Quando vivevo a Roma, a scuola si è affrontato di tanto in tanto questo argomento (specialmente alle medie). Il concetto delle fontanelle di Roma è un po' più sfaccettato. Innanzitutto è una tradizione di Roma: le fontanelle sono da secoli caratteristica della città e come tutte le tradizioni hanno un loro valore indipendentemente dalla sensibilità dei tempi moderni. Così come la corrida o la fustigazione dei filippini durante la pasqua, cose che ci sembrano barbare e/o irrispettose adesso ma che hanno senso di esistere puramente per motivi storici. Roma è una città alla quale non è mai mancata acqua, il suo sottosuolo è ricco di fonti, anche nel bel mezzo della città (ne posso citare due in centro, una a Villa Borghese e una al Circo Massimo), il sistema di acquedotti romani funziona ancora ottimamente (basti pensare all'acquedotto di Trevi...) e la zona non ha mai sofferto carenze. Questo ovviamente non deve incitare agli sprechi.
Con la piccola differenza che non finiranno mai i tori da uccidere o i filippini da frustare.... ANZI!
Invece l'acqua è una risorsa che non possiamo sprecare in alcun modo per delle fantomatiche tradizioni, è un discorso che non sta ne in cielo ne in terra per come la vedo io mi dispiace. :bye:
Allora, dire che l'acqua è una risorsa e basta ha poco senso!
Se manca l'acqua all'uomo, e spesso anche alla natura sempre per colpa dell'uomo, è solo perchè l'uomo non sa usarla e gestirla.
Il che non coincide esattamente con il risparmiarla.
Ad esempio ha poco senso dire che le fontanelle andrebbero chiuse se non si sa come accumulare l'acqua che altrimenti andrebbe sprecata.
Il fatto è che spesso e volentieri non esistono strutture in grado di accumulare acqua, intendo bacini artificiali e dighe.
Molti dei problemi della Valle Umbri, molto probabilmente, si sarebbero potuti risolvere tramite qualche opera, qualche bacino di accumulo.
(ci sono zone molto più aride, dovrei dire meno piovose, che grazie a qualche accortezza non soffrono assolutamente per la mancanza di risorse idriche)
E' chiaro che con scarsità di precipitazioni anche le fontanelle andrebbero chiuse (e non escludo che questo avvenga in certe situazioni, anche se a Roma difficilmente soffriranno mai la sete), ma che senso ha parlare di risparmio se l'acqua c'è o se non c'è niente per accumularla in vista di periodi di magra?!??!?
E' come se qualcuno mi chiedesse di risparmiare l'elettricità prodotta dai miei pannelli fotovoltaici, un conto se mi si chiedesse di immetterla in rete o di accumularla, ma di non consumarla e basta non ha senso... un po' come per le fontanelle di Spoleto.
Vada bene il risparmio delle risorse e l'educazione al risparmio, ma che venga fatto con oculatezza!
Il problema è che tra sprechi di denaro pubblico, con uno stato che ingoia e spreca miliardi per fare niente e ambientalisti che si oppongono a qualsiasi soluzione se non quella del non far niente, si trascurano invece gli interventi necessari!