Dopo qualche mese mi sono riletto con grande piacere questo topic, che dopo alcune inevitabili asprezze calcistiche iniziali, comprensibilissime al termine della campagna elettorale, ha preso una piega analitica e complessa che ci fa veramente onore.
A Snowfinder posso dire con grande piacere che a Ferragosto ci siamo arrivati...
Le difficoltà al Senato ci sono state, come era previsto, ma grazie al decisivo contributo dei senatori a vita l'Unione alla fine ha superato tutti gli ostacoli posti da una legge elettorale criminale. Contributo cui Berlusconi nel 1994 fece ampiamente ricorso, privo com'era di una maggioranza (almeno il CSX 2 seggi in più li ha avuti).
Nel suo complesso, la maggioranza ha dato prova di sapersi muovere: fiore all'occhiello è ovviamente il Decreto Bersani, forse la Presidenza del Senato si poteva dare all'opposizione, sicuramente l'avrebbe ottenuta senza l'ostinazione nel non voler riconoscere la nostra vittoria, persona a parte non ho apprezzato molto il modo in cui si è conclusa l'elezione del Capo dello Stato. Sull'Afghanistan... beh, se Baffino si fosse preso un pò meno impegni con la Rice e avesse consultato prima gli alleati, probabilmente la forzatura della fiducia si sarebbe evitata.
L'impressione complessiva è che, paradossalmente, più il CSX va avanti e più aumentano le possibilità che l'atmosfera politica del paese cambi (vedi intervista di Casini).
Il mio pensiero, e non da ieri, è che solo un governo di unità nazionale, o comunque una situazione di larghe intese, di vera collaborazione tra gli schieramenti, potrebbe fare le riforme indispensabili di cui il paese ha un gran bisogno, soprattutto per colpire le lobbies che ne condizionano lo sviluppo e risanare definitivamente la finanza pubblica, riforme che guardino ai giovani e non ai vecchi, il ripensamento dello Stato sociale (in pensione a 65 anni le femminucce e a 67 i maschietti, come nella socialdemocratica Norvegia!), un modello di sviluppo riorientato in senso ecologicamente compatibile.
Solo un governo di fatto irresponsabile davanti agli elettori, fatto da tutti e quindi da nessuno, potrebbe fare scelte veramente coraggiose ed in molti casi drammaticamente impopolari.
Purtroppo, ancora le condizioni non ci sono. Un passo indietro del Cavaliere aiuterebbe moltissimo, ma per ora il CSX deve farsi carico di questo compito da solo e sperare che gli italiani nel 2011 gliene siano riconoscenti. Spero che da qui a un pò di tempo le cose cambino.
Altra strada non si vede.

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