NEW YORK - Dopo i giocattoli Mattel, anche le culle di fabbricazione cinese finiscono sotto accusa. Negli Stati Uniti un milione di esemplari di lettini per neonati "made in China" sono stati ritirati dal mercato dopo esser stati collegati alla morte di due e forse tre bambini al di sotto di un anno di età. Il caso è esploso proprio nel giorno in cui Mattel ha chiesto scusa a Pechino, riconoscendo che i problemi di sicurezza di milioni di giochi ritirati dal mercato mondiale erano dovuti a difetti di progettazione della casa madre e non alle procedure di realizzazione.
La notizia del ritiro dei lettini è stata annunciata dalla Commissione per la sicurezza dei prodotti e dei consumatori americana. Le culle incriminate sono vendute sotto il marchio Simplicity Inc. in grandi catene di distribuzione come Wal-Mart e Target. Sono state esportate negli Stati Uniti fra il 1998 e il marzo di quest'anno e il loro prezzo va dai 100 ai 300 dollari: l'elenco completo dei modelli ritirati è disponibile sul sito della Simplicity. Hanno un meccanismo per far scendere la sponda del lettino che rischia di creare un spazio nel quale un neonato può restare intrappolato soffocandolo, ha spiegato l'agenzia federale.
I casi accertati che hanno portato al ritiro, il maggiore per entità dal 1970, riguardavano due neonati di nove e sei mesi: in entrambi i casi la barra protettiva del lettino era stata installata al contrario. Le culle sono di fabbricazione cinese, ma l'agenzia ha minimizzato questo aspetto: "Non è un problema cinese, è più un fatto di progettazione e di assemblaggio sbagliato", ha detto un portavoce della Cspc.
La Cina è finita sotto i riflettori quest'estate per una serie di prodotti ritirati dal mercato: dai dentifrici ai giocattoli al piombo della Mattel e al cibo per cani. Simplicity, un'azienda di famiglia della Pennsylvania, ha detto che provvederà a fornire kit gratuiti ai consumatori per riparare le culle difettose.
La Cina è sempre più vicina, anche troppo...
Titolo: Re: La Cina è sempre più vicina, anche troppo...
...........e pensare che Prodi ha più volte dichiarato che l'Italia dovrà essere il ponte tra l'Europa e la Cina. In porti come quello di Livorno ci sono migliaia di container con scritte cinesi impilati nelle aree doganali. Io avrei messo qualche paletto in più in cambio di precise garanzie, oltre all'inquinamento, a prodotti scadenti e manodopera sfruttata e senza normative, distruggono le economie altrui.
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