10 Febbraio 1999


Titolo: 10 Febbraio 1999
Come diceva Biagi “nei momenti difficili si vive di ricordi, cercate di averli belli”.
Così quando l’Icchese ha postato le isoiete dei primi tre mesi del 1999 mi è subito tornato alla mente un giorno particolare, il 10 Febbraio 1999.
Non è un giorno storico e forse alla maggior parte di voi non dice nulla ma è per me uno dei giorni più belli che abbia vissuto in tutti i sensi.
Ciò che rende questa giornata particolare è il modo in cui gli eventi si sono succeduti, non tanto i numeri o le quantità.

All’epoca le previsioni le seguivo solo in televisione e ricordo che la sera prima Giuliacci accennava alla possibilità di neve sino a quote basse nel corso del pomeriggio/sera del 10 su Marche ed Umbria.
La mattina del 10 mi sveglio come sempre per andare a scuola.
Pioveva discretamente già da un po’ ed il terreno era già inzuppato; controllo il termometro (dovevo andare fuori e aprire la capannina per farlo) che segnava 5°C; questa sarà anche la massima giornaliera.
Mia madre lavora da una vita a Castello e in generale mi accompagnava lei a scuola; ma quella mattina c’era anche mio padre che doveva andare verso Apecchio e teneva accesa la radio.
Casualmente passano le previsioni del tempo, sempre di Giuliacci, che confermano la neve a bassa quota per la serata. Non vi dico la trepidazione!
Il resto della mattina trascorre tranquillo, con pioggia sempre presente ma nessuna avvisaglia bianca.
Alle 13:40 esco finalmente e attraversando il centro storico mi accorgo che le gocce hanno una strana luminosità.
Guardo meglio sui vetri delle auto in sosta e riconosco la forma inconfondibile del fiocco di neve appena accennata.
Nei circa 20 km di strada per tornare a casa continuo a guardare fuori ma non succede nulla di nuovo.
Mio padre mi raccontava del suo viaggio mattutino e disse che nei pressi di Bocca Serriola nevicava in maniera impressionante, lo spazzaneve faceva avanti e indietro ma in cinque minuti la strada era di nuovo piena di neve. Ora vedrai che arriva!
Fatto sta che salendo verso casa mia nell’ultimo km di strada la neve si comincia a vedere sul serio ma non riesce ancora a comporre.
Però è meglio di niente. Temperatura scesa a circa 2°C.

La precipitazione continua svogliatamente fino alle 16 quando si fa un po’ più intensa e riesce ad imbiancare. Ma finisce lì. Per un momento la nebbia si solleva lasciando scorgere le collline vicine.
Erano bianche in modo uniforme dai 500 m in su mentre al piano non c’era nulla.
Peraltro la poca neve caduta si stava pure sciogliendo a contatto con le enormi pozzanghere, i fiumi d’acqua che scorrevano ovunque ed il terreno era una vera e propria spugna.
Il momento non fu dei migliori: Che delusione! E’ tutto finito! Sul più bello smette! E’ sempre così….e via dicendo…

E proprio quando tutte le speranze erano perdute succede qualcosa di magico.
Eravamo verso il tramonto, alle 17 circa, con cielo nuvoloso e particolarmente buio a sud/ovest (dove stava il sole) e stranamente molto luminoso a nord est!
Più che luminoso, abbagliante!
Comincio a fissare in tale direzione (verso Monte Nerone) e vedo che questo bianco è una striscia di cielo uniforme; pochi secondi e vedo le colline lontane cominciare a coprirsi velocemente.
Era neve!!!!
La nuvola nevosa saltava di collina in collina, sempre più vicina a me, non ci potevo credere!
Nel giro di cinque minuti (in cui ho seriamente rischiato l’infarto) inizia a nevicare forte con fiocchi iper asciutti e molto fitti.
Scompaiono di nuovo tutte le colline circostanti anche perché il buio incalzava.
Altri cinque minuti ed è di nuovo tutto bianco, pure dove prima c’erano le pozzanghere!
I fossi smettono di tirare ed il terreno si indurisce.
La temperatura scende a -1°C e lì rimarrà per tutto l’evento.
Compone ad un ritmo di 5 cm all’ora circa e smette soltanto verso le 21.
Ed io a fare dentro-fuori, dentro-fuori per tutto il tempo!
Al suolo rimangono 18 cm di neve uniformemente distribuita, di buona qualità.
La nevicata fu abbondante in tutto il comprensorio sud di Città di Castello mentre nelle altre zone ne cadde di meno.
Sopra i 600 m ne avrà fatti anche 40/50 cm.
Mi sembra che da Umbertide in giù non compose affatto.
I giorni seguenti furono capaci di mantenere pressoché intatto il manto nevoso per una settimana con minime comprese fra i -1 ed i -8°C mentre le massime andarono da 1 ad 8°C (faccio notare che questa è una collina “a poenta” e per le massime rappresenta una sorta di “caso peggiore” per la zona).
Quasi tutti i giorni inoltre caddero altri fiocchi di neve con un altro cm di accumulo il 12 Febbraio.
Per quanto riguarda le precipitazioni, la stazione della regione Umbria di Petrelle (vicina a casa mia) misurò circa 42 mm il 10 febbraio!

Come anticipato questa non è stata un’occasione storica e neanche troppo estesa ma nel mio piccolo la ricorderò sempre come una delle più belle.

Titolo: Re: 10 Febbraio 1999
Bel racconto Marco, l'evento ci fu e con le tue parole si capiscono veramente bene sia le emozioni sia gli avvenimenti :ok:

Titolo: Re: 10 Febbraio 1999
Nel mese di Febbraio 1999 la stazione di Petrelle misurò il valore di precipitazione più alto di tutta l'umbria centro settentrionele ben 102 mm, addirittura più della stazione di monte Cucco posta a 1100 metri di quota. Lo si vede bene dalla carta delle isoiete. :D :bye:

Titolo: Re: 10 Febbraio 1999
Si raccontato veramente bene...Mi sembrava di essere li con te :ok:

Titolo: Re: 10 Febbraio 1999
Complimenti Marco! L'ho riletto ora con calma... davvero appassionante! :ok:

Titolo: Re: 10 Febbraio 1999
Peccato che giornate simili, meteorologicamente parlando, si contano sulle punta delle dita di una mano.

Ricordo che insieme ai miei amici consumai il bob per i campi sotto casa, delle volte saltando pure qualche greppo e rischiando l'osso del collo.... :ziped:

Titolo: Re: 10 Febbraio 1999
Direi che tutto aveva anche una spiegazione modeliistica... anche se ben più "fredda" del racconto di Marco...

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Roba d'altri tempi.... :urted:

Titolo: Re: 10 Febbraio 1999
Bel racconto, complimenti.

Titolo: Re: 10 Febbraio 1999
Mi è piaciuto..molto bello.. Se dovessi dire un giorno che mi è rimasto meteorologicamente impresso io dico la notte tra il 5 ed il 6 marzo 2006 mi pare, quando fece ben 94 mm di pioggia da mezzanotte alle 6 di mattina con vento furioso da Nord e temperatura prima di andare a letto sui +10°C e +3°C al risveglio!

Era lunedì, i miei mi accompagnarono a Perugia infatti quella mattina e giunti alla galleria di San Gemini caddero intensi fiocconi di fine peggioramento fino all'altezza di Massa Martana circa. Una potenza della natura quella notte, mostruosa!!!

Titolo: Re: 10 Febbraio 1999
Marco376 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Come diceva Biagi “nei momenti difficili si vive di ricordi, cercate di averli belli”.
Così quando l’Icchese ha postato le isoiete dei primi tre mesi del 1999 mi è subito tornato alla mente un giorno particolare, il 10 Febbraio 1999.
Non è un giorno storico e forse alla maggior parte di voi non dice nulla ma è per me uno dei giorni più belli che abbia vissuto in tutti i sensi.
Ciò che rende questa giornata particolare è il modo in cui gli eventi si sono succeduti, non tanto i numeri o le quantità.

All’epoca le previsioni le seguivo solo in televisione e ricordo che la sera prima Giuliacci accennava alla possibilità di neve sino a quote basse nel corso del pomeriggio/sera del 10 su Marche ed Umbria.
La mattina del 10 mi sveglio come sempre per andare a scuola.
Pioveva discretamente già da un po’ ed il terreno era già inzuppato; controllo il termometro (dovevo andare fuori e aprire la capannina per farlo) che segnava 5°C; questa sarà anche la massima giornaliera.
Mia madre lavora da una vita a Castello e in generale mi accompagnava lei a scuola; ma quella mattina c’era anche mio padre che doveva andare verso Apecchio e teneva accesa la radio.
Casualmente passano le previsioni del tempo, sempre di Giuliacci, che confermano la neve a bassa quota per la serata. Non vi dico la trepidazione!
Il resto della mattina trascorre tranquillo, con pioggia sempre presente ma nessuna avvisaglia bianca.
Alle 13:40 esco finalmente e attraversando il centro storico mi accorgo che le gocce hanno una strana luminosità.
Guardo meglio sui vetri delle auto in sosta e riconosco la forma inconfondibile del fiocco di neve appena accennata.
Nei circa 20 km di strada per tornare a casa continuo a guardare fuori ma non succede nulla di nuovo.
Mio padre mi raccontava del suo viaggio mattutino e disse che nei pressi di Bocca Serriola nevicava in maniera impressionante, lo spazzaneve faceva avanti e indietro ma in cinque minuti la strada era di nuovo piena di neve. Ora vedrai che arriva!
Fatto sta che salendo verso casa mia nell’ultimo km di strada la neve si comincia a vedere sul serio ma non riesce ancora a comporre.
Però è meglio di niente. Temperatura scesa a circa 2°C.

La precipitazione continua svogliatamente fino alle 16 quando si fa un po’ più intensa e riesce ad imbiancare. Ma finisce lì. Per un momento la nebbia si solleva lasciando scorgere le collline vicine.
Erano bianche in modo uniforme dai 500 m in su mentre al piano non c’era nulla.
Peraltro la poca neve caduta si stava pure sciogliendo a contatto con le enormi pozzanghere, i fiumi d’acqua che scorrevano ovunque ed il terreno era una vera e propria spugna.
Il momento non fu dei migliori: Che delusione! E’ tutto finito! Sul più bello smette! E’ sempre così….e via dicendo…

E proprio quando tutte le speranze erano perdute succede qualcosa di magico.
Eravamo verso il tramonto, alle 17 circa, con cielo nuvoloso e particolarmente buio a sud/ovest (dove stava il sole) e stranamente molto luminoso a nord est!
Più che luminoso, abbagliante!
Comincio a fissare in tale direzione (verso Monte Nerone) e vedo che questo bianco è una striscia di cielo uniforme; pochi secondi e vedo le colline lontane cominciare a coprirsi velocemente.
Era neve!!!!
La nuvola nevosa saltava di collina in collina, sempre più vicina a me, non ci potevo credere!
Nel giro di cinque minuti (in cui ho seriamente rischiato l’infarto) inizia a nevicare forte con fiocchi iper asciutti e molto fitti.
Scompaiono di nuovo tutte le colline circostanti anche perché il buio incalzava.
Altri cinque minuti ed è di nuovo tutto bianco, pure dove prima c’erano le pozzanghere!
I fossi smettono di tirare ed il terreno si indurisce.
La temperatura scende a -1°C e lì rimarrà per tutto l’evento.
Compone ad un ritmo di 5 cm all’ora circa e smette soltanto verso le 21.
Ed io a fare dentro-fuori, dentro-fuori per tutto il tempo!
Al suolo rimangono 18 cm di neve uniformemente distribuita, di buona qualità.
La nevicata fu abbondante in tutto il comprensorio sud di Città di Castello mentre nelle altre zone ne cadde di meno.
Sopra i 600 m ne avrà fatti anche 40/50 cm.
Mi sembra che da Umbertide in giù non compose affatto.
I giorni seguenti furono capaci di mantenere pressoché intatto il manto nevoso per una settimana con minime comprese fra i -1 ed i -8°C mentre le massime andarono da 1 ad 8°C (faccio notare che questa è una collina “a poenta” e per le massime rappresenta una sorta di “caso peggiore” per la zona).
Quasi tutti i giorni inoltre caddero altri fiocchi di neve con un altro cm di accumulo il 12 Febbraio.
Per quanto riguarda le precipitazioni, la stazione della regione Umbria di Petrelle (vicina a casa mia) misurò circa 42 mm il 10 febbraio!

Come anticipato questa non è stata un’occasione storica e neanche troppo estesa ma nel mio piccolo la ricorderò sempre come una delle più belle.

Qui febbraio 1999 non vide particolari ondate di gelo ma avevamo avuto a gennaio,con la burinata di fine mese(imbiancati anche alcuni quartieri di Latina).L'inverno 1998/99 in Italia interruppe una lunga serie di stagioni miti,iniziata nel 1993/94.

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