Quell'affare lì è duro da smantellare:
è alimentato in quota da aria calda in risalita sul suo bordo occidentale, mentre al suolo è continuamente alimentato da aria fredda in discesa lungo il suo bordo orientale.
Bisogna aspettare che compia una mossa sbagliata e in pochi giorni sarà completamente e per sempre smantellato, mossa che però non si vede ancora.......
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Scusa Stef, ma nonostante tu non sia l'unico ad usare questo tipo di espressione "quell'affare lì è duro da smantellare: è alimentato in quota da aria calda in risalita sul suo bordo occidentale, mentre al suolo è continuamente alimentato da aria fredda in discesa lungo il suo bordo orientale" , vorrei ricordare a tutti che una
HP non viene mai alimentata da aria al suolo, né calda né fredda, dato che l'aria defluisce da un'
HP verso l'esterno e non verso l'interno, e dall'alto vero il basso, e mai al contrario.
Solo in quota, ma in questo caso a quote elevatissime (alta troposfera, comunque molto più in alto dei 500HPa), trattandosi di un
HP dinamico, può venire alimentato da aria.
Insomma, l'aria calda che risale l'anticiclone sul suo bordo occidentale lo fa semplicemente come conseguenza della presenza dell'
HP che, grazie al gradiente barico tra esso e la zona depressionaria più ad ovest, mette in modo tali masse di aria. Ma sia chiaro che queste masse di aria non andranno ad alimentare niente, se non la vicina depressione... ma sicuramente non l'alta pressione da cui l'aria può soltanto che uscire. 8))
PS(la causa principale dell'attuale situazione di stallo, con Europa unico continente permanentemente sotto scacco dell'
HP, è dovuta a fattori di influenza macroscopici a livello emisferico: principalmente a la NINA!
Questa anomalia determina, in questa lunga fase, una forte influenza sulle grandi figure bariche del Pacifico, e per effetto domino dell'Atlantico, con lo sbilanciamento del
VP verso il settore Artico-Pacifico. Le "correnti zonali", che fanno capo al getto principale americano, si trovano a percorrere una traiettoria diagonale SW-NE (quindi non di tipo zonale), sul continente nordamericano stesso, inducendo un'ondulazione meridiana (Rossby) in atlantico ed una
HP ad est di essa (per convergenza dello stesso getto sul nostro continente). Lo sblocco della situazione potrà avvenire quando il
VP, che comunque gode di buona salute (anche se "disinteressato" al nostro continente) comincerà a subire i "mali di stagione", ovvero un possibile primo Canadian Warming che tenda a rimescolare le carte interagendo, però, con una situazione particolare dovuta alla presenza de la Nina, con effetti, quindi, tutti da verificare. Altra influenza lo potranno avere l'eventuale sviluppo di
HP termici stagionali sul continente euroasiatico, con azione di blocco e conseguente formazione di onde (saccature) ad ovest di questo... , quindi con traslazione della Rossby atlantica più ad est. In tal caso sarà interessante seguire dove si andrà a collocare la linea di convergenza tra flussi freddi orientali al suolo e flussi caldi in quota. Comunque, stante la persistenza della configurazione prodotta da la Nina, è possibile che, in assenza di scossoni importanti, una
HP dinamica tenda a stazionare a lungo sull'Europa centrale o centro settentrionale.)
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