È un vero e proprio mostro quello che invaderà l’Europa, roba mai vista in alcune zone, e anche se non saremo noi l’epicentro del maltempo, vuoi o non vuoi ne subiremo effetti sensibili e piuttosto prolungati. Speriamo di uscirne il prima possibile, ma l’omega di lungo termine non è un bel vedere e per smontare una tale struttura calda, anche quando si interromperà la sua alimentazione, ci vorranno diversi giorni.
La Spagna rischia il record dei 50 gradi,48 gradi.
Fosso una domanda,come d'inverno l'aria fredda sbatte contro le Alpi ed entra o dal rodano o dalla porta della bora,perché d'estate il ragionamento non è lo stesso?l'aria calda va oltre le Alpi i Pirenei come niente fosse perché?
Dipende dalla differenza delle due masse d'aria calda/fredda?
Aria fredda e aria calda sono due realtà diverse.
Ad esempio, a parità di pressione al suolo, l'aria fredda è schiacciata verso i livelli più bassi, lo spessore della parte più densa è ridotto, al di sopra l'aria è molto meno densa e addirittura può esserci una bassa pressione o comunque un gradiente di pressione elevato. Infatti i geopotenziali sono tipicamente bassi.
La massa di aria calda, quindi l'avvezione calda, è completamente diversa, ipotizzando ancora la stessa pressione al suolo, si sviluppa per spessori notevoli, il gradiente di pressione non è elevato, tanto che i geopotenziali alla quota di 500HPa possono risultare elevati.
Ne conseguono due comportamenti differenti con gli ostacoli orografici.
L'aria fredda risente notevolmente degli ostacoli orografici, la presenza di una catena montuosa è avvertita sensibilmente, l'aria pesante e di basso spessore spende meno energia ad aggirare i rilievi più elevati, cercando percorsi secondari (vedi Valle del Rodano e porta della Bora), solo in parte e quando l'aria non è di spessore ridotto (vedi aria artica o polare) avviene il tentativo di scavalcare la catena montuosa, con effetto favonico conseguente.
L'aria calda occupa uno spessore notevole, risente molto di meno delle catene montuose, le scavalca più facilmente, ma questo non evita comunque l'effetto favonico che, in caso di avvezioni molto calde e potenti, può risultare anche intenso.