Fili... te l'ho già spiegato, non è un problema di accesso pedonale, ma di trasporto materiali.
E' ben diverso.
Aprire uno stradello (ci vogliono anche svolte e tornanti) per andare allo Zilioli è complicatissimo, su quel versante aperto, sbragoso ed esposto a valanghe - parlo soprattutto del taglio dopo il Vettoretto - mentre lo è molto meno (e più largo) il sentiero (spesso a svolte) che va al Franchetti, nonostante la quota più alta. E la zona è solida, rocciosa.
Per me l'unica possibilità è la teleferica, piccola, adibita al solo trasporto materiali.
Poi, altro piccolissimo problema.
L'acqua?
Dove la si prende? Ci vorrebbe una pompa che la tira su da una sorgentina che sta centinaia di metri più in basso e che chissà se esiste ancora, specie dopo le scosse. Mica c'è il Calderone, lì.
Poi c'è il parco e i suoi vincoli.
Poi alle spalle del Franchetti c'è il CAI di Roma...
Inoltre uno che si fa un mazzo così come il buon Mazzoleni (scusate il gioco di parole) mica lo trovi tutti i giorni...
Insomma, la vedo dura, anche se non c'è nulla di impossibile a questo mondo.
Magari arrivasse in questo senso qualche bel finanziamento post-terremoto come opportunità di rilancio turistico della zona, chissà?
