la maggior parte dei costruttori si concentra maggiormente su 2 problemi, il miglior sfruttamento della ventilazione naturale al fine di ottenere un ricambio d'aria sufficiente all'interno della camera sensore e la protezione dalla radiazione solare diretta, e sono certamente i due aspetti principali.
Quanta attenzione viene posta mi chiedo alla radiazione solare riflessa?

essa è decisamente minore di quella diretta, è decisamente meno potente di quest'ultima, varia in percentuale in base al tipo di terreno su cui poggia il sistema di rilevamento, può avere inclinazioni differenti, e, nel periodo invernale, ha valori decisamente poco preoccupanti, nel caso il terreno non sia ricoperto di neve, ma in primavera/estate, quando la radiazione solare diretta raggiunge facilmente valori superiori ai 1000w/mq quanto la radiazione riflessa può mettere in difficoltà una schermatura passiva, visto anche che l'iinclinazione di uscita può assumere più valori e andare a colpire direttamente la parte inferiore dei piatti dello schermo?
e' pur vero che, solitamente, in un passivo il piatto inferiore è chiuso, ma i piatti superiori lasciano la parte inferiore totalmente esposta a questo tipo di radiazione, in che misura essa può falsare i valori?
non dispongo purtroppo di un albedometro, e non credo che la vp2 ne possa integrare uno, forse dovrei aggiungere un box trasmettitore con un sensore rovesciato, cercherò di organizzarmi in questo senso, intanto però, ho voluto fare un piccolo test, la mia vp2 5 piatti passiva, negli ultimi giorni comincia a manifestare una certa sovrastima rispetto agli altri sistemi di rilevamento, variabile dai +0,3/0,4° rispetto alla meteohelix e meteoshield pro fino a 1° con l'apogee a ventilazione ridotta, ho pertanto aggiunto un cappello in asa inferiormente allo schermo della vp2, la cui funzione "dovrebbe" essere quella di proteggere più adeguatamente la parte inferiore dei piatti dalla radiazione riflessa, ma senza andare a creare ombreggiamenti e limitazioni alla ventilazione

Magari ho inanellato una serie micidiale di castronerie, e nel caso mi scuso

Mauro