In questo non inverno che continua, ormai giunto praticamente al termine, riprendiamo il discorso intrapreso in questo post. La delusione per la stagione invernale mai iniziata, a me personalmente non toglie la passione per la materia e la ricerca. Anzi in questo momento metoclimatico così particolare tanta è la curiosità di andare a ricercare, per quel che posso, le motivazioni di questo andamento.
Intanto diamo lo sguardo ad un valore che in se racchiude la sintesi dell'andamento degli ultimi mesi,
64% di deficit nevoso, fare peggio dell'anno scorso non era facile...
Parlavamo della grande anomalia atlantica che in questi mesi ha raggiunto valori mai osservati.
Da questo punto di vista per capire di cosa stiamo parlando, oltre allo sguardo sulle anomalie SST, ci viene in soccorso l'EFI ECMWF, che ci mostra quanta energia stia liberando in atmosfera la suddetta anomalia.
Ricordo che l'EFI è composto da valori che vanno da 0 a 1, dove lo 0 è assenza di anomalia, e l'1 è il limite climatologico, cioè il valore assoluto di anomalia mai registrato... le fasi intermedie sono indicate della progressione delle frazioni decimali.
Potete ben vedere l'estensione delle anomalie e quanto estesa siano le zone interessate da condizioni di anomalia prossima o superiore ai limiti climatologici in Atlantico, e quanto si spinga a nord verso l'Europa...
Questo è già di per se un fattore che ci penalizza, perchè è chiaro che un'anomalia così potente e vicina all'Europa occidentale non può non influire sulla natura delle correnti oceaniche, e sulla NAO.
L'andamento NAO appunto è di enorme importanza per le vicende meteoclimatiche nel Mediterraneo occidentale.
In questo plot metto a confronto l'andamento del geopotenziale invernale in Italia e nell'area NAO;
Si nota una forte correlazione inversa ( superiore al 70%...) e questo ci dice in maniera chiarissima quanto l'andamento NAO sia estremamente importante nelle evoluzioni invernali sul nostro territorio.
Come si nota dal plot, negli ultimi anni come in alcuni momenti del passato, la NAO+ è prevalente e ciò ha inciso in maniera netta.
Si sa che AMO ha un ruolo importante nei regimi NAO, è la grande fase positiva, che ha avuto ulteriore spunto negli ultimi mesi, ha lasciato un segno evidente.
2021 8 0.69
2021 9 0.83
2021 10 0.96
2021 11 0.92
2021 12 0.82
2022 1 0.84
2022 2 0.78
2022 3 0.53
2022 4 0.46
2022 5 0.64
2022 6 0.57
2022 7 0.54
2022 8 0.88
2022 9 0.98
2022 10 0.93
2022 11 0.83
2022 12 0.70
2023 1 0.76
2023 2 0.74
2023 3 0.87
2023 4 0.94
2023 5 1.07
2023 6 1.27
2023 7 1.44
2023 8 1.36
2023 9 1.42
2023 10 1.38
2023 11 1.13
2023 12 1.02
2024 1 1.06
Segno evidente nell'ulteriore amplificazioni delle già frequenti fasi positive interstagionali degli ultimi anni.
Fasi positive frequenti, perchè frequenti sono stati i frangenti di
VP forte, oltre che per fattori ciclici, cioè la prevalenza ciclica di determinati assi di lavoro del
VP (disposizione media del dipolo artico).
Ma in particolare negli ultimi 2-3 anni, e mai (?) come quest'inverno, abbiamo assistito a fasi circolatorie atlantiche sfavorevoli anche in alcuni frangenti NAO-/
VP debole. Possiamo provare a cercare i perchè nella stessa estrema positività AMO, che tende a mantenere ciclonica l'area oceanica, "attraendo" il getto polare anche nelle fasi di estensione d'onda, creando fasi NAO molto negative, o west based, cioè con fulcro anticiclonico ad ovest di Groenlandia;
Ma un'altra motivazione può essere ricercata nella fase PDO estremamente negativa, che, così come ENSO+ come vedremo poi, crea anomalia positiva canadese; la quale entrando in fase con le spinte di blocco da NAO-, le rende più frequentemente occidentali;
Dicevamo di ENSO+, altro fattore che rende più frequenti le fasi da NAO+, e che soprattutto incrementa l'intensità del getto sub-tropicale Atlantico, così come AMO+ e PDO-.
Ecco le anomalie circolatorie delle fasi ENSO+;
Ecco le anomalie
GPT;
Già ad un primo sguardo salta all'occhio la somiglianza con gli ultimi mesi in Europa e non solo,
parlando del quadro europeo si nota l'anomalia del getto sub-tropicale che struttura anticicloni in risalita sul suo bordo occidentale, dal basso Atlantico verso l'Europa occidentale; simile anche l'anomalia fredda alle nostre latitudini settentrionali...
Insomma molteplici fattori si sono sommati contribuito a questo non inverno; ad inizio stagione, provando come al solito a scrutare la possibile evoluzione stagionale a grandi linee, avevo individuato il 2003 come possibile riferimento, e devo dire che fino a metà Gennaio l'evoluzione ha avuto parecchi caratteri in comune;
poi però il grande spunto tropicale e la forzante ENSO ha prevalso.
Andando alla ricerca di fasi simili salta all'occhio il '98, l'hanno del primo grande spunto tropici/oceani.
Comunque ecco come risulta finora la stagione;
Noterete facilmente le somiglianze con tutti i fattori che ho elencato, con ovviamente
GPT più elevati causa
GW.
Le motivazioni della grande anomalia termica nel mediterraneo derivano dal suddetto trasporto di masse d'aria dal basso atlantico che come abbiamo visto è caldissimo che ha reso il fattore di riscaldamento Mediterraneo 2o3 volte superiore all'anomalia globale...
Insomma l'uomo sicuramente da il suo contributo negativo, ma è evidente anche la traccia della variabilità naturale. Ora vedremo se in futuro potremo contare su fasi tropicali, AMO ed ENSO più favorevoli; certamente finche AMO è così positiva sarà difficile avere inverni buoni, ma la variazione di altri indici può dare per lo meno un miglioramento rispetto all'ultimo periodo, e ci vuole poco

speriamo di aver raschiato il fondo, e che questo non sia il prologo all'avvio di un grande optimum...