L'impresa non è affatto semplice però, e sebbene da qualche giorno in molti si siano già sbilanciati verso il bel tempo, in realtà i modelli mostrano ancora molte incertezze.
Lo schema barico, almeno fino all'inizio della seconda decade del mese, è tuttavia abbastanza consolidato: l'alta pressione delle Azzorre cercherà di guadagnare strada verso l'Europa occidentale, trovando un valido sostegno anche da quella africana, che lambendo le regioni meridionali favorirà oltre al bel tempo, anche un aumento termico sensibile, specie sulle regioni del centro sud, dove tra Lunedì e Martedì si potranno localmente raggiungere anche valori intorno ai 35°C.

Appare però chiaro come ci sia un'altra figura dominante sullo scacchiere europeo, ovvero la vasta struttura depressionaria tra la Scandinavia e il Nord della Russia. Struttura depressionaria che ha letteralmente scalzato il blocco anticiclonico che fino a qualche settimana fa costringeva il flusso perturbato atlantico a scorrere a latitudini decisamente basse, fino a scivolare nel cuore del Mediterraneo, con i risultati che ben ci ricordiamo.
Ora, grazie alla spinta dell'anticiclone afro-azzorriano, le correnti occidentali viaggiano più alte, lasciando tuttavia il Nord Italia in una sorta di "limbo", ovvero in un'area di confluenza tra le correnti fresche atlantiche e quelle più calde sospinte dall'alta pressione. Situazione questa che sta già portando condizioni di instabilità nelle regioni settentrionali a partire dai rilievi alpini ma anche in pianura, e che sarà destinata a durare anche nei prossimi giorni.
Ma sarà questo il leitmotiv che contraddistinguerà anche il periodo di Ferragosto, con la differenza che l'anticiclone tenderà a mollare leggermente la presa, e con il rischio quindi concreto che il flusso occidentale torni abbassarsi nuovamente di latitudine, portando condizioni di ulteriore instabilità anche sulle regioni centrali.

Tra i 2 modelli principali quello americano (sopra) è quello che tende ad essere più ottimista, vedendo una tenuta maggiore e più duratura della struttura anticiclonica, mentre l'inglese ECMWF (sotto) è più orientato verso una situazione di maggior instabilità, con un nucleo più profondo pronto a solcare nuovamente parte della penisola proprio nella giornata di Ferragosto. Il rischio in questo caso sarebbe che il maltempo, dopo aver interessato le regioni di Nord Est, scivolando verso Sud coinvolgerebbe anche le regioni centrali, in particolare i settori adriatici. Ancora protetto il Sud, che almeno ad oggi, resterà al 99% indenne da qualsiasi accenno di instabilità.

Difficile al momento dare quindi un quadro dettagliato di ciò che ci attenderà in quei giorni, e a dimostrazione di questa incertezza ci sono gli spaghi di Ensemble, che danno proprio l'idea di come occorrerà attendere ancora qualche giorno per sciogliere la prognosi.

Una cosa sembra comunque certa e sta proprio nel titolo del topic: il bel tempo ci sarà per molti, ma non per tutti. Solo il Sud come detto sarà praticamente certo di avere belle giornate calde e soleggiate, mentre il Nord sarà ancora costretto a fare i conti con i temporali, anche intensi, per gran parte della prossima settimana. Per quanto riguarda il centro, c'è da sperare che a predominare sia l'ipotesi GFS, e che quindi ci sia la prevalenza di bel tempo, con qualche temporale sparso relegato maggiormente alla dorsale appenninica e ai rilievi in genere.
E dopo Ferragosto? Ci arriveremo con calma, ma tutto sarà legato ai movimenti barici di cui abbiamo parlato finora, che determineranno le sorti della restante metà del mese, e con tutta probabilità, il destino della stagione estiva.
L'ipotesi che proprio dopo Ferragosto possa verificarsi una rottura definitiva, non è al momento del tutto improbabile.