Il quadro evolutivo di queste ultime tre decadi estive sembra abbastanza chiaro e consolidato.
La depressione islandese tende ad invadere il comparto meridionale europeo, ma muovendosi più lungo i meridiani che lungo i paralleli. Costante questa delle ultime estati, in cui i guai più seri sono stati combinati proprio da questi affondi occidentali che richiamano promontori africani.
Così sarà a partire dal prossimo week-end, dopo il cavo d'onda di giovedì per il quale non abbiamo ancora perso tutte le speranze. Altra storia al Nord dove pioverà.
Fra giorno 10 e giorno 13 potente irruzione di aria africana da sud-ovest. Nonostante le elevatissime termiche a 850 hpa, l'assenza di vento dovrebbe rendere almeno le minime non troppo intollerabili.
A ridosso di Ferragosto, invece, più organica e massiccia ondulazione del getto polare. Colpito in pieno il Nord con fine dell'Estate e temporali, per il Centro gli spaghi ormai da molti giorni si ostinano a prevedere calo termico anche sensibile ma tempo secco. Io aspetterei, perché i contrasti termici ci saranno e potrebbero essere visti solo negli ultimi run; ma ad oggi gli spaghi non danno speranze.