.....in Italia siamo indietro rispetto al resto del mondo, ed in Umbria indietro rispetto al resto dell'Italia (e sta cosa ve la confermo in prima persona).
da www.corriere.it del 3 novembre 2010
MILANO – Mille milioni di euro spesi in pubblicità, e tutta online con un tasso di crescita del 15 per cento in un anno, fiore all’occhiello di un settore che altrove (nell’editoria cartacea, in tv) non ha avuto tanto successo. I protagonisti: vecchi e nuovi banner come quelli video, la pubblicità nei social media, la frontiera delle inserzioni su smartphone, iPad e dispositivi mobili in generale, i video virali che raccontano una storia ma insieme presentano il messaggio dell’azienda di turno. Buone notizie, ma pur sempre inferiori rispetto a Stati Uniti e altri Paesi anche europei (come la Gran Bretagna) rispetto ai quali l’Italia si muove bene, ma in ritardo.
NUMERI ITALIANI – Sono i numeri che all’apertura dello IAB Forum, la fiera milanese dedicata all’advertising in Rete arrivata alla sua quarta edizione, il Presidente di IAB Italia Roberto Binaghi presenta al pubblico: «Il dato è estremamente positivo, visto il mercato in cui si colloca, che dopo un anno di crisi è ripartito in maniera piuttosto blanda». Se spot in televisione e inserzioni pubblicitarie su carta quest’anno iniziano a riprendersi solo timidamente (secondo i dati Nielsen la crescita sarà del 3,2 per cento), internet crescerà invece a velocità tripla: «Il giro d'affari internet varrà mille milioni, che rappresentano l’11 per cento di quota di mercato sul totale della pubblicità in Italia. Per i prossimi tre anni si potrà crescere fino al 50 per cento e a fine 2013 ci sarà un mercato internet da 1.500 milioni», precisa Binaghi.