Cielo coperto, precipitazione cessata. Assenza di Vento, t = - 1°C, fissa.
Posso permettermi una "meteocronaca" di stanotte? ....
Ieri sera, ritorno a casa dopo un breve visita pomeridiana dai miei: subito al PC per vedere gli aggiornamenti, ma sopratutto per vedere la stuazione meteo sulle webcam autostradali: non c'è piu'il fascino delle nuvolette che venti anni fa, come plotoncini di cavalleria leggera, si annunciavano come le avanguardie del Generale, che correva con i suoi eserciti poderosi lungo la pianura sarmatica, e poi, valicati i Carpazi e d'infilata la pianura magiara, irrompeva possente dalla porta di Trieste e giu' giu' per tutto l' Adriatico, premendo, con le sue poderose legioni sull' Appennino, che alla fine esausto cedeva e consentiva l'invasione,fra un turbinio di fiocchi bianchi, nebulizzati dalla potenza dei soffi di Zefiro ululante!
Tuttavia, i tempi serrati di questa nostra epoca t' "impongono", a fini professionali, di guardare piu' avanti possibile, ed ecco usufruire di questi che sono piacevoli vantaggi della moderna tecnologia: ecco allora, il link sulla home page, e la simbologia inequivocabile: neve nel tratto appenninico della A1, le solite Barberino e Sasso Marconi colonne d'Ercole del regno della Dama, secondo la cronaca. Che fare? Le previsioni danno possibili nevicate pesanti, agire: ora o mai piu'. Il volgersi di scatto verso la compagna di una vita: il viso sereno, solo il sorriso breve, appena accennato, tradisce il suo disappunto, subito mascherato nell' amorevole, reciproca comprensione della "ragion di stato"...... "Santa subito", penso ogni volta che capitano di questi contrattempi! Un bacio veloce, e un bacetto ai bimbi, che soavemente dormono. La partenza, il percorso nel primo tratto, sotto la pioggia battente. Ma i cartelli, una volta imboccata l' Autostrada, tanto simili a quelle simbologie sul video, ti ricordano cio' che ti attende. A vedere quel che si dipana sul percorso, brevi scrosci, talora intensi, piu' spesso esigui, ma di sola, pur benefica comunqe, pioggia, non ti farebbero pensare ad altro. Ma non è la prima volta, e ben so che quegli avvertimenti non sono dei moderni "Al lupo, al lupo!".
A Firenze, una breve sosta, per un caffe': é tardi, quasi mezzanotte ed il viaggio non era previsto, fino a poche ore prima. Quindi, si impone lucidità. Ritorno verso l'auto, con un vento insistente che sembra ammonire su quanto, poco oltre, si sta svolgendo: si riparte, si sale verso l'Appennino.
I primi fiocchi fra la pioggia, iniziali fantasmi che pero' sembrano farsi forza l' un con l'altro, e divenire sempre piu' numerosi. Oltre Barberino, i primi mezzi antineve e poi, quasi improvvisa, dopo una curva, la Sua presenza, quella della Dama, stavolta violenta nel suo incedere, come in un blizzard, quasi offesa del fatto che non l'avessi ritenuta presente, nelle mie idee e nei miei pensieri, fino a poco prima. L'immediato rallentare, prudente gestione della situazione, i fiocchi che vagano a destra esinistra, fittissimi. L'entrare e uscire dalle gallerie, e ad ogni uscita, come un lancio di coriandoli a una festa carnascialesca, quell' improvvisa marea di puntini bianchi che diventano fiocchi enormi all' avvicinarsi dei medesimi. L'arrivo al valico, l'uscita dal casello. I vantaggi dei mezzi antineve sono scomparsi. La stradina, buia e ripida, completamente innevata: niente rischi, tengo famiglia. Scendo, senza giacca, solo il maglione ed il giubbino fosforescente. Guardo, sotto le luci della torre faro: migliaia di fiocchi scendono sotto la luce arancione: un bell' "effetto lampione", no c'è che dire! Ma mi sveglio dal sogno, "Monta 'ste catene, non sei piu' un bambino!" Dice il padre di famiglia. "Lasciami stare, quando ricapiterà?" risponde la voce impertinente, mai morta del bimbo che quasi quarant' anni fa restava, col naso pigiato al vetro, a guardare le evoluzioni acrobatiche dei fiocchi nel giardino!
Alla fine la ragione prevale: il montaggio, sempre goffo (anzi, purtroppo sempre piu' goffo, data la rarefazione delle circostanze al passare degli anni !), e poi, via! Si risale in auto e si scende, con grande prudenza, i pini e i cerri stracarichi di neve, che sembrano farti coraggio e comunque ricordarti di essere prudente, perche' hai famiglia a casa che ti aspetta. Il "cauteloso" incedere, con la neve che scricchiola sotto le ruote. Stai concentrato, mi dico, ma come non guardare, nel buio, quel meraviglioso riflesso bianco, insinuato in ogni angolo dove tu possa volgere lo sguardo?
Alla fine l' arrivo nel cuore della notte, un lieve sospiro di sollievo, ma la soddisfazione, sempre immensa, di aver condiviso del tempo con Lei, la Dama.
