Certo, quello che è in grado di inventarsi la Natura è incredibile: prima il muro anticiclonico atlantico, poi la corrente polare che riesce ad aggirarlo ad est, quindi prima tramontana con pochi effetti, poi viene a generarsi e ad approfondirsi la depressione jonica, poi nascono le ritornanti ed il tutto retrograda verso ovest...
Con effetti visibili propri del... "mondo rovescio": prima tramontana secca, poi fractus di bel tempo, poi nubi medio-alte e alla fine caratteristiche proprie di un tempo più perturbato, con annesso graduale rialzo delle temperature.
Tutto alla rovescia. Grandioso escamotage, che risolleva più segnatamente il centro sud, ma che poi sarà di grande aiuto per l'effetto tunnelling di basso atlantico (...forse).
Per di più, sembra che quella posizione dell'alta scandinava verrà a riproporsi con buona sistematicità.
A questo punto, per la ripresa delle falde acquifere, più che sulle piogge autunnali, punterei su grandi accumuli nevosi da est sulle montagne appenniniche, anche se personalmente mi beccherei il phoen...
Sbaglierò, ma non mi sembra l'anno giusto per le rodanate... L'avevo detto che per i nostri monti saremmo passati dall'erba secca all'erba spolverata... dalla neve... sperando ora in un non eccessivo rialzo termico.
E' altresì vero anche che se il tunnelling dovesse risultare efficace... sarebbe tutto di guadagnato!