Dopo anni di PC acceso 24 ore su 24 (anche se l'ultimo usato era un mini pc assemblato con componenti a basso consumo energetico e senza ventole) ho deciso di affidarmi a qualche nuovo sistema di trasmissione che evitasse appunto l'uso di un ingombrante, e comunque più dispendioso a livello energetico, computer, e che allo stesso tempo fosse più economico dei più rinomati Meteobridge o WDS5, che sono sì ottimi prodotti, ma che si trovano ahimé a prezzi non proprio economici.
La scelta quindi, grazie anche all'idea lanciata da Tiziano58, è ricaduta su un Orange Pi Lite, scheda clone del più blasonato Raspberry, ma che rispetto alla sua "copia" offre addirittura componenti di maggior potenza.
Vediamolo da più vicino allora.
ORANGE Pi Lite
L'Orange Pi Lite, come detto, è un single-board computer, cioè una singola scheda con (quasi) tutto il necessario per il funzionamento di un computer.
La confezione è molto semplice: una scatolina di cartone, un foglietto con alcune avvertenze e l'Orange Pi Lite in una busta antistatica.

Caratteristiche tecniche:
CPU: H3 Quad-core Cortex-A7
GPU: Mali400MP2 @600MHz
RAM: 512MB DDR3
Memoria: slot MicroSD (Max. 64GB)
Network: 10/100 Ethernet + WiFi (antenna esterna removibile)
Input video: connettore CSI
Input audio: microfono
Output video: HDMI
Output audio: HDMI
Alimentazione: jack DC 5V
Porte USB: 2x USB 2.0 + 1x USB OTG
Altro: pulsante di accensione, LED di alimentazione e di stato, 40 pin GPIO, 3 pin UART
Dimensioni: 69mm x 48mm
Peso: 60g
Insieme ad esso ho ordinato (dal sito Gearbest) anche un case e un cavetto di alimentazione USB, che può essere usato con un comunissimo alimentatore da 5V da telefono cellulare (meglio se da 2A). Il tutto alla modica cifra di 25 euro, compresa la spedizione dalla Cina.
Oltre a questo, è necessaria anche una scheda MicroSD, meglio se classe10, e meglio se superiore ad 8 GB (io l'ho presa da 16GB) e un cavo HDMI per collegare la scheda ad un monitor, a meno che non decidiate di lavorare esclusivamente da remoto o da linea di comando. Io che un po' di dimestichezza con Linux ce l'ho, il cavo HDMI l'ho usato solo per vedere se funzionava :D , e ho lavorato esclusivamente da riga di comando, molto più pratica.
Una volta pronta la parte hardware, si passa al software, ovvero al sistema operativo. Molteplici sono le scelte per queste schede, sia per quanto concerne il tipo di sistema operativo da usare, che per la rispettiva distribuzione. Si spazia da Android puro, a OrangeOS (sempre basato su Android, ma con un'interfaccia personalizzata e dedicata) alle varie distro Linux, sia nude e crude (Ubuntu, Debian... ecc...), sia personalizzate e dedicate, con già driver e software caricati per lavorare con Orange (Raspbian e Armbian).
Si tratta ad ogni modo di immagini già pronte all'uso. Questo significa che non dovrete installare fisicamente il sistema operativo, ma semplicemente scaricarne l'immagine, copiarla sulla SD e accendere il dispositivo. Al primo avvio avrete il S.O. già perfettamente funzionante, senza alcun bisogno di configurazioni e amenità varie, ma sarà già pronto da utilizzare.
La mia scelta in questo caso, forzata ovviamente su Linux, è caduta su Armbian, che sembra essere il S.O. più stabile e meno dispendioso per questo tipo di scheda. Ed infatti si è dimostrato molto veloce e davvero poco dispendioso a livello di risorse, lasciando il processore quasi sempre a riposo e una quantità di RAM libera tale da poter poi utilizzare senza alcun problema anche altri software in esecuzione.
Come installare il sistema operativo
Per non appesantire il post lascerò la guida di installazione "spoilerizzata".
Spoiler: [ Mostra ]
Una volta completato il riavvio ci ritroveremo davanti ad un classico desktop, simile a Windows, chiamato LXDE.

Fatto ciò, il sistema operativo è pronto. Una volta collegati ad una rete WiFi (fondamentale nel nostro caso) e sistemata lingua (ma basterà anche l'inglese), data, ora e cose di questo tipo, non rimane altro che installare e configurare il nostro software per gestire la stazione meteo.
Questo lo affronterò a parte nel post successivo.