Ecco il punto Fili....tu declini molto del tuo ragionamento sull'aspetto sociale mentre molti di noi rapportano le condizioni di caldo sopratutto all'aspetto lavorativo ed è qui che nascono molte incomprensioni.....che tali sono e tali resteranno perché spesso l'una esclude l'altra. Cerco di fare qualche esempio: 1) ma che vita sociale potrà mai avere uno che si deve alzare, da come leggo molti forumisti lavorano in fabbrica, alle 4.00 per andare a lavorare...questo si aspetta di poter dormire la sera senza caldo asfissiante perché poi lo aspettano i 45° e 8 ore di lavoro fisico pesante.....e il caldo rende le sue condizioni di lavoro ancora più dure.....e questo ragionamento lo estendo a molte altre professioni più o meno pesanti. 2) chi svolge professioni all'esterno spesso deve posticipare la propria attività per svolgere le proprie mansioni perchè ad esempio le irrigazioni colturali non le puoi fare se non dopo le 18 ( ma è solo un esempio).....e quando uno torna a casa e deve lavarsi e cenare e sono già le 22 la vita sociale che si augura è il letto e un pochino di fresco per riposare.
Ora torniamo al tuo discorso tralasciano il fatto soggettivo che a 15° si battono i denti dal freddo.....la domanda che vi faccio io è questa: ma siete tutti scapoli e giovani? Perchè io con moglie e figlia di 14 anni tutte queste occasioni di divertimento non le ho nè in estate ma neppure in inverno quando oggettivamente ho molte meno impegni....riuscire a coniugare lavoro, impegni familiari hobbies è già complicato ( spesso visto i turni di mia moglie nemmeno si riesce a parlare che per 3 minuti in un giorno) ma trovare il tempo per festeggiare in spiaggia o sul lungomare mi sembra improbo.....riuscivo a uscire qualche volta in più quando ero studente universitario nei primi anni 90....ora, come molti, alzandomi tutti i giorni tra le 5 e le 6, diventa a volte impensabile trovare il tempo e la voglia uscire solo per mangiare una pizza.....tra l'altro per fare uno stile di vita molto sociale ci vogliono molti soldi ( a cena in tre per una pizza ed annessi spesso non bastano 50 euro) e chiaramente non è da tutti......vi saluto e ripeto che non è mia intenzione giudicare stili di vita e preferenze altrui.
scusami ma dipingi un mondo che non c'è più. Dipingi l'Italia rurale degli anni 50/60/70, in cui i lavori di agricoltura, pastorizia, pesca/caccia (oppure lavori in fabbrica in condizioni disumane) erano l'80% dell'impiego dell'italiano "medio", mentre il ristorante, l'aperitivo o il weekend fuori-porta se lo potevano permettere solo pochi ricchi con la macchina o con lavori di un certo livello.
Perdonami, ma credo che tu vivi in un contesto molto "particolare". Io sono nato e cresciuto/vissuto in Umbria, non certo al centro di Milano. Eppure mi rendo conto benissimo di come il mondo sia cambiato questi anni, di come il lavoro sia cambiato, di come lo stile di vita delle persone sia cambiato. Ora quello che tu chiami "non da tutti"... è effettivamente per tutti, o comunque (per chi più, per chi meno chiaramente) alla portata di molti. Basta uscire di casa (o dal proprio paesello) per rendersene conto. O comunque basta leggere i giornali o guardare la televisione ;)
Detto ciò, è ovvio che per l'Italia rurale della metà del secolo scorso, un meteo clemente e senza troppi estremi (però vale SEMPRE lo stesso discorso in chiave freddo) era basilare, per i lavori all'aperto, per la pastorizia, per spostamenti nelle poche automobili senza aria condizionata, per tacere dei lavori in fabbrica o qualsiasi ufficio. E chiaramente si riposava meglio con temperature fresche.
Ma OGGI, NEL 2019, il 90% degli uffici hanno l'aria condizionata. Il 100% delle macchine ha l'aria condizionata. Una grandissima parte delle nuove abitazioni ha l'aria condizionata. Un condizionatore costa meno di un telefono (che TUTTI hanno, a volte anche due o tre).
Il lavoro in fabbrica rimane chiaramente faticoso e probante, ma non può lontanamente essere paragonato a quello di 50 anni fa, così come quello nei campi (oggi esistono i trattori) o quello dell'allevatore di bestiame.
E' chiaro che rimane una fetta della popolazione che continua a fare lavori per cui i 30/35 gradi per più giorni sono deleteri. Tu poi lo fai a 500 m in Umbria, pensa a chi lo fa in Pianura Padana. :ohno:
Però, per la stragrande maggioranza della popolazione italiana, non è affatto così. Il lavoratore italiano "medio" alle 17 del venerdì sera ha finito di lavorare, ed in estate non vede l'ora di andarsene al mare magari CON LA FAMIGLIA (...ma le senti mai le notizie sul traffico verso le località balneari i weekend? :lol: la A14 da Milano a Riccione è un FIUME DI AUTOMOBILI, milioni e milioni di persone). Chiedi a lui se vorrebbe un weekend di pioggia e fresco per riposare meglio. :mrgreen:
E chi non ha possibilità di andare al mare, e stacca da lavoro alle 17/18/19, perchè mai dovrebbe volersi rinchiudere in casa nella stagione estiva, quando poi deve farlo la stragrande maggioranza delle serate in autunno/inverno da ottobre ad aprile? :mah: o comunque passare serate con fresco e vento, quando può rilassarsi tranquillamente al caldo?
Ripeto, tu a San Venanzo vivi in un mondo sicuramente un po' particolare. E credo di capirlo, visto che quando ero con la mia ragazza a Pitigliano (Grosseto) la situazione era più o meno simile. Sembrava di vivere in un altro mondo, passato Orvieto (dopo Porano, circa :P ) pareva quasi di tornare indietro di 50/60 anni rispetto a Foligno... che certo non è Londra ;)