Vi segnalo questo articolo che ho trovato interessante .....
Articolo di Pietro Grego
Fonte: Link
Mettetevi nei panni di un nomade che cavalca per le grandi steppe dell’Eurasia centrale. Da alcuni decenni deve far fronte a inverni insolitamente freddi. E sì che da quelle parti gli inverni non scherzano mai. Ma subirne molti, molto più rigidi che in passato, è normale che gli crei qualche perplessità e possa indurlo a sbottare: «ma non avevate detto che stiamo andando incontro al riscaldamento globale, e allora com’è che noi sentiamo sempre più freddo»?
Aggiungete a questo che c’è una discrepanza tra i dati osservati e le previsioni realizzate facendo girare al computer i modelli del clima. Tanto freddo, dicono le simulazioni, non dovrebbe esserci. «E allora, come lo spiegate?», chiede scettico l’amico nomade della steppa?
Fino a ieri nessuno aveva una spiegazione. E nessuno avrebbe potuto, dati alla mano, spiegare al nomade della steppa perché i suoi inverni invece di essere più caldi sono diventati sempre più freddi. La risposta ora c’è. È una risposta magari parziale, ma inattesa. La propone su PNAS (i Proceedings of the National Academy of Science degli Stati Uniti) un gruppo di ricercatori giapponesi guidati da Masato Mori, dell’università di Tokio. La causa degli inverni freddi nell’Asia centrale va ricercata nelle stagioni sempre più calde sulle acque di Barents e di Kara, i due mari che bagnano il nord della Russia separati dall’isola allungata di Novaya Zemlya. Il caldo scioglie per lunghi periodi quei mari solitamente ghiacciati e l’effetto, inatteso, è che si creano le condizioni per inverni più freddi a sud, nell’Eurasia centrale appunto.
Mori e colleghi stimano che almeno il 44% del raffreddamento invernale nelle zone centrali dell’Eurasia registrato tra il 1995 e il 2014 sia dovuto al gran caldo nei mari artici.
La notizia non interessa solo il nostro amico nomade delle steppe. Ma tutti noi. Soprattutto per due motivi. Il primo ha un valore strettamente scientifico. Finora abbiamo largamente sottostimato lo scioglimento dei ghiacci nell’Artico e abbiamo addirittura ignorato i suoi effetti. E, poiché l’estensione dei mari nel nord del pianeta non è poca cosa, se ne ricava che di questo nostro pianeta e del suo clima ne sappiamo ancora poco. O meglio, di larghe zone del pianeta sappiamo poco.
La seconda considerazione è un po’ più filosofica o, almeno, pedagogica. La vicenda degli inverni nelle steppe eurasiatiche ci insegna, infatti, che gli effetti del global warming non sono sempre e ovunque lineari. Quello del clima è un sistema complesso e le sue dinamiche possono essere, appunto, non lineari e difficili da prevedere a priori, anche se spiegabili a posteriori. Gli scienziati del clima lo sanno e per questo non saranno rimasti più di tanto sorpresi dall’articolo di Masato Mori e colleghi.
Ma la complessità del sistema clima, con le sue apparenti contraddizioni, può creare facilmente fraintendimenti tra i non esperti. Basta una gelata un po’ più intensa della media persino nei giorni della merla (i più freddi dell’anno, in genere), per far gridare a opinionisti più o meno illustri: «le vedete, fa freddo e dunque il riscaldamento globale non esiste». Questa fallace interpretazione dei dati climatici deriva da una scarsa o nulla consapevolezza di come funzione il sistema complesso clima.
Di qui la necessità che i colleghi di Masato Mori – ovvero climatologi di tutto il mondo – facciano uno sforzo eccezionale. Quello stesso sforzo eccezionale che chiedono ai governi per cercare di evitare che, a fine secolo, la temperatura media del pianeta superi gli 1,5 °C rispetto al livello dell’epoca pre-industriale. Le vicende dei gilet gialli in Francia dimostrano che non è facile, per i governi, assumere decisioni drastiche, come il ribaltamento del paradigma energetico, che l’opinione pubblica non comprende.
E allora ecco la necessità che i climatologi e, più in generale, la comunità scientifica accettino una sfida non meno difficile e faticosa. Tocca a loro far sì che l’opinione pubblica mondiale, dal nomade delle steppe al contadino francese al cittadino residente a New York, acquisisca una cultura climatica matura.
Non bastano gli studi rigorosi e le simulazioni sempre più puntuali. Occorre che la complessità del sistema clima diventi senso comune. In genere, le evoluzioni culturali di questa portata richiedono tempi lunghi. Ma ora quel tempo non c’è. Abbiamo una dozzina di anni ancora, non più, sostiene l’IPCC. E allora, cari climatologi, sforzatevi di far raggiungere il vostro messaggio al grande pubblico e di farlo sedimentare in tempi brevi.
Certo il problema riguarda anche i media. Che al tema dei cambiamenti climatici, considerati la più grave minaccia che pende sul capo dell’umanità in questo secolo, dedicano troppo poco spazio. E, soprattutto, troppa superficialità. Non possiamo permettercelo.
A Proposito Di Medie Termiche...
Titolo: Re: A Proposito Di Medie Termiche...
Se poi l'opinionista è i presidente della prima potenza mondiale, beh...la cosa si fa dura! :ohno:
In the beautiful Midwest, windchill temperatures are reaching minus 60 degrees, the coldest ever recorded. In coming days, expected to get even colder. People can’t last outside even for minutes. What the hell is going on with Global Waming? Please come back fast, we need you!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) January 29, 2019
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Comunque, concetto ormai chiaro ma l'articolo per come è scritto merita! :ok:
L'unica mia perplessità è e rimane quella descritta in un articolo postato da Mirco qualche settimana fa, ovvero sulla presunzione nell'affermare che il GW sia arrestabile o contenibile con un cambio di atteggiamento umano, al netto di tutti i benefici che ne trarrebbe a prescindere l'uomo. ;)
Ultima modifica di Carletto89 il Gio 07 Feb, 2019 12:56, modificato 1 volta in totale
Francesco ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Se poi l'opinionista è i presidente della prima potenza mondiale, beh...la cosa si fa dura! :ohno:
In the beautiful Midwest, windchill temperatures are reaching minus 60 degrees, the coldest ever recorded. In coming days, expected to get even colder. People can’t last outside even for minutes. What the hell is going on with Global Waming? Please come back fast, we need you!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) January 29, 2019
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Comunque, concetto ormai chiaro ma l'articolo per come è scritto merita! :ok:
L'unica mia perplessità è e rimane quella descritta in un articolo postato da Mirco qualche settimana fa, ovvero sulla presunzione nell'affermare che il GW sia arrestabile o contenibile con un cambio di atteggiamento umano, al netto di tutti i benefici che ne trarrebbe a prescindere l'uomo. ;)
Ultima modifica di Carletto89 il Gio 07 Feb, 2019 12:56, modificato 1 volta in totale
Titolo: Re: A Proposito Di Medie Termiche...
Comunque è notevole come il forte squilibrio positivo che spesso vede coinvolta l'Europa, venga parzialmente compensato ora ed in questo mese, se vogliamo anche abbastanza chirurgicamente.


Titolo: Re: A Proposito Di Medie Termiche...
Assolutamente d'accordo con quanto da voi detto negli ultimi post. Volevo solo dire che forse sarebbe stato ancora meglio postarli nel topic sul GW visto che di quello si parla ancora di più che di medie termiche locali o nazionali in senso stretto, come volete, possiamo lasciarli qua o spostarli a vostro piacimento. :-)
Titolo: Re: A Proposito Di Medie Termiche...
Ce la faremo a registrare il maggio più freddo delle nostre "serie" di dati? Ovvio che adesso siamo nel punto più "basso" e può solo risalire la media ma proprio per questo vale la pena fare il punto di questa prima metà di maggio che ha quasi dell'eccezionale, soprattutto di questi tempi.
Da me sono quasi 5 gradi sottomedia, 4,7 per la precisione. La media "secca" (massime + minime)/2 è intorno ai 12 gradi. Il mese più freddo di maggio mai registrato da quando ho i dati (1993) è stato il 2004 con 14,30 seguito a ruota dal 1995 con 14,48 e dal 2013 con 14,83.
Intanto è stato già battuto ieri il record di freddo per maggio con 4,4 contro i 4,8 del 2013.
Ce la faremo a battere anche il record di temperatura media mensile più bassa? Io spero di sì, certamente chi ha serie più corte è ancora più facile che ce la faccia, per chi invece ha dei dati che arrivano agli anni 80 e contengono anche il freddissimo maggio 1991 è più difficile. Vediamo come va a finire, per una volta si punta al freddo invece che al caldo. :D
Da me sono quasi 5 gradi sottomedia, 4,7 per la precisione. La media "secca" (massime + minime)/2 è intorno ai 12 gradi. Il mese più freddo di maggio mai registrato da quando ho i dati (1993) è stato il 2004 con 14,30 seguito a ruota dal 1995 con 14,48 e dal 2013 con 14,83.
Intanto è stato già battuto ieri il record di freddo per maggio con 4,4 contro i 4,8 del 2013.
Ce la faremo a battere anche il record di temperatura media mensile più bassa? Io spero di sì, certamente chi ha serie più corte è ancora più facile che ce la faccia, per chi invece ha dei dati che arrivano agli anni 80 e contengono anche il freddissimo maggio 1991 è più difficile. Vediamo come va a finire, per una volta si punta al freddo invece che al caldo. :D
Titolo: Re: A Proposito Di Medie Termiche...
Idem, io sono a -4.8°C dalla 06/2019
Per il momento al primo posto come deltaT negativo dalla media di tutti i mesi fin ora rilevati
Per il momento al primo posto come deltaT negativo dalla media di tutti i mesi fin ora rilevati
Titolo: Re: A Proposito Di Medie Termiche...
Ma sulla media progressiva di metà mese o sulla finale???? :bye:
GiagiMeteo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ma sulla media progressiva di metà mese o sulla finale???? :bye:
Titolo: Re: A Proposito Di Medie Termiche...
Sulla finale, non ho le medie decadali o di singole metà mesi ;)
Porano444 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Sulla finale, non ho le medie decadali o di singole metà mesi ;)
Titolo: Re: A Proposito Di Medie Termiche...
Sì anche le mie sono sulla media mensile globale. Ovviamente se facessimo il conto su metá mese l'anomalia negativa sarebbe nettamente minore, penso anche di almeno 1,5 gradi visto l'andamento ovviamente in forte crescendo del mese di maggio.
GiagiMeteo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Sì anche le mie sono sulla media mensile globale. Ovviamente se facessimo il conto su metá mese l'anomalia negativa sarebbe nettamente minore, penso anche di almeno 1,5 gradi visto l'andamento ovviamente in forte crescendo del mese di maggio.
Titolo: Re: A Proposito Di Medie Termiche...
Mi intrufolo solo per fare una domanda velocissima, dove posso trovare le medie climatiche degli ultimi non so, 10 o 20 (anche più se esitono :mah: ) anni per queste zone? Bastia/Perugia S.Egidio o località appena vicine.
Scusate ma rileggere 76 pagine è un po' complicato :D
Scusate ma rileggere 76 pagine è un po' complicato :D
Titolo: Re: A Proposito Di Medie Termiche...
c'è la stazione dell'aeroporto che è il riferimento dell'aereonautica militare per perugia
https://it.wikipedia.org/wiki/Stazi...a_Sant%27Egidio
MilanoMagik ha scritto: [Visualizza Messaggio]
c'è la stazione dell'aeroporto che è il riferimento dell'aereonautica militare per perugia
https://it.wikipedia.org/wiki/Stazi...a_Sant%27Egidio

Titolo: Medie
Lungi da me voler alzare polveroni... però era una riflessione nata dal fatto che vedo che più passa il tempo, più si fa fatica ad accettare quello che viene.
Avessimo avuto un Maggio dignitoso, bello, soleggiato, con poca pioggia, non sono convinto che avrei letto queste pagine senza un minimo accenno di previsioni catastrofiste e drammatiche in vista dell'ennesima estate siccitosa, con lo spauracchio della crisi idrica. Altresì, se invece del Maggio dignitoso avessimo avuto un Maggio infuocato in stile 2003, beh... evito addirittura di pensarci a cosa avremmo scritto e letto.
Non ho parlato di normalità, e ho postato i miei dati perché sono quelli che posso portare, ma ho solo parlato di non eccezionalità (almeno a livello precipitativo). Ma ovvio che erano considerazioni fatte (soprattutto) in ottica del periodo che ci ha preceduto (in particolare di Febbraio e Marzo), sul quale mi sembra di aver letto comunque lamentele, sia per le temperature sopra la media che soprattutto per le scarsissime precipitazioni.
A me sembra che sia stato un Maggio che ha rimesso a posto un po' di cose, senza aver fatto particolari danni (tranne alcuni casi, ma si sa, in queste situazioni vanno messi in conto) e che è servito per poter affrontare i 3 mesi estivi senza troppi patemi d'animo. Non dico che a questo punto potremmo permetterci tre mesi di secca totale, ma anche qualora dovessimo avere un'estate sotto tono dal punto di vista delle precipitazioni, non ci dovremo fasciare la testa.
Poi è ovvio, questo ha causato qualche disagio, ci è costato qualche weekend al mare o a spasso per il corso, ma penso che ci si possa passare sopra, almeno a Maggio.
Mirco, riguardo ai dati... so bene che la mia zona non è stata la più colpita, ma non è stata nemmeno la più risparmiata (vedi il nubifragio di Domenica). Ho fatto un giro tra le stazioni della rete, e ho visto che a livello mensile accumuli monstre li hanno registrati solo le zone appenniniche o preappenniniche, dove non credo che cumulati di 150-200 mm siano poi così eccezionali. Anzi, e lo ripeto, vista il periodo pregresso, possono solo far bene.
Avessimo avuto un Maggio dignitoso, bello, soleggiato, con poca pioggia, non sono convinto che avrei letto queste pagine senza un minimo accenno di previsioni catastrofiste e drammatiche in vista dell'ennesima estate siccitosa, con lo spauracchio della crisi idrica. Altresì, se invece del Maggio dignitoso avessimo avuto un Maggio infuocato in stile 2003, beh... evito addirittura di pensarci a cosa avremmo scritto e letto.
Non ho parlato di normalità, e ho postato i miei dati perché sono quelli che posso portare, ma ho solo parlato di non eccezionalità (almeno a livello precipitativo). Ma ovvio che erano considerazioni fatte (soprattutto) in ottica del periodo che ci ha preceduto (in particolare di Febbraio e Marzo), sul quale mi sembra di aver letto comunque lamentele, sia per le temperature sopra la media che soprattutto per le scarsissime precipitazioni.
A me sembra che sia stato un Maggio che ha rimesso a posto un po' di cose, senza aver fatto particolari danni (tranne alcuni casi, ma si sa, in queste situazioni vanno messi in conto) e che è servito per poter affrontare i 3 mesi estivi senza troppi patemi d'animo. Non dico che a questo punto potremmo permetterci tre mesi di secca totale, ma anche qualora dovessimo avere un'estate sotto tono dal punto di vista delle precipitazioni, non ci dovremo fasciare la testa.
Poi è ovvio, questo ha causato qualche disagio, ci è costato qualche weekend al mare o a spasso per il corso, ma penso che ci si possa passare sopra, almeno a Maggio.
Mirco, riguardo ai dati... so bene che la mia zona non è stata la più colpita, ma non è stata nemmeno la più risparmiata (vedi il nubifragio di Domenica). Ho fatto un giro tra le stazioni della rete, e ho visto che a livello mensile accumuli monstre li hanno registrati solo le zone appenniniche o preappenniniche, dove non credo che cumulati di 150-200 mm siano poi così eccezionali. Anzi, e lo ripeto, vista il periodo pregresso, possono solo far bene.
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