Lo StratWaming è realtà, monitoriamone l'evoluzione...


Titolo: Lo StratWaming è realtà, monitoriamone l'evoluzione...
...per verificarne gli effetti.
Le carte stratosferiche odierne confermano la "fiammata" stratosferica prevista già da quasi 10 giorni.

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Il riscaldamento si sta sviluppando in questo momento tra i 30 e i 35 km di quota sopra la Siberia Orentale, le temperature in quell'area sono cresciute anche di 25-30 °C in pochi giorni (2 o 3).

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L'impulso caldo si va intensificando ed espandendo alle quote inferiori: raggiungerà quota 23 km entro 48 ore, i 20 km in altre 24 ore e scenderà fino al limite con la tropopausa molto velocemente, consentendo un congiungimento con il lieve Canadian Warming ora in atto, appunto, sul continente nordamericano.

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Contemporaneamente l'aria stratosferica reagirà all'impulso caldo espandendosi e producendo un anticiclone dinamico stratosferico che, anch'esso, si espanderà verso il basso.

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La reazione che potrebbe avere la troposfera è legata ad un fenomeno di interconnessione stratosfera-troposfera, i cui meccanismi sono ancora studiati e non completamente compresi, che darebbe vita ad un anticiclone polare, attraverso l'espansione dell'HP aleutinico verso il polo in probabile congiunzione con l'HP atlantico.
La possiblità che avvenga uno splitting del VPS (una spaccatura del Vortice Polare Stratosferico) con possibili ripercussioni pesanti sulla circolazione atmosferica, è strettamente legata all'entità del riscaldamento stratosferico in atto.
Maggiore sarà la quantità di calore che pervaderà quell'area della stratosfera, più violenta e rapido sarà l'aumento della pressione della stessa e maggiori saranno le probabilità di un vero e proprio splitting del VPS.
La divisione in due lobi del VPS innescherebbe un moto antiorario detto anche antizonale, dell'intero sistema. E' evidente, quindi, che un nucleo polare presente sulla "vicina" Siberia tenderebbe a trasare verso l'Europa (fenomeno accaduto in altri eventi simili con splitting completo, vedi 1985).
L'accoppiamento stratosfera-troposfera produrrebbe effetti analoghi a livello troposferico.
Se tale split non dovesse avvenire, ma se si avesse una bilobazione non completa, ci troveremmo in una situazione intermedia in cui il sistema non produrrebbe un reale antizonale con retrogresioni annesse , ma una stasi con permanenza delle figure nella posizione assunta.
Come farebbe intravedere questa carta:

gfs_z100_nh_f240

In quel caso sarebbe indispensabile per noi non incappare in un'alta pressione, ma starne, magari, sul fianco orientale, con discese fredde assicurate.
Quindi occhio alle temperature stratosferiche ;)

Profilo PM  
Titolo: Re: Lo StratWaming È Realtà, Monitoriamone L'evoluzione...
Visto che non ci capisco nulla, secondo te il riscaldamento quando potrà essere visto dalle carte se continua così?

Titolo: Re: Lo StratWaming è realtà, monitoriamone l'evoluzione...
Ragazzi, se dovete rispondere a chi ha postato un mucchio di carte, non quotatelo. Si capisce lo stesso. Pietà per chi ha connessioni un pò lente! :wink:

Titolo: Re: Lo StratWaming è realtà, monitoriamone l'evoluzione...
nell'arco delle prossime 36-48 ore dovremmo essere in grado di valutare l'entità del riscaldamento stratosferico e fare una stima sulle possibilità che dia conseguenze interessanti in troposfera o meno.
Al momento i modelli stratosferici sembrerebbero voler ridimensionare l'entità della scaldata... rispetto a quanto previsto precedentemente.

chk_t10_nh

Di qui i primi segnali dei modelli troposferici che, vista la discesa ridimensionata del VP, metterebbero (come spiegavo precedentemente sui rischi di un impulso poco potente) in evidenzia le possibilità di ripresa dei flussi occidentali sull'Europa.

L'impulso sembrerebbe quindi ridimensionarsi...e con esso si ridimensionerebbero tutte le noste possibilità.

(in poche parole, le possibilità di avere un inverno degno di questo nome si ridurrebbero al lumicino)

Attendiamo le carte stratosferiche ncep per verificare o meno la tendenza.

(l'anno scorso abbiamo assistito ad uno degli SW pù potenti, anche se venimmo scartati dal nucleo polare all'ultimo momento, che inizialmente non sembrava poter svilupparsi con tanta veemenza, invece una successione di impulsi creò i presupposti per una scaldata stratosferica da record).

Profilo PM  

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