Rispondo da utente interessato che ha vissuto per molto tempo nel versante E del Peglia nella vallata che gli anziani chiamavano una delle valli secche umbre.
Il Peglia nonostante non sia elevato, influenza in modo importante la formazione di temporali specie estivi con direzione in quota SW ed W come in questi giorni.Temporali che si formano nell'orvietano raramente portano accumuli importanti al di qua, arrivando spompati e spesso per avere importanti temporali sulle vallate verso Fratta Todina-Montecastello di Vibio (1) e Marscianese (2) l'incipit è proprio nella zona del Peglia, o tra San Venanzo-Collelungo-Ripalvella nel (1) caso oppure verso San Venanzo - Civitella-Poggio Aquilone nel (2). In tutti i casi la zona di San Venanzo è punto di partenza per la vallate ad E-NE.
Nelle precipitazioni frontali non inciderà in modo eclatante ma il versante orvietano è senza dubbio più piovoso.
Il Peglia vede precipitazioni importanti nel caso di correnti da W-NW, specie per nevicate
Sto cominciando a conoscere queste zone negli ultimi anni per ragioni legate a parentela acquisita e mi rendo conto che ad esempio tra Todi e Fratta Todina c'è un mondo talvolta e l'esempio che porti è veramente calzante.
Tra l'altro, all'oliveto di mia moglie in zona Migliano di Marsciano, che si trova più o meno in una propaggine nord Peglia, mi sono reso conto in questo periodo di quanta poca pioggia riesca a cadere con queste correnti.
Mi riprometto di installarci un pluviometro, magari anche manuale, ma una cosa alla quale ho fatto caso è proprio il terreno sempre particolarmente asciutto e (forse è solo una casualità) del concime dato agli olivi che fatica a sciogliersi nonostante il periodo ricco di occasioni piovose.
In linea d'aria non dista molto dal San Venanzese e comincio a nutrire una certa curiosità sul micro clima di questa area umbra.