Didattica bella e pura è quella che ci offre questa mattina la Rete Meteo Forlì (
http://meteoforli.altervista.org/rete.php ).
Infatti, analizzando le temperature minime (vedesi immagine allegata), si poteva già capire, senza aprire nemmeno la finestra, la presenza della nebbia in pianura ed anche la sua resistenza futura.
Infatti, come ho evidenziato, la parte a nord della linea rossa presenta nebbia ben strutturata anche in altezza, oltre che come intensità: specie la presenza di tale spessore nebbioso in altezza non ha consentito alle temperature di scendere molto. In tale zona la nebbia potrebbe resistere per un tempo piuttosto lungo nell'arco della giornata.
Nell'area geografica, invece, compresa tra la linea rossa e quella blu, la nebbia è presente ma non è forte e strutturata come quella di prima: qui, infatti, si presenta meno fitta e, soprattutto, meno strutturata in quota: tale ultimo fattore, quindi, ha permesso al calore diurno immagazzinato ieri di evacuare parzialmente verso l'alto (grazie alla presenza più vicina del cielo sereno), consentendo alle temperature di scendere maggiormente. Qui la nebbia scomparirà in breve tempo.
La fascia tra la linea blu e quella verde, invece, è quella più interessante: si trova in quelle zone che sono allocate al limite tra la nebbia (in basso) ed il cielo sereno (in alto) e si tratta di zone di alta pianura o bassa collina: qui, grazie alla serenità del cielo, le temperature sono riuscite a scendere anche sotto lo zero, in quanto ancora posizionate all'interno dello strato inversionale (PBL).
Infine, a Sud della linea verde, si rompre l'inversione termica (lo strato basso dove l'aria fredda, più pesante, si accumula), e la temperatura riprende a salire, a causa dei venti miti sud-occidentali.