Neve e gelo del Febbraio 91


Titolo: Neve e gelo del Febbraio 91
ROMA. In studio a "Che tempo fa" del 4 Febbraio 1991 c'è Guido Caroselli che a quel tempo si alternava con l'altro volto noto della meteorologia, il colonnello Andrea Baroni. Caroselli inizia la trasmissione mostrando le temperature minime ed evidenziando "i -11 di Aosta, i -10 dell'Aquila, i -9 di Bolzano, i -7 di Milano e i -6 di Venezia e Torino. Fuori quadro Tarvisio nel Fiuli -14, Verona -8". Inoltre annuncia un "ulteriore diminuzione sulle regioni Nord orientali. E' già gelata la laguna di Grado, potrebbe gelare anche la laguna veneta. Alle ore 13 qualche aumento rispetto a ieri ma quasi tutti i valori sono nettamente al di sotto della norma. La diminuzione della temperatura continuerà a dirigersi verso Sud, quindi tutte le regioni settentrionali ma anche le Marche e la Toscana saranno interessate".
Poi continua mostrando l'immagine attuale dell'Europa ripresa dal satellite. "Oggi ci sono state delle nevicate sull'Appennino meridionale ma anche sull'isola di Stromboli, poi questa perturbazione se ne va verso lo Ionio. Un corpo nuvoloso di passaggio che ha portato delle nevicate in toscana, anche a Firenze non solo sull'Appennino tosco-emiliano, e poi un fronte freddo che viene da est e si dirige in breve tempo verso le alpi e la Francia poi entrerà nel mediterraneo. Questo determinerà un peggioramento nei prossimi giorni sull'Italia e soprattutto a partire da mercoledì e anche il concorso di aria più tiepida proveniente dall'Atlantico diretta sui paralleli più bassi del mediterraneo".
Quindi formula lo scenario per i prossimi giorni: "tutto questo determinerà situazioni favorevoli alle nevicate soprattutto al nord" e sbilanciandosi non poco aggiunge "ma anche al centro e anche in pianura".
Due parole sulla carta del tempo: "il fronte freddo che marcia a ritroso verso ovest e l'azione più temperata che viene dall'atlantico. Quindi nei prossimi giorni avremo una depressione proprio sul mediterraneo centrale". Siamo infine alle previsioni per il giorno successivo, il 5 Febbraio. "Sulle regioni settentrionali e anche sulle Marche nuvolosità in intensificazione fino a precipitazioni che saranno spesso nevose anche in pianura. Tenderà ad aumentare gradualmente la nuvolosità anche sulle regioni centrali tirreniche e poi sulla Sardegna. Al sud invece migliora, per il momento. Migliora perché se ne vanno le piogge legate a quella perturbazione."

Dal Tg1 serale del 4 Febbraio apprendiamo che "in Basilicata la temperatura è scesa di parecchi gradi sotto lo zero e a Potenza è nevicato per tutta la giornata lasciando a terra 10 centimetri. Temperature polari in Abruzzo, -10 a L'Aquila. Neve in Sardegna sui monti del nuorese e del Gennargentu. Neve e freddo anche in Campania dove anche le isole del Golfo di Napoli sono imbiancate. La laguna intanto si sta progressivamente ghiacciando."

minime4febbraio
Il quadro delle temperature minime:
valori abbastanza bassi ma non eccezionali


massime4febbraio
Temperature massime intorno a zero gradi
sulle stazioni in quota e sull'Italia nord occidentale

Titolo: Re: Neve e gelo del Febbraio 91
ROMA. In studio la sera del 5 febbraio c'è il colonnello Andrea Baroni che spiega: "nel mediterraneo troviamo degli ammassi nuvolosi che viaggiano con correnti da nord ovest e poi tornano con correnti intorno sud est dai Balcani verso l'arco delle alpi. Sulla zona alpina e precisamente con epicentro proprio sull'Austria c'è un lobo di aria fredda, un vortice di aria estremamente fredda, che si muove con circolazione ciclonica e verrà ad interessare ulteriormente le regioni settentrionali della nostra penisola. Da un tipo di tempo freddo, secco e gelido, passeremo ad un tipo di freddo nevoso, quindi con precipitazioni. Nel corso delle prossime 24/48 ore, sarà pioggia, ma sarà soprattutto neve, anche sulla pianura padano veneta e localmente sulle regioni adriatiche probabilmente anche addirittura su quelle vicine al litorale dell'alto adriatico. E'una situazione che durerà così instabile per un paio di giorni. E'una situazione di maltempo per tutta l'Europa, ma l'epicentro come abbiamo detto riguarda essenzialmente i paesi alpini".
Quadro delle temperature minime: "ci sono stati degli aumenti e questo è già molto significativo. Sono aumentate le temperature di L'Aquila, di Bari, di Genova, di Palermo e di Roma, con 4 o 6 gradi circa dove sono quei due quadratini rossi. Dove è diminuita invece la temperatura è a Firenze e a Potenza, 6 gradi di meno a Firenze e lo stesso a Potenza. Molti valori sono al di sotto degli zero gradi, una situazione tutta particolare che trova pochi precedenti nel corso di questi ultimi 50 anni. Andiamo a vedere adesso la situazione delle ore 13.
Qui notiamo delle diminuzioni a Bologna, Bolzano, Campobasso, Trieste, Venezia, Palermo e a Perugia. E'aumentata di 3 gradi la temperatura di Bolzano e la temperatura di Napoli (piccolo refuso riguardo a Bolzano ndr). Sono valori comunque tutti inferiori alla norma. A pieno schermo vi mostro la carta in quota. Sono le correnti a 5500 metri circa. Si vede quel polo freddo con quelle due linee azzurre concentriche: 5280 è l'altezza della superficie di 500 millibar, sull'Austria e sull'Italia, essenzialmente Friuli Venezia Giulia. La circolazione ciclonica ingloba tutti i paesi del centro Europa, ma il massimo del maltempo è proprio qui sul Friuli Venezia Giulia e sull'Emilia Romagna. Correnti da nordovest in quota attese - abbiamo visto le nubi venire con queste correnti – e correnti più calde che si portano sul Balcani dove nevicherà anche lì, e pure parecchio. Vediamo la carta al livello del mare. Governati dal quel tipo di tempo ciclonico ritroviamo la depressione afro mediterranea che si allontana verso la Grecia e quindi il tempo perturbato sul meridione va migliorando. Proseguono però le correnti fredde da est: da est al livello del mare e da nord in quota è una situazione di freddo, in questo caso di freddo piovoso e anche nevoso. Tempo previsto per domani: "al nord è tutta neve. Le precipitazioni hanno carattere nevoso, anche se si tratta di precipitazioni sparse, coinvolgono tutto il settentrione e poi le zone interne dell'Appennino, anche a quote basse. Un pò di variabilità è attesa sulle regioni del versante tirrenico. Temporali sono previsti sulle isole maggiori e sulla Calabria". Infine i venti e i mari. "I venti sono con rotazione ciclonica da est-nordest, poi si portano a nord-ovest, tutti di intensità moderata, con mari molto mossi, i mari dei bacini meridionali, mossi gli altri mari."

Nell'edizione serale di Meteo 2, in studio c'è il Maggiore dell'Aeronautica Militare Paolo Borgia che esordisce: "quando una massa d'aria fredda come quella che interessa attualmente l'Europa riceve delle infiltrazioni di aria umida Atlantica allora si generano delle condizioni che portano nuvolosità estesa e molte precipitazioni. Le immagini previste della nuvolosità a scala europea mostrano come le nostre regioni restino costantemente influenzate da una nuvolosità che ruota avvitandosi ma non spostandosi dal suo centro che si trova sulle zone alpine." Ed eccola, finalmente, la storica schermata in animazione con il tempo previsto per tutta la giornata: "nella giornata di domani il tempo pertanto sarà caratterizzato da cielo molto nuvoloso o coperto con estese nevicate in progressiva intensificazione sulle regioni settentrionali, su quelle del medio versante adriatico e sull'Umbria. Sulle restanti regioni la nuvolosità sarà variabile con temporanei addensamenti durante i quali si potranno avere rovesci temporaleschi specie lungo le coste tirreniche e nevicate sui rilievi anche a quote basse.

Al Tg1 serale un servizio si occupa in dettaglio del maltempo indicando la neve "in Aspromonte, in Calabria e in quasi tutto l'Abruzzo, dove numerose strade sono state chiuse al traffico proprio a causa delle abbondanti nevicate. In montagna è necessario l'uso di catene o di pneumatici da neve, mentre ovunque la circolazione procede con difficoltà. Isolati molti paesi e fattorie, soprattutto al Sud. Da tanto tempo non si vedevano i sassi di Matera imbiancati dalla neve. A Trieste la bora ha soffiato con raffiche di 75 chilometri l'ora. La minima, 24 gradi sotto lo zero, si è avuta a Fusine in Friuli Venezia Giulia. E' c'è da coprirsi ancora un pò: secondo le previsioni il freddo intenso non accenna a diminuire."

minime5febbraio
Le minime sono aumentate quasi in tutta
Italia: locali diminuzioni solo a Bolzano(-12) e Firenze(-4)


massime5febbraio
Massime tutte sotto zero in pianura padana,
valori bassi sul medio adriatico (Ancona 2 gradi)


cartainquota
Baroni mostra il vortice d'aria fredda
posizionato tra l'Austria e il Friuli Venezia Giulia

Titolo: Re: Neve e gelo del Febbraio 91
Edizione del mattino del TG1: "precipitazioni nevose anche in zona solitamente miti. Ieri sera e fino a mezzanotte neve a Genova e questa mattina è nevicato anche a Pisa, innevata tutta la pianura padana. Ancora temperature record in Friuli Venezia Giulia, dove il termometro è sceso a –24 gradi. Neve anche a bassa quota lungo tutti gli Appennini con problemi per la circolazione stradale. Ieri è stata chiusa al traffico l'autostrada Salerno-Reggio Calabria nel tratto lucano. E la neve non ha risparmiato neppure la capitale. Un'ora fa è iniziato a nevicare a Roma, auto subito imbiancate con qualche disagio per gli automobilisti, paesaggio decisamente insolito. A tratti la neve è caduta abbondante, poi si è trasformata in nevischio, tutt'ora sta nevicando. Già ieri sera aveva nevicato in alcuni quartieri della capitale. Era dall'85 che la neve non faceva la sua comparsa a Roma." (evidente refuso giornalistico; nel 1986 sulla capitale caddero ben 25 centimetri di neve ndr). Subito dopo il telegiornale è la volta del maggiore Giancarlo Bonelli che esordisce così : "il vortice freddo e nuvoloso che era sull'Europa orientale è giunto sull'Italia; quindi è neve per il nostro paese, neve non solo sui rilievi ma anche sulle località pianeggianti del nord e del centro. Sta nevicando a Roma, ha nevicato ieri a Genova, una località famosa per il proprio clima particolarmente mite, dalle 20 di ieri fino all'una di notte. Le stazioni meteorologiche dell'aeronautica segnalano neve sulla pianura padana, a Perugia e anche a Pisa nevica da questa mattina. Ma osserviamo il vortice nuvoloso presente che si estende su tutta l'Italia settentrionale e in parte anche su quella centrale. Delle altre nubi provengono dalla Sardegna verso la Sicilia, quindi interesseranno anche le regioni meridionali. Ma osserviamo subito le previsioni del tempo. Ecco cosa accadrà nelle prossime ore: per quanto riguarda le regioni settentrionali e quelle adriatiche fino al centro, cielo nuvoloso con nevicate, anche a bassa quota, quindi permangono ancora le condizioni favorevoli alla neve. Neve naturalmente lungo tutto l'Appennino e anche sull'arco alpino. Sta nevicando attualmente alla Paganella nel Friuli, ma anche sulle località del Piemonte. Per quanto riguarda le regioni centrali abbiamo avuto le segnalazioni della neve, ma durante le ore più calde la neve si trasformerà in pioggia, quindi la temperatura tenderà ad aumentare. Rimangono però ancora le condizioni per la neve sui rilievi, sia durante la notte e le prime ore del mattino sulle regioni centrali. Per quanto riguarda la Sardegna la neve è relativa soltanto ai rilievi; anche sulla Sicilia nel corso della giornata si prevedono nevicate ma la temperatura è più alta, quindi intorno ai 6/700 metri. Al Sud è previsto un aumento della nuvolosità con piogge e ancora nevicate intorno ai 3/400 metri. Notevole il vento intorno Sud, vedete si è orientato sulle regioni centrali, è proprio questo che ha causato la nevicata a Roma. La neve a Roma è caratterizzata proprio da venti da Sud, con aria fredda anche in quota, mentre il vento è moderato o forte da est sull'Adriatico con raffiche da nordest non solo sulla Liguria ma anche sulle Venezia. Ma osserviamo le temperature di stanotte e delle prime ore del mattino. Venezia è ripiombata a 6 gradi sotto lo zero: ieri, ricorderete, il termometro aveva registrato 2 gradi sotto lo zero. E'leggermente aumentata la temperatura di uno o due gradi sulla pianura padana, ma ancora Torino –4 e Milano –4. Roma 2 gradi, Perugia 2 gradi sotto zero, stamane stava nevicando. Ancora sotto zero la parte meridionale orientale dell'Italia, vedete Campobasso –4 e Bari –1. Ancora temperature elevate a Cagliari e a Palermo. "Passiamo adesso al servizio del TG3 Regionale. "Per Roma non è stata una mattina come le altre anche se la neve, che durante la notte e nelle prime ore del giorno è caduta su alcune zone della città, non ha raggiunto certo livelli da primato. Più consistenti le nevicate nel resto della regione: a Frosinone, a Rieti e a Viterbo dove le scuole resteranno chiuse anche domani, e nei centri collinari in provincia di Latina. In montagna alcune frazioni sono rimaste isolate, ma loro alla neve sono abituati. Un manto di 20 centimetri di neve sui castelli romani aveva preannunciato la possibilità di nevicate sulla capitale, e puntualmente, considerata la bassa temperatura dei giorni precedenti, la neve è arrivata abbondante, circa 10 centimetri, ma concentrata tutta nella parte nord della città. I primi fiocchi si sono visti volteggiare verso le 19 di ieri sera (5 Febbraio ndr) così, Monte Mario, la Balduina e le colline di Via Cortina D'Ampezzo si sono cominciate ad imbiancare. Stamattina si sono aggiunte altre grosse nevicate, dalla panoramica di Monte Mario, al Trionfale, al Clodio fino vigna Clara, tutta la zona è rimasta imprigionata dalla neve e di conseguenza il traffico è andato in tilt, anche perché molti tratti delle strade erano ghiacciati. Molti hanno abbandonato le auto. Gli stessi mezzi dell'Atac per un certo periodo ieri sera hanno interrotto le corse e altre linee ques
ta mattina hanno cambiato i tragitti abituali. Di contro la parte del centro storico, neanche sfiorata dalla neve se non in minima parte, come per esempio il piazzale antistante San Pietro, presentava un traffico scorrevolissimo, da giornata festiva. In comune già da ieri sera è comunque scattata l'emergenza con il piano "Roma sicura", memori del disastro di 5 anni fa quando la città rimase imbrigliata nella neve e nel ghiaccio. Concludiamo l'articolo con il servizio del TG1 serale. "Soprattutto nei quartieri più alti e a nord la neve ha paralizzato il traffico, numerosi i tamponamenti, molte auto hanno circolato con le catene. Impossibile salire sui pochi autobus che sono passati pieni zeppi di gente. Scuole e uffici semi-vuoti, ne hanno approfittato i bambini per far festa, come sei anni fa quando ci fu l'ultima grande nevicata a Roma (anche qui refuso giornalistico; nel 1986 neve copiosa a Roma ndr). Il comune ha costituito un servizio per coordinare tutti gli interventi necessari anche in caso di gelate. Intanto fin dalle prime ore dell'alba, squadre di vigili urbani sono impegnate a spargere sale sull'asfalto per permettere alle auto di circolare. Problemi analoghi anche nelle altre capitali: imbiancate anche Milano, Torino Firenze e Bologna. Nei canali di Venezia galleggiano lastre di ghiaccio pericolose per le imbarcazioni. Questo freddo polare che avvolge la penisola da almeno 48 ore non ha risparmiato neanche il Vesuvio. Palermo e i paesi più alti della Sicilia. Per il momento, con +3 e +7 le temperature più clementi si registrano nelle isole di Capri e di Ischia. Il maltempo continua a flagellare l'Abruzzo, stretto da ieri in una morsa di gelo. In mattinata ha ripreso a nevicare su gran parte della regione con notevoli problemi per la circolazione stradale. Stamane anche Pescara si è svegliata sotto una leggera coltre bianca. Sono bastati pochi centimetri di neve per mandare letteralmente in tilt il traffico soprattutto sulla circonvallazione dove si sono verificati ingorghi e tamponamenti a catena. I pescherecci sono rimasti alla fonda per le cattive condizioni del mare. Neve abbondante anche a Chieti e provincia in particolare nell'area trentana dove il traffico ha subito sensibili rallentamenti. Oltre quota 500 ormai si transita soltanto con le catene, mentre pur con qualche difficoltà si viaggia regolarmente sulle autostrade percorse di continuo dagli spazzaneve. La situazione più critica si registra nell'alto teramano e nella Marsica, dove la neve ha superato i 30 centimetri accompagnata da un freddo polare che nel parco nazionale sull'altopiano delle Rocche ha toccato punte record di 20 gradi sotto zero. Freddo intenso e neve anche a L'Aquila città, dove solo poche strade del centro sono transitabili. Molte scuole della regione oggi sono rimaste chiuse a causa del maltempo che stando alle previsioni dovrebbe continuare ancora per 24 ore.

bonelli_1
Il maggiore Giancarlo Bonelli mostra
la situazione al satellite indicando il vortice freddo


bonelli_2
Previsioni esatte. Neve solo al nord
e sull'adriatico: sulle regione tirreniche ben presto si trasformerà in pioggia

Titolo: Re: Neve e gelo del Febbraio 91
Ed ecco le cronache per quanto riguarda la nostra regione:

Dalle 5 di questa mattina l'intera Umbria è investita da una violenta bufera. Questa è Perugia dove lo spessore della neve ha già raggiunto i 20 centimetri. Dieci centimetri di neve sono segnalati a Terni, altrettanti a Foligno e Città di Castello. Il traffico si svolge con molta difficoltà e si fa sempre più rarefatto. Chi si avventura fuori di casa o va a piedi o si serve dei mezzi pubblici che ancora transitano. In sole due ore i vigili del fuoco di Perugia hanno ricevuto oltre 300 richieste di soccorso. Un pò ovunque vengono segnalati incidenti, nella maggioranza dei casi si tratta di tamponamenti senza danno per le persone. Il traffico è rallentato anche sulle principali vie di comunicazione della regione. Il raccordo Perugia-Betolle che collega con l'autostrada del sole, è stato chiuso al traffico a più riprese a causa di camion e autotreni finiti di traverso. Problemi anche sulla superstrada A75 centrale umbra, sulla flaminia e sulla Terni-Orte. Da ieri sera nevica su tutti i passi appenninici che sono comunque tenuti aperti dagli spazzaneve".

neveumbria_1
Traffico bloccato in molte arterie
dell'Umbria. Chiuso il raccordo Perugia Betolle


neveumbria_2
Situazione molto critica in Umbria, nel teramano
e nella Marsica dove la neve ha superato i 30 centimetri

Titolo: Re: Neve e gelo del Febbraio 91
Documenti originali tratti da Youtube

Previsioni del 6 Febbraio 1991

YouTube Link


Previsioni del 7 Febbraio 1991

YouTube Link

Titolo: Re: Neve e gelo del Febbraio 91
Complimenti vivissimi Andrea per il reportage, che mi ha riportato indietro nel tempo verso una stagione difficile da dimenticare.

Ricordo che si veniva dai 2 famosi "anni senza inverno". L'estate 1990 aveva visto il pressoché totale disseccamento del Lago di Colfiorito, toccò al sottoscritto spingersi a piedi con un cineoperatore fin quasi al centro, in mezzo ad un orrendo cimitero di milioni di tinche morte.

La riscossa iniziò già dall'autunno, con copiose precipitazioni; l'inverno segnò poi un apoteosi, col manto nevoso che a Castelluccio di Norcia raggiunse altezze incredibili: la mia memoria può ingannare, ma ricordo di aver viaggiato in auto fra due alti muri, saranno stati almeno 3, forse 4 metri.
A casa dei miei ci fu, in quei giorni, il gustoso episodio di mia sorella che, finalmente prenotata l'agognata prima settimana bianca della sua vita, se la vide sfumare per colpa dell'impraticabilità delle strade... che arrivava fino a Spello. I miei tentarono la sorte ugualmente il giorno dopo, rischiando ovviamente la pelle sulla Bologna-Firenze quando avevano già pensato di averla scampata.

Titolo: Re: Neve E Gelo Del Febbraio 91
burjan ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Complimenti vivissimi Andrea per il reportage, che mi ha riportato indietro nel tempo verso una stagione difficile da dimenticare.

Ricordo che si veniva dai 2 famosi "anni senza inverno". L'estate 1990 aveva visto il pressoché totale disseccamento del Lago di Colfiorito, toccò al sottoscritto spingersi a piedi con un cineoperatore fin quasi al centro, in mezzo ad un orrendo cimitero di milioni di tinche morte.

La riscossa iniziò già dall'autunno, con copiose precipitazioni; l'inverno segnò poi un apoteosi, col manto nevoso che a Castelluccio di Norcia raggiunse altezze incredibili: la mia memoria può ingannare, ma ricordo di aver viaggiato in auto fra due alti muri, saranno stati almeno 3, forse 4 metri.
A casa dei miei ci fu, in quei giorni, il gustoso episodio di mia sorella che, finalmente prenotata l'agognata prima settimana bianca della sua vita, se la vide sfumare per colpa dell'impraticabilità delle strade... che arrivava fino a Spello. I miei tentarono la sorte ugualmente il giorno dopo, rischiando ovviamente la pelle sulla Bologna-Firenze quando avevano già pensato di averla scampata.


Sì,si veniva dal non inverno 1989-90,su cui mi riservo di tornare con uno specifico topic,ed ecco un'invernata con i fiocchi,specie al centronord. Il sud,invece,avrebbe avuto il suo inverno "old style" nel 1992/93(anche su quella stagione ritorneremo).Cmq nel dicembre 90'e soprattutto a gennaio 91'le nevicate giunsero diverse volte fino alla Basilicata,seppur a quote collinari e a fine gennaio qualche fiocco interessò anche Latina.

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