Caltanissetta - Un misterioso fenomeno geologico si e' verificato a Riesi, nel Nisseno. Ieri il pavimento di un appartamento al piano terra ha raggiunto in poche ore una temperatura di circa cento gradi per poi decrescere fino a circa 50 gradi. La valutazione empirica della temperatura e' stata dedotta dalle notizie fornite dalla famiglia Fiandaca che abita la casa: l'acqua versata sul pavimento avrebbe raggiunto l'ebollizione, diffondendo vapore nell'ambiente. Oggi gli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Palermo, chiamati dal sindaco che ieri sera si e' recato nell'abitazione insieme ai carabinieri, hanno effettuato degli scavi attorno al perimetro dell'edificio di due piani, che e' stata sgomberato, per verificare le causa del fenomeno. Lo scorso anno a Caltanissetta, un episodio analogo si verifico' nel villaggio Santa Barbara, alla periferia della citta', dove affiorarono delle ''maccalube'', ovvero sbuffi di gas seguiti dall'innalzamento del terreno. Il fenomeno provoco' lo sgombero di decine di famiglie anche dalle zone vicine al villaggio.
:bye: :bye:
Pavimento raggiunge cento gradi nel nisseno
Titolo: Re: Pavimento Raggiunge Cento Gradi Nel Nisseno
pensate al vantaggio di avere un pavimento cosi in cucina... :lol:
Titolo: Re: Pavimento Raggiunge Cento Gradi Nel Nisseno
Assurdo!!! Non dovrebbe essere un'esperienza molto piacevole.
Bè, potrebbero mutare la casa in sauna e aprirla al pubblico, zero spese sull'impianto :lol:
Bè, potrebbero mutare la casa in sauna e aprirla al pubblico, zero spese sull'impianto :lol:
Titolo: Re: Pavimento Raggiunge Cento Gradi Nel Nisseno
Il fatto è quantomenomeno curioso se non inquietante! Purtroppo la cosa non mi stupisce perché dalle nostre parti (ricordo che pur abitando in Calabria sono dell'agrigentino) è facile che ci siano tali fenomeni. Qualcuno ricordava le "maccalube" ossia i vulcanelli di gas e fango (famose quelle di Aragona, in provincia di Agrigento, che non per niente ha un quartiere che si chiama Aragona Caldare, dove si trova anche la stazione ferroviaria). La zona è ricca di miniere (più o meno in disuso) di zolfo, ricche di gas naturali e caldi. Famose anche le acque termali di Sciacca e le Terme di Acquepie a Montevago (sempre in provincia di Agrigento) con acque che alla sorgente sono letteralmente bollenti (esperienza personale 8)) ). Il sottosuolo siciliano, specialmente quello meridionale (da Trapani a Siracusa, passando da Agrigento, Caltanisetta e Ragusa) è ricchissimo di miniere di sale, di zolfo, di tufo, di gesso, nonché di petrolio (basta andare da Gela a Caltagirone per vedere i pozzi e le pompe, tipo Quwait city) e di metano. Concludo dicendo che la Sicilia è poggiata sul magma, circondata da vulcani: a nord lo Stromboli e il Marsili (sommerso), ad est l'Etna (e scusate se è poco) a sud vi sono i cosiddetti "campi Flegrei" della Sicilia con il sottomarino vulcano Empedocle la cui eruzione del 1831 produsse e poi distrusse l'isola Ferdinandea tra Sciacca e Pantelleria. Questi i più importanti, ma ve ne sono tantissimi altri, specie sotto le acque marine.
Quindi le fuoriuscite di gas caldi o comunque i riscadamenti tellurici pur se inquietanti, non sono fatti così isolati :bye:
Quindi le fuoriuscite di gas caldi o comunque i riscadamenti tellurici pur se inquietanti, non sono fatti così isolati :bye:
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