#241 snow96 Mer 14 Ott, 2009 21:19
Secondo me prolifererebbe: hanno coraggio di invocarlo ora il caldo, immaginati come possono agitarsi se inizia a far freddo sul serio!!!
Comunque è davvero interessante e ... sorprendente. E colgo l'occasione per ringraziare Marvel che con tanta competenza e costanza ci tiene aggiornati...
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#242 zerogradi Gio 15 Ott, 2009 12:40
Per me c'è lo zampino di EnelGas...
Scherzi a parte...vedremo cosda succederà. Impossibile, per ora ( e soprattutto per noi) fare previsioni.
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#243 melelao Gio 15 Ott, 2009 16:47
A me sembra che tutti stiano brancolando nel buio. Non si può fare nessuna statistica seria con una serie temporale così limitata. Per me è come tirare ad indovinare. Questi cicli durano secoli se non millenni...
Io poi aspetterei ad augurarmi ere glaciali e simili... Non dimentichiamoci le gravissime ripercussioni economiche che eventi del genere provocherebbero, sopratutto adesso che il petrolio comincia a scarseggiare...
Comunque, giusto per dare un po' di pepe alla discussione, c'è chi invece già pensa a come sfruttare le nuove rotte commerciali polari:
http://www.timesonline.co.uk/tol/ne...icle6875260.ece
A chi credere???
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#244 Pigimeteo Gio 15 Ott, 2009 19:58
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#245 bix Gio 15 Ott, 2009 21:50
scusate la mia ignoranza, ma c'è un legame effettivo e comprovato dell'azione di irraggiamento del sole sulla terra in presenza od in assenza di macchie?
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#246 Pigimeteo Ven 16 Ott, 2009 16:31
scusate la mia ignoranza, ma c'è un legame effettivo e comprovato dell'azione di irraggiamento del sole sulla terra in presenza od in assenza di macchie?
Non è una domanda ingenua, anzi... Qualsiasi teoria scientifica, anche la più ovvia, è pur sempre una teoria e, di per sé, può sempre essere superata da un'altra che inizialmente sembrava meno probabile ma che, alla fine, si è dimostrata alla lunga più valida. Più valida fino a che non ne subentri una che meglio riesce a spiegare le esperienze di verifica.
Il legame fra variazione del numero di macchie solari e variazioni dell'energia emessa dal sole è piuttosto probabile, poiché è misurabile tramite strumentazioni. Quello fra variazioni dell'attività solare e clima è anch'esso ovvio (sempre nei termini sopra indicati, vale a dire: molto probabile). Quanto, però, incida non è però ancora stabilito con assoluta certezza.
Leggiti questi due semplici articoli:
http://www.meteogiornale.it/notizia...uenze-sul-clima
http://www.meteogiornale.it/notizia...a-seconda-parte
Interessante anche la lettura di quest'altro articolo, di carattere divulgativo:
http://www.atmosphere.mpg.de/enid/s..._fondo_6fr.html
in cui si finisce per affermare ciò che emerge da questo topic, vale a dire che l'impatto delle variazioni dell'irradiazione solare sulle variazioni climatiche non è, da solo, decisivo e che il contributo umano, probabilmente, non è trascurabile... Verità salomonica.
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#247 marvel Sab 17 Ott, 2009 09:35
scusate la mia ignoranza, ma c'è un legame effettivo e comprovato dell'azione di irraggiamento del sole sulla terra in presenza od in assenza di macchie?
Non è una domanda ingenua, anzi... Qualsiasi teoria scientifica, anche la più ovvia, è pur sempre una teoria e, di per sé, può sempre essere superata da un'altra che inizialmente sembrava meno probabile ma che, alla fine, si è dimostrata alla lunga più valida. Più valida fino a che non ne subentri una che meglio riesce a spiegare le esperienze di verifica.
Il legame fra variazione del numero di macchie solari e variazioni dell'energia emessa dal sole è piuttosto probabile, poiché è misurabile tramite strumentazioni. Quello fra variazioni dell'attività solare e clima è anch'esso ovvio (sempre nei termini sopra indicati, vale a dire: molto probabile). Quanto, però, incida non è però ancora stabilito con assoluta certezza.
Leggiti questi due semplici articoli:
http://www.meteogiornale.it/notizia...uenze-sul-clima
http://www.meteogiornale.it/notizia...a-seconda-parte
Interessante anche la lettura di quest'altro articolo, di carattere divulgativo:
http://www.atmosphere.mpg.de/enid/s..._fondo_6fr.html
in cui si finisce per affermare ciò che emerge da questo topic, vale a dire che l'impatto delle variazioni dell'irradiazione solare sulle variazioni climatiche non è, da solo, decisivo e che il contributo umano, probabilmente, non è trascurabile... Verità salomonica.

Purtroppo, caro Pierluigi, anche l'articolo da te postato considera solo ed esclusivamente la componente radiativa solare, mentre le ultime ricerche, di cui ho postato precedentemente grafici e sintesi, considerano l'influenza solare sul nostro clima a tutto tondo, considerando anche la componente magnetica e la reazione geomagnetic, meccanismo che sembra sia in grado di influenzare il clima terrestre di un fattore importante.
Una su tutte è la componente in grado di "alterare" il processo di formazione delle nubi a partire dai nuclei di condensazione, processo che verbbe ostacolato dal crescere dell'attività magnetica solare che, come sappiamo, negli ultimi 70-80 anni ha raggiunto livelli record, i più alti degli ultimi 1000 anni, e che ora sembra stia decisamente calando.
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#248 bix Sab 17 Ott, 2009 10:24
grazie per i link.
cito
" Sembrerebbe una teoria semplice, tuttavia osservando i dati della radiazione solare in arrivo misurata tramite satellite, notiamo che esiste una variazione veramente molto minima: nell'ultimo ciclo si è passati da un massimo di radiazione di 1362 W/metro quadro, ad un minimo attuale attorno ai 1360,8 W/metro quadro, con una variazione di appena il 0,088%. "
quindi non è rilevante la parte oggettivamente misurabile, mentre
" Quando l'attività solare è molto forte, lo è anche il vento solare, che allontana i raggi cosmici presenti nello spazio dall'atmosfera terrestre.
Essi fungono da nuclei di condensazione di nubi, quindi il cielo sulla Terra è più sereno, e maggiore il flusso di energia che giunge dalla nostra Stella, riscaldando così il Pianeta.
Tale teoria è ancora controversa, non è da tanto tempo che si misura la nuvolosità dell'intero globo, i dati sono per ora forse insufficienti per confermare o smentire tale teoria. "
siamo ancora nel campo del teorico.
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#249 Pigimeteo Sab 17 Ott, 2009 14:43
marvel ha scritto:
Purtroppo, caro Pierluigi, anche l'articolo da te postato considera solo ed esclusivamente la componente radiativa solare, mentre le ultime ricerche, di cui ho postato precedentemente grafici e sintesi, considerano l'influenza solare sul nostro clima a tutto tondo, considerando anche la componente magnetica e la reazione geomagnetic, meccanismo che sembra sia in grado di influenzare il clima terrestre di un fattore importante.
Una su tutte è la componente in grado di "alterare" il processo di formazione delle nubi a partire dai nuclei di condensazione, processo che verbbe ostacolato dal crescere dell'attività magnetica solare che, come sappiamo, negli ultimi 70-80 anni ha raggiunto livelli record, i più alti degli ultimi 1000 anni, e che ora sembra stia decisamente calando.

E, in effetti, penso che, al momento, in questo topic ci siano le migliori spiegazioni esistenti nel web sull'argomento: però ho voluto comunque ampliare "l'offerta". Sull'effetto magnetico e la reazione geomagnetica, sinceramente, devo ancora riflettere: la mia fantasia non mi mette ancora bene in luce quali possano essere le interazioni fra i fenomeni e il loro effetto sul clima. Devo assimilarlo meglio...
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#250 marvel Sab 17 Ott, 2009 16:38
marvel ha scritto:
Purtroppo, caro Pierluigi, anche l'articolo da te postato considera solo ed esclusivamente la componente radiativa solare, mentre le ultime ricerche, di cui ho postato precedentemente grafici e sintesi, considerano l'influenza solare sul nostro clima a tutto tondo, considerando anche la componente magnetica e la reazione geomagnetic, meccanismo che sembra sia in grado di influenzare il clima terrestre di un fattore importante.
Una su tutte è la componente in grado di "alterare" il processo di formazione delle nubi a partire dai nuclei di condensazione, processo che verbbe ostacolato dal crescere dell'attività magnetica solare che, come sappiamo, negli ultimi 70-80 anni ha raggiunto livelli record, i più alti degli ultimi 1000 anni, e che ora sembra stia decisamente calando.

E, in effetti, penso che, al momento, in questo topic ci siano le migliori spiegazioni esistenti nel web sull'argomento: però ho voluto comunque ampliare "l'offerta". Sull'effetto magnetico e la reazione geomagnetica, sinceramente, devo ancora riflettere: la mia fantasia non mi mette ancora bene in luce quali possano essere le interazioni fra i fenomeni e il loro effetto sul clima. Devo assimilarlo meglio... 
Il discorso, molto complesso, te lo sintetizzo in poche parole:
il Sole, come sai, è una grande fornace nella quale avvengono reazioni nucleari che producono energia sotto forma di calore, radiazioni (in tutte le lunghezze d'onda) e plasma ad altissima temperatura.
Il Sole ruota su se stesso proprio come gli altri pianeti e questa rotazione fa si che il plasma carico elettricamente, produca un forte campo elettro-magnetico (proprio come la dinamo di una bicicletta) che è causa di molti fenomeni, dai flares al vento solare, e le sue variazioni improvvise sono quelle che provocano le tempeste solari. Tale campo magnetico e il vento solare, raggiungono anche la Terra.
A sua volta la Terra è dotata di un proprio campo magnetico che, come sappiamo, oltre a far orientare la bussola e a farci vedere delle bellissime aurore boreali, ci protegge dai raggi cosmici e dalle particelle ionizzate provenienti proprio dal sole.
Ma il campo magnetico terrestre viene sollecitato proprio dal campo magnetico solare (migliaia di volte più potente ed esteso), cioè maggiore è il campo magnetico solare che investe la Terra e maggiore sarà l'effetto "scudo" di risposta. Inoltre lo stesso vento solareè in grado di schermare i raggi cosmici, quindi maggiore è l'intensità dell'attività magnetica solare e minore sarà l'intensità dei raggi cosmici in grado di raggiungere l'atmosfera terrestre.
Ma perchè ci interessano tanto i raggi cosmici?
Gli studi condotti prima in Russia, ed ora un po' in tutto il mondo, hanno evidenziato che potrebbe esserci una forte correlazione tra intensità dei raggi cosmici e copertura nuvolosa.
Infatti il meccanismo di formazione delle nubi, come sappiamo, è strettamente correlato con i nuclei di condensazione, particelle cariche (spesso polvere, pollini e sale in sospensione) che fungono da "appiglio" per la formazione delle gocciline o dei cristalli di ghiaccio che formano le nubi.
Una forte attività magnetica solare respingerebbe con più forza i raggi cosmici provenienti dallo spazio, e sarebbe in grado, quindi, di ridurre anche del 15% la copertura nuvolosa globale... con ovvi effetti soprattutto in termini di riduzione dell'effetto albedo prodotto alle nubi.
Un 15% è una quantità enorme, in grado di modificare la T media terrestre di diversi decimi di grado, o forse più.
Gli studi stano cercando di verificare e quantificare il tutto.
Dopo oltre 70 anni di attività magnetica solare molto intensa, ora stiamo vivendo una fase di stanca, anzi di crollo della stessa.
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#251 Pigimeteo Sab 17 Ott, 2009 18:10
Be', si tratta di una prospettiva decisamente affascinante ma intuisco anche la difficoltà che crea l'avere, come al solito, una funzione non lineare ma data dall'interazione di vari fenomeni interconnessi fra loro ed ancora non ben conosciuti. Un po' quello che succede con i modelli matematici...
Hai qualche consiglio bibliografico? Qualche lettura interessante da fare al riguardo?
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#254 marvel Lun 26 Ott, 2009 12:29
Nuove macchie sul Sole che parlano di un'attività solare in ripresa ma,
andando a vedere le caratteristiche di tali macchie, si resta ancor più disorientati,
infatti:
1) le macchie in realtà sono formate da un "arcipelago" di macchioline piccolissime
2) le macchie sono in una posizione anomala per una fase di inizio ciclo!
Sicuramente queste peculiarità, mai osservate in epoca moderna, stanno dando molti grattacapi agli studiosi che si trovano ad affrontare la materia da matricole piuttosto che da professoroni.
Le ipotesi fatte non depongono a favore dello "stato di salute" della nostra stella, infatti l'incapacità di partorire delle vere e proprie macchie fa credere che l'attività magnetica sia fin troppo scarsa... ma quello che stupisce di più è la posizione delle macchie prossima a quella equatoriale che è tipica di cicli vicini al massimo e non di un ciclo che sta partendo or ora.
Il solar flux di 75, poi, è decisamente sottotono per macchie di quel tipo.
Tanto che si ipotizza che il Sole potrebbe stare esprimendo quello che, molto probabilmente, potrebbe già essere accaduto durante i super minimi passati, dal Damon, al Dalton, al Maunder.
Scienziati solari come Svalgaard e Co, stanno constatando, quindi, che la teoria di L&P potrebbe essere giusta.
Insomma, a meno di cambiamenti di rotta l'idea che ci si sta facendo è che la ripresa, sempre se ci sarà, sarà rapida e debole... in pratica il prossimo massimo potrebbe essere davvero vicino, ma estremamente debole e breve.
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