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Archivio segnalazioni - "Il Giocattolo rotto" e la nostra passione per la meteorologia
burjan [ Lun 10 Apr, 2017 18:40 ]
Oggetto: "Il Giocattolo rotto" e la nostra passione per la meteorologia
Mi dispiace, ma il nostro bel giocattolo si sta rompendo sotto i nostri occhi.
Tutto l'assetto della circolazione su scala europea è completamente sconvolto.
In realtà, è soltanto l'atto finale di un processo che da decenni si svolgeva e che molti volevano ignorare.
L'indice est-atlantico in tutta la sua spaventosa crudezza.
Di chi è la colpa? Cosa ci importa a questo punto?
Magari con qualche onda da nord riusciremo ancora a trovare qualche acquazzone. Ma mese dopo mese, anno dopo anno, queste "scappiolette" sono sempre più deboli e lontane.
Ci aveva avvertito: nel 2002, nel 2007, in tanti inverni fasulli.
Non è vero che natura non facit saltus. A me sembra che stavolta il salto ci sia eccome.
Mi sa che ne vedremo delle belle.
E a me passa sempre più la voglia. Ogni giorno che passa. Altro che meteofili. Testimoni della fine di un mondo.
Frasnow [ Lun 10 Apr, 2017 19:22 ]
Oggetto: Re: Entrata La Primavera Astronomica: Solita Stabilità O Maggiore Dinamicità?
Mi dispiace, ma il nostro bel giocattolo si sta rompendo sotto i nostri occhi.
Tutto l'assetto della circolazione su scala europea è completamente sconvolto.
In realtà, è soltanto l'atto finale di un processo che da decenni si svolgeva e che molti volevano ignorare.
L'indice est-atlantico in tutta la sua spaventosa crudezza.
Di chi è la colpa? Cosa ci importa a questo punto?
Magari con qualche onda da nord riusciremo ancora a trovare qualche acquazzone. Ma mese dopo mese, anno dopo anno, queste "scappiolette" sono sempre più deboli e lontane.
Ci aveva avvertito: nel 2002, nel 2007, in tanti inverni fasulli.
Non è vero che natura non facit saltus. A me sembra che stavolta il salto ci sia eccome.
Mi sa che ne vedremo delle belle.
E a me passa sempre più la voglia. Ogni giorno che passa. Altro che meteofili. Testimoni della fine di un mondo.
Magari sbaglio io, ma non mi sembrano molto belli messaggi del genere. Prendere un solo indice (che potrà essere variato quanto vuoi) per dire che sta per finire un'era sinceramente lo trovo prima di tutto di poco gusto e a parer mio anche poco inerente ad un forum che si è sempre contraddistinto per la sua obiettività e correttezza. Poi ripeto, è un pensiero mio come te hai espresso il tuo. :bye:
Cyborg [ Lun 10 Apr, 2017 21:02 ]
Oggetto: Re: Entrata La Primavera Astronomica: Solita Stabilità O Maggiore Dinamicità?
Mi dispiace, ma il nostro bel giocattolo si sta rompendo sotto i nostri occhi.
Tutto l'assetto della circolazione su scala europea è completamente sconvolto.
In realtà, è soltanto l'atto finale di un processo che da decenni si svolgeva e che molti volevano ignorare.
L'indice est-atlantico in tutta la sua spaventosa crudezza.
Di chi è la colpa? Cosa ci importa a questo punto?
Magari con qualche onda da nord riusciremo ancora a trovare qualche acquazzone. Ma mese dopo mese, anno dopo anno, queste "scappiolette" sono sempre più deboli e lontane.
Ci aveva avvertito: nel 2002, nel 2007, in tanti inverni fasulli.
Non è vero che natura non facit saltus. A me sembra che stavolta il salto ci sia eccome.
Mi sa che ne vedremo delle belle.
E a me passa sempre più la voglia. Ogni giorno che passa. Altro che meteofili. Testimoni della fine di un mondo.
Magari sbaglio io, ma non mi sembrano molto belli messaggi del genere. Prendere un solo indice (che potrà essere variato quanto vuoi) per dire che sta per finire un'era sinceramente lo trovo prima di tutto di poco gusto e a parer mio anche poco inerente ad un forum che si è sempre contraddistinto per la sua obiettività e correttezza. Poi ripeto, è un pensiero mio come te hai espresso il tuo. :bye:
Concordo. Io penso che finita questa fase sfavorevole torneremo a parlare di perturbazioni atlantiche in serie e organizzate e i proclami catastrofisti finiranno come al solito per essere cestinati come frasi dette in momenti di sconforto. Troppe volte abbiamo assistito a discorsi com questi, sempre puntualmenti smentiti. Vedremo come andrà :bye:
fiocco_di _neve [ Lun 10 Apr, 2017 22:04 ]
Oggetto: Re: Entrata La Primavera Astronomica: Solita Stabilità O Maggiore Dinamicità?
Resta il fatto,che la situazione è catastrofica,c'è una secca peggio di giugno,irrigatori accesi nei campi manco fosse luglio,ed anticiclone sempre invadente,ogni qualvolta prova ad elevarsi(sempre se ci riesca),tutto a est.
Sono spariti i scambi meridiani,le perturbazioni atlantiche,non sarà la fine di una era meteorologica,ma qui da un paio d'anni i cambiamenti sono sotto gli occhi di tutti.
Poranese457 [ Mar 11 Apr, 2017 07:46 ]
Oggetto: Re: Entrata la Primavera astronomica: solita stabilità o maggiore dinamicità?
Mi dispiace, ma il nostro bel giocattolo si sta rompendo sotto i nostri occhi.
Tutto l'assetto della circolazione su scala europea è completamente sconvolto.
In realtà, è soltanto l'atto finale di un processo che da decenni si svolgeva e che molti volevano ignorare.
L'indice est-atlantico in tutta la sua spaventosa crudezza.
Di chi è la colpa? Cosa ci importa a questo punto?
Magari con qualche onda da nord riusciremo ancora a trovare qualche acquazzone. Ma mese dopo mese, anno dopo anno, queste "scappiolette" sono sempre più deboli e lontane.
Ci aveva avvertito: nel 2002, nel 2007, in tanti inverni fasulli.
Non è vero che natura non facit saltus. A me sembra che stavolta il salto ci sia eccome.
Mi sa che ne vedremo delle belle.
E a me passa sempre più la voglia. Ogni giorno che passa. Altro che meteofili. Testimoni della fine di un mondo.
Perdonami Luis, non sono molto d'accordo specie con l'ultima parte.
Come dici tu forse siamo testimoni della fine di un mondo ed allora c'è da interrogarci riguardo cosa eravamo appassionati. La meteorologia e la climatologia in se o il tempo come ci piaceva/confaceva? Ecco, se di fronte ad un bel periodo stabile si esaurisce la passione allora essa non era per la materia ma limitata ai nostri gusti.
A nessuno, me in primis, piace questa stasi ma è giusto comunque seguire gli andamenti meteorologici pure in un periodo così "noioso" sia per essere, appunto, testimoni di qualcosa sia per magari provarne a capire le cause.
Sono sempre dell'idea che siamo semplicemente in un ciclo "negativo" e poi, seriamente, negativo per chi? Magari la Natura ha bisogno di un reset di questo genere, sta semplicemente compensando un tipo di situazione che non poteva sostenere.
O magari ci sta dando chiari segnali di rifiuto per come l'abbiamo ridotta. Non possiamo saperlo, possiamo solo adattarci a questa nuova realtà e viverla accettandola con serenità: tanto non c'è molto altro da fare.
Intanto niente di nuovo all'orizzonte, qualche piovasco pomeridiano ma solo instabilità localizzata. Pare salva Pasquetta.
Ricca Gubbio [ Mar 11 Apr, 2017 08:51 ]
Oggetto: Re: Entrata La Primavera Astronomica: Solita Stabilità O Maggiore Dinamicità?
Pensate se c' era internet quando hanno vissuto la Piccola Era Glaciale..... quelli che dovevano dire??:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :confuso:
nevone_87 [ Mar 11 Apr, 2017 09:18 ]
Oggetto: Re: Entrata La Primavera Astronomica: Solita Stabilità O Maggiore Dinamicità?
la versione di reading è la peggiore di tutte, freddo totalmente inutile fuori stagione, con a rischio tutti gli ortaggi da nord a sud, sarebbe la mazzata definitiva. Nessuna possibilità di piogge con quell'entrate inutili da nord est per il versante tirrenico e il nord italia. :ohno:
mausnow [ Mar 11 Apr, 2017 09:24 ]
Oggetto: Re: Entrata La Primavera Astronomica: Solita Stabilità O Maggiore Dinamicità?
Mi permetto di sdrammatizzare con una considerazione semiseria... ma non troppo burlona.
A mio avviso tra tutti questi indici manca l'IDTLSS, ovvero
Indice Delle Tracce Lasciate Sul Suolo
:mrgreen:
una su tutte, tanto per fare un esempio: il livello del Trasimeno. E' pur vero che stiamo vivendo una fase secca come poche, ma il livello mi pare che attualmente sia attorno ai -15, insomma non l'optimum ma tutt'altro che drammatico.
Altre componenti di questo farlock index potrebbero essere la quantità di neve rimasta al suolo sui monti e fino a quando, oppure lo stato di salute delle falde, la portata dei fiumi, la presenza o la scomparsa temporanea dei piccoli torrenti, lo stato degli invasi, etc...
andrea75 [ Mar 11 Apr, 2017 10:04 ]
Oggetto: Re: Entrata la Primavera astronomica: solita stabilità o maggiore dinamicità?
Il discorso di Luisito porterebbe ad una lunga discussione ... c'è una ragione di fondo, quella di un cambiamento in atto ormai fin troppo evidente. Ci sono altresì tanti punti interrogativi, uno su tutti quello sul trend di questo cambiamento. Probabilmente sarà destinato a peggiorare, probabilmente sarà anche irreversibile, ma credo non ci sia una sola persona al Mondo che abbia in mano la risposta a questa domanda.
Quindi nel dire che siamo davvero vicini alla "fine del Mondo" (volutamente virgolettato) ci andrei cauto... come andrei cauto nel dire che la nostra passione, se è passione vera, debba finire solo perché siamo costretti a modificare le nostre abitudini e il nostro modo di vedere il tempo. Se così fosse, i giovani di oggi che non hanno vissuto i cosiddetti anni gloriosi, sarebbero già destinati a non appassionarsi alla meteorologia. E invece di giovani che si appassionano e che si stanno appassionando ce ne sono tantissimi, ed è giusto che sia così, perché credo che la passione verso la meteorologia, che di base è una passione per la natura, vada oltre un freddo indice.
Forza e coraggio... abbiamo per l'appunto avuto annate particolarmente critiche anche in passato, e ne siamo venuti fuori. Pensavamo fossimo destinati alla desertificazione, ed invece abbiamo avuto stagioni di piogge record. Il 2017 sarà anche partito male, ma la situazione non è ancora così catastrofica... ne verremo fuori anche stavolta e al primo temporale vero la passione tornerà come sempre viva.
Burian Express 94 [ Mar 11 Apr, 2017 11:45 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Per quanto mi riguarda la passione non me la leverà mai niente, nemmeno i periodi più brutti e noiosi, sono sempre in cerca di carte potenzialmente nevose in inverno e tempestose in estate :D
Certo recentemente negli ultimi anni c'è da soffrire, ma come dice Andrea basta un temporale e si fanno 10 pagine in una discussione giornaliera. Poi cmq quest'inverno ricordo topic storici, record di presenze. Questo è un periodo con configurazioni o Adriatiche (Balcani in primis) o Spagnole ma prima o poi finirà no? Già oggi pomeriggio che ci sia qualche temporale in appennino, smuoviamo sta situazione :mrgreen:
il versiliese [ Mar 11 Apr, 2017 12:30 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Siamo discutendo su un argomento spinoso ed ognuno ha il sacrosanto diritto di dire la sua,che sia catastrofista o no.
io ,personalmente ,ritengo che cambiamenti importanti climatici siano in atto.Non so se siano dovuti ad attività umane o a cicli naturali,ma il progressivo aumento della temperatura media del pianeta ne è la prova e non può che portare ad inceppamenti nei meccanismi che governano le dinamiche atmosferiche.Qui in Toscana ad esempio è quasi scomparso l'arrivo di aria fredda dal Rodano ,che portava in inverno delle belle nevicate anche sulla costa(non nevica ben se dalla Corsica non vien,dicevano i vecchi) .Ma questo non ci deve far diminuire la passione per la meteo:anche se in gran parte siamo tutti freddofili dobbiamo continuare a scrutare carte e registrare dati e guardare il cielo.
Adriatic92 [ Mar 11 Apr, 2017 14:10 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Allora, tendenzialmente e dal mio punto di vista non posso nascondere e dire che il nostro clima già di suo lo trovo poco stimolante e divertente, almeno da 15-20 anni le cose sono cambiate in peggio, e per noi freddofili/meteofili in generale è una sonora mazzata.. :ziped: detto ciò però la PASSIONE per la meteorologia rimane in qualunque circostanza/momento e in qualsiasi stagione, anche se a volte questi lunghi periodi morti e spenti ti fanno passare la voglia. La passione rimarrà sempre e comunque a prescindere, per scrutare, capire, scavare a fondo e conoscere sempre di più le varie dinamiche atmosferiche in continuo mutamento. Purtroppo il riscaldamento è sotto gli occhi di tutti e non si può negarlo, come non posso negare che la mano dell'UOMO implica in una minima %, del resto però la NATURA fa il suo corso, positivo o negativo che sia e noi comuni mortali non possiamo far altro che ammirare e osservare quello che ci propone davanti. Il bello della meteorologia è anche questo e rimarrà uno tra i rami più complessi e misteriosi della scienza :smile:
zeppelin [ Mar 11 Apr, 2017 14:59 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Lo dici tu Daniel che la mano dell'uomo è solo in minima parte responsabile. ;-)
Non sono sicuro del contrario, ma non sono affatto sicuro nemmeno di questo.
Sul fatto che il riscaldamento è sotto gli occhi di tutti (tranne che di Trump e dell'amministrazione USA, che del resto di c....te ne dice anche altre e ne fa anche altre, tipo lanciare missili sugli unici che stanno combattendo l'ISIS) invece siamo d'accordo, non credo ci siano più dubbi, del resto si tratta di statistiche, numeri, c'è poco di opinabile. ;-)
Poranese457 [ Mar 11 Apr, 2017 15:21 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Lo dici tu Daniel che la mano dell'uomo è solo in minima parte responsabile. ;-)
Non sono sicuro del contrario, ma non sono affatto sicuro nemmeno di questo.
Sul fatto che il riscaldamento è sotto gli occhi di tutti (tranne che di Trump e dell'amministrazione USA, che del resto di c....te ne dice anche altre e ne fa anche altre, tipo lanciare missili sugli unici che stanno combattendo l'ISIS) invece siamo d'accordo, non credo ci siano più dubbi, del resto si tratta di statistiche, numeri, c'è poco di opinabile. ;-)
Ho creato questo topic a mio rischio e pericolo sapendo che poteva sfociare anche in commenti di questo tipo: ecco, evitiamo ogni riferimento politico per piacere, parliamo di scienza e basta senza andare a santificare demoni o a demonizzare santoni.
Se riusciamo a rimanere in ambito scientifico, pur ognuno con le proprie idee, il topic potrà prosperare di interventi interessanti altrimenti lo richiudo prima di subito ;)
zeppelin [ Mar 11 Apr, 2017 16:43 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Lo dici tu Daniel che la mano dell'uomo è solo in minima parte responsabile. ;-)
Non sono sicuro del contrario, ma non sono affatto sicuro nemmeno di questo.
Sul fatto che il riscaldamento è sotto gli occhi di tutti (tranne che di Trump e dell'amministrazione USA, che del resto di c....te ne dice anche altre e ne fa anche altre, tipo lanciare missili sugli unici che stanno combattendo l'ISIS) invece siamo d'accordo, non credo ci siano più dubbi, del resto si tratta di statistiche, numeri, c'è poco di opinabile. ;-)
Ho creato questo topic a mio rischio e pericolo sapendo che poteva sfociare anche in commenti di questo tipo: ecco, evitiamo ogni riferimento politico per piacere, parliamo di scienza e basta senza andare a santificare demoni o a demonizzare santoni.
Se riusciamo a rimanere in ambito scientifico, pur ognuno con le proprie idee, il topic potrà prosperare di interventi interessanti altrimenti lo richiudo prima di subito ;)
Javohl! Del resto però se il presidente della maggiore potenza mondiale ha scritto "global warming is a Hoax" mi sembrava giusto farlo partecipare alla discussione e chiedergli in proposito "hic Rhodus hic salta!" :mrgreen:
E quando si apre un post sul cambiamento climatico è difficile non parlare delle cause dello stesso e delle politiche che si attuano o non attuano per cercare di evitarlo o attenuarlo. Comunque ok. Obbedisco. ;-)
Gab78 [ Mar 11 Apr, 2017 21:39 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
No.
Sinceramente non riesco a concepire uno Zio così pessimista e categorico...
Credo sia stato lo "sfogo" di un momento...
La passione non (ci) passerà mai, credo, spero... ;)
As_Needed [ Mar 11 Apr, 2017 22:11 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Io sinceramente mi interessebbe osservare anche il clima di Venere se potessi :D
Comunque io invece penso che l uomo centri poco niente con i cambiamenti climatici, penso sia tutto dovuto a ere che giocano in modo ciclico o anche no ;) A seconda di vari fenomeni "spaziali"
Anche perché se no, significa che nell antichità, tipo nell AC, nei periodi Moolto piu caldi di questo, le popolazioni di allora inquinavano parecchio eh :D
L uomo vuole essere al centro pure quando sbaglia :D :D
Freddoforever [ Mar 11 Apr, 2017 22:16 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Mi dispiace, ma il nostro bel giocattolo si sta rompendo sotto i nostri occhi.
Tutto l'assetto della circolazione su scala europea è completamente sconvolto.
In realtà, è soltanto l'atto finale di un processo che da decenni si svolgeva e che molti volevano ignorare.
L'indice est-atlantico in tutta la sua spaventosa crudezza.
Di chi è la colpa? Cosa ci importa a questo punto?
Magari con qualche onda da nord riusciremo ancora a trovare qualche acquazzone. Ma mese dopo mese, anno dopo anno, queste "scappiolette" sono sempre più deboli e lontane.
Ci aveva avvertito: nel 2002, nel 2007, in tanti inverni fasulli.
Non è vero che natura non facit saltus. A me sembra che stavolta il salto ci sia eccome.
Mi sa che ne vedremo delle belle.
E a me passa sempre più la voglia. Ogni giorno che passa. Altro che meteofili. Testimoni della fine di un mondo.
sante parole :inchino: ormai di esempi ne abbiamo quanti ne vogliamo sullo stravolgimento del clima,basta vederli...
oggi sembrava una giornata tipica da fine maggio-inizio giugno e siamo solo ad aprile,se continua così quest'estate quanti record infrangeremo?
burjan [ Mar 11 Apr, 2017 23:02 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo rotto" e la nostra passione per la meteorologia
Penso che molto bene abbia fatto Poranese a trasformare il mio post in un topic, lo ringrazio perchè ha capito le mie intenzioni prima di me.
Chiarisco innanzitutto che a me passa la voglia non di occuparmi di meteo, ma di occuparmene come abbiamo ed ho, in fondo pure io, sempre fatto. Di occuparcene come di una cosa bella, di una fonte di piaceri, di visioni spettacolari che ci riscattano delle molte amarezze della vita. La meteo al servizio delle settimane bianche e del mare.
Passa la voglia di stare lì settimane intere con l'idea che "tanto tutto tornerà come prima", "ma quando arriva sta neve" o "quando arriva sto freddo". Passa la voglia di occuparsi di meteo col piacere di godere del tempo che vogliamo.
E' ora di assumere un approccio critico, se mi perdonate la parola grossa "militante" a queste faccende. Il mutamento climatico è già diventato il più grande pericolo per la civiltà umana e per la pace. All'ultimo G7, mentre in una stanza gli USA si battevano a livello di negoziati commerciali contro il recepimento dell'accordo di Parigi, nell'altra stanza uno sconsolato Ministro della Difesa doveva ammettere che in 17 (diciassette) scenari locali i cambiamenti climatici mettevano a rischio la sicurezza degli USA.
Il grafico dell'EA ci mette di fronte ad un progressivo ed inesorabile mutamento dell'assetto delle figure bariche sull'Europa. Un mutamento che dura cinquant'anni, progressivamente, inesorabilmente, e che alla fine si realizza in una situazione stabile: guardate che è quanto accaduto al termine dell'ultima glaciazione. Da due anni non è mai stato negativo: non era mai accaduto.
Guardate che significherebbe, come sta significando, blocco totale delle perturbazioni atlantiche, siccità monstre su gran parte dell'Europa mediterranea alternato a gravi ondate di gelo. Guardate cosa è successo quest'inverno.
E' inutile quindi stare lì a spillare le carte a sperare che il giocattolo si aggiusti, perchè non lo farà. E' ora che tutti coloro che conoscono più degli altri le dinamiche dell'atmosfera utilizzino questa loro conoscenza per gridare a tutti i venti che il cambiamento climatico globale, innescato al 90% da motivazioni antropiche, sta distruggendo il nostro mondo e sta mettendo a gravissimo rischio la sicurezza nostra e dei nostri figli. E' ora, se mi permettete il linguaggio desueto, che si cominci a utilizzare il linguaggio della denuncia, non dell'attesa vana. Il linguaggio della pratica, della sensibilizzazione, non del lampione.
Se non ci credete, se pensate che quel che ritiene l'ormai totale unanimità del mondo scientifico sia una bufala, nonostante le stesse evidenze della vostra finestra aperta in questa serata dell'11 Aprile che sembra Giugno, siete padronissimi di farlo.
Non è colpa mia se però poi tutte le previsioni più fosche si stanno puntualmente avverando.
zeppelin [ Mer 12 Apr, 2017 00:24 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Io invece, come scrivevo anche prima, sono d'accordo con Luisito. Pur mantenendo un approccio leggermente meno pessimistico, il che si dimostra nel fatto che spero quasi ogni volta che i modelli sono in disaccordo in uno sblocco di questa assurda situazione, sbagliando purtroppo negli ultimi tempi sempre più spesso. :ohno:
Questo tra l'altro è un indice di tre cose:
1) che la passione è dura a morire e, almeno nel mio caso come nel caso di molti se non tutti voi, non morirà mai probabilmente.
2) che la situazione è decisamente grave, purtroppo, e che non c'è vera nessuna volontà politica di affrontare la questione ma anzi una diffusissima tendenza a fare come le tre proverbiali scimmiette e fingere che non stia succedendo nulla e che soprattutto non sia colpa nostra, come invece probabilmente è.
3) molto meno importante, che le mie analisi ultimamente non valgono una cippa! :lol:
Boba Fett [ Mer 12 Apr, 2017 00:25 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Allora, tendenzialmente e dal mio punto di vista non posso nascondere e dire che il nostro clima già di suo lo trovo poco stimolante e divertente, almeno da 15-20 anni le cose sono cambiate in peggio, e per noi freddofili/meteofili in generale è una sonora mazzata.. :ziped: detto ciò però la PASSIONE per la meteorologia rimane in qualunque circostanza/momento e in qualsiasi stagione, anche se a volte questi lunghi periodi morti e spenti ti fanno passare la voglia. La passione rimarrà sempre e comunque a prescindere, per scrutare, capire, scavare a fondo e conoscere sempre di più le varie dinamiche atmosferiche in continuo mutamento. Purtroppo il riscaldamento è sotto gli occhi di tutti e non si può negarlo, come non posso negare che la mano dell'UOMO implica in una minima %, del resto però la NATURA fa il suo corso, positivo o negativo che sia e noi comuni mortali non possiamo far altro che ammirare e osservare quello che ci propone davanti. Il bello della meteorologia è anche questo e rimarrà uno tra i rami più complessi e misteriosi della scienza :smile:
Ma perché gli anticicloni non esistevano 20 anni fa?? :lol:
La piovosità è in aumento dati alla mano :wink:
Adriatic92 [ Mer 12 Apr, 2017 08:11 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Allora, tendenzialmente e dal mio punto di vista non posso nascondere e dire che il nostro clima già di suo lo trovo poco stimolante e divertente, almeno da 15-20 anni le cose sono cambiate in peggio, e per noi freddofili/meteofili in generale è una sonora mazzata.. :ziped: detto ciò però la PASSIONE per la meteorologia rimane in qualunque circostanza/momento e in qualsiasi stagione, anche se a volte questi lunghi periodi morti e spenti ti fanno passare la voglia. La passione rimarrà sempre e comunque a prescindere, per scrutare, capire, scavare a fondo e conoscere sempre di più le varie dinamiche atmosferiche in continuo mutamento. Purtroppo il riscaldamento è sotto gli occhi di tutti e non si può negarlo, come non posso negare che la mano dell'UOMO implica in una minima %, del resto però la NATURA fa il suo corso, positivo o negativo che sia e noi comuni mortali non possiamo far altro che ammirare e osservare quello che ci propone davanti. Il bello della meteorologia è anche questo e rimarrà uno tra i rami più complessi e misteriosi della scienza :smile:
Ma perché gli anticicloni non esistevano 20 anni fa?? :lol:
La piovosità è in aumento dati alla mano :wink:
Certo, pure 20 anni fa c'erano gli anticicloni, ma il problema è la PERSISTENZA e la FREQUENZA di queste lunghe fasi sempre più calde, secche e al di sopra della media che si ripetono ogni anno, senza poi dimenticare i record abitualmente stracciati. Sul fatto della piovosità che sia aumentata, ok, sono d'accordo, poi in quel caso come ho sempre ribadito fin dall'inizio, bisogna anche valutare la DISTRIBUZIONE e come viene spalmata poi nel tempo, ad esempio da inizio anno il cumulato precipitativo qui nella mia zona rientra grossomodo nella norma (per il momento) , ma se contiamo i giorni di pioggia, mi rendo conto che in 30 giorni, mi piove solo 2 o al massimo 3 giorni che fa l'equivalente di tutto il mese
Poranese457 [ Mer 12 Apr, 2017 08:29 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo rotto" e la nostra passione per la meteorologia
Penso che molto bene abbia fatto Poranese a trasformare il mio post in un topic, lo ringrazio perchè ha capito le mie intenzioni prima di me.
E' che ormai un pelino ti conosco Luis :mrgreen:
Riguardo l'argomento del topic, sono sempre molto timoroso a parlare di cambiamenti radicali, definitivi o imponenti.
Purtroppo la mia osservazione della meteorologia è limitata all'area italica e ad un limitato periodo di tempo.
Nonostante, si, posso dire che a Porano non nevica decentemente da 5 anni mentre prima lo faceva 3/4 volte OGNI ANNO, non so se questo sia mai accaduto in passati meteorologicamente recenti. Posso anche dire che l'altro ieri è stata la prima volta negli ultimi 15 anni (da quando cioè ho memorie in merito) che si poteva fare il bagno a Bolsena nella prima decade di Aprile. Sarà risuccesso 20/30/40/50/100 anni fa? Non lo so.
Soprattutto, come si comporta il clima nelle altre aree del mondo? Abbiamo riscontri oggettivi ed inconfutabili che quanto sta accadendo negli ultimi 20 anni non sia già successo in un passato che non siamo in grado di rilevare? NO!
Ecco, che qualcosa sia cambiato a livello atmosferico è chiaro ma chi ci dice che la fase anomala non fosse quella degli ultimi 20/30/40/50/100/2000 anni o quella attuale?
No mi dispiace, ci sono ancora troppe incognite nel mio sapere per poter rispondere con certezza a tutte queste domande.
snow96 [ Mer 12 Apr, 2017 10:05 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Sono perfettamente d'accordo con Burjan per quanto concerne l'aspetto emotivo.
Non riesco più a seguire la meteo come una volta. No, non è l'età che avanza, è la consapevolezza che il tipo di meteo che mi ha fatto innamorare non esiste più.
Sono certo che se 20-30 anni fa avessimo avuto questo clima qua, avremmo oggi 1/3 degli appassionati, perché c'è davvero poco di appassionante. Non è questione di freddofilia o caldofilia, è questione di dinamicità, di alternative, di sorprese, di interesse.
Poi la freddofilia è un'aggravante, in quanto costantemente frustrata, e francamente nel resto della vita le occasioni di frustrazione non mancano.
Il cambiamento è drammatico, è inutile, davvero inutile che ce la raccontiamo. Per un mese sotto media, ne abbiamo 15 sopra. L'intero pianeta è costantemente sopra media, da anni e anni.
Un anno è colpa del nino, l'anno dopo della nina, l'anno dopo della jet stream ... capite che sono spiegazioni velleitarie?
Continuiamo a tirare fuori l'88-89, l'89-90, il 2007, ma continuiamo a battere quegli orribili record. Quest'anno credo stiamo superando le più fosche previsioni. Mai visto in tutta la mia vita (e fanno 42 a giugno) un inverno tanto arido, seguito da un marzo e un aprile tanto aridi.
Qui dal nord-est io non ho nulla da segnalare che non sia un temporale (uno ogni 15 gg, per intenderci) e 3 cm di neve girata in pioggia a gennaio.
Guardo i miei sci come relitti di un'epoca morta, come un tifoso guarda il gagliardetto della sua squadra che un tempo fu gloriosa e oggi milita in promozione. Non credo all'amore incondizionato, amare è dare e ricevere, e io non ricevo più niente.
Capitolo colpe? Spero non sia colpa dell'uomo, perché se lo è, possiamo anche chiudere baracca e goderci il nuovo clima che avanzerà ad ampie falcate.
E' un ciclo? Beh, si da il caso che anche la mia e la vostra vita è un ciclo, e francamente se tornerà a far freddo o a piovere quando avrò 80 anni, sarò felice per le nuove generazioni, ma emotivamente ed egoisticamente, non me ne frega niente.
Fili [ Mer 12 Apr, 2017 14:38 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo rotto" e la nostra passione per la meteorologia
credo sia normale lo scoramento in un periodo davvero piatto, meteorologicamente parlando. E' sempre avvenuto e sempre avverrà.
Per quanto concerne il cambiamento climatico in atto, anche questo va comunque commisurato alla porzione di pianeta che prendiamo in considerazione. Sembra proprio che l'Europa mediterranea sia tra le più direttamente colpite dalle nuove configurazioni pressorie globali, e risenta più di altre zone di un tipo di circolazione che recentemente ha subito scossoni rispetto al passato.
Rimane da capire, come diceva Leonardo, QUALE POSSA ESSERE LA NORMALITA'. Questa o quella degli anni '50? Chi è in gradi di dirlo? Il clima muta continuamente e forse parlare di "normalità" non ha molto senso. Stiamo vivendo anni in cui (per fare un esempio) Aprile ha massime in pianura di oltre 25°. Ne abbiamo vissuti altri (specie i nostri genitori) in cui non superavano i 20°. Dunque? Quale è la "norma"? Questa, o quella di 60 anni fa?
Sciare in Appennino da dicembre: era la normalità 50 anni fa. E' molto più difficile oggi (a seconda delle annate poi). Anche qui, dove sta la normalità? :wink:
Di carattere eccezionale è sicuramente la siccità che ha colpito l'arco Alpino negli ultimi due inverni, specialmente in Dicembre e Gennaio. Ma questo rientra nella normale "casistica". :bye:
zeppelin [ Mer 12 Apr, 2017 17:49 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
credo sia normale lo scoramento in un periodo davvero piatto, meteorologicamente parlando. E' sempre avvenuto e sempre avverrà.
Per quanto concerne il cambiamento climatico in atto, anche questo va comunque commisurato alla porzione di pianeta che prendiamo in considerazione. Sembra proprio che l'Europa mediterranea sia tra le più direttamente colpite dalle nuove configurazioni pressorie globali, e risenta più di altre zone di un tipo di circolazione che recentemente ha subito scossoni rispetto al passato.
Rimane da capire, come diceva Leonardo, QUALE POSSA ESSERE LA NORMALITA'. Questa o quella degli anni '50? Chi è in gradi di dirlo? Il clima muta continuamente e forse parlare di "normalità" non ha molto senso. Stiamo vivendo anni in cui (per fare un esempio) Aprile ha massime in pianura di oltre 25°. Ne abbiamo vissuti altri (specie i nostri genitori) in cui non superavano i 20°. Dunque? Quale è la "norma"? Questa, o quella di 60 anni fa?
Sciare in Appennino da dicembre: era la normalità 50 anni fa. E' molto più difficile oggi (a seconda delle annate poi). Anche qui, dove sta la normalità? :wink:
Di carattere eccezionale è sicuramente la siccità che ha colpito l'arco Alpino negli ultimi due inverni, specialmente in Dicembre e Gennaio. Ma questo rientra nella normale "casistica". :bye:
Questo relativismo Filippo, rispetto alla situazione in corso, è davvero scoraggiante peggio del tempo degli ultimi 75 giorni per me...
finchè continueremo a relativizzare così non ci possiamo certo aspettare che i governi mondiali facciano qualcosa per bloccare l'effetto serra. Credo che è proprio questo che volesse dire Burian, smettere di disquisire su qualcosa che è sotto gli occhi di tutti e agire.
E' un discorso trito e ritrito, l'abbiamo fatto mille volte. Di sicuro secondo le statistiche le temperature globali non erano così alte come dal 2000 ad oggi da secoli, probabilmente dal medioevo (la Groenlandia un po' più verde ecc.ecc.) e un tale cambiamento non è avvenuto lentamente a causa di cicli solari e relativi feedback positivi o negativi come in passato ma in modo piuttosto repentino (secondo i tempi climatici ovviamente) e con un sole che ormai è un decennio che è piuttosto deboluccio, dunque il sospetto che i gas serra, come indicato dal 90% e passa degli scienziati, c'entri qualcosa, viene no? A meno ovviamente di avere dei dati scientifici che confutino tale teoria, ma io non sono nè un fisico nè un climatologo, dunque mi limito a leggere i dati, vedere come vedete tutti voi che le temperature sono in aumento graduale ma apprezzabile e, per le cause, affidarmi alla scienza e a coloro che di scienza si occupano, cioè climatologi, fisici dell'atmosfera e quant'altro.
Dunque magari fidiamoci un po' più degli scienziati, non dico ciecamente, ma tutte quelle lauree, dottorati ecc.ecc. l'avran presi per qualche motivo no? ;-)
Detto ciò effettivamente la "normalità" in senso assoluto non esiste hai ragione. Si prendono come dati determinati periodi di tempo e da ciò si calcola lo scostamento per capire come il clima (e il mondo di conseguenza) cambia rispetto a prima, niente di più. Bisogna vedere i costi a livello umano ed economico di tali cambiamenti in tempi piuttosto ristretti, persino rapportati alla vita umana visto che anche i trentenni e ultratrentenni di adesso come noi stanno vivendo sulla propria pelle il cambiamento climatico rispetto a quando eravamo ragazzini in maniera palpabile.
Cyborg [ Mer 12 Apr, 2017 20:56 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Boh sarà che a me preoccupa molto di più l'inquinamento vero... cioè le sostanze che disperdiamo nell'ambiente ogni santo giorno. Non la CO2, un povero gas inerme che viene demonizzato come il male supremo. 1 grado in più, ammesso che derivi da questo, è l'ultima cosa che mi preoccupa.
Moriremo prima di tumore che per qualche goccia di sudore in più.
Cyborg [ Mer 12 Apr, 2017 21:05 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Tra l'altro l'oggetto del topic (ovvero la mancanza di precipitazioni, il giocattolo rotto che non fa arrivare le perturbazioni), è collegato alle temperature? No per dire, voi sostenitori del GW apocalittico, decidetevi su questo perchè ogni cosa che succede la collegate al riscaldamento. Sia quando piove troppo sia quando non piove. Tante contraddizioni lungi dell'essere spiegate facilmente.
bix [ Mer 12 Apr, 2017 21:56 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Se fosse un ciclo non ci si può fare nulla e se dipendesse dalla CO2 idem.
La soluzione non è alla nostra portata , quindi teniamoci il giocattolo rotto. :bye:
zeppelin [ Mer 12 Apr, 2017 22:24 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Tra l'altro l'oggetto del topic (ovvero la mancanza di precipitazioni, il giocattolo rotto che non fa arrivare le perturbazioni), è collegato alle temperature? No per dire, voi sostenitori del GW apocalittico, decidetevi su questo perchè ogni cosa che succede la collegate al riscaldamento. Sia quando piove troppo sia quando non piove. Tante contraddizioni lungi dell'essere spiegate facilmente.
Il discorso di Burjan era molto più ampio del "piove non piove". "Noi" sostenitori del GW non esistiamo. Il GW è un fatto, non un'opinione, mi pare che oramai siam tutti d'accordo che le temperature globali sono in aumento. 1 grado in 20-25 anni non è manco poco tra l'altro. Discorso diverso per l'AGW, cioè il global warming indotto da fattori antropici, che il 90% degli scienziati sostiene. Il mio discorso è semplice, non essendo uno scienziato io stesso: Si rompe l'impianto elettrico, 9 elettricisti su 10 mi dicono una cosa, probabilmente è quella, si rompe un tubo, 9 su dieci idraulici mi dicono una cosa probabilmente è quella, c'è una malattia, 9 medici su 10 dicono una cosa probabilmente è quella. Tutto ciò non fideisticamente, con spirito critico ma senza nemmeno criticare a priori visto che non ho le basi per farlo. :-)
Insomma se le statistiche sono chiare e dicono che c'è il GW, cioè il pianeta si sta riscaldando, sul fattore umano che lo provocherebbe mi affido cautamente agli scienziati e se 9 su 10 dicono una cosa reputo più probabile (non sicura, probabile) quella. Dunque magari sarebbe il caso che, sia per l'inquinamento come dici giustamente tu, sia per il clima, i governi smettessero di prenderci per il culo e facessero qualcosa di concreto. Personalmente non avrei nessun problema a vivere un po' di austerity, temperature sotto i 20 gradi nei condomini in inverno, aria condizionata solo quando fa davvero caldo, stretta fiscale sui suv (non 4x4 che sono veri fuoristrada, cioè il 90%) da 2.0 e passa di cilindrata che non servono a un cavolo a parte fare ingombrare le strade dalle mamme imbranate che vanno a prendere i figli a scuola, in generale promozione più decisa dell'ibrido e del gpl-metano, ecc.ecc..
Ad esempio io ho dovuto scegliere di recente tra una opel corsa nuova GPL e un'astra usata diesel. Se ci fosse stato un minimo di incentivo ecologico avrei scelto la corsa, invece ho preso l'astra per una questione soprattutto di pura ristrettezza di portafoglio, 2000-3000 euro di incentivo gpl-metano-ibrido e avrei preso il GPL anche spendendo leggermente di più.
Tali regole potrebbero poi essere estese ai paesi in via di sviluppo, ma se non lo facciamo noi per primi e l'America, primo inquinatore mondiale, meno che mai, come facciamo a imporre qualcosa a India, Cina e compagnia bella?
Tutto ciò farebbe bene sia per l'inquinamento sia per il clima, ammesso che la "povera" co2 sia la responsabile.... o no? ;-)
Cyborg [ Gio 13 Apr, 2017 08:11 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
"Noi" sostenitori del GW non esistiamo. Il GW è un fatto, non un'opinione, mi pare che oramai siam tutti d'accordo che le temperature globali sono in aumento.
Su questo non devi convincere nessuno, infatti non ho scritto "sostenitori del GW" ma "sostenitori del GW apocalittico" che è ben diverso.
Personalmente non avrei nessun problema a vivere un po' di austerity, temperature sotto i 20 gradi nei condomini in inverno, aria condizionata solo quando fa davvero caldo, stretta fiscale sui suv (non 4x4 che sono veri fuoristrada, cioè il 90%) da 2.0 e passa di cilindrata che non servono a un cavolo a parte fare ingombrare le strade dalle mamme imbranate che vanno a prendere i figli a scuola, in generale promozione più decisa dell'ibrido e del gpl-metano, ecc.ecc..
Tali regole potrebbero poi essere estese ai paesi in via di sviluppo, ma se non lo facciamo noi per primi e l'America, primo inquinatore mondiale, meno che mai, come facciamo a imporre qualcosa a India, Cina e compagnia bella?
Tutto ciò farebbe bene sia per l'inquinamento sia per il clima, ammesso che la "povera" co2 sia la responsabile.... o no? ;-)
Su questo sono d'accordissimo, per me tutte le misure che possano ridurre gli inquinanti sarebbero da prendere il prima possibile. Cambia solo la motivazione principale, per te è il GW, mentre per me è altro. :bye:
Poranese457 [ Gio 13 Apr, 2017 09:56 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Il discorso di Burjan era molto più ampio del "piove non piove". "Noi" sostenitori del GW non esistiamo. Il GW è un fatto, non un'opinione, mi pare che oramai siam tutti d'accordo che le temperature globali sono in aumento. 1 grado in 20-25 anni non è manco poco tra l'altro. Discorso diverso per l'AGW, cioè il global warming indotto da fattori antropici, che il 90% degli scienziati sostiene. Il mio discorso è semplice, non essendo uno scienziato io stesso: Si rompe l'impianto elettrico, 9 elettricisti su 10 mi dicono una cosa, probabilmente è quella, si rompe un tubo, 9 su dieci idraulici mi dicono una cosa probabilmente è quella, c'è una malattia, 9 medici su 10 dicono una cosa probabilmente è quella.
Appurato che la malattia realmente sia presente, quante volte poi con il passare del tempo si scopre che le sue cause sono diverse da quelle che si pensava realmente? Quante volte si è pensato di curare una determinata malattia con dei farmaci che poi si sono rivelati inefficaci o dannosi?
Finisco qui il parallelismo con il GW che credo sia sotto gli occhi di tutti come credo sia sotto gli occhi di tutti che una percentuale di A sia presente in questo GW.
Io però come ho scritto in un post precedente continuo ad essere scettico sul relativismo di questo GW: su quale sia la normalità vera e se una normalità in un sistema dinamico ed in continuo mutamento come quello atfmosferico esista realmente. Magari è tutto destinato a mutare costantemente no? A non avere punti di riferimento fissi...
Mi riallaccio dunque alla domanda fatta in precedenza: a noi piace la meteorologia o piace la meteorologia quando essa segue i nostri gusti/interessi?? Per molti, moltissimi, ahimè la risposta si sta rivelando la seconda ;)
Carletto89 [ Gio 13 Apr, 2017 10:11 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Mi riallaccio dunque alla domanda fatta in precedenza: a noi piace la meteorologia o piace la meteorologia quando essa segue i nostri gusti/interessi?? Per molti, moltissimi, ahimè la risposta si sta rivelando la seconda ;)
Leo, permettimi di dissentire su questo tuo ultimo punto.
Cosa c'è di male se della meteo mi interessa il dinamismo, il freddo, la pioggia i temporali o qualsiasi evento che stimola il mio interesse diverso da questo periodo che stiamo vivendo?
Nel senso, cosa c'è di male se mi piace la meteorologia SOLO quando essa segue i miei gusti/interessi?
A volte faccio fatica a recepire questa condanna. :mah:
Adriatic92 [ Gio 13 Apr, 2017 10:37 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Tra l'altro l'oggetto del topic (ovvero la mancanza di precipitazioni, il giocattolo rotto che non fa arrivare le perturbazioni), è collegato alle temperature? No per dire, voi sostenitori del GW apocalittico, decidetevi su questo perchè ogni cosa che succede la collegate al riscaldamento. Sia quando piove troppo sia quando non piove. Tante contraddizioni lungi dell'essere spiegate facilmente.
Ovvio che si, il riscaldamento artico ad esempio negli ultimi anni è una tra le prove tangibili e negative che apporta chiaramente degli "sfasamenti" o "squilibri"
Poranese457 [ Gio 13 Apr, 2017 10:48 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Mi riallaccio dunque alla domanda fatta in precedenza: a noi piace la meteorologia o piace la meteorologia quando essa segue i nostri gusti/interessi?? Per molti, moltissimi, ahimè la risposta si sta rivelando la seconda ;)
Leo, permettimi di dissentire su questo tuo ultimo punto.
Cosa c'è di male se della meteo mi interessa il dinamismo, il freddo, la pioggia i temporali o qualsiasi evento che stimola il mio interesse diverso da questo periodo che stiamo vivendo?
Nel senso, cosa c'è di male se mi piace la meteorologia SOLO quando essa segue i miei gusti/interessi?
A volte faccio fatica a recepire questa condanna. :mah:
Non è una condanna, è una semplice constatazione, cosa c'è di male? Ti/vi piace quello che ti/vi piace.... non la meteorologia in se, ecco quanto ;)
guarda che anche a me annoia a morte questo tempo, nessuno ne gioisce però già la partecipazione che c'è a questo topic è un buon segno.
zeppelin [ Gio 13 Apr, 2017 11:16 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Il discorso di Burjan era molto più ampio del "piove non piove". "Noi" sostenitori del GW non esistiamo. Il GW è un fatto, non un'opinione, mi pare che oramai siam tutti d'accordo che le temperature globali sono in aumento. 1 grado in 20-25 anni non è manco poco tra l'altro. Discorso diverso per l'AGW, cioè il global warming indotto da fattori antropici, che il 90% degli scienziati sostiene. Il mio discorso è semplice, non essendo uno scienziato io stesso: Si rompe l'impianto elettrico, 9 elettricisti su 10 mi dicono una cosa, probabilmente è quella, si rompe un tubo, 9 su dieci idraulici mi dicono una cosa probabilmente è quella, c'è una malattia, 9 medici su 10 dicono una cosa probabilmente è quella.
Appurato che la malattia realmente sia presente, quante volte poi con il passare del tempo si scopre che le sue cause sono diverse da quelle che si pensava realmente? Quante volte si è pensato di curare una determinata malattia con dei farmaci che poi si sono rivelati inefficaci o dannosi?
Finisco qui il parallelismo con il GW che credo sia sotto gli occhi di tutti come credo sia sotto gli occhi di tutti che una percentuale di A sia presente in questo GW.
Io però come ho scritto in un post precedente continuo ad essere scettico sul relativismo di questo GW: su quale sia la normalità vera e se una normalità in un sistema dinamico ed in continuo mutamento come quello atfmosferico esista realmente. Magari è tutto destinato a mutare costantemente no? A non avere punti di riferimento fissi...
Mi riallaccio dunque alla domanda fatta in precedenza: a noi piace la meteorologia o piace la meteorologia quando essa segue i nostri gusti/interessi?? Per molti, moltissimi, ahimè la risposta si sta rivelando la seconda ;)
A me piace la meteorologia e la climatologia in generale, penso sia palese, son sempre pronto a portare record di freddo, di caldo, di neve, ho una passione innata per la sezione "clima" sulle pagine delle città su wikipedia (rigorosamente in inglese che è più completa) dall'Africa all'Alaska. ;-)
Sulla normalità già avevo scritto concordando con Fili che in effetti una normalità "assoluta" non esiste. Esiste invece una media (che può essere decennale, trentennale, secolare) che identifica il clima come lo conoscevamo in un dato periodo e se ci son cambiamenti a livello climatico ciò crea dei grossi cambiamenti anche per l'uomo e l'economia.
Via che ho anche specificato che aumenterei le tasse sui suv ma non sui 4x4, uno scudo fiscale poranese praticamente! :lol: :mrgreen:
Poranese457 [ Gio 13 Apr, 2017 11:38 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Il discorso di Burjan era molto più ampio del "piove non piove". "Noi" sostenitori del GW non esistiamo. Il GW è un fatto, non un'opinione, mi pare che oramai siam tutti d'accordo che le temperature globali sono in aumento. 1 grado in 20-25 anni non è manco poco tra l'altro. Discorso diverso per l'AGW, cioè il global warming indotto da fattori antropici, che il 90% degli scienziati sostiene. Il mio discorso è semplice, non essendo uno scienziato io stesso: Si rompe l'impianto elettrico, 9 elettricisti su 10 mi dicono una cosa, probabilmente è quella, si rompe un tubo, 9 su dieci idraulici mi dicono una cosa probabilmente è quella, c'è una malattia, 9 medici su 10 dicono una cosa probabilmente è quella.
Appurato che la malattia realmente sia presente, quante volte poi con il passare del tempo si scopre che le sue cause sono diverse da quelle che si pensava realmente? Quante volte si è pensato di curare una determinata malattia con dei farmaci che poi si sono rivelati inefficaci o dannosi?
Finisco qui il parallelismo con il GW che credo sia sotto gli occhi di tutti come credo sia sotto gli occhi di tutti che una percentuale di A sia presente in questo GW.
Io però come ho scritto in un post precedente continuo ad essere scettico sul relativismo di questo GW: su quale sia la normalità vera e se una normalità in un sistema dinamico ed in continuo mutamento come quello atfmosferico esista realmente. Magari è tutto destinato a mutare costantemente no? A non avere punti di riferimento fissi...
Mi riallaccio dunque alla domanda fatta in precedenza: a noi piace la meteorologia o piace la meteorologia quando essa segue i nostri gusti/interessi?? Per molti, moltissimi, ahimè la risposta si sta rivelando la seconda ;)
A me piace la meteorologia e la climatologia in generale, penso sia palese, son sempre pronto a portare record di freddo, di caldo, di neve, ho una passione innata per la sezione "clima" sulle pagine delle città su wikipedia (rigorosamente in inglese che è più completa) dall'Africa all'Alaska. ;-)
Sulla normalità già avevo scritto concordando con Fili che in effetti una normalità "assoluta" non esiste. Esiste invece una media (che può essere decennale, trentennale, secolare) che identifica il clima come lo conoscevamo in un dato periodo e se ci son cambiamenti a livello climatico ciò crea dei grossi cambiamenti anche per l'uomo e l'economia.
Via che ho anche specificato che aumenterei le tasse sui suv ma non sui 4x4, uno scudo fiscale poranese praticamente! :lol: :mrgreen:
Direi che la tua passione trasuda costantemente, non vi è alcun dubbio.
Forse mi sono espresso male però io non critico chi si sente "tradito" e decide di allontanarsi dalle nuove realtà meteorologiche: è comprensibilissimo, anche a me viene meno voglia di vedere il Milan in questi ultimi anni ma nonostante questo spesso lo vedo. Non critico i miei amici che non ne vogliono più nemmeno sentir parlare, hanno le loro ragioni.
PS: avevo notato la postilla dei 4x4, ti ringrazio :mrgreen:
Boba Fett [ Ven 14 Apr, 2017 00:11 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Ragazzi anche l'anno scorso ci fu un forte anticiclone ad aprile che poi fu spezzato proprio l'ultima settimana del mese dando inizio a un periodo molto perturbato che si protrasse per 2 mesi fino a fine giugno.
Ricordo a giugno gente disperata che non ne poteva più dei temporali quasi quotidiani e invocava l'anticiclone :lol:
Per non parlare della storica ondata di "gelo" di metà luglio, in centro per umbria jazz con pantaloni lunghi e giacchetto abituati sempre a schiumare dal caldo, semplicemente inimmaginabile :love:
Non facciamo i piagnistei dalla memoria corta dai ;)
As_Needed [ Ven 14 Apr, 2017 00:18 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Io forse mi lamentavo che in estate voglio solo qualche sporadico temporale e caldo moderato? :mrgreen:
Adriatic92 [ Ven 14 Apr, 2017 08:05 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Ragazzi anche l'anno scorso ci fu un forte anticiclone ad aprile che poi fu spezzato proprio l'ultima settimana del mese dando inizio a un periodo molto perturbato che si protrasse per 2 mesi fino a fine giugno.
Ricordo a giugno gente disperata che non ne poteva più dei temporali quasi quotidiani e invocava l'anticiclone :lol:
Per non parlare della storica ondata di "gelo" di metà luglio, in centro per umbria jazz con pantaloni lunghi e giacchetto abituati sempre a schiumare dal caldo, semplicemente inimmaginabile :love:
Non facciamo i piagnistei dalla memoria corta dai ;)
Ah beh, di sicuro non ero io :lol: , invocare l'hp poi non è nel mio stile 8))
Ricordo bene anch'io quella giornata, credo fosse il 15, sembrava una giornata da pieno autunno con tramontana, cieli nuvolosi e T attorno ai +15° nel pomeriggio :love:
mausnow [ Ven 14 Apr, 2017 10:33 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Sarà risuccesso 20/30/40/50/100 anni fa? Non lo so.
Soprattutto, come si comporta il clima nelle altre aree del mondo? Abbiamo riscontri oggettivi ed inconfutabili che quanto sta accadendo negli ultimi 20 anni non sia già successo in un passato che non siamo in grado di rilevare? NO!
Ecco, che qualcosa sia cambiato a livello atmosferico è chiaro ma chi ci dice che la fase anomala non fosse quella degli ultimi 20/30/40/50/100/2000 anni o quella attuale?
No mi dispiace, ci sono ancora troppe incognite nel mio sapere per poter rispondere con certezza a tutte queste domande.
Mi riallaccio a questo discorso e lo condivido.
Non abbiamo neanche un misero, minuscolo, significante straccetto di prova che la strada intrapresa sia
ineluttabile.
Troppe cose non sappiamo della storia passata e presente, in termini di influenze e meccanismi atmosferici.
Però:
che poi i comportamenti umani debbano migliorare in termini di impatto ambientale siamo assolutamente tutti d'accordo!
E che dobbiamo essere apostoli e sensibilizzare il più possibile, ovvio!
Ma, se siamo seri, questo è un aspetto che addirittura PRESCINDE dalla situazione attuale, nel senso che tali comportamenti virtuosi dovrebbero essere adottati anche in una condizione meteo-climatica stile anni 60-70! :fuyou:
Detto questo, per quanto mi riguarda la passione NON cala poiché (aldilà che pure gli HP talvolta per me sono benvenuti :mrgreen: ) sappiamo quali sorprese improvvise è in grado di regalarci anche solo il nostro Mediterraneo persino nelle situazioni altopressorie più assurde.
zeppelin [ Ven 14 Apr, 2017 11:34 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Non facciamo i piagnistei dalla memoria corta dai ;)
Ragazzi, ma la memoria corte de che? Volete forse dire che (non sò quanti anni avete) negli anni '90 le primavere e le estati, e anche gli autunni, l'inverno paradossalmente è la stagione che se l'è cavata meglio, fossero calde come ora?
Cioè non è solo questione di dati, che sono impietosi, me le ricordo bene le primavere degli anni '90, con marzo, aprile che assomigliavano a febbraio e marzo di quest'anno, le estati più simili a quella del 2014 che a tutte le altre degli ultimi anni e gli autunni freddi e con le prime gelate (e anche nevicate a volte) a novembre! La memoria corta ce l'avete se fate paragoni con gli ultimi 5-6 anni, se la memoria è un tantino più lunga allora sì che il "salto" come dice Burian si sente, eccome se si sente. ;-)
andrea75 [ Ven 14 Apr, 2017 12:00 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo rotto" e la nostra passione per la meteorologia
Non facciamo i piagnistei dalla memoria corta dai ;)
Ragazzi, ma la memoria corte de che? Volete forse dire che (non sò quanti anni avete) negli anni '90 le primavere e le estati, e anche gli autunni, l'inverno paradossalmente è la stagione che se l'è cavata meglio, fossero calde come ora?
Cioè non è solo questione di dati, che sono impietosi, me le ricordo bene le primavere degli anni '90, con marzo, aprile che assomigliavano a febbraio e marzo di quest'anno, le estati più simili a quella del 2014 che a tutte le altre degli ultimi anni e gli autunni freddi e con le prime gelate (e anche nevicate a volte) a novembre! La memoria corta ce l'avete se fate paragoni con gli ultimi 5-6 anni, se la memoria è un tantino più lunga allora sì che il "salto" come dice Burian si sente, eccome se si sente. ;-)
Riguardo alle temperature è così, è un dato di fatto ed è inutile tornarci... ma qui parliamo di configurazioni assenti, Atlantico defunto, clima totalmente stravolto, come se fossimo di fronte ad un cataclisma che dura da chissà quanto, quando dal 2012 ad oggi abbiamo avuto una serie di anni piovosissimi che come qualcuno ha ricordato, hanno riportato la situazione di laghi e fiumi a livelli che non si raggiungevano da decenni.
Ora, per 3 mesi siccitosi, ma nemmeno poi così estremamente siccitosi, a mio avviso si sta forse esagerando un po', dimenticando appunto che, temperature a parte, la situazione climatica è rimasta più o meno nella norma nell'ultimo decennio, e spesso, se si parla appunto di precipitazioni, anche oltre la media. Forse era questo che intendeva Boba, e non credo facesse riferimento al solo discorso temperature, ma ad un concetto climatico un po' più ampio.
Gab78 [ Ven 14 Apr, 2017 12:34 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Non facciamo i piagnistei dalla memoria corta dai ;)
Ragazzi, ma la memoria corte de che? Volete forse dire che (non sò quanti anni avete) negli anni '90 le primavere e le estati, e anche gli autunni, l'inverno paradossalmente è la stagione che se l'è cavata meglio, fossero calde come ora?
Cioè non è solo questione di dati, che sono impietosi, me le ricordo bene le primavere degli anni '90, con marzo, aprile che assomigliavano a febbraio e marzo di quest'anno, le estati più simili a quella del 2014 che a tutte le altre degli ultimi anni e gli autunni freddi e con le prime gelate (e anche nevicate a volte) a novembre! La memoria corta ce l'avete se fate paragoni con gli ultimi 5-6 anni, se la memoria è un tantino più lunga allora sì che il "salto" come dice Burian si sente, eccome se si sente. ;-)
Riguardo alle temperature è così, è un dato di fatto ed è inutile tornarci... ma qui parliamo di configurazioni assenti, Atlantico defunto, clima totalmente stravolto, come se fossimo di fronte ad un cataclisma che dura da chissà quanto, quando dal 2012 ad oggi abbiamo avuto una serie di anni piovosissimi che come qualcuno ha ricordato, hanno riportato la situazione di laghi e fiumi a livelli che non si raggiungevano da decenni.
Ora, per 3 mesi siccitosi, ma nemmeno poi così estremamente siccitosi, a mio avviso si sta forse esagerando un po', dimenticando appunto che, temperature a parte, la situazione climatica è rimasta più o meno nella norma nell'ultimo decennio, e spesso, se si parla appunto di precipitazioni, anche oltre la media. Forse era questo che intendeva Boba, e non credo facesse riferimento al solo discorso temperature, ma ad un concetto climatico un po' più ampio.
Quoto! :ok:
zeppelin [ Ven 14 Apr, 2017 12:40 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Non facciamo i piagnistei dalla memoria corta dai ;)
Ragazzi, ma la memoria corte de che? Volete forse dire che (non sò quanti anni avete) negli anni '90 le primavere e le estati, e anche gli autunni, l'inverno paradossalmente è la stagione che se l'è cavata meglio, fossero calde come ora?
Cioè non è solo questione di dati, che sono impietosi, me le ricordo bene le primavere degli anni '90, con marzo, aprile che assomigliavano a febbraio e marzo di quest'anno, le estati più simili a quella del 2014 che a tutte le altre degli ultimi anni e gli autunni freddi e con le prime gelate (e anche nevicate a volte) a novembre! La memoria corta ce l'avete se fate paragoni con gli ultimi 5-6 anni, se la memoria è un tantino più lunga allora sì che il "salto" come dice Burian si sente, eccome se si sente. ;-)
Riguardo alle temperature è così, è un dato di fatto ed è inutile tornarci... ma qui parliamo di configurazioni assenti, Atlantico defunto, clima totalmente stravolto, come se fossimo di fronte ad un cataclisma che dura da chissà quanto, quando dal 2012 ad oggi abbiamo avuto una serie di anni piovosissimi che come qualcuno ha ricordato, hanno riportato la situazione di laghi e fiumi a livelli che non si raggiungevano da decenni.
Ora, per 3 mesi siccitosi, ma nemmeno poi così estremamente siccitosi, a mio avviso si sta forse esagerando un po', dimenticando appunto che, temperature a parte, la situazione climatica è rimasta più o meno nella norma nell'ultimo decennio, e spesso, se si parla appunto di precipitazioni, anche oltre la media. Forse era questo che intendeva Boba, e non credo facesse riferimento al solo discorso temperature, ma ad un concetto climatico un po' più ampio.
Ok sono d'accordo su questo e se non ho interpretato bene quello che diceva Boba mi scuso. Ad esempio il Trasimeno è più basso degli anni scorsi ma ancora non è affatto ai livelli dei primi anni '2000.
andrea75 [ Ven 14 Apr, 2017 14:56 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo rotto" e la nostra passione per la meteorologia
Ok sono d'accordo su questo e se non ho interpretato bene quello che diceva Boba mi scuso. Ad esempio il Trasimeno è più basso degli anni scorsi ma ancora non è affatto ai livelli dei primi anni '2000.
Beh sul Trasimeno andrebbe fatto un discorso più ampio... vero, ora il livello è più basso, ma sono stati fatti alcuni interventi che hanno penalizzato il mantenimento dei livelli record del 2014/2015... probabilmente senza quelli saremmo ancora tranquillamente sopra lo zero idrometrico....
Boba Fett [ Ven 14 Apr, 2017 17:05 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Non facciamo i piagnistei dalla memoria corta dai ;)
Ragazzi, ma la memoria corte de che? Volete forse dire che (non sò quanti anni avete) negli anni '90 le primavere e le estati, e anche gli autunni, l'inverno paradossalmente è la stagione che se l'è cavata meglio, fossero calde come ora?
Cioè non è solo questione di dati, che sono impietosi, me le ricordo bene le primavere degli anni '90, con marzo, aprile che assomigliavano a febbraio e marzo di quest'anno, le estati più simili a quella del 2014 che a tutte le altre degli ultimi anni e gli autunni freddi e con le prime gelate (e anche nevicate a volte) a novembre! La memoria corta ce l'avete se fate paragoni con gli ultimi 5-6 anni, se la memoria è un tantino più lunga allora sì che il "salto" come dice Burian si sente, eccome se si sente. ;-)
Certo che è più caldo, ma lui si riferiva all'attuale noiosa fase anticiclonica, che gli ultimi anni non regalano più emozioni a un meteoappassionato... io sono assolutamente in disaccordo, più caldo sì, non per questo mancano le occasioni per divertirsi un po';:bye:
zeppelin [ Ven 14 Apr, 2017 17:48 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia
Ok sono d'accordo su questo e se non ho interpretato bene quello che diceva Boba mi scuso. Ad esempio il Trasimeno è più basso degli anni scorsi ma ancora non è affatto ai livelli dei primi anni '2000.
Beh sul Trasimeno andrebbe fatto un discorso più ampio... vero, ora il livello è più basso, ma sono stati fatti alcuni interventi che hanno penalizzato il mantenimento dei livelli record del 2014/2015... probabilmente senza quelli saremmo ancora tranquillamente sopra lo zero idrometrico....
Sì però d'altro canto è anche vero che precedentemente (dal 2008-2009 in poi) il collegamento con la diga del Montedoglio ha drasticamente, se non totalmente, azzerato gli attingimenti per uso agricolo e civile nella zona. Dunque diciamo che il mega surplus che c'è stato nel periodo 2014-2015, oltre che alle abbondanti precipitazioni, è stato anche frutto di tale politica, che va più che a compensare l'altra. In sostanza senza una drastica diminuzione degli attingimenti non ci saremmo mai arrivati sopra lo zero idrometrico, partendo da livelli che nel 2008 erano ancora a -168 addirittura, dopo il minimo storico di -183 raggiunto nel settembre 2003. ;-)
http://www.clubvelicotrasimeno.it/livellolago.aspx
marvel [ Sab 15 Apr, 2017 19:08 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo rotto" e la nostra passione per la meteorologia
No, vabbè, con tutto il rispetto e l'affetto per Luisito, questo messaggio mi sembra un po' esagerato.
Capisco l'esasperazione del momento, capisco anche la delusione di chi "mai 'na gioia", nemmeno nel 2012, ma non esageriamo. :roll:
Se non sbaglio qualche anno addietro avesti lo stesso atteggiamento, convinto dell'imminente desertificazione... e poi di acqua ne abbiamo avuta fin troppa (e insieme sono ritornati i profeti della tropicalizzazione)
E' una questione di saper aspettare, prendere le cose con il giusto distacco...
Non voglio negare il riscaldamento, non voglio e non mi/ci interessa entrare nel merito del sospetto zampino o zampone antropico o meno, ma non si può andare a tirare le somme in questo modo, decretando non tanto la fine di un'epoca, che ci starebbe pure, quanto la rottura del giocattolo!? :eek: :blink: :roll:
E allora in epoca romana che giocattolo avranno mai avuto?
E nell'Optimum medievale?
Ma di che stiamo parlando?
Il clima non è come la climatizzazione di un locale, è variazione per eccellenza, è ciclicità, è caos, è deserto del Sahara al posto delle praterie, è ghiacciai che scendono fin dentro i villaggi spazzandoli via, per poi ritirarsi ad alta quota, è carestia, siccità, alluvioni, fasi fredde e fasi calde.
NON ESISTE IL CLIMA GIUSTO PER NATURA e NON E' MAI ESISTITO!
Quindi, seppur azzardata, posso accettare in uno sfogo una frase che parli di fine di un'epoca, ma parlare di GIOCATTOLO ROTTO... proprio no. 8))
burjan [ Sab 15 Apr, 2017 22:03 ]
Oggetto: Re: "Il Giocattolo rotto" e la nostra passione per la meteorologia
Va bene, sui termini possiamo discutere, non sono così importanti.
Per tornare a ragionare in termini tecnici. Il fronte polare si va innalzando sempre più, con crescenti situazioni di blocco in Atlantico che impediscono l'ingresso delle perturbazioni sul Mediterraneo. Si va avanti con lunghe fasi anticicloniche intervallate da veloci fronti da nord. Fenomeni che semplifico così ma che sono lì, ben espressi dagli indici che conosciamo bene.
Questa non è soltanto una caratteristica del clima di questi anni, ma è una tendenza che, sia pure con le inevitabili periodizzazioni, va avanti accentuandosi sempre più di anno in anno, di lustro in lustro.
Con crescenti impatti ecologici e sociali, verso un futuro abbastanza angosciante, specie per chi ha, se permettete, figli a cui pensare.
L'esempio del Trasimeno, così ben citato da Zeppelin, sta lì a dimostrarci che una strategia di adattamento è possibile. Anche qui in Valle Umbra, dopo il disastro del 2001-2002, molti cambiamenti sono avvenuti, grazie ai quali abbiamo resistito meglio al 2011-2012. Sparite le tentazioni tabacchicole, rifatte molte condutture. Le falde stanno meglio con meno piogge.
Il nostro compito è però quello di far tenere alta la guardia al mondo che abbiamo intorno. Per accompagnare il mutamento, studiarlo, interpretarlo, ed accompagnarlo con strategie di lotta (globali) e di adattamento (locali).
Perchè il mutamento c'è. Basta che non ce lo nascondiamo. Poi possiamo anche continuare a considerare tutto questo il nostro giocattolo.