Era il '79 o giù di lì... Quando ho cominciato a strimpellare le mie prime note su una chitarraccia sentendo le tue canzoni e seguendole a 'recchia, autodidatta come te, capendo che era sì importante la tecnica, ma soprattutto la pancia, e come il proprio corpo possa diventare cassa di risonanza.
Passai al basso proprio quando, caro Pino, arrivò a suonare con te quel folle genio di Rino Zurzolo che grazie ai tuoi incredibili arrangiamenti riuscì ad esprimere il meglio di sé, mi ricordo ancora che razza di band nel 1982 (mi sembra) in quell'indimenticabile concerto al Curi, c'erano anche Tullio De Piscopo, Tony Esposito, James Senese, Joe Amoruso... uno strippo pazzesco!
Avrei un milione di cose da dire, quando un artista ti incide così profondamente (come anche Battisti), per tutti questi 35 anni... sull'internazionalità, pur profondamente partenopea, sull'ecletticità, sulle mirabili contaminazioni, sulle sue collaborazioni con artisti di fama mondiale... no, non so che dire, volevo solo condividere una profondissima emozione, lascio la parola alle canzoni...
Ma non quelle più conosciute. C'è un universo di canzoni oltre a Napul'è.
E per Dio, ascoltatele con vere casse che sparino i low come comanda il cielo.
Ciao Pino, organizzeremo uno/dieci/cento concerti per te, è una promessa.
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(qui, occhio al finale

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