Si la piega di quest'inverno lo si è capito già da un pezzo.
Io penso che le sorti di questo inverno ormai abbiano poco da stupire, le ondulazioni ci saranno e molto probabilmente l'alta si ritirerà temporaneamente verso ovest consentendo il passaggio di veloci fronti perturbati.
Ma resterà invariata l'anomali termica, in quanto l'aria in arrivo più che fredda sarà frizzante; in montagna potremo avere qualche rovescio di pioggia, graupeln o neve tonda, ma si tratterà di fenomeni dalle caratteristiche più primaverili che invernali.
Ma quello che mi preoccupa maggiormente è l'anomalia pluviometrica, con configurazione di questo tipo tutto il nord Italia, i versanti tirrenici rimarranno a secco.
Non c'è niente da fare si è spostato di 10° più a nord il flusso sub tropicale, l'attuale posizione dell'alta azzorriana in inverno ormai si estende all'altezza della pensiola iberica del 45° paralello, quindi un suo ritiro ad ovest o allungamento a nord non ci risoverebbe i problemi di siccità.
Le perturbazioni sono costrette a provenire da nord, ma li ca..o abbiamo le Alpi
Beh, Thunderstorm, non esageriamo, via. Negli ultimi tre anni abbiamo avuto inverni freddi/freschi e movimentati su tutta l'area peninsulare, nonostante le configurazioni anomale.
Da nord, nonostante le Alpi, possono scendere ottime perturbazioni, sia direttamente attraverso il Rodano (con effetti al sud e sul tirreno), sia per spifferi da est (con effetti per l'adriatico), sia per gocce fredde o ciclogenesi (con benefici anche alpini).
L'unica configurazione deleteria al 100% è l'attuale, con l'
HP FISSO sopra la capoccia.
Anche se effettivamente si fosse alzato di latitudine, se solo si degnasse di oscillare periodicamente da est a ovest, scoprendo oggi l'Italia e domani l'Iberia, tutti avremmo la nostra dose di acqua e neve.
Il problema assurdo è la sua immobilità, molto più che la sua latitudine.
Per eventi tipo '56 invece, ne riparliamo fra un milione di anni, credo....
Ciao (ECMWF anticipano il cambio al 18/19)