...quantomeno mappare gli edifici a rischio e prevenire piani d'intervento per il consolidamento. Invece no, nessuno in municipio pensa a questo, o avverte i privati.
http://www.trgmedia.it/n.aspx?id=32951
C.Castello. Il prof. Enzo Boschi a TRG: Altotevere da troppo tempo senza "sisma".
C.Castello. Intervista su TRG del prof. Enzo Boschi, presidente dell`INGV, ha dichiarato che il territorio altotiberino è da troppo tempo assente da eventi sismici.
"Altotevere da tempo senza sisma" queste le parole del Prof. Enzo Boschi intervistato da TRG in onda nel tg delle 13,30. Se le scosse nel triangolo Todi –Massa Martana- Acquasparta hanno suscitato preoccupazione nella gente, a cui sembra di ripercorrere lo scenario del maggio 1997, quando il sisma colpì pesantemente la cittadina ai piedi dei Monti Martani, ci sono altre zone dell’Umbria dove il terremoto si astiene dal “bussare”da molto tempo, ma che, proprio per questo, non possono dormire sonni tranquilli.
Il richiamo è del presidente dell’Ingv, Enzo Boschi in un incontro a Sulmona.
Boschi ha ammesso che è possibile indicare le zone più a rischio rispetto ad altre, cosa che lui stesso cominciò a fare quindici anni fa, quando furono individuate le zone d`Italia ad altissimo rischio sismico.
«Quattro zone da troppo tempo non soggette a movimenti sismici», ha spiegato.
Sono le stesse pubblicata sul Corriere della Sera nel settembre del 1999: l`Appennino Centro-settentrionale tra il Casentino e Città di Castello; l`Appennino centrale tra Rieti e Sulmona; l`Arco Calabro settentrionale tra Castrovillari e Cosenza e la Sicilia orientale nella Val di Noto. Oltre a queste zone venivano indicate probabili lacune nella Costiera adriatica, tra Marche e Romagna e nell`Appennino Centro-meridionale, nel Sannio.
Il Casentino è una delle quattro vallate principali in cui è suddivisa la provincia di Arezzo, che confina con l’Umbria.
È la valle in cui scorre il primo tratto del fiume Arno, che nasce dal Monte Falterona (1654 m s.l.m.). Il Monte Falterona, assieme al Monte Falco (1658 m s.l.m.), costituisce infatti il limite settentrionale della vallata, ai confini con la Romagna.
L`Alpe di Serra e l`Alpe di Catenaia separano, a Oriente, il Casentino dall`alta Val Tiberina e quindi dalla zona di Città di Castello. A Ovest il massiccio del Pratomagno lo separa dal Valdarno Superiore.
I rilievi occidentali del complesso del Monte Falterona, infine, separano la valle dal Mugello e anche questo è un nome che è tornato alle cronache sismiche proprio in questi giorni.