andrea75 ha scritto:
Grandi danni no, ma un morto ad Ardea.. si tratta di un uomo che stava facendo dei lavori ed è caduto da una scala per gli effetti della scossa.
Sembra che in realtà l'uomo abbia avuto un malore fatale ed in seguito a questo sia caduto dalla scala. Ma questo non sarebbe legato all'evento sismico essendo quest'ultimo verificatosi successivamente.
Per quel che riguarda la sismicità nell'area romana, è vero che è di basso livello, ma non dobbiamo dimenticare che è inserita in una particolare fascia "calda", come riportato dal sito
www.949.it:
Il vulcano dei Colli Albani, conosciuto come "Vulcano Laziale", fa parte della "provincia magmatica romana" che si estende dalla Toscana meridionale fino al Golfo di Napoli (con gli apparati vulcanici del Somma-Vesuvio e dei Campi Flegrei). I Colli Albani sono caratterizzati da un imponente edificio e, tra i vulcani centrali, è quel che ha il maggiore volume di lave o di piroclastici emesso (circa 290km3).
L'edificio vulcanico si estende per circa 1500 km2, immediatamente a sud della bassa valle del Tevere. La forma dei Colli Albani è quella di un tronco di cono alto circa 1000 metri, più acclive nella parte centrale e comprendente un'ampia caldera del diametro di circa 10km.
La storia eruttiva ha inizio circa 530 mila anni fa; il 97% dei prodotti viene emesso durante la fase iniziale e principale, detta "tuscolano-artemisia", che si chiude 3600 mila anni fa con la formazione dell'omonima caldera per collasso della parte sommitale del cratere. La seconda fase, compresa fra i 260 mila e i 150 mila anni fa, denominata dei "campi d'Annibale", inizia dopo una breve stasi dell'attività, all'interno della caldera collassata.
Si ha l'edificazione di un nuovo cono vulcanico alto 500 metri, la cui base presenta un diametro di 5km: l'attività è di tipo esplosivo a cui si alternano sporadiche colate laviche.
La terza fase, denominata "idromagmatica finale", si sviluppa tra i 100 mila e i 30 mila anni fa con un'attività prevalentemente freatomagmatica, cioè un'attività esplosiva dovuta all'interazione dei fluidi acquosi con il
magma. I crateri prodotti da queste esplosioni definiti eccentrici, per l'ubicazione periferica rispetto al condotto vulcanico principale, sono:
Valle di Ariccia, Valle Marciana, Prata Porci, Pantano secco, Gluturna Castiglione e quelli attualmente occupati dai laghi di Nemi ed Albano.
Tra l'altro l'epicentro non è lontano dalla linea della famosa faglia "Ancona-Anzio" che taglia la penisola da nord a sud.