Partendo dalla situazione attuale che vede, dopo 3 giorni di piogge più o mene estese, il ritorno dell'anticiclone lambire buona parte dell'Europa centro-occidentale e cosa ancora più importante per il resto della previsione, la sua presenza anche in zone meno tipiche arrivando a lambire il circolo polare artico.

Questo anticiclone, duro a morire poco incline alla staticità, avrà un ruolo direi fondamentale per le sorti meteorologiche del vecchio continente perchè fungerà da cuscinetto tra il flusso zonale atlantico e quello anti-zonale presente su nordest europa.
Notiamo come già tra 48h risulterà più compresso per via dell'avvicinamento delle suddette masse d'aria e che nelle ore successive permetterà uno scivolamento più basso di latitudine, specie della massa artica a NE.


Ma anche se le premesse fin'ora sono state buone, non lo sono altrettanto per gli effetti tangibili sul nostro territorio dato che dovremo attendere un bel po' prima di vedere entrare qualcosa nel Mediterraneo.

Da qui in poi la situazione si fa decisamente ingarbugliata, la presenza dell'alta pressione cosi a nord, in un contesto di maggiore dinamicità dettata dall'avanzare della stagione calda e del maggiore irraggiamento diurno rende imprevedibile quanto difficile prevederne gli effetti sul medio-lungo termine. Al momento siamo al classico, con GFS che propende per una soluzione decisamente più estiva per l'inizio di Maggio mentre Reading rimane più cauto con correnti fredde da est prima e Atlantico dopo. Non resta che attendere e vederne gli sviluppi.
Sull'Italia comunque il tempo dei prossimi giorni risulterà stabile e caldo, con possibilità di rovesci isolati lungo l'Appennino prima dell'ingresso, prossima settimana, di correnti umide ma che valuteremo meglio i prossimi giorni.
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