Sta tornando pian piano alla normalità l'anomalia termica della superficie oceanica medio-Atlantica[---], oggetto di alcune nostre discussioni precedenti.
Il confronto con appena un mese fa è netto, proprio in questi giorni stiamo tornando in campo neutrale, lacune negative permangono ancora, ma la tendenza ad un assorbimento totale entro il 20 del mese di ottobre sembra delineata.
3 settembre vs 1 ottobre
E fin qui siamo d'accordo credo, un pò tutto secondo i piani purtroppo, che vedevano la previsione di un inizio autunno su livelli costantemente asciutti e miti, del resto carta canta (topic).
Probabilmente giunti a questo punto potrebbe risultare utile allargare un pò i nostri orizzonti, per effettuare una disamina su più vasta scala.
Probabilmente i fattori che elencammo e che ci facevano pensare ad un autunno come questo che stiamo vivendo erano sì chiari e non molto enigmatici, ma in concussione ad un'anomalia alto-pressoria continua in sede centro-sud Europea, senz'altro un elemento da non sottovalutare è un comparto apparentemente lontano ma non sconnesso con le nostre vicende climatologiche.
Mi riferisco al comparto Pacifico settentrionale, segnatamente la zona compresa tra Alaska e Canada.
Da circa un mese in tale zona infatti, risiede una trementa anomalia superficiale oceanica[---], sicuramente responsabile di un
HP semi-persistente a dalla spaventosa forza in loco.
Riassumendo il mio pensiero in pochi step, premettendo che una forte anomalia termica delle acque superficiali non sia sinonimo di corrispondente matematica figura barica al di sopra di essa, credo però che sicuramente uno slancio stabilizzante in quella zona venga trasmesso a tutte le quote dall'estesa massa oceanica:
Negli step numerati segnalati, appare abbastanza chiara la motivazione per cui in sede medio-Atlantica permangono condizioni troppo stabili per il periodo (unite all'originaria anomali Atlantica [---] ancora caratterizzante seppur in esaurimento).
Tuttavia ciò che torna di meno, sono i geopotenziali troppo elevati su un'area troppo vasta compresa tra Nord-Africa ed Europa centrale, con Mediterraneo al fulcro.
Non mi stupirei se i nuovi aggiornamenti ITCZ, attesi a breve, mostrassero un fronte intertropicale in parziale frenata nella sua stagionale migrazione verso meridione, si spiegherebbero molte cose se quest'elemento si presentasse come da ipotesi formulata.
ITCZ permettendo permango dell'idea che ottobre sarà il mese di transizione tra la stabilità e l'instabilità autunnale in entrata, forse posporre di qualche giorno magari il tutto, non farà male, rimandando i cambiamenti veri alla seconda parte del mese.
Per ora godiamoci nuove africanate...incredibili questi anticicloni a cuore caldissimo!!! Previsti -5°C a 500 hPa a latitudini inglesi a 240 fantomatiche ore ;)