allora lo stesso discorso si potrebbe fare per i 5 mondiali di Schumacher alla Ferrari. La verità è che Vettel, come Schumacher, è riuscito perfettamente a mettere a punto la sua macchina e ad avere un binomio perfetto. La macchina fa il pilota, ma il pilota fa la macchina. ;)
In parte regge il confronto con Schumacher, perché effettivamente anche la Ferrari dei primi anni 2000 era praticamente una macchina perfetta, nata e costruita per vincere attorno a quello che era il miglior pilota di quegli anni e forse di sempre. Ma Schumacher non è esploso alla Ferrarri, ma veniva già da 2 mondiali vinti con una Benetton, che per quanto se ne possa dire, non era di sicuro la miglior macchina. Basti pensare che l'anno del primo mondiale vinto da Schumacher, la seconda vettura collezionò qualcosa come
11 ritiri su 16 gare ed appena 11 punti mondiali. Solo l'anno successivo, col motore Renault, le cose andarono un po' meglio e il buon Johnny Herbert riuscì anche a vincere un paio di gare, ma il divario era comunque rilevante, perché alla fine Schumacher fece comunque il triplo dei punti del compagno.
Per Vettel le cose sono state un po' diverse... dopo un po' di gavetta tra Sauber e Toro Rosso, dove comunque aveva già dimostrato buone qualità di pilota, è stato subito catapultato in una macchina che era già pronta per vincere, e dove non ha nemmeno dovuto faticare più di tanto per migliorarne lo sviluppo. Cosa che Schumacher dovette invece fare in Ferrari, perché quando arrivò la Rossa era una scuderia a pezzi, che non vinceva un gran premio da secoli e che aveva una macchina con una affidabilità che dire pessima era poco.
Cioè, ragazzi... la Red Bull in 4 anni ha fatto qualcosa come
2000 punti mondiali!!! Una cosa senza eguali nella storia dell'automobilismo. E l'unico vero rivale di Vettel (non a livello di campionato mondiale, ma di competitività in pista) alla fine è solo Webber, che dalla sua ha solo il difetto di avere 40 anni, il che non è cosa da poco! :)
L'immagine di un "Campione" di Formula 1, vero, per me è quello che emoziona, che vince una gara a suon di sorpassi, e che il sorpasso è costretto a sudarselo ruota contro ruota, che esce dalla macchina distrutto alla fine di un Gran Premio. Purtroppo tutte queste cose in Vettel non le ho ancora viste. La differenza tra un Ayrton Senna alla guida di una Toleman che a Monaco parte tredicesimo e sotto il diluvio riesce ad arrivare primo con sorpassi ai limiti delle leggi della fisica, e di un Vettel che fa una rimonta sorpassando 10 vetture più lente di 2 secondi in rettilineo, con le ali aperte ed il kers... beh... scusate, ma..... :vomito:
Tutto ciò non per dire che Vettel non sia un campione, ma al momento ha la vita troppo facile. Dal costruirsi una carriera vincente, al trovarsela già spianata secondo me c'è tanta, tanta differenza. ;) Colpa anche di una Formula1 diversa? Forse.