Buonasera
Premesso che non si puo' pensare di impiantare/edificare indiscriminatamente ogni tipo di opera atta a produrre energia, senza inoltre valutarne le conseguenze del ciclo produttivo, vorrei comunque tuttavia cominciare a ragionare tenendo i piedi piantati a terra.
Quanto pensiamo che possa durare l'attuale andazzo energetico? E sopratutto, visto che dovremo (ed e' un obbligo
morale assoluto) consentire ai ns figli/nipoti, per quanto ci sarà possibile, un tenore di vita almeno pari al nostro, come pensiamo di assicurarlo in n contesto equilibrato? Mi spiego:
1) Abbiamo dimenticato che il petrolio, un anno fa piu' o meno era a 150 $/Barile ? E quanto pensiamo che possa durare l'attuale tregua ? Il petrolio, come pure i suoi fratelli gassosi, finirà in un lasso temporale tutto sommato non eterno (50/100 anni ? Di piu' ? non certo 400, per quanto ne so).
2) La materia prima di cui al punto 1) la importiamo, per il 95%, se non ricordo male..... Con i chiari di luna economici che ci sono, poter sgravare la ns bilancia non sarebbe male.....
3) L'ideologismo tutto italiota sulle scelte energetiche: io penso che anche i pasdaràn del "no a tutto", chiacchierano perchè bene o male hanno la panza piena. Va' che se gli si staccasse la spina, niente piu' luce, acqua corrente, gas,ecc. ecc., certi berci e urlacci sull'argomento calerebbero di parecchi decibel......
4) Io dico che noi italiani, come al solito, dobbiamo svegliarsi sempre quando abbiamo l'acqua alla gola, ed anche stavolta sarà cosi': con perdite economiche pero' di tutto rispetto, per rcuperare il tempo perso, cfr "nucleare". Tanto poi paga Pantalone.....(cioe' noi

).
L' eolico, quindi: sono pienamente favorevole, un eolico molto delocalizzato sarebbe l'optimum per l'impatto ambientale, mentre per la miglior resa energetica quello su piattaforme marine off-shore certamente il migliore (flusso ventoso di qualità e quantità assolutamente non paragonabili......), ma poi si ricomincia con i tralicci AT per veicolre l'energia prodotta, e risiamo da capo.
Il "volersi male" e' comunque parte di quegli incomprensibili atteggiamenti di cui sopra (punti 3) e 4). Ai tempi della laurea, presentai un ampio ed articolato studio sul biodiesel e le sue potenzialità (collaborando per 6 mesi con la fabbrica sita in Umbertide, che peraltro credo attualmente chiusa......

). Al posto del tabacco, colza et similia potevano rappresentare una buona alternativa, miseramente sfumata. D'accordo il peso delle accise ed altro, ma ...........insomma:
Se:
a) l' eolico......no
b) il biodiesel, e le biomasse in genere........no
c) il fotovoltaico.......no
d) la casa passiva........(Bolzano e Co docet)...........no
e) le microturbine idrauliche.........no
f) una adeguata politica di contenimento sprechi...........no
g) il petrolio costa, puzza, l'importiamo, e fra un po' finisce........
......
mi dite con che caxxo i ns italici discendenti dovranno scaldarsi/energizzarsi ?????????? Eh ???
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" Intra Tupino e l'acqua che discende
del Colle Eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI