Competitività: Italia bocciata anche nel 2005........


Titolo: Competitività: Italia bocciata anche nel 2005........
...secondo l'articolo che riporta i pareri del World Economic Found la colpa è per buona parte dell'evasione fiscale, dell'inefficienza dell'amministrazione pubblica, delle pratiche clientelari e delle leggi che difendono troppo i lavoratori...

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Al vertice sempre la Finlandia seguita da Usa, Svezia e Danimarca

Competitività: Italia bocciata anche nel 2005 Nuova classifica del World

Economic Forum: il nostro Paese al 47esimo posto, davanti anche Thailandia e Cile

DAVOS (SVIZZERA) - Nessun progresso. L’Italia anche nel 2005 resta inchiodata al 47esimo posto su un totale di 117 nella graduatoria mondiale della competitività, registrando lo stesso modesto piazzamento al quale era crollata un anno fa, ben lontano da tutte le economie più avanzate. Surclassata da Paesi non certamente di primo piano come Cile (ventitreesimo) e Thailandia (trentaseiesima). In 12 mesi non si è verificata nessuna "svolta" al calo delle sue performance, e così la penisola non è riuscita a riguadagnare nemmeno un gradino sulle decine di posizioni perse dall’inizio del nuovo millennio. Questa la sentenza dell’ultimo Global Competitiveness Report, la consueta indagine annuale sulla competitività elaborata dal World Economic Forum (Wef).

I PROBLEMI DEL BELPAESE - Accanto a problematiche ben conosciute - quali l’inefficienza del sistema tributario e dell’amministrazione pubblica - dal rapporto emergono segnali preoccupanti sul peggioramento dei conti pubblici e, conseguentemente, sulle aspettative di recessione tra le imprese. E’ difficile essere competitivi in un sistema che combina un’inefficienza cronica ad una pesante pressione fiscale, in cui nei rapporti con l’impresa la pubblica amministrazione opera "favoritismi" verso "imprese e individui" determinati, in cui "i lavoratori italiani sono tra i più pagati e i più protetti al mondo".

I MIGLIORI - In questo quadro, dice il Wef, la penisola risente della specializzazione su settori esposti alla concorrenza dei paesi emergenti. In cima alla graduatoria mondiale non è cambiato nulla: prima la Finlandia, seguita da Usa, Svezia e via via una serie di paesi del nord Europa o dell’Asia, che - all’opposto dell’Italia - vantano pubbliche amministrazioni efficienti e una fortissima propensione all’innovazione. Il bel Paese, avverte lo studio, ha anche "urgente bisogno di un aggiustamento fiscale", con l’invecchiamento che minaccia la sostenibilità del suo sistema pensionistico. L’indagine annuale del Wef, giunta alla 26esima edizione, combina dati e indicatori macroeconomici concreti a indagini valutative che in questa edizione hanno coinvolto 11.000 manager e imprenditori di 117 economie in tutto il mondo, tramite una rete di istituti partner. Il questionario sottoposto ai manager "è volto a cogliere una vasta gamma di fattori che incidono sul contesto operativo di un’economia - spiega il Wef - e che costituiscono le determinanti fondamentali di una crescita economica sostenibile". Per l’Italia l’istituto partner è la Scuola di direzione aziendale (Sda) dell’università Bocconi di Milano.
I NOSTRI COMPETITORI - Ma se l'Italia va male anche alcuni dei nostri principali competitori europei non ridono. Germania, Gran Bretagna e Francia perdono infatti rispettivamente due, due e tre posizioni rispetto al 2004 piazzandosi al quindicesimo, tredicesimo e trentesimo posto. Crollo anche della Spagna (-6 posti) e della Grecia (-9 posti) anche se entrambe ci precedono. Tra gli altri Paesi europei , oltre agli stati nordici bene l'Irlanda (+4 posti) e il Portogallo (+2 posti). Tra gli Stati Ue peggio di noi solo la Polonia che però ha guadagnato 9 posizioni rispetto al 2004.
28 settembre 2005

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...secondo l'articolo che riporta i pareri del World Economic Found la colpa è per buona parte (...) delle leggi che difendono troppo i lavoratori...

Mah... così sappiamo che la colpa della scarsa competitività italiana è anche dei lavoratori. I quali non accettano, guarda un pò, di vivere in case con pareti di compensato, di cambiare lavoro e città dieci volte nella vita, di schiaffare in ospizio i genitori a 60 anni ed i figli in asilo a 6 mesi, di essere licenziati solo perché il nuovo management vuole innalzare subito il ROE dell'azienda, di fare la spesa con la carta di credito al consumo. Tutte cose che accadono nei paesi in cima alle classifiche, cose che io ho visto e sentito con i miei occhi.

Guarda un pò... i lavoratori italiani vogliono vivere e morire dove hanno vissuto e sono morti i loro vecchi, vogliono perdere il lavoro solo se sono incapaci o disonesti. Vogliono che questo loro lavoro serva a comprare una casa decente (perfino col bidet!) ed a garantirgli una pensione dignitosa. E, dal momento in cui queste cose cominciano a non averle più, riducono la domanda di beni e servizi. Magari comprano cinese. Tutto ciò, con gran vantaggio del sistema economico.:P

Non parliamo poi della pubblica amministrazione.
E' inefficiente, è vero.
Fin quando i dipendenti che lavorano nel privato saranno pagati meglio, sarà lì che andranno i migliori, se potranno. E' la legge del mercato, semplice e spietata. Tutto il resto ne è la conseguenza.
Nei paesi più competitivi è proprio questo che accade: i dipendenti pubblici del Nord Europa sono strapagati e straprotetti. Sono il 30% della forza lavoro, contro il 16% dell'Italia. Sono il doppio, quindi, lavorando lo stesso, fanno il doppio meglio. Anche lì ci sono i conservatori e i populisti che strepitano. Ma i risultati sono lì, e parlano chiaro.

I dipendenti della Regione Puglia hanno in media 50 anni. Fra 5 anni andranno in pensione. Vogliamo parlare di innovazione, informatizzazione, aggiornamento? Non me fate ride. :lol: Non a caso la Giunta Vendola ha messo in piedi un grande piano di prepensionamento. Peccato che il Berlusca abbia bloccato le nuove assunzioni....

I guai dell'Italia non sono risolvibili con la bacchetta magica. Questo è un paese con una classe imprenditoriale ignorante, sottocapitalizzata, spesso disperata, che tende a esternalizzare i costi e privatizzare i profitti. I guadagni fatti con la precarizzazione e la legge Biagi gli sono serviti ad impiantare fabbriche in Romania.
Solo severe, severissime politiche fiscali (anche su patrimoni e rendite) potranno drenare alla fonte risorse da questa classe imprenditoriale e creare politiche pubbliche in grado di guarire alla radice i mali del sistema.

Sulle clientele sono d'accordo.... :wink:

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Anche mia madre lavora in comune.....gliel'ho fatto leggere per sfotterla! :lol:
Comunque in classifica abbiamo addirittura superato la Cina che è scesa sotto di noi........ :roll: ..pensa te! :D

Ciao :bye:

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Comunque in classifica abbiamo addirittura superato la Cina che è scesa sotto di noi........ ..pensa te!


Evidentemente per il Wef sono ancora troppo comunisti... :mrgreen:

Ma Waf.... :P

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i lavoratori italiani sono i più pagati???????????????
Ma che hanno bevuto .... il grappino di mattinata??

:mazza:

Profilo PM  
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Fin quando i dipendenti che lavorano nel privato saranno pagati meglio, sarà lì che andranno i migliori, se potranno. E' la legge del mercato, semplice e spietata. Tutto il resto ne è la conseguenza.


Magari potessi andare a lavorare nella pubblica amministrazione!!!
Lavoro sicuro, orari ottimi, straordinari pagati...
Ci metterei 10.000 firme. Il mio curriculum è ottimo, qualche ente mi prende? Ci vado di sicuro anche con lo stipendio minimo!

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Lavoro sicuro


Se passa la Finanziaria almeno 75.000 precari se ne andranno a spasso

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orari ottimi

Vallo a chiedere ai vigili ed agli operai che sono stati sulla neve, oppure agli uscieri addetti al Consiglio Comunale che fanno le 2 di notte

Citazione:

straordinari pagati...

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: nel mio Ente meno di 1/5 del plus-orario effettuato. Centinaia di poveri disgraziati nei piccoli Comuni lavorano in ferie o senza timbrare, stretti fra le leggi di tutela del lavoro, i limiti di bilancio e le scadenze che incombono...

Citazione:

stipendio minimo

Vanno bene 900-1000 Euro? Temo che dovresti piantare un sacco di pomodori... :wink: Ah, per la cronaca, il nostro contratto è scaduto il 31/12/03. In effetti, da allora i prezzi non sono affatto saliti.

Titolo:
Luisito!! Ripeto: magari!!!!
Ormai ho una lunga esperienza nel privato ed anche molti miei amici. Ti assicuro che il pubblico è un sogno per tutti.
900 - 1000 euro sono la normalità pure per un laureato. La maggior parte delle aziende fanno ormai contratti a progetto (il mututo te lo scordi così come la macchina a rate).

Personalmente ho deciso di mettermi in proprio perchè non ce la facevo più di sentirmi sfruttato ed avere il padrone sopra di me che si arricchisce con il MIO lavoro. (Non la vedere come una visione semplicistica degli anni 70, secondo me è così)

In compenso adesso è lo STATO :evil: a prendersi tutto... tra iva, irpef, inps, irap etcc.. manca solo che voglia dei miei prelievi di sangue.

Ho lavorato come consulente per un'azienda di informatica sia alla Regione dell'Umbria che all'Arpa: beh follie delle follie. Uffici nuovi, gente che cazzeggia, personale incapace sistemato lì con una raccomandazione....
Per come son abituato mi annoierei da morire, però la sicurezza è la sicurezza..!


Citazione:
Vallo a chiedere ai vigili ed agli operai che sono stati sulla neve, oppure agli uscieri addetti al Consiglio Comunale che fanno le 2 di notte

Vuoi mettere gli operai del Comune con quelli privati??? :| Un mio amico attualmente fa il magazziniere per un supermercato, prima ha fatto l'operai comunale (quelli che aggiustano le strade)...lo ha fatto solo per 5 mesi (rientrava su quelle tipologie di precariato che si facevano per un tempo limitato), beh rimpiange quel da morire quel lavoro! Adesso gli fanno fare 10 ore al giorno ( e fatica!!) con un datore di lavoro semi-schiavista....

Dai tu ci lavori e forse non ti rendi conto di quello che c'è fuori....

Purtroppo ho scritto velocmente perchè ho pochissimo tempo ( non sto nemmeno a rileggere se ho scritto qualche baggianata) e l'argomento meriterebbe una più approfondita analisi.

Luisì, è tutto rimandato a quando ci vediamo. Voglio capire bene come la pensi :wink:

p.s. comunque il tuo comune è forunato ad avere una persona competente come te, non puoi immaginare che soggetti che ho incontrato nei meandri di quei corridoi degli enti che ho citato prima.

Ciaooo :bye:

Titolo:
Citazione:

La maggior parte delle aziende fanno ormai contratti a progetto (il mututo te lo scordi così come la macchina a rate).


Ecco, torniamo al topic. E' questo il punto. Un sistema che non dà più certezze non può sperare che le sue componenti facciano investimenti nel futuro. Anche su sè stessi, sulla propria formazione. Per non parlare dell'effetto depressivo sulla domanda. E' come la storia del tizio che segava il ramo su cui era seduto.
E' questa maledetta precarizzazione il male del sistema. Fra l'altro, molti imprenditori si stanno accorgendo di questo e tendono a tornare indietro.

Citazione:

Luisì, è tutto rimandato a quando ci vediamo. Voglio capire bene come la pensi


Bravo, è meglio. Qui non posso dire tutto quello che so e che penso. :bye:

Titolo:
burjan ha scritto: 


Ecco, torniamo al topic. E' questo il punto. Un sistema che non dà più certezze non può sperare che le sue componenti facciano investimenti nel futuro. Anche su sè stessi, sulla propria formazione. Per non parlare dell'effetto depressivo sulla domanda. E' come la storia del tizio che segava il ramo su cui era seduto.
E' questa maledetta precarizzazione il male del sistema. Fra l'altro, molti imprenditori si stanno accorgendo di questo e tendono a tornare indietro.


Completamente daccordo. Il "nuovo" male del lavoro moderno è esattamente questo: il precariato.
Sta bloccando l'iniziativa, l'economia e lo sviluppo. Tre componenti fondamentali.
La legge Biagi era nata, nel suo spirito, come mezzo per incentivare gli imprenditori. Prendevano una persona per tre mesi, poi se imparava se si dimostrava affidabile se era idonea doveva venire assunta.
Invece è stata utilizzata come GUADAGNO aziendale.

C'è un solo partito in Italia che sta cercando di di combattere questi fatti..... non lo dico per rispetto e sembra che le altre forze politiche facciano orecchie da mercante.

E' un boomerang, ed è bene che intervengano urgentemente prima che sia troppo tardi!

ciao!!

Titolo:
Sembra la diatriba tra mia madre che lavora nel pubblico e mio padre che faceva il dirigente in un'azienda privata....... :lol: :lol: .....che storie! :mrgreen:
Ciao :bye:


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