salve gente
il problema e' il seguente.
ho 3 sensori ...1 schermato e 2 no.
2 (schermato-e non)collocati nella stessa posizione cioe' ad un palo lontano da pavimentazione e mura ,e uno in prossimità delle pareti)50 cm dal muro e 30 cm dalla pavimentazione...
come mai di notte i 2 sensori posizionati sul palo hanno minime uguali ma superiori di 1 grado rispetto al sensore in prossimità delle mura?le mura influiscono sulle minime oltre che sulle massime ?

Non vedo incongruenze.
Prima di tutto di notte la schermatura è quasi ininfluente (non a caso si chiama schermo solare), e su questo siamo d'accordo.
Secondo, sia le mura che la pavimentazione hanno influenza sulle temperature minime, come anche sulle massime.
La cosa interessante è che il comportamento delle suddette superfici artificiali, pur restando sempre lo stesso meccanismo, ossia accumulo di calore di giorno e rilascio di calore di notte, possono variare in base alla durata delle ore di luce rispetto alle ore di buio, ma anche rispetto all'eventuale incidenza dei raggi solari.
Infatti in estate il calore accumulato dagli artefatti murari è notevole, e di notte la restituzione di calore non è sufficientemente prolungata da riuscire ad un raffreddamento completo (fino alla temperatura ambiente dell'aria "libera"). In inverno, invece, la perdita di calore avviene in modo più completo (sia per una quantità di calore accumulato inferiore, sia per una maggiore durata del periodo di buio). Ma c'è dell'altro, infatti sappiamo che il raffreddamento notturno per irraggiamento è per la maggior parte dovuto alla perdita di calore dal suolo verso lo spazio. Tra gli oggetti che perdono più velocemente calore ci sono pure i manufatti murari. Avrete notato come come i coppi dei tetti o certi tipi di cemento permettono il deposito della brina o l'attecchimento della neve, mentre altri oggetti, come anche il terreno, necessitano di più tempo per raggiungere lo stesso risultato...
Questo dipende dalle caratteristiche dei materiali, ossia dal coefficiente termico degli stessi. I metalli hanno una bassa inerzia termica, cioè non sono in grado di trattenere calore molto a lungo come, al contrario, assorbono calore molto rapidamente (è come se fossero particolarmente permeabili al calore), l'acqua invece ha un elevata inerzia termica. I materiali refrattari, e molti manufatti murari lo sono, assorbono lentamente il calore e lo cedono altrettanto lentamente (utilizzati proprio per isolare le abitazioni dalle oscillazioni termiche). Assorbono lentamente calore in estate e lo rilasciano altrettanto lentamente (non facendolo penetrare completamente all'interno dell'abitazione) e mantengono questa funzione anche in inverno, ma con effetto prevalentemente inverso, cioè impedendo il passaggio del calore dall'interno verso l'esterno.
Le temperature del suolo nelle notti-mattine invernali sono quasi sempre più fredde dell'aria, e il raffreddamento parte dal suolo e l'aria fredda si accumula più vicina al suolo (è pesante).
Per questo semplice motivo l'aria a 30 cm dal pavimento sarà più fredda e il termometro misurerà temperature più basse, anche se a breve distanza dai termometri posti sul palo.
(l'effetto della parete in questo contesto è relativo, infatti l'aria calda tende a salire, se il termometro non è attaccato alla parete non risentirà molto della sua influenza)
