Non me la sento di dare speranze...
volevo farlo... ma non si trovano sbocchi nemmeno sulle mappe a 240 o 360 ore :(
Si, certo, tutto è possibile... ma il
VP non sembrerebbe voler cedere, e di disturbi dinamici meridiani... neanche a parlarne! :wall:
L'unica consolazione, se così si può dire, è il fatto che quel'
HP non sembra essere strutturato particolarmente bene in quota... dovrebbe essere alimentato fino al 23 dicembre, per poi cominciare ad indebolirsi a partire dalle quote superiori, indice di una chiusura del rubinetto di alimentazione dinamica verticale.
Tale situazione potrebbe lasciare il campo libero alle correnti atlantiche... ma i modelli ripropongono una nuova insidia già dal 29, con una rimonta del subtropicale a tutte le quote... e questa si che sarebbe la fine per noi!!!
Allora, cosa potrebbe realmente accadere...ovvero, che cosa si può ancora sperare che accada?
In pratica c'è da sperare che le frattempo il
VP vada indebolendosi, in modo da scongiurare quella risalita subtropicale verso di noi, ed eventualmente, auspicarsi che la risalita avvenga più ad ovest, e si esprima come disturbo dinamico al
VP verso nord, sul settore atlantico settentrionale islandese-groenlandese o scandinavo.
Le NCEP/CPC-100HPa a 240 h mostrano, oggi, una sequenza che fa intravedere lo spostamento del
VPS verso il comparto groenlandese-europeo.. ma c'è il solito rischio,e cioè che alla fine venga risucchiato sul comparto canadese... e questo darebbe il via a quella situazione che noi proprio non vorremmo mai vedere. :censored:
Resta la remota incognita StratWarming, ovvero la possibilità che i disturbi al
VP arrivino dall'alto invece che dalla troposfera stessa... daslle previsioni in quota stratosferica si intravedono riscaldamenti più o meno ampi alle porte... chissà che la "botta" non possa arrivare proprio da lì...
monitoriamo ed incrociamo le dita... :mah:
L'anno scorso il
VP iniziò a vacillare a metà gennaio, ma fu disturbato realmente solo con l'arrivo dello StratWarming di fine gennaio inizio febbraio.
:bye: