comunque artica.
La situazione è la seguente.
L’attuale forte retrogressione fredda ha le sue origini nel Sudden Warming che la stratosfera polare ha vissuto verso la metà del mese di gennaio. Un evento con una preparazione molto laboriosa in quanto preceduto da un Vortice Polare solido ed eccezionalmente freddo. Per cui, il lag temporale tra la brusca frenata del vortice e i flussi meridiani in troposfera è stato di circa quindici giorni.
Ora i piani alti della stratosfera hanno riguadagnato zonalità, ma quelli medi e quelli bassi sono praticamente fermi. Perciò chi governa ora è la troposfera, che sta continuando a scaricare energia alle alte latitudini.
L’eventuale effetto di un secondo evento di Sudden Warming sarebbe quindi quasi immediato, e, indovinate un po’?
Succederà proprio questo, come del resto indica la ripresa del flusso di calore verso le alte latitudini:
In questa mappa sono plottati il geopotenziale e il vento meridionale a 30hPa, dai campi a 240 ore del GFS. La stessa informazione, ma senza i flussi termici è reperibile dal sito del Climate Prediction Center della NOAA.
Uno
split del Vortice Polare Stratosferico in piena regola, meglio noto come
Major Warming. Il nucleo freddo che si nota sulla prima di queste immagini, ha una sola direzione possibile,
l’Europa centro-occidentale. Questo significa che con la persistenza della AO negativa, l’arrivo di
una NAO negativa piloterà aria artica marittima verso sud, probabilmente tra la
fine della seconda e l’inizio della terza decade del mese. Con il Mediterrano in persistente anomalia barica saranno dolori. Un tempo meno freddo, forse, ma non per questo meno difficile, perché ci sarà parecchia più umidità in giro. La differenza con l’attualità di questi giorni sarà probabilmente solo quella che oltre ai nostri, dovremo commentare anche i guai d’oltre oceano, perché
l’altro polo freddo scenderà sul Canada e sugli Stati Uniti centrali. Viviamo tempi interessanti.
aliante2 [ Mar 07 Feb, 2012 12:48 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA...
Grande Max, non se ne esce, dopo Roma si continuerebbe a quote molto basse, appennino seppellito, ho condiviso il tuo pensiero e di Guido Guidi menzionandovi su Facebook

marvel [ Lun 13 Feb, 2012 13:58 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA...
Ecco la posizione odierna del VP, sempre decentrato verso l'Europa, a
10 HPa
30 HPa
100 HPa
E la posizione prevista fra 10 gg alle rispettive quote
10 HPa
30 HPa
100 HPa
Con split del VP in atto e nella prospettiva di un nuovo potente e rapido affondo verso nord-nordest del forcing dell'HP atlantico. (il blocco atlantico non molla)
Insomma, i giochi non sembrano essere ancora chiusi
PS(fine mese-inizio marzo interessanti)
moetia [ Lun 13 Feb, 2012 14:16 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA...
gubbiomet [ Lun 13 Feb, 2012 15:56 ]
Oggetto: Re: LA STRATOSFERA...
Ecco la posizione odierna del VP, sempre decentrato verso l'Europa, a
Con split del VP in atto e nella prospettiva di un nuovo potente e rapido affondo verso nord-nordest del forcing dell'HP atlantico. (il blocco atlantico non molla)
Insomma, i giochi non sembrano essere ancora chiusi
PS(fine mese-inizio marzo interessanti)
Adesso però devi spiegarmi perchè le carte postate da te, che sono sempre ecmwf, disegnano scenari che lo stesso modello non vede a 500 hpa (vedi la mia discussione sul lungo termine).
Mi serve per imparare.
Grazie
