burjan ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il vertice di Copenhagen è basato, proprio come Kyoto e Bali, su dati incerti spacciati per certi (ma che la scienza non c'entri niente con tutto ciò già l'abbiamo detto), ma soprattutto è un bel teatrino a supporto di una nuova enorme economia (chiamata erroneamente Green-Economy) alla quale sono interessate tutte le nazioni del mondo perché, proprio come lo sbarco sulla Luna, o la guerra in Iraq, o un giorno chissà che cos'altro, serve per tenere in vita l'economia globale che, con mercati saturi, stenta a continuare a marciare.
Se l'economia e lo sviluppo stentano allora andiamo tutti in crisi, lavorano meno le industrie, lavorano meno i cittadini, spendiamo tutti di meno e crolliamo tutti insieme!
Non esiste un'azienda che non abbia come obiettivo la crescita, idem per l'economia di una grande azienda come quella di una nazione o comunque del libero mercato globale! (è una mera illusione quella di un'economia non in crescita... a meno che non vogliamo tornare a fare i raccoglitori di bacche e semi)
Indi per cui servono stimoli, e il mulino a vento della lotta alla CO2 è un grande stimolo... ma credo che sia una mera illusione quella di credere che sia finalizzata ad uno sviluppo sostenibile, è un contro senso, visto che a proporlo, sostenerlo e desiderarlo sono proprio le grandi potenze economiche mondiali del libero mercato... parliamo di una bestia enorme, cresciuta nel '900 come un greezly a cui si chieda di mettersi a dieta e mangiare come un procione, mentre lui deve diventare ancora più grande!
All'economia di libero mercato (l'unica finora sporavvissuta) non frega nulla dell'ambiente, nè delle risorse, è un essere monodirezionale, un predatore che o mangia e cresce sempre di più oppure muore (se il PIL è importante è perchè è un indice di salute dell'economia... se va giù il PIL, entro breve crolla tutta la struttura socio-economica mondiale. La bestia muore di fame e noi con lei.)
Siccome è socialmente accettabile e convincente per il popolo che per sopravvivere alla catastrofe imminente sia necessario sacrificarsi pagando di più di tasca propria, convertendo tutto ciò che si ha alla new green economy a suon di quattrini, allora ecco che lo stratagemma è stato trovato: la gente pagherà di più, consumerà più sostenendo l'industria e l'economia... ma crederà di consumare meno! Geniale!
E su questo sono chiaramente d'accordo tutti, Cina, USA, Europa e persino l'India, perché sono loro i colossi più affamati in questo momento.
Ecco che hanno trovato il modo: cittadini pagate, comprate e consumate per ridurre la CO2 e.... tenere al top l'economia. Si sa perfino che la CO2 che verrà "risparmiata" non ridurrà di un piffero l'eventuale crescita delle temperature... ma questo è un dettaglio ;)
(lo sa anche la Cina che i propri prodotti dovranno essere più cari di quello che sono ora, perchè se chiudono le industrie dei loro clienti, poi chi c'ha più un €$ per comprare i loro di prodotti? Quindi la tassa sulla CO2 ci può anche stare)
Gli scettici vogliono per primi la difesa dell'ambiente, e sarebbero anche d'accordo che si creasse un consenso mondiale che razionalizzando le risorse, redistribuendo il benessere si punti a migliore le condizioni ambientali, le popolazioni bisognose di aiuto, per creare un modo socialmente più giusto ed ecologicamente pulito... ma, questo non basta all'economia!
Combattere l'inquinamento nocivo non è sufficiente, è troppo limitativo, ci vuole una rivoluzione globale... poco importa che la CO2 possa essere l'ultimo dei nemici... abbiamo bisogno di un nemico su cui speculare e l'abbiamo trovato, scienza o non scienza!
Così, stai sicuro che i poveri resteranno poveri, i ricchi saranno più ricchi e tutto costerà sempre di più... nell'aria forse la CO2 aumenterà un pelino di meno, ma lo schifo in giro ci sarà sempre, proprio lì dietro l'angolo o sotto il tappeto... basta non vederlo...
La frase sul referendum sul nucleare che ha segnato una nuova stagione di difesa ambientale a 360° era una battuta, vero?? :eek: