#5 il fosso Mar 28 Apr, 2009 15:18
Notizie prese da RAI NEWS 24:
Maltempo. Nord in ginocchio, verso lo stato di emergenza
Strada interrotta in ValtellinaVedi anche ~ Maltempo. Milano sotto l'acqua, pompieri ovunque, traffico in tilt. Stato di emergenza per Lombardia: si decide venerdì~ Maltempo. 1451 evacuati in Valtellina, 700 nel Lucchese. Disperso un uomo caduto nel Lambro~ Maltempo. Continuano i disagi nel nord Italia. Ancora pioggia nel fine settimana~ Maltempo. L'Adige esce dagli argini, il lago di Lecco esonda, il Bisagno in piena paralizza Genova~ Maltempo. Il Nord è sotto l'acqua: allagamenti e molti sfollati
Chiavi ~ fenomeni naturaliIl maltempo ha messo in ginocchio il nord Italia. Allagamenti, frane, smottamenti, strade interrotte, fiumi e laghi esondati, migliaia di persone sgomberate (1.500 solo nella provincia di Pordenone, 1.300 in Valtellina), un vigile del fuoco disperso nel Lambro, e poi fortunatamente ritrovato solo un po' infreddolito, un treno deragliato e due morti riconducibili alle cattive condizioni meteo.
Chiesto lo stato di emergenza
Le regioni settentrionali, Liguria e Lombardia in testa, hanno chiesto lo stato di emergenza e il Consiglio dei ministri - ha detto Guido Bertolaso, capo del Dipartimento della protezione civile, volato prima a Genova e poi a Milano - deciderà, sicuramente con un sì, nella seduta di venerdì. Intanto in diverse aree del nord finalmente ha smesso di piovere, anche se le previsioni non lasciano ben sperare: domani il cielo dovrebbe rimanere nuvoloso, ma con un attenuarsi delle precipitazioni, mentre per giovedì è attesa una nuova perturbazione.
Adda supera gli argini
Allarme rosso a Lodi dove tra le 20 e le 22 l'Adda è uscito dagli argini raggiungendo la quota record di 3 metri e 35 centimetri, altezza mai raggiunta e superiore di 20 centimetri a quella devastante verificatasi negli anni '60. L'acqua ha invaso tutto il quartiere del Borgo Adda e di Via Defendente sulla sponda destra e quello di Revellino sulla sponda sinistra. Il Sindaco di Lodi, Aurelio Ferrari, ha disposto l'immediato sgombero di tutte le famiglie residente ai piani terreni delle zone interessate, circa tremila persone.
Lombardia
Cinque giorni consecutivi di pioggia incessante hanno provocato disagi e danni gravissimi. Colpita soprattutto la Valtellina, dove sono oltre 1.300 gli sfollati, 400 solo a Tresenda di Teglio, dove una frana ha investito anche delle auto in sosta, fortunatamente senza nessuna persona a bordo.
Situazione sempre critica
A preoccupare sono adesso gli straripamenti dei fiumi, come il Seveso e soprattutto il Lambro, le numerose frane, le esondazioni dei laghi, ma in molte città e nella stessa Milano - dove è uscito dagli argini anche il fiume Olona - i cittadini hanno dovuto sopportare enormi disagi provocati dagli allagamenti di negozi, scantinati, uffici, scuole, e dal traffico (privato e pubblico) andato in tilt. In molti centri la gente è stata invitata a sgomberare: nella provincia di Milano sono 570 le persone evacuate, soprattutto a Cassano d'Adda.
Esondato il lago Maggiore in diversi punti, mentre il lago di Como è 72 centimetri sopra il livello di guardia. Molte strade statali e provinciali sono impercorribili in diverse province della regione. Alcuni centri sono isolati, ad esempio nell'alta valle Brembana, dove 14.000 persone sono rimaste bloccate. Domani resteranno chiuse molte scuole.
Disagi anche in autostrada e per il traffico ferroviario: una frana ha provocato nel pomeriggio l'interruzione della linea Lecco-Milano e probabilmente per la presenza di detriti sulla linea è deragliato almeno un vagone di un treno nel comune di Mandello del Lario: nessun ferito. Nel bresciano, ad Ospitaletto, un uomo di 73 anni è morto per infarto mentre controllava i danni sul tetto della sua abitazione.
Liguria
La portata del Bisagno resta impetuosa, ma l'intensità della pioggia è diminuita. Per questo, i vertici dell' unità di crisi hanno deciso di riaprire i ponti e le strade intorno al torrente, chiusi per precauzione intorno alle 11, per consentire al traffico - piombato nel caos - di defluire. Dopo ore di tensione e di pioggia battente, la situazione si è stabilizzata anche nell'entroterra genovese, dove le frane e gli smottamenti hanno causato la chiusura di strade. A Savignone un ponte è crollato e alcune case sono rimaste isolate. Disagi si segnalano anche sulle autostrade (una frana si è abbattuta sulla A7), mentre smottamenti e lievi incidenti stradali si sono registrati nel savonese. L'allerta per il maltempo non è comunque cessato e, per questo, scuole chiuse domani.
Friuli Venezia Giulia
Il servizio regionale della Protezione civile ha deciso di trasferire 1.000-1.500 persone dalle aree a maggior rischio lungo i fiumi in piena nei territori di Pordenone, Prata e Pasiano. Per loro sono stati allestiti dei posti-letto nel "Villaggio del Fanciullo" di Pordenone. Proprio a Pordenone, l'esondazione del fiume Noncello, che attraversa la città, ha provocato l'allagamento delle frazioni di Vallenoncello e Villanova, ma il livello del fiume ha indotto il sindaco ad emettere un "preavviso di evacuazione" per 1.200 famiglie che abitano in città, dove l'acqua ha già invaso varie zone, allagando pure gli archivi del Palazzo di giustizia e quelli del Comune.
Anche a Pordenone domani le scuole resteranno chiuse. Le maggiori preoccupazioni riguardano ora il fiume Livenza, il cui deflusso verso il mare è diventato difficile, ma diversi altri fiumi sono in una situazione di "persistente pericolo". Diverse strade sono state chiuse, con gravi ripercussioni sul traffico. Chiuse anche alcune scuole pubbliche. In mattinata code sulla A28 Pordenone-Portogruaro, per l'esondazione del fiume Meduna.
Trentino Alto Adige
Situazione pesante anche in Trentino, dove la pioggia battente ha provocato frane, smottamenti e l'ingrossamento dei fiumi, con l'isolamento della val di Sole, sgomberi di famiglie a Bocenago (investito stamani da una frana di 4.000 metri cubi giunta fino alla piazza del paese), a Fucine e in Val di Cembra. Sia in provincia di Trento che di Bolzano numerose strade sono rimaste interrotte per la caduta di frane e massi, e alcune famiglie sono state evacuate. A Naturno un masso ha colpito un'auto in transito, ma gli occupanti non hanno riportato lesioni. Secondo i vigili del fuoco, nell'intera regione è "decisamente elevato lo stato di attenzione per il rischio valanghe".
Veneto
L'abitato di Piassent (Belluno) è rimasto isolato per una frana caduta sulla strada. Nel veronese, in due punti - a Bussolengo e a Pol di Pastrengo - il fiume Adige è uscito stamani dagli argini: l'acqua è entrata in alcune case, ma la situazione è giudicata sotto controllo. Chiuse diverse strade. In montagna è forte il rischio valanghe.
Piemonte
Straripati i laghi Maggiore e Orta - con l'acqua nelle piazze di molti paesi - smottamenti, corsi d'acqua in piena e in alcuni punti esondati, strade interrotte e piccoli incidenti in quasi tutta la regione, con i danni maggiori in provincia di Alessandria e nel Verbano. La piena del fiume Scrivia ha causato la chiusura di un tratto dell'autostrada A7. Nel biellese un'azienda e alcune case sono rimaste isolate. E un pensionato di 80 anni, a Novara, a due passi da casa, è stato travolto da un autocarro proprio mentre pioveva a dirotto, con la visibilità ridottissima.
Emilia Romagna
Per Fellicarolo, piccola frazione sull'Appennino modenese, è il sesto giorno di isolamento. La frana che mercoledi' scorso ha interrotto l'unica strada che collega il paesino a Fanano, distante sette chilometri, non può essere rimossa dalle cariche esplosive che si cerca di piazzare ormai da una settimana: la pioggia incessante non lo consente e, anzi, peggiora la situazione, perché la frana - a differenza degli abitanti di Fellicarolo - continua a spostarsi. In Emilia Romagna, comunque, è preallarme per la piena del Po attesa nella notte: 30 persone sono state evacuate nel reggiano.
Sicilia e Sardegna
Problemi per il maltempo anche nelle isole. La Sicilia è flagellata da un vento caldo che soffia da Sud-Est a fortissima velocità provocando la caduta di alberi, insegne pubblicitarie, parti di edifici pericolanti. A Cagliari, invece, una violenta mareggiata ha ingoiato la famosa spiaggia del Poetto.
Davvero molto diffiile la situazione che si è venuta a creare,
per fortuna che le temperature permettono nevicate sopra i 1500m,
con pioggia pure in alta quota, unita allo scioglimento dell'enorme quantità di neve che c'è sulle Alpi
la situaziona poteva divenire tragica ai massimi livelli!
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi.
Friedrich Nietzsche