Per quanto riguarda i giorni futuri si può affermare che sino al 10/01 compreso si avranno condizioni anticicloniche. La nebbia, però, rispetto ai giorni scorsi, sarà più presente e duratura, in quanto i massimi di geopotenziali in quota, seppur attenuati, si sposteranno lentamente verso est (quindi su di noi), e questo implicherà minor ventilazione e più ristagno d’umidità.
I giorni 11 e 12 gennaio saranno di transizione, anche se in un complesso meno umido ma più freddo.
Dal 13 in avanti tutti gli scenari saranno possibili.
Infatti, a causa del potente stratwarming in corso (proprio domani ci sarà lo split del
VP), i modelli, ovviamente, non riescono ancora a leggere chiaramente il futuro (e a mettere in connessione tra loro QBO-, SCAND+, SW, etc…), quindi è normale che sino a 2 giorni fa mettessero gran gelo e secco e ieri/oggi molto meno freddo e molte più precipitazioni.
Sino alla mattina dell’11 e, ancor di più, a quella del 13, il quadro sarà molto offuscato.
Certamente qualcosa di grosso sta arrivando in Europa, molto meno certo (è troppo prematuro per dirlo) capire dove colpirà.
A mio avviso il VC non darà la spinta necessaria all’alta pressione atlantica di elevarsi troppo a Nord, quindi questo porterebbe ad una cosa sicura (discesa d’aria meno fredda e possente dal Polo) e due possibilità (l’alta pressione azzorriana finirà su di noi oppure la discesa d’aria fredda colpirà Francia/Spagna apportando da noi un forte peggioramento ma di natura abbastanza “mite”).
Ma questa previsione vale meno della carta straccia, visto la ovvia difficoltà (per il motivo sopraccitato) dei modelli previsionali.
Ciao.