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Ambiente & Tecnologia - Ricerca sul fotovoltaico......



tifernate [ Ven 01 Ago, 2008 09:52 ]
Oggetto: Ricerca sul fotovoltaico......
.....su questo nuovo argomento inseriremo le notizie lette in giro sulla ricerca e sullo sviluppo del fotovoltaico........... e pure i commenti :ok:

Pigmenti artificiali per il fotovoltaico

Una possibile applicazione prevede l’integrazione dei pigmenti nel vetro, per realizzare finestre in grado di generare elettricità

La tecnologia per celle solari sviluppata dal Centro per la ricerca sui nanomateriali della Massey University permetterà ai neozelandesi di generare elettricità dalla luce solare a costi che sono un decimo di quelli della attuali celle costruite in silicio.

La ricerca ha infatti permesso di realizzare pigmenti sintetici molto simili a quelli naturali: uno di essi di colore verde, è una sorta di clorofilla sintetica, mentre un altro pigmento studiato e simile all’emoglobina. Secondo quanto riferito dagli stessi ricercatori, tali pigmenti sintetici potrebbero essere impiegati per costruire celle fotovoltaiche che sfruttano tali composti quali elementi sensibili.

Come dimostrato con un piccolo dispositivo prototipale in grado di alimentare una piccola ventola, con i pigmenti sintetici è possibile far funzionale le celle anche in condizioni di luce scarsa, il che le renderebbe adatte anche al funzionamento in giornate nuvolose. Una possibile applicazione prevede l’integrazione dei pigmenti nel vetro, per realizzare finestre in grado di generare elettricità.

Un ulteriore vantaggio sarebbe un maggiore rispetto per l’ambiente: le nuove celle sono costruite con biossido di titanio, un minerale abbondante, rinnovabile e non tossico ottenuto dalla sabbia nera della Nuova Zelanda. (fc)

(08 aprile 2007)


tifernate [ Ven 01 Ago, 2008 09:54 ]
Oggetto: Re: Ricerca sul fotovoltaico......
l'applicazione su larga scala del processo è molto facile e richiederà non più di dieci anni

Usa: scoperto sistema per immagazzinare energia solare in modo efficiente
Studio Mit: disegnato un nuovo tipo di catalizzatore che permette di utilizzare il calore dei pannelli solari

BOSTON (USA) - Promette una vera e propria «rivoluzione» nell'uso dell'energia solare la scoperta fatta dagli ingegneri del Massachussets institute of technology (Mit) di Boston. In uno studio pubblicato dalla rivista «Science» hanno infatti descritto per la prima volta un modo per immagazzinare l'energia prodotta dai pannelli solari.

LA SCOPERTA - La scoperta è stata ispirata da uno dei passaggi della fotosintesi, in cui l'acqua viene scissa in idrogeno e ossigeno. Per riuscire a ripetere lo stesso procedimento i ricercatori hanno disegnato un nuovo catalizzatore, cioè una sostanza che favorisce una reazione ma che alla fine può essere recuperata intatta, poco costoso e che funziona a temperatura ambiente. Il sistema progettato prevede che l'elettricità prodotta ad esempio da un pannello fotovoltaico venga utilizzata, insieme al catalizzatore nuovo e a uno tradizionale, per scindere l'acqua in idrogeno e ossigeno gassosi. Questi possono essere immagazzinati e utilizzati per alimentare delle celle a combustibile. «Questo è quello che cercavamo di fare da anni - spiega Daniel Nocera, che ha coordinato lo studio - l'energia solare è sempre stata limitata dal fatto che si interrompeva in assenza di sole. Adesso possiamo considerarla praticamente illimitata». Secondo i ricercatori, l'applicazione su larga scala del processo è molto facile e richiederà non più di dieci anni.


31 luglio 2008


tifernate [ Ven 01 Ago, 2008 09:58 ]
Oggetto: Re: Ricerca sul fotovoltaico......
Fotovoltaico, record per le celle multi-giunzione

Nuovo primato in materia di conversione fotovoltaica. Ad ottenere il record sono ancora una volta i ricercatori del Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems. In particolare gli studiosi hanno raggiunto una percentuale d’efficienza del 37,6% utilizzando celle multi-giunzioni III-V. Queste consistono in più strati di semiconduttori sovrapposti per cogliere le diverse gamme di lunghezza d’onda della luce del sole e vengono utilizzate normalmente, a causa dei loro elevati costi di produzione, nelle applicazioni aeronautiche e spaziali. In questo modo la luce del sole concentra fino a 2 mila volte la sua intensità normale su una superficie di pochi millimetri quadrati della cella, costituita di fosfuro di indio-gallio, arseniuro di indio-gallio e germanio.

- 2008-07-11


andrea75 [ Ven 01 Ago, 2008 10:02 ]
Oggetto: Re: Ricerca sul fotovoltaico......
Snow96 ha aperto questo pochi giorni fa, e sta sotto il tuo topic.. magari concentriamoci solo su uno, o rischiamo di disperderci.

http://www.lineameteo.it/solare-ter...ste-vt5358.html


tifernate [ Ven 01 Ago, 2008 10:06 ]
Oggetto: Re: Ricerca sul fotovoltaico......
andrea75 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Snow96 ha aperto questo pochi giorni fa, e sta sotto il tuo topic.. magari concentriamoci solo su uno, o rischiamo di disperderci.

http://www.lineameteo.it/solare-ter...ste-vt5358.html


Il topic di Marco è più un topic da discussione sulla situazione attuale sia del fotovoltaico che del solare termico con domande e risposte da esperto, questo invece riporta solo notizie sulla ricerca sul fotovoltaico. Comunque come vi pare. se lo vogliamo togliere lo togliamo. :bye:


andrea75 [ Ven 01 Ago, 2008 10:21 ]
Oggetto: Re: Ricerca sul fotovoltaico......
No, no per me va bene... basta che poi non si scrivano poi le stesse cose di qua e di là. :bye:


marvel [ Lun 04 Ago, 2008 17:20 ]
Oggetto: Re: Ricerca sul fotovoltaico......
Sotto ho riportato una notizia, che aveva già individuato e segnalato Fabio, su nuove tecnologie per ottenere l'idrogeno dall'acqua.
Ma chiediamoci perchè una tale notizia sia così "rivoluzionaria" e promettente, e perchè sia stata subito messa in relazione con l'energia fotovoltaica.

Bhè perchè finora il più grande ostacolo all'utilizzo del fotovoltaico su larga scala era il fatto che non è possibile immagazzinare facilmente di notte quanto prodotto di giorno. E per l'idrogeno invece si sta cercando un modo per produrlo facilmente, con sperchi ridotti di energia e quindi a prezzi bassi.
Chiaramente l'idrogeno è un vettore energetico, cioè non è una fonte di energia ma funziona un po' come una batteria, deve essere sintetizzato per essere prodotto e questo richiede energia (proprio come per una battereia che deve essere ricaricata.)

Ma se tale processo fosse efficiente e soprattutto se costasse poco, in termini di impianto (costoso per la presenza e il consumo di catalizzatori metallici rari) e fosse anche sicuro grazie a metodi di immagazzinamento a basso rischio (l'idrogeno è fortemente esplosivo) allora l'accoppiata fotovolaico-idrogeno sarebbe davvero eccezionale!
Io credo che ci si possa arrivare presto.

Chiaro che finchè non si risolvono questi problemi non si svilupperà una economia pro-idrogeno-fotovoltaico ed è altrettanto chiaro che molti non abbiano interesse che questa economia non sia remunerativa per "loro"... il che mina il processo, come sta rallentando il cammino verso un solare diffuso...

Possiamo immaginare che in un giorno, non molto lontano, molte abitazioni/famiglie avranno risolto il problema energetico dotandosi di fotovoltaico (che già oggi può rendere autonoma una abitazione) e fototermico per l'acqua calda e per integrare il riscaldamento, e idrogeno immagazzinato in serbatoi ad elementi spugnosi per avere una riserva per le ore notturne e, perchè no, per fare il pieno alla nostra auto ad idrogeno.

Vi sembra impossibile?

Che cosa avreste detto a metà del 1800 se vi avessero detto che di li a pochi anni avremmo parlato a chiunque nel mondo con scatolette che entrano in una mano, che avremmo visto immagini in movimento e in diretta su schermi grandi e piatti, che avremmo viaggiato tutti a 130 km/h guidando carrozze senza cavalli, che avremmo volato per migliaia di km in poche ore in centinaia di passeggeri su aggeggi enormi con le ali, e che saremmo andati sulla luna?

Bhè, ciò che ho descritto sopra, in confronto, sembra quasi deludente!

A volte penso quale meraviglia, sorpresa, incredulità e persino terrore proverebbe un uomo di 1 secolo o 2 prima di noi alla vista del nostro mondo tecnologico... e noi fra 100 anni che cosa potremmo vedere???


Dalla rivista "Science"

Immagazzinare l'energia solare

E' stato sviluppato un processo innovativo che sfrutta l’energia solare per scindere le molecole di acqua in atomi di idrogeno e di ossigeno: il componente chiave è un nuovo catalizzatore al cobalto che produce idrogeno sfruttabile

Finora, l’energia solare ha rappresentato una fonte per l’utilizzo immediato dal momento che l’immagazzinamento ha costi proibitivi ed è molto inefficiente.
Ora però i ricercatori del MIT di Cambridge, nel Massachusetts, hanno annunciato di aver inventato un metodo di stoccaggio efficiente e che utilizza materiali abbondanti e non tossici, ispirandosi al processo di fotosintesi clorofilliana.

“È ciò che cercavamo da molti anni”, ha spiegato Daniel Nocera, docente del MIT e autore senior dell’articolo apparso sull'ultimo numero della rivista "Science". "L’energia solare è sempre stata una soluzione poco pratica, e lontana dalle necessità più massicce di energia. Ora possiamo seriamente pensare al Sole come a una fonte realmente inesauribile e disponibile.”

In breve i ricercatori hanno sviluppato un processo innovativo che sfrutta l’energia solare per scindere le molecole di acqua in atomi di idrogeno e di ossigeno, che successivamente vengono ricombinati all’interno di una cella a combustibile, producendo elettricità.

Ma il componente chiave è un nuovo catalizzatore che produce idrogeno sfruttabile: si tratta del metallo cobalto, di un fosfato e di un elettrodo posto nell’acqua. Quando l’elettricità - prodotta da una cella fotovoltaica, da una turbina eolica o da qualunque altra fonte - passa attraverso l’elettrodo, il cobalto e il fosfato formano un sottile film sull’elettrodo e si produce ossigeno gassoso.

Combinato con un altro catalizzatore come il platino, che può produrre gas idrogeno dall’acqua, il sistema può imitare la reazione di idrolisi che si osserva durante la fotosintesi.

Il nuovo catalizzatore finzione a temperatura ambiente in acqua pH neutro ed è facile da realizzare”, ha concluso Nocera. "Ecco perché ritengo che possa funzionare: non è difficile da implementare.” (fc)
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tifernate [ Mar 05 Ago, 2008 09:59 ]
Oggetto: Re: Ricerca sul fotovoltaico......
tifernate ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Fotovoltaico, record per le celle multi-giunzione

Nuovo primato in materia di conversione fotovoltaica. Ad ottenere il record sono ancora una volta i ricercatori del Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems. In particolare gli studiosi hanno raggiunto una percentuale d’efficienza del 37,6% utilizzando celle multi-giunzioni III-V. Queste consistono in più strati di semiconduttori sovrapposti per cogliere le diverse gamme di lunghezza d’onda della luce del sole e vengono utilizzate normalmente, a causa dei loro elevati costi di produzione, nelle applicazioni aeronautiche e spaziali. In questo modo la luce del sole concentra fino a 2 mila volte la sua intensità normale su una superficie di pochi millimetri quadrati della cella, costituita di fosfuro di indio-gallio, arseniuro di indio-gallio e germanio.

- 2008-07-11


Notizie collegate ...

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giovedì 20 marzo 2008

Mitsubishi: record di efficienza delle celle fotovoltaiche e $70 milioni di investimenti
pubblicato: giovedì 20 marzo 2008 da Matteo Razzanelli in: Energia Tecnologia Asia Rinnovabili Solare
Da Tokyo la Mitsubishi Electric ha fatto sapere che investira’ la ragguardevole cifra di $70 milioni (7 miliardi di yen) per aumentare la capacita’ produttiva dei propri stabilimenti di Kyoto e Nagano, dove il gigante giapponese produce le proprie celle fotovoltaiche.

L’investimento consentira’ di portare la produzione annuale di celle da una potenza complessiva di 150MW a 220MW gia’ dall’ottobre 2008, mentre per il 2013 l’obiettivo sono i 500MW annuali.

Secondo Mitsubishi il fotovoltaico va a gonfie vele e la pacchia continuera’ negli anni a venire. A giocare a favore dell’energia solare sono l’aumento del prezzo del petrolio e le misure prese dai governi mondiali in ottemperanza con il Protocollo di Kyoto.

Nell’anno fiscale 2008, che va dall’aprile dell’anno scorso alla fine di questo mese, il mercato globale del fotovoltaico e’ stato, secondo i calcoli dei giapponesi, di 1950MW. Cio’ significa - reggetevi forte - un aumento del 26% rispetto all’anno fiscale precedente. La Mitsubishi, da parte sua, si aspetta di crescere addirittura più del mercato e punta ad un aumento degli ordinativi 2008 pari al 30%.

Sempre mercoledi’ Mitsubishi ha anche annunciato di aver stabilito il record mondiale di efficienza per le celle solari in silicio multi-cristallino del segmento commerciale (escluse cioe’ le celle super-efficienti e super-costose usate ad esempio in ambito spaziale). Il nuovo record di efficienza nella conversione di energia solare in energia elettrica e’ del 18,6%, pari ad un aumento di efficienza dello 0,6% rispetto ai precedenti prototipi. Le celle sviluppate dai giapponesi usano uno strato di silicone più sottile ed hanno una superficie meno riflettente rispetto alle celle oggi in circolazione.

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14/04/2008

.Pannelli fotovoltaici più efficienti del 27%
La produzione è iniziata già negli Stati Uniti e si fonda su tre principi che mantengono invariati i costi e che sono suscettibili di miglioramenti

Una buona notizia per i pannelli fotovoltaici, anche per quelli di prima generazione che si avvalgono del sicilio. E’ possibile (e presto il metodo potrà avrà applicazioni industriali anche in Italia) aumentare l’efficienza dei pannelli pur mantenendo invariato il costo.
Celle in silicio policristallino di nuova generazione, progettate nei laboratori del MIT dal professor Sachs Tecnonews, docente di ingegneria meccanica del Massachussets Institute of Technology, hanno raggiunto questo risultato e questa tecnologia è stata lanciata per la prima volta sul mercato di Lexington, dalla neonata compagnia denominata “1366Technologies”, a seguito di uno sforzo economico-finanziario di 12.4 milioni di dollari investiti.
Dai test effettuati su celle della “1366Technologies”, di ridottissime dimensioni, pari a 2 centimetri di diametro, questa tecnologia aumenterebbe l’efficienza delle celle di silicio policristallino del 27%.
Un aumento di tale portata in efficienza del silicio policristallino, porterebbe questo tipo di cella a superare quella del silicio monocristallino pur mantenendo i costi della produzione attuale, anzi spingendo verso il basso il costo di produzione dell’energia elettrica.

Dietro il successo di questa nuova super-cella si celano tre “segreti”.
Primo fra tutti un espediente banale ma efficace: l’incisione della superficie della cella. Aumentando le “facce”, ovvero il numero di superfici, sulle quali venga riflesso il fascio luminoso, aumenta di conseguenza la quantità di energia assorbita e convertita in elettricità.
Il secondo espediente è l’impiego di componenti d’argento per aumentare la conducibilità elettrica e la conversione dell’energia, grazie alle proprietà conduttive di questo prezioso metallo e alla possibilità di adottare fili di dimensioni molto ridotte limitando le dispersioni, ottimizzando lo spazio e aprendo alla possibilità di realizzare una cella completa sempre più piccola.
L’ultimo “segreto” riguarda l’utilizzo di “fascette” estremamente sottili per il trasferimento dell’energia elettrica dai sottilissimi cavi d’argento fino all’inverter. Queste fascette vengono trattate superficialmente tramite incisioni allo scopo di farle funzionare come specchi e riflettere la radiazione solare sulla cella o comunque sulle porzioni di silicio.

In questo settore tuttavia le prospettive possono migliorare di molto sia in termini di efficenza che di costo facendo ricorso alla nanotecnologie elementari.
Sachs afferma che, se ad oggi il costo delle celle è di circa 2,10 dollari per watt generato, le celle integrate con la sua tecnologia farebbero calare, in ordine di produzione industriale e seriale dei componenti, il costo fino a 1,65 dollari per watt


tifernate [ Mar 05 Ago, 2008 10:08 ]
Oggetto: Re: Ricerca sul fotovoltaico......
17/06/2008

Fotovoltaico, efficienza al 40%

Le efficientissime celle solari fotovoltaiche di Spectrolab stanno passando dalla fase di sperimentazione aerospaziale a quella terrestre. Disegnate inizialmente solo per ottimizzare le missioni nello spazio, ad esempio su Marte, ora sono state testate anche sulla Terra, con gli stessi ottimi risultati, ovvero circa il 40% di converione della luce solare in energia, contro il 15-20% di quelle attualmente commercializzate.

Le "Multijunction cells" sono composte da diversi strati di materiali che riescono ad ottimizzare la conversione della luce, secondo le differenti lunghezze d'onda. Quelle della Spectrolab hanno un primo strato di indio gallio fosfato, un semiconduttore in grado di catturare efficacemente i raggi UV e la luce blu. Il secondo strato di arsenurio di gallio cattura invece la luce relativa alla parte centrale dello spettro solare, mentre il terzo strato di germanio fa un ottimo lavoro con i raggi infrarossi. Questo ha permesso ai ricercatori di migliorare in soli cinque anni di quasi il 10% l'efficienza delle celle - naturalmente si tratta di risultati ottenuti in laboratorio. Ora, l'obiettivo è quello di far arrivare la nuova tecnologia sul pianeta Terra nel senso metaforico del termine, ovvero alla portate di tutti. Per un approfondimento leggi Environmental Science & Technology. Per capirci meglio, Spectrolab è la stessa che ha realizzato Pyron Solar. Leggi anche Il fotovoltaico in mano agli armatori? Via Treehugger.


tifernate [ Mar 05 Ago, 2008 10:13 ]
Oggetto: Re: Ricerca sul fotovoltaico......
FOTOVOLTAICO: SVILUPPATI INVERTER AD ALTISSIMA EFFICIENZA

I ricercatori del Fraunhofer Institut (ISE) di Friburgo, utilizzando un innovativo semiconduttore in carburo di silicio, hanno realizzato un inverter con un'efficienza pari al 98,5%, in grado di aumentare notevolmente il rendimento energetico degli impianti fotovoltaici


Gli inverter trasformano la corrente diretta generata dai sistemi fotovoltaici in corrente alternata e la introducono nella rete. Le prestazioni di questi dispositivi rivestono notevole importanza nell'ambito della produzione di elettricità da impianti fotovoltaici: più alto è l'indice di efficienza dell'inverter, più alto è il rendimento energetico di tutto il sistema fotovoltaico.

Migliorare le prestazioni degli inverter fotovoltaici è uno degli obiettivi che i ricercatori del Fraunhofer Institut di Friburgo (ISE) si sono prefissati. Alcuni giorni fa questo istituto di ricerca, attivo nel campo dei sistemi ad energia solare, ha annunciato di aver realizzato inverter fotovoltaici dotati di un'efficienza altissima, pari al 98,5%. I ricercatori del Fraunhofer Institut hanno ottenuto questo record nel corso di un test condotto su un inverter monofase con potenza nominale di 5 kW. È stato impiegato un nuovo componente, il MOSFET (Metal Oxide Semiconductor Field Effect Transistor), basato sul carburo di silicio e sviluppato dall'azienda americana CREE.
Utilizzando il semiconduttore in carburo di silicio SiC – un tipo di materiale fino ad oggi applicato nei LED bianchi, che stanno rivoluzionando la tecnologia dell'illuminazione – il team di Friburgo è riuscito a ridurre dal 30 al 50% la dissipazione di potenza degli inverter convenzionali.

“Siamo entusiasti di aver raggiunto questo livello record di efficienza”, ha detto il Dr Bruno Burger, a capo del Power Electronics Group dell'ISE. “Le componenti in carburo di silicio scambiano più velocemente e hanno una minore perdita di potenza rispetto ai tradizionali transistor basati sul silicio. Il nostro lavoro prevede di caratterizzare le componenti coinvolte e di integrarle negli inverter esistenti. Ottimizzare, in un ulteriore passo, la circuiteria dell'inverter con il carburo di silicio, consente di ottenere una maggiore efficienza”.
Esperimenti sono stati condotti anche su un inverter trifase con potenza nominale di 7 kW, ottenendo un indice di efficienza che oscilla tra il 95,1 e il 97,5%.


tifernate [ Mar 05 Ago, 2008 10:22 ]
Oggetto: Re: Ricerca sul fotovoltaico......
Nuova tecnologia di deposizione CIGS permette la produzione di 1 GW all'anno.

Nanosolar annuncia il raggiungimento di una tappa importante nella tecnologia del solare fotovoltaico: la prima linea di produzione capace di sfornare pannelli solari per una potenza di 1 GW all'anno.

La maggior parte delle linee di produzione nel settore solare tendono ad avere una capacità produttiva annuale di circa 10-30 MW. Come è possibile ora disporre di un unico strumento capace di produrre in termini di gigawattore?

Questa capacità è stata raggiunta attraverso l'esclusivo processo proprietario basato sull'inchiostro a nanoparticelle sul quale abbiamo investito così tanti anni nello sviluppo. Questo ci permette di offrire celle solari efficienti (attualmente con una resa che arriva fino a più del 14%) semplicemente stampandole.

La stampa, in particolare, è un semplice, veloce e robusto processo di rivestimento, che elimina la necessità di costose camere a vuoto spinto e di quel tipo di vuoto spinto su cui si basano le tecniche di deposizione impiegate in settori industriali in cui, per essere competitivi nei costi di produzione, la densità di capitale è molto più elevata .

La nostra stampatrice CIGS da 1 GW costa 1,65 milioni di dollari. Con i suoi 30 metri al minuto di velocità abbiamo un processo stupefacentemente più efficiente di circa due ordini di magnitudine (100 volte) di quella a vuoto spinto: un processo a vuoto spinto venti volte più lento sarebbe costato circa dieci volte di più.

Inoltre, se ci tenessimo a farlo, si potrebbe far funzionare ancora più rapidamente. (La stessa tecnica di rivestimento in linea di principio, potrebbe operare a velocità fino a 600 metri al minuto. Nella realtà, più veloce si procede e meglio viene il rivestimento!)

18 giugno 2008
Postato da Martin Roscheisen, Amministratore Delegato Nanosolar (blog.nanosolar.com)


marvel [ Mar 05 Ago, 2008 11:38 ]
Oggetto: Re: Ricerca sul fotovoltaico......
Sia chiaro, il fotovoltaico conviene, fa risparmiare e addirittura guadagnare, già adesso... figuriamoci un giorno, quando le tecnologie miglioreranno... ma gli incentivi ci saranno ancora??? :blink:


klaus81 [ Mar 05 Ago, 2008 17:50 ]
Oggetto: Re: Ricerca Sul Fotovoltaico......
Sabato ho mandato un'email a umbriameteo...ome mai nessuna mi ha risposto ancora?? :roll:


tifernate [ Mer 06 Ago, 2008 10:26 ]
Oggetto: Re: Ricerca sul fotovoltaico......
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Sia chiaro, il fotovoltaico conviene, fa risparmiare e addirittura guadagnare, già adesso... figuriamoci un giorno, quando le tecnologie miglioreranno... ma gli incentivi ci saranno ancora??? :blink:


Il discorso da fare per valutare la convenienza è proprio quello degl'incentivi. Non solo ora ci sono ed in futuro chissà, ma anche il fatto che ora grazie ai chiarimenti della circolare N. 66/E del 06/12/2007 ti pagano per quanto produci (anche se a tariffa più bassa) e non più solo per quanto consumi come si lasciava intendere in passato. In futuro una sempre più galoppante politica dei tagli da parte dello stato potrebbe cambiare la legislazione in negativo.

:bye:


tifernate [ Mer 06 Ago, 2008 10:32 ]
Oggetto: Re: Ricerca Sul Fotovoltaico......
klaus81 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Sabato ho mandato un'email a umbriameteo...ome mai nessuna mi ha risposto ancora?? :roll:


Ale è in ferie e gli altri che se ne occupano in specifico sono in giro per lavoro, forse per questo, credo che a breve riceverai risposta.
Ora m'informo! ;) :bye:


klaus81 [ Mer 06 Ago, 2008 15:48 ]
Oggetto: Re: Ricerca Sul Fotovoltaico......
Grazie!!! Tutto a posto :wink:


nubes [ Lun 22 Set, 2008 18:26 ]
Oggetto: Re: Ricerca Sul Fotovoltaico......
ho appreso oggi che è in procinto di essere presentata una nuova vernice "fotovoltaica " che a breve sostituirà i pannelli solari, applicabile ovunque e dalle buone rese: 3 kw ogni 50 mq. è una favola o ha un fondamento?


tifernate [ Mer 01 Ott, 2008 14:15 ]
Oggetto: Re: Ricerca sul fotovoltaico......
Fotovoltaico: come calcolare con certezza costi e ricavi

http://www.rinnovabili.it/fotovolta...-costi-e-ricavi
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Facciamo chiarezza sui fattori “certi” di un business-plan in un settore dove operatori ed “esperti” ci bombardano di proposte a volte divergenti


Per cercare di percorrere i canali di accesso al finanziamento del proprio impianto fotovoltaico di tipo residenziale e di piccola potenza, è opportuno analizzare gli aspetti sia economici che finanziari correlati a questa tipologia di impianto. In fase di analisi di fattibilità è necessario che il professionista incaricato o la ditta specializzata elaborino un dettagliato piano economico relativo allo specifico impianto commissionato dal cliente. E’ altresì opportuno che tale piano economico sia accompagnato da una attenta simulazione finanziaria relativa ad una o più ipotesi di finanziamento del costo dell’impianto stesso. Cercando di tenere ben distinto l’aspetto economico da quello finanziario, proviamo a fare chiarezza su alcuni quesiti che spesso il cliente (ma non solo! basti pensare agli operatori bancari) rivolge al professionista incaricato. La domanda più frequente è sicuramente quanto costa l’impianto fotovoltaico. Senza avere la pretesa di esaurire in questa sede tale argomento (oggetto peraltro anche’esso di dettagliati approfondimenti) possiamo evidenziare nel mercato italiano dei benchmark di riferimento, relativi alla forbice 5400 € – 7.000 € per kW installato, in riferimento a piccoli impianti (fino a 100 kW), per poi scendere di prezzo su impianti di grande potenza (nell’ordine dei MW si può tranquillamente arrivare sotto i 5.000 € per kW installato). Tali indicazioni di prezzo sono suscettibili di modifiche in relazione alla tipologia di impianto (uno integrato architettonicamente costa senza dubbio di più di uno a terra) così come sono da considerare spese aggiuntive eventuali lavori extra impiantistici/edili/burocratici etc. Esaurita la voce di costo principale (quelo dell’impianto) ci sono da aggiungere altre voci di spese minori. La manutenzione ordinaria annuale può essere stimata intorno all’1% del costo dell’impianto. Anche in questo caso ci possono essere delle differenze legate alla tipologia di impianto; per un impianto domestico di piccola taglia in zone non particolarmente impegnative (vicinanze del mare, zone polverose, vicino a cementifici etc.) si può assumere la manutenzione ordinaria annua come un controllo visivo e strumentale dei cablaggi e una pulita al vetro superiore dei moduli fotovoltaici con una spesa inferiore all’1% del costo-impianto preventivato. Se invece siamo in presenza di impianti di potenza medio-alta e, ad esempio realizzato con inseguitori solari (mono-biassiale), la manutenzione può essere più impegnativa e, di conseguenza il costo più elevato.
Nota di rilievo è il costo di manutenzione straordinario dovuto in genere alla fine della vita operativa del convertitore statico (inverter) che avviene normalmente tra il 10° e 15° anno o comunque entro il tempo di vita dell’intero impianto fotovoltaico (non meno di 30 anni). In genere l’incidenza della sostituzione degli inverter è stimabile intorno al 7% del costo dell’impianto.
Altre voci di costo minori sono legate a quei servizi aggiuntivi che a volte vengono richiesti dai clienti (e spesso da banche ed assicurazioni). Parliamo delle polizze incendio e furto, nonché copertura assicurativa sulla mancata produzione in caso di guasto e/o mancanza di soleggiamento adeguato, sistema d’allarme e videosorveglianza (in genere richiesto da banche ed assicurazioni relativamente ai grandi impianti), formula assicurativa all-risc etc. Un costo orientativo per la sola assicurazione incendio e furto può essere stimato in 20-25 €/anno per kW assicurato. Quindi le principali voci di costo possono essere riassunte in: – Costo impianto (5.000 – 7.000 €/kW) – Manutenzione ordinaria (1% costo-impianto) – Manutenzione straordinaria (7% costo-impianto) – Servizi accessori (variabile)

Esaurite le voci di costo analizziamo le voci di ricavo. Esse sono essenzialmente da ricondurre agli incentivi statali ed al risparmio in bolletta elettrica (mancato esborso verso il distributore di energia elettrica). C’è da aggiungere la quota parte di ricavo derivante dalla vendita di energia in eccesso, ossia prodotta dall’impianto ma non utilizzata dalle utenze se il proprietario opta per il regime di vendita (ossia autoconsumo + vendita) . Quest’ultima voce di ricavo verrà trascurata in questa sede in quanto tratteremo esclusivamente impianti di piccola taglia su immobili residenziali ed in regime di scambio sul posto (regime in generale più redditivo rispetto al regime di vendita di energia). Data l’elevata casistica presa in considerazione dal dispositivo di legge che regola gli incentivi nazionali (vedi il decreto sul Conto Energia) si rimanda ad apposite sezione il suo approfondimento. Ci preme solo sottolineare, al momento, l’evidente attenzione nel premiare impianti di piccola potenza (< 3kW) e completamente integrati architettonicamente rispetto ai grandi impianti non integrati architettonicamente (posizionati, ad esempio, a terra).
Tornando al nostro esempio. Per un impianto residenziale di 3 kW su tetto a falda posizionato su tegole lo stato riconosce una tariffa incentivante pari a 0,44 €cent per ogni kWh prodotto dall’impianto stesso per una durata di 20 anni. Un impianto del genere posizionato a Roma con un’inclinazione ed esposizione buona, ma non ottimale (140° azimuth, 18° inclinazione) fornisce una produzione stimata di circa 4200 kWh annue. Quindi al 1° anno potremo fare affidamento su un incentivo statale di 0,44×4200 = 1.848 €. Tale incentivo statale oltre le ovvie fluttuazioni relative alla reale produzione energetica e non quella stimata (se la radiazione giornaliera media annuale è più elevata di quella prevista ovviamente maggiore sarà la produzione di energia e quindi l’incentivo statale e viceversa), subisce anche gli effetti del decadimento prestazionale dei moduli fotovoltaici, stimabile in circa 1% annuo che ovviamente si riflette su una analoga flessione della tariffa incentivante.
La seconda voce di ricavo è il risparmio in bolletta elettrica (mancato esborso verso il distributore di energia elettrica). Supponendo di coprire completamente il fabbisogno di energia elettrica dell’utenza e di utilizzare il meccanismo dello scambio sul posto, tale risparmio si può quantificare in circa 700,00 €/annuo. Tale valore dovrà essere ridefinito annualmente aumentandolo in funzione del costo reale dell’energia elettrica (ad oggi possiamo assumere un 10-15% annuo) fino alla fine della vita operativa dell’impianto fotovoltaico.
Le due voci di ricavo analizzate (incentivo statale e risparmio in bolletta) sono presenti contemporaneamente e quindi vanno sommate. Quindi al 1° anno possiamo ipotizzare: – Incentivo statale 1.848,00 € – Risparmio in bolletta elettrica 700,00 € – TOTALE ricavi (al 1° anno) circa 2.500 €

Con l’analisi dei costi e dei ricavi le basi del conto economico sono presto fatte:

Costo impianto da 3 kW 20.000 € (ipotizzando un costo di 6.100 €/kW + IVA 10%)
Costo manutenzione ordinaria annuale (circa 100 €)
Costo manutenzione straordinaria (circa 1200 € da erogare al cambio dell’inverter)
Costo assicurazione incendio e furto (circa 75 € annui)
Con questi numeri in mano il cliente può tranquillamente ricavare gli altri indicatori economici primari (ricavi cumulati, utili, flusso di cassa, Tasso Rendimento Interno, Valore Attuale Netto, etc.). Nel nostro esempio si avrebbero rispettivamente: – Ricavi cumulati (a 20 anni) 105.000 € – Utili cumulati (a 20 anni) 102.000 € – Flusso di cassa negativo per i primi 7 anni e poi positivo con valore medio annuo di circa 7.000 € (circa 4.000 € all’8° anno per poi crescere fino a circa 12.000 € al 20° anno) – VAN a 20 anni circa 36.000 € – TIR a 20 anni circa 16,5%

In ultimo, per avere un quadro economico completo è senza dubbio imprescindibile l’analisi del regime fiscale applicabile al proprietario dell’impianto. In questo caso si consiglia di non seguire consigli di amici ed esperti del settore, ma di far consultare dal proprio commercialista le apposite circolari dell’Agenzia Delle Entrate (in particolare la circolare 46/E).
A questo punto il quadro economico si può considerare completo e quindi si passa, in genere, alla ricerca di una fonte di finanziamento per il proprio impianto fotovoltaico. Si passa quindi all’analisi finanziaria. Dato l’ampio ventaglio di offerte immesse nel mercato da banche, assicurazioni e finanziarie non possiamo esaurire in questa sede tutte le proposte di finanziamento (le analizzeremo in successivi approfondimenti), ma vogliamo dare delle informazioni che tornino utili al potenziale cliente in cerca di un finanziamento per il proprio impianto. Quasi tutti gli istituti di credito stanno proponendo prodotti dedicati esclusivamente al fotovoltaico. Attenzione però che molti di essi sono dei semplici prestiti personali camuffati da “mutuo” fotovoltaico (a tassi di poco inferiori a quelli del puro prestito personale ). Pochi di essi hanno un vero carattere di “mutuo” fotovoltaico. Ce ne accorgiamo per esempio dalla durata massima del finanziamento (se superiore ai 10 anni), dal tasso di interesse appena superiore a quello per un mutuo per casa. Ogni istituto di credito assegna un proprio “rating” creditizio sul proprio prodotto finanziario. Ciò significa che la posizione generale del cliente deve rispettare questo “rating”. Questo in genere significa che le garanzie richieste sono quelle personali del cliente (ossia certificate dalla dichiarazione dei redditi, CUD, o bilancio aziendale, insolvenze, altri mutui accesi etc.) o immobiliari (nel caso di mutuo ipotecario), e che il fatto che ci sia l’accesso agli incentivi statali è considerato al più una garanzia “accessoria”, ossia non sufficiente da sola all’esito positivo dell’istruttoria finanziaria. Premesso che un investimento finanziario è sempre strettamente legato al tipo di cliente ed alle sue potenziali garanzie, possiamo dare dei riferimenti di mercato generali specificatamente orientati al fotovoltaico. Le principali caratteristiche che un buon prodotto finanziario dovrebbe avere sono:
a) “mutuo” chirografario e non ipotecario
b) tasso di interesse fisso
c) cessione del credito diretto. Ossia l’incentivo statale direttamente ceduto all’istituto di credito a parziale/totale copertura della rata di finanziamento
d) durata che possa arrivare a 20 anni. Di questi aspetti i più critici appaiono senza dubbio il tasso di interesse ma soprattutto la durata massima. Il tasso di interesse fisso varia in funzione della durata del prestito, ma in generale per un prodotto sotto i 10 anni un buon tasso di interesse non dovrebbe superare il 6%. E intorno ai 15 anni non superare il 6,50 %. Più critico il discorso della durata massima. Qui va ricordato brevemente che l’intento chiarissimo e dichiarato del legislatore che ha varato il “nuovo conto energia” era di commisurare l’entità dell’incentivo statale al costo dell’impianto aumentato di un extra tale da coprire gli interessi bancari di un eventuale finanziamento a 20 ANNI (stessa durata dell’incentivo)!! Iniziamo quindi ad affermare chiaramente, e senza possibilità di smentita, che un finanziamento inferiore ai 17-19 anni, anche con un ottimo tasso d’interesse, non riesce in alcun modo ad essere completamente coperto dagli incentivi statali; ossia il cliente deve “integrare” la parte mancante magari mettendo mano ad una parte del risparmio ottenuto in bolletta!!!
Detto questo, se si cercano informazioni presso i propri istituti di credito, ci si accorgerà che pochissimi, se non addirittura nessuno, riesce ad offrire un prodotto con queste caratteristiche minime imprescindibili. In definitiva oggi in Italia assistiamo ad un incremento notevole della domanda di fotovoltaico con delle ricadute importanti sul fatturato totale, che però sarebbe enormemente superiore se gli istituti di credito facessero la loro parte. Tutti gli operatori di mercato sono ormai concordi che tra i vari attori in gioco nel mercato fotovoltaico (stato-imprese-professionisti-banche-clienti) i grandi assenti sono senza dubbio gli istituti di credito.

Roma, 19 settembre 08
di Maurizio Cusano


tifernate [ Mer 01 Ott, 2008 14:23 ]
Oggetto: Re: Ricerca Sul Fotovoltaico......
nubes ha scritto: [Visualizza Messaggio]
ho appreso oggi che è in procinto di essere presentata una nuova vernice "fotovoltaica " che a breve sostituirà i pannelli solari, applicabile ovunque e dalle buone rese: 3 kw ogni 50 mq. è una favola o ha un fondamento?



forse ti riferisci all'articolo qui di seguito. Leggendolo però mi viene in mente subito una domanda. Chi ha a disposizione 20 o 30 mq di finestre con ottima esposizione ed inclinazione in una casa normale? Credo che la strada sia buona ma deve comunque essere sperimentata nella realtà e poi usata magari come aggiunta ai pannelli fotovoltaici che per i prossimi anni restano ancora la miglior scelta.

Ciao

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Gel fotovoltaico da mettere nei vetri delle finestre

pubblicato:
venerdì 26 settembre 2008 da Simone Muscas in:
Tecnologia Informazione Italia EcoConsigli Casa Risparmio energetico Solare

Una nuova interessantissima tecnologia tutta Italiana è stata brevettata dalla Energy Saving Company, azienda lucana della provincia di Potenza. Si tratta di un particolare gel fotovoltaico da mettere nelle intercapedini dei doppi vetri o semplicemente colato nella lastra. L’applicazione di questa sostanza permetterebbe ad ogni superficie vetrata di diventare un generatore di energia elettrica.

Il gel è stato presentato in anteprima, a Potenza, in occasione del primo franchising Esco Energy. La sostanza è a base di silicio è sarebbe in grado di fornire circa 300 watt per metro quadrato nel caso di doppi vetri. Qualora invece venisse applicato su superfici vetrate singole la produzione energetica diminuirebbe a circa 100 watt a metro quadrato. Il costo sarebbe approssimativamente di circa 2 euro per watt prodotto e si avrebbe l’indubbio vantaggio di una facile installazione.

La visibilità del vetro continuerebbe a essere ottima, non si avrebbe pertanto nessun tipo di oscuramento delle superficie. I vetri con questo sistema diventano delle vere e proprie batterie che sono capaci di trasformare in energia elettrica quella fotonica. Al gel fotovoltaico dell’azienda lucana si stanno interessando anche gli Emirati Arabi, che vorrebbero sperimentare il prodotto sulla torre di 800 metri, in corso di realizzazione a Dubai.


tifernate [ Mer 01 Ott, 2008 14:45 ]
Oggetto: Re: Ricerca sul fotovoltaico......
Italia, centro europeo del fotovoltaico?
Settembre 9th, 2008

Questa è la prospettiva se ci sarà il taglio drastico degli incentivi all’industria solare come è stato recentemente proposto dal governo spagnolo. In virtù di questa decisione potrebbe avviarsi un processo di delocalizzazione per cui l’Italia potrebbe diventare una delle mete preferite dell’industria solare. Ad immaginare questo nuovo scenario è il quotidiano economico-finanziario spagnolo Expansion secondo il quale la Spagna, che è stata negli ultimi tempi uno dei principali attori in Europa degli investimenti nell’industria fotovoltaica potrebbe cedere la supremazia all’Italia se alla fine del mese il governo spagnolo confermerà i piani di riduzione degli incentivi al settore.

Lo stesso presidente dell’associazione europea degli industriali del settore, (Epia), lo spagnolo Ernesto Macias, parlando a margine alla Conferenza di Valencia, la fiera dedicata all’industria del fotovoltaico, ha detto di vedere il mercato italiano come una delle principali alternative. Un mercato, a suo dire, in grado di accelerare la propria crescita fino a raggiungere in breve tempo i 1200 megawatt di potenza installata.

Macias, anche come dirigente dell’azienda spagnola di pannelli solari Isofoton, non è ovviamente favorevole all’imposizione di limiti per restringere gli incentivi ed auspica misure consensuali tra Spagna ed Italia per coordinare le regole nel settore.


nubes [ Ven 03 Ott, 2008 14:39 ]
Oggetto: Re: Ricerca Sul Fotovoltaico......
tifernate ha scritto: [Visualizza Messaggio]
nubes ha scritto: [Visualizza Messaggio]
ho appreso oggi che è in procinto di essere presentata una nuova vernice "fotovoltaica " che a breve sostituirà i pannelli solari, applicabile ovunque e dalle buone rese: 3 kw ogni 50 mq. è una favola o ha un fondamento?



forse ti riferisci all'articolo qui di seguito. Leggendolo però mi viene in mente subito una domanda. Chi ha a disposizione 20 o 30 mq di finestre con ottima esposizione ed inclinazione in una casa normale? Credo che la strada sia buona ma deve comunque essere sperimentata nella realtà e poi usata magari come aggiunta ai pannelli fotovoltaici che per i prossimi anni restano ancora la miglior scelta.

Ciao

no, mi riferivo ad un altra notizia, su un quotidiano nazionale
parlavano di vernice da applicare su pareti e tetti... :confuso:

Ciao
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Gel fotovoltaico da mettere nei vetri delle finestre

pubblicato:
venerdì 26 settembre 2008 da Simone Muscas in:
Tecnologia Informazione Italia EcoConsigli Casa Risparmio energetico Solare

Una nuova interessantissima tecnologia tutta Italiana è stata brevettata dalla Energy Saving Company, azienda lucana della provincia di Potenza. Si tratta di un particolare gel fotovoltaico da mettere nelle intercapedini dei doppi vetri o semplicemente colato nella lastra. L’applicazione di questa sostanza permetterebbe ad ogni superficie vetrata di diventare un generatore di energia elettrica.

Il gel è stato presentato in anteprima, a Potenza, in occasione del primo franchising Esco Energy. La sostanza è a base di silicio è sarebbe in grado di fornire circa 300 watt per metro quadrato nel caso di doppi vetri. Qualora invece venisse applicato su superfici vetrate singole la produzione energetica diminuirebbe a circa 100 watt a metro quadrato. Il costo sarebbe approssimativamente di circa 2 euro per watt prodotto e si avrebbe l’indubbio vantaggio di una facile installazione.

La visibilità del vetro continuerebbe a essere ottima, non si avrebbe pertanto nessun tipo di oscuramento delle superficie. I vetri con questo sistema diventano delle vere e proprie batterie che sono capaci di trasformare in energia elettrica quella fotonica. Al gel fotovoltaico dell’azienda lucana si stanno interessando anche gli Emirati Arabi, che vorrebbero sperimentare il prodotto sulla torre di 800 metri, in corso di realizzazione a Dubai.


tifernate [ Dom 14 Dic, 2008 14:01 ]
Oggetto: Re: Ricerca sul fotovoltaico......
questa è bella!

KITZBÜHEL, Austria -- Uno skilift completamente ecologico, alimentato interamente a energia solare. E' entrato in funzione in Austria, da pochi giorni, il primo impianto di risalita fotovoltaico: Sonnenlift, che finalmente muove il settore dello sci verso il risparmio energetico e la lotta all'inquinamento.

La novità davvero unica nel suo genere arriva dal Tirolo austriaco. Nel comprensorio sciistico Skiwelt Wilder Kaiser-Brixental, vicino a Kitzbühel, è già attivo lo skilift che funziona interamente a energia solare. Il nome "Sonnenlift", lo skilift del sole, calza a pennello.

Il primo skilift fotovoltaico è alimentato da un impianto solare di 105 metri quadrati. Le celle solari sono collocate sulla parete rivolta a sud della nuova stazione a valle. L'energia che producono è utilizzata interamente per far funzionare l'impiato di risalita. Il sistema produce circa 15 chilo watt all'ora per un totale di 12mila chilo watt nell'arco di tutto l'anno.

"Siamo in grado di produrre energia a sufficienza per coprire l’intero fabbisogno della sciovia - spiega Rudi Köck delle funivie di Brixen - Anzi, ne avanza pure". Durante l'inverno lo skilift ha infatti bisogno solo di 9mila chilo watt.

E in caso di maltempo? "L’energia elettrica viene immagazzinata nel deposito della Regione Tirolo - chiarisce Köck -, e attinta quando necessario. Così riusciamo a far funzionare la sciovia anche se per qualche giorno non c’è sole."

Sonnenlift è un passo significativo verso il risparmio energetico e la lotta all'inquinamento. E ci si augura che il progetto austriaco sia seguito da molti.

:bye:




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