[LUNGO TERMINE] Seconda decade di febbraio: palude barica italiana, fino a quando?
| Articolo |
 Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
|
Diciamo che gli elementi interessanti nel lungo termine cominciano ad essere numerosi, a mio modo di vedere.
Intanto la fase perturbata e fredda di Lunedì-Martedì pare prendere sempre più corpo; per ora limitiamoci a dire che ci sono buone chance per neve a bassa quota, specie per Appennino e zone settentrionali a quanto pare, ma bisognerà tornarci sopra ovviamente.
Mentre nel lungo termine cominciano a vedersi chiaramente segnali di forte "allentamento" del VPT, indotto anche dall'MMW. Ciò non è per forza sintomo di fasi fredde per noi, ma quando il VP risulta lasco su tutta la sua colonna, e chiaro che le possibilità di avere azioni invernali forti anche da noi aumentano.
GFS12 è un run esemplare in tal senso e segue una dinamica che immaginavo da qualche giorno.
Quello che ad ora mi pare più probabile è un ampliamento del circuito antizonale asiatico, con però il lobo
canadese del VP che rimarrà molto profondo e potrebbe risultare "invadente".
Vederemo, a mio avviso, per avere una fase invernale forte, bisognerà sperare in un'azione di tipo polare, intorno a metà mese, con apertura atlantica alle sue spalle, capace di ampliare fino all'Europa il suddetto circuito antizonale.
Circuito antizonale asiatico già bello ampio, Canadese invadente ma ben allungato verso l'Europa grazie all'opposizione fredda asiatica e al "puntello" caldo azzorriano.
Ulteriore azione polare verso l'Europa, ma stavolta con lobo canadese che va in vorticità critica e tende ad isolarsi alzando aria calda alle spalle della saccatura polare diretta sull'Europa e il mediterraneo, tendenza a formazione di un blocco al flusso atlantico.
Lobo canadese isolato e che emette numerosi cicloni baroclini, flusso caldo che si estende dalla zona atlantica a quella polare, fino alla siberia. Amplissimo circuito antizonale Euro-Asiatico: masse fredde siberiane che tendono a mettersi in moto verso ovest...
Struttura molto simile anche nelle carte serali di ecmwf...
Insomma tutto ciò non significa che andremo incontro sicuramente ad una fase fredda e nevosa generalizzata,
il tutto potrebbe risolversi anche con un nulla di fatto per noi, quindi è meglio non farci la bocca;
ma i segnali sono ottimi e la situazione che si prospetta è tra le più promettenti in assoluto. 
Complimenti per l'analisi.
|
|
fiocco_di _neve [ Gio 08 Feb, 2018 21:29 ]
|
 |
Sponsors

|
|
 |
[LUNGO TERMINE] Seconda decade di febbraio: palude barica italiana, fino a quando?
| Commenti |
 Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
|
Diciamo che gli elementi interessanti nel lungo termine cominciano ad essere numerosi, a mio modo di vedere.
Intanto la fase perturbata e fredda di Lunedì-Martedì pare prendere sempre più corpo; per ora limitiamoci a dire che ci sono buone chance per neve a bassa quota, specie per Appennino e zone settentrionali a quanto pare, ma bisognerà tornarci sopra ovviamente.
Mentre nel lungo termine cominciano a vedersi chiaramente segnali di forte "allentamento" del VPT, indotto anche dall'MMW. Ciò non è per forza sintomo di fasi fredde per noi, ma quando il VP risulta lasco su tutta la sua colonna, e chiaro che le possibilità di avere azioni invernali forti anche da noi aumentano.
GFS12 è un run esemplare in tal senso e segue una dinamica che immaginavo da qualche giorno.
Quello che ad ora mi pare più probabile è un ampliamento del circuito antizonale asiatico, con però il lobo
canadese del VP che rimarrà molto profondo e potrebbe risultare "invadente".
Vederemo, a mio avviso, per avere una fase invernale forte, bisognerà sperare in un'azione di tipo polare, intorno a metà mese, con apertura atlantica alle sue spalle, capace di ampliare fino all'Europa il suddetto circuito antizonale.
Circuito antizonale asiatico già bello ampio, Canadese invadente ma ben allungato verso l'Europa grazie all'opposizione fredda asiatica e al "puntello" caldo azzorriano.
Ulteriore azione polare verso l'Europa, ma stavolta con lobo canadese che va in vorticità critica e tende ad isolarsi alzando aria calda alle spalle della saccatura polare diretta sull'Europa e il mediterraneo, tendenza a formazione di un blocco al flusso atlantico.
Lobo canadese isolato e che emette numerosi cicloni baroclini, flusso caldo che si estende dalla zona atlantica a quella polare, fino alla siberia. Amplissimo circuito antizonale Euro-Asiatico: masse fredde siberiane che tendono a mettersi in moto verso ovest...
Struttura molto simile anche nelle carte serali di ecmwf...
Insomma tutto ciò non significa che andremo incontro sicuramente ad una fase fredda e nevosa generalizzata,
il tutto potrebbe risolversi anche con un nulla di fatto per noi, quindi è meglio non farci la bocca;
ma i segnali sono ottimi e la situazione che si prospetta è tra le più promettenti in assoluto. 
Complimenti per l'analisi! Finalmente credo di essermi tolto la curiosità di capire chi fosse il perugino che vedevo scrivere con analisi di alto livello su un altro forum. 
|
|
zeppelin [ Gio 08 Feb, 2018 21:48 ]
|
 |
 Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
|
Diciamo che gli elementi interessanti nel lungo termine cominciano ad essere numerosi, a mio modo di vedere.
Intanto la fase perturbata e fredda di Lunedì-Martedì pare prendere sempre più corpo; per ora limitiamoci a dire che ci sono buone chance per neve a bassa quota, specie per Appennino e zone settentrionali a quanto pare, ma bisognerà tornarci sopra ovviamente.
Mentre nel lungo termine cominciano a vedersi chiaramente segnali di forte "allentamento" del VPT, indotto anche dall'MMW. Ciò non è per forza sintomo di fasi fredde per noi, ma quando il VP risulta lasco su tutta la sua colonna, e chiaro che le possibilità di avere azioni invernali forti anche da noi aumentano.
GFS12 è un run esemplare in tal senso e segue una dinamica che immaginavo da qualche giorno.
Quello che ad ora mi pare più probabile è un ampliamento del circuito antizonale asiatico, con però il lobo
canadese del VP che rimarrà molto profondo e potrebbe risultare "invadente".
Vederemo, a mio avviso, per avere una fase invernale forte, bisognerà sperare in un'azione di tipo polare, intorno a metà mese, con apertura atlantica alle sue spalle, capace di ampliare fino all'Europa il suddetto circuito antizonale.
Circuito antizonale asiatico già bello ampio, Canadese invadente ma ben allungato verso l'Europa grazie all'opposizione fredda asiatica e al "puntello" caldo azzorriano.
Ulteriore azione polare verso l'Europa, ma stavolta con lobo canadese che va in vorticità critica e tende ad isolarsi alzando aria calda alle spalle della saccatura polare diretta sull'Europa e il mediterraneo, tendenza a formazione di un blocco al flusso atlantico.
Lobo canadese isolato e che emette numerosi cicloni baroclini, flusso caldo che si estende dalla zona atlantica a quella polare, fino alla siberia. Amplissimo circuito antizonale Euro-Asiatico: masse fredde siberiane che tendono a mettersi in moto verso ovest...
Struttura molto simile anche nelle carte serali di ecmwf...
Insomma tutto ciò non significa che andremo incontro sicuramente ad una fase fredda e nevosa generalizzata,
il tutto potrebbe risolversi anche con un nulla di fatto per noi, quindi è meglio non farci la bocca;
ma i segnali sono ottimi e la situazione che si prospetta è tra le più promettenti in assoluto. 
Complimenti per l'analisi! Finalmente credo di essermi tolto la curiosità di capire chi fosse il perugino che vedevo scrivere con analisi di alto livello su un altro forum. 
Giaime se è lui quello che diciamo è veramente un grande
|
|
alexsnow [ Gio 08 Feb, 2018 21:52 ]
|
 |
 Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
|
Non credo di essere la persona di cui scrivete, in ogni caso grazie a tutti per i complimenti 
|
|
il fosso [ Gio 08 Feb, 2018 22:29 ]
|
 |
 Re: [LUNGO TERMINE] Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
|
Giaime se è lui quello che diciamo è veramente un grande
Ah sicuro. Roba da laurea in fisica dell'atmosfera. Chissà...
Non credo di essere la persona di cui scrivete, in ogni caso grazie a tutti per i complimenti 
Secondo me sei in incognito!  va bene, ok, chiudiamo l'off topic. 
Ultima modifica di zeppelin il Gio 08 Feb, 2018 22:31, modificato 1 volta in totale
|
|
zeppelin [ Gio 08 Feb, 2018 22:30 ]
|
 |
 Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
|
Mi associo anche io ai complimenti per l'analisi di Paolo/Ilfosso: precisa e puntuale, ma al tempo stesso obiettiva...un vero piacere leggerla 
Ultima modifica di jony87 il Gio 08 Feb, 2018 22:32, modificato 1 volta in totale
|
|
jony87 [ Gio 08 Feb, 2018 22:32 ]
|
 |
 Re: Seconda decade di febbraio: palude barica italiana, fino a quando?
|
Bravissimo Paolo!
Tuttavia ribadisco che vedere tutto quel viola scuro nelle emisferiche restare in Canada e Giappone, mi rende molto poco ottimista.
|
|
and1966 [ Gio 08 Feb, 2018 22:56 ]
|
 |
 Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
|
|
Molto male lo 00 di gfs,per fortuna oggi è un altro giorno.
|
|
fiocco_di _neve [ Ven 09 Feb, 2018 08:22 ]
|
 |
 Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
|
GFS nel lungo termine è peggiorato rispetto a 1/2 giorni fa... non si vedono neanche più le carte mirabolanti negli ultimi pannelli.
O siamo vicini ad uno stravolgimento con buone configurazioni che compariranno a distanze non siderali, oppure amen  Quello che è certo è che ormai non manca molto alla sentenza sugli effetti dello stratwarming...
|
|
Cyborg [ Ven 09 Feb, 2018 09:13 ]
|
 |
 Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
|
Le ENS del modello americano per fortuna raccontano un'altra storia:
Nel breve continua a "ballare" il minimo di lunedì-martedì, evito anche di postare le carte tanto cambieranno altre 759000 volte da qua ai prossimi giorni.
|
|
zeppelin [ Ven 09 Feb, 2018 09:48 ]
|
 |
 Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
|
Riporto qui l'analisi di Umbria Meteo fatta (credo) da Tifernate:
https://www.facebook.com/umbria.meteo/posts/2020277564711402
Negli ultimi giorni si è parlato spesso di un possibile riscaldamento stratosferico che dovrebbe rimescolare l'impostazione della circolazione atmosferica del nostro emisfero delle ultime settimane. Tralasciando tutti gli aspetti tecnici di un fenomeno frequente in inverno ma con differenti caratteristiche, sia come modalità che come effetti, tra evento ed evento, prodotto da un'azione/reazione tra troposfera e stratosfera, cerchiamo di fare un po' chiarezza su tempistiche ed evoluzione atmosferica generale. Un primo violento riscaldamento stratosferico (stratwarming) avverrà nelle prossime 60 ore, in azione congiunta in area atlantica ed uno in area siberiana dove avremo la formazione di due anticicloni. Con azione a tenaglia i due anticicloni determineranno lo "split", la divisione, in 2 parti del Vortice Polare Stratosferico, un lobo finirà sul Canada ed un altro sulla Siberia. Soprattutto il lobo siberiano tenderà a muoversi verso ovest con movimento antizonale verso i settori euro asiatici. La "propagazione" verso la Troposfera di quest'azione sarà ostacolata da un Vortice Polare troposferico che per una serie di motivi (anche in questo caso evitiamo di scendere in tecnicismi) in questa fase appare piuttosto pimpante e poco permeabile ad azioni di "propagazione". Nonostante ciò i primi effetti si vedranno comunque tra il 18 ed il 20 con una netta frenata delal corrente a getto nord atlantica e la formazione di un anticiclone di blocco che permetterà una discesa di aria fredda fin sul cuore dell'Europa ed in parte anche sull'Italia. Mentre assisteremo a questo primo tentativo di "propagazione" dalla stratosfera alla troposfera, in stratosfera i due lobi, canadese e siberiano, cercheranno di riaccorparsi, il primo portandosi verso la California, il secondo, migrando verso ovest, fino a raggiungere l'oceano Atlantico orientale. Questo tentativo però verrà bruscamente stoppato da un secondo e più intenso riscaldamento stratosferico in area atlantico-groenlandese (favorito anche dalla "frizione" del lobo canadese ancora abbastanza "profondo" e quindi intenso). Questo secondo riscaldamento atteso intorno al 19 febbraio con probabile "propogazione" in troposfera tra il 24 ed il 26 febbraio, potrebbe creare le condizioni per una più estesa ed intensa discesa di aria fredda sul continente europeo con possibile interessamento anche dell'Italia. Lo stesso secondo riscaldamento, oltre a bloccare il ricongiungimento annienterà definitivamente il Vortice Polare Stratosferico con ripercussioni in troposfera anche nelle prossime settimane, forse per buona parte di marzo. Abbiamo scritto tutto questo, semplificando molto tutta una serie di dinamiche, soprattutto per sottolineare come sia attualmente inutile andare a fare previsioni atmosferiche specifiche per l'Italia od ancor più per l'Umbria per la seconda metà del mese di febbraio. Tutto è in divenire ed i modelli matematici faticano ad inquadrare tali dinamiche perchè piuttosto complesse e concernenti non solo quanto accade in troposfera ma anche quanto accade in stratosfera. Per ora possiamo solo dire che da questo fine settimana fino forse a metà marzo, ci sono buone probabilità che la stagione si presenti fredda (ed in qualche caso gelida) per una buona parte del continente europeo, forse anche per l'Italia. Nei prossimi giorni quando questi eventi meteo climatici su larga scala saranno "valutati" in maniera più precisa, potremo man mano inquadrare l'evoluzione atmosferica attesa per la seconda metà di febbraio (e soprattutto per l'ultima decade del mese) sull'Italia e di ricaduta anche sull'Umbria.
Ultima modifica di Cyborg il Ven 09 Feb, 2018 10:44, modificato 1 volta in totale
|
|
Cyborg [ Ven 09 Feb, 2018 10:43 ]
|
 |
 Re: [LUNGO TERMINE] Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
|
|
vedendo le carte a lungo termine non vedo niente di gelido e neve...a meno che intervenga qualche mago esoterista.
|
|
Baronenero1985 [ Ven 09 Feb, 2018 13:31 ]
|
 |
 Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
|
|
Per ora lo zampino dello stratwarming ai vede a malapena. Semmai c'è quello della MJO in fase 7, favorevole ad un abbassamento dei geopotenziali sul Mediterraneo centrale, che ci sta proponendo per questi e i prossimi giorni una situazione non a caso molto simile a quella di metá dicembre scorso, quando la Madden Julian Oscillation era nella stessa fase attuale.
Gli effetti strato si vedranno, se si vedranno, più in lá, certo è che si tratta di uno split squilibrato, con la parte decisamente più consistente del vortice polare che se ne starebbe, guarda caso, ancora una volta sul Canada. Per noi son comunque possibili retrogressioni, ma stante tale situazione che non depone a favore di imponenti colate artico- continentali, unita alla cronica mancanza di freddo serio di quest'anno sull'Eurasia occidentale, che invece diminuisce le possibilità di ondate gelide di aria polare continentale pellicolare modello 2012, non credo in possibili ondate di freddo storiche.
Ultima modifica di zeppelin il Ven 09 Feb, 2018 15:28, modificato 2 volte in totale
|
|
zeppelin [ Ven 09 Feb, 2018 15:06 ]
|
 |
 Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
|
Aggiungo a completamento l'attuale posizione della Madden (Fase 7, in probabile passaggio a 8), potenzialmente positiva anche nelle prossime settimane, e la situazione della stratosfera a 100hpa, cioè a un livello intermedio tra i 10hpa dove lo split è ben definito e i 500hpa dove ancora non si vede affatto. Come è chiaro dalla mappa le maggiori vorticità insistono e continueranno a farlo sempre sul Canada. Uno split atipico e mezzo mezzo insomma, almeno per ora, vediamo se le ripercussioni sulla troposfera saranno, come viene detto da molti, ritardate dalla situazione di ESE cold preesistente, con gli effetti maggiori per noi tra fine febbraio e inizio marzo, ma per ora la situazione questa è, abbastanza positiva ma non certo da "evento".

|
|
zeppelin [ Ven 09 Feb, 2018 15:33 ]
|
 |
 Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
|
In tutta onestà ho molti dubbi nonostante riscaldamento stratosferico di eventi freddi epocali, perchè il punto di partenza del posizionamento del VP troposferico non è molto favorevole ad eventi rigidi di chissà quali entità...vedremo l'evolversi delle prossime emissioni, ma lo sbilanciamento attuale nel comparto Asiatico del VP è ben troppo evidente e quello Canadese lì se ne resterà...
Non dico che non ci saranno affondi freddi da qui a marzo, ma da est, dalla profonda Siberia, o anche dall'artico ci vuole uno di quei anticicloni che duri almeno una settimana per vedere freddo serio
ed ad oggi non se ne vede traccia , se uscirà dal cilindro dei GM sarà credo solo dalla metà della prossima settimana.
La speranza è data dagli spaghi della pressione della penisola scandinava molto aperti e con tendenza alla lunga ad alzarsi verso l' HP..
|
|
giantod [ Ven 09 Feb, 2018 15:40 ]
|
 |
|
|
Questo argomento è stato utile?
Questo argomento è stato utile?
Online in questo argomento: 0 Registrati, 0 Nascosti e 1 Ospite Utenti Registrati: Nessuno
|
|
|